Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Bertu    04/09/2013    11 recensioni
Lui: Giacomo Jack Zanni, 19 anni, capitano e unica punta della squadra di calcetto della scuola, rappresentante di classe, presidente del consiglio di istituto e sogno erotico di tutte le studentesse del Leonardo. Migliore amico di Giorgia e perdutamente innamorato di lei da sempre.
Lei: Giorgia Marton, ragazza semplice a cui piace giocare a pallavolo, cantare, ballare e spettegolare con Alessandra. Anche se lo nega è alla ricerca del grande amore, ma intanto si consola con la compagnia di Jack.
L’altro: Gianluca Tinti, 28 anni, architetto sexy con quel qualcosa in più che affascina ogni essere di sesso femminile. Conosce Giorgia per caso e non riesce più a fare a meno di lei.
La sua caratteristica: ottiene sempre quello che vuole.
Chi sceglierà Giorgia?
Il ragazzo o l’uomo?
Il migliore amico o l’ignoto?
Pronte a scegliere con lei?
Trailer : http://www.youtube.com/watch?v=7Zzeh2dmMA4
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
">http://Image and video hosting by TinyPic

GRAZIE AD ANEROL EFP PER IL BANNER *^*
Capitolo 9
 
Giorgia e Ale erano rimaste dalla nonna per tutto il pomeriggio.
Tra lo studio, le chiacchiere e la merenda il tempo era passato in fretta e si era fatta l’ora di tornare a casa.
 
Alessandra aveva abbracciato Maria con fare riconoscente per poi ringraziarla.
- Non scherzo quando dico che Giorgi non si rende conto della sua fortuna. Quando si sarà stufata di sua nipote, me lo faccia sapere: l’adotto io! -
Maria aveva scosso la testa.
Le era sempre piaciuta quella ragazza e ammirava il suo modo di fare. Era felice che lei e la sua nipotina preferita fossero diventate amiche e sperava che questo potesse durare fino alla vecchiaia.
 
Poi fu il turno di Giorgia di abbracciare la nonna ringraziandola per il pomeriggio e per i preziosi consigli.
- Briciola, mi raccomando. Non aver paura e buttati. Credi alla tua nonnina: non sarà un buco nell’acqua -
 
Giorgia si avviò a casa felice e fiduciosa.
La nonna e Ale l’avevano rincuorata ma su una cosa non era d’accordo: doveva proprio smettere di parlare con Gianluca? La nonna aveva detto che non poteva darle nessun valore aggiunto, che non era una persona reale ma Giorgia lo sentiva reale più che mai.
Lo sentiva vicino, affine.
Sentiva che con lui poteva parlare di tutto, anche se fino ad adesso si erano limitati ai libri. Ma un uomo che leggeva non era una figura mitologica da proteggere e preservare?
 
Aveva cercato di far capire alle due quello che sentiva nei confronti di Gianluca, ma sia Ale che la nonna erano rimaste ferme sulle loro posizioni. Certamente erano condizionate da Jack, dal suo modo di fare, dalla sua dolcezza e dei riguardi che aveva sempre nei confronti di Giorgia. Sapevano di potersi fidare di lui, sapevano che non avrebbe mai potuto ferire la sua Trottola  ed erano convinte che sarebbe stato un principe azzurro in piena regola, gli mancava solo un cavallo bianco.
 
Ma se fosse stato Gianluca il suo vero principe azzurro?
E se lei si stesse negando la possibilità di essere veramente felice?
Avrebbe dovuto incontrarlo per capire veramente se le possibilità erano reali o se era tutta una stupida finzione.
C’era questo qualcosa nella sua mente.
Un qualcosa che la spingeva verso l’ignoto.
Un qualcosa che la spingeva verso Gianluca.
 
Varcata la porta di casa la decisione era stata presa.
Non avrebbe mai potuto smettere di sentire Gianluca.
La fedeltà era importantissima in un rapporto, e lei era la prima a dirlo dato quello che era successo tra Mauro e la nana, ma sentire un amico, parlarci e anche uscirci per un aperitivo, non significava tradire il proprio ragazzo.
Significava avere una vita.
Significava avere fiducia.
Erano queste le basi di un rapporto maturo.
 
Un rapporto che lei avrebbe voluto avere con il suo Jack.
 
- Sono tornata! – disse posando le chiavi nel portacenere. Il padre teoricamente doveva essere nel suo studio a preparare il materiale per il set fotografico che si sarebbe tenuto il giorno dopo. Viola invece era andata a un convegno medico e vi ci sarebbe rimasta per alcuni giorni.
Considerato che nessuno rispondeva al suo appello, decise di andare in esplorazione e trovò tutte le risposte che cercava sul tavolo in cucina.
 
Sono dovuto partire un giorno prima.
Ordina una pizza, ti ho lasciato i soldi vicino al frigo.
Per i prossimi giorni chiedi alla nonna se puoi stare da lei.
Mi raccomando…
Papà
 
Quando ebbe finito di leggere il biglietto, Giorgia lo appallottolò e lo gettò nel cestino.
Ancora una volta non poteva credere all’insensibilità dei propri genitori, che preferivano affidarsi alla nonna piuttosto che mettersi d’impegno.
Giorgia sapeva che per entrambi il lavoro era molto importante, però ci teneva a passare del tempo con loro. Sarebbe stato bello per una volta non fare finta che tutto andasse bene, sarebbe stato bello potersi confidare con la mamma, avere la sua opinione su quello che stava succedendo nella sua vita.
 
Il rapporto tra Viola e Francesco era invidiabile: si capivano con una sola occhiata. A volte sembravano leggersi nel pensiero .Andavano anche via per un weekend romantico lasciandola lì a casa, in balia a se stessa.
Di solito invitava Ale e facevano un pigiama party in due. Altre volte ancora andava dalla nonna.
Era una brava ragazza: aveva la testa sulle spalle.
 
Beh, questa volta ne avrebbe approfittato.
E fanculo a tutti.
 
Prese il cellulare dalla borsa e digitò uno dei pochi numeri che conosceva a memoria.
- Pronto? -
- Ehi Jack! Ascolta… stasera sono a casa da sola… come quasi sempre, del resto. Ti andrebbe di... –
- Trottola, sono lì da te alle otto. Porto pizza e patatine, ok? –
- Ti adoro –
- Io di più… Ci vediamo dopo –
 
Mise sotto carica il cellulare sorridendo.
Quella sera avrebbe avuto la sua occasione.
Carpe diem.
 
***
 
Aveva all’incirca un’oretta e mezza prima che il suo Jack arrivasse.
Giorgia era letteralmente elettrizzata. Non riusciva a stare seduta per più di un minuto e continuava a guardare l’orologio… ma il tempo non passava più velocemente.
 
Decise allora di portarsi avanti con i preparativi apparecchiando la tavola, ma impiegò solamente cinque minuti. Guardandola meglio si accorse di aver usato la tovaglia rossa con dei cuoricini bianchi.
 
Fu tentata di cambiarla: Jack poteva pensare che quella tovaglia era stata usata per l’occasione quando invece non era così.
Sistemando le posate, in modo che fossero perfettamente allineate, si rese conto di star diventando paranoica.
 
Respirò profondamente, ricordandosi che non doveva assolutamente comportarsi in quel modo. Doveva rimanere calma e tranquilla e non spaventare Jack non appena entrava dalla porta.
 
Sarebbe andato tutto per il meglio.
Tovaglia o non tovaglia.
E poi, magari, avrebbero cenato sul divano, come avevano fatto altre volte.
- Calma e tranquilla Giorgi. Calma e tranquilla, capito? Devi stare calma e tranquilla – continuò a ripetere, come se fosse un mantra.
 
Guardò di nuovo l’orologio… ma il tempo non era affatto passato.
Decise quindi di preparare la tracolla e sulla sedia in camera sistemò i vestiti per il giorno dopo. Se non avesse piovuto avrebbe indossato anche le ballerine argento.
 
Poi si pettinò i capelli e li legò in una coda alta.
Si tolse le lenti a contatto e inforcò gli occhiali.
 
Ma le lancette dell’orologio avanzavano con una lentezza inesorabile.
 
Provò a rilassarsi leggendo ma non riusciva a trovare una posizione comoda.
Provò a guardare qualcosa in TV, ma tutto le sembrava tremendamente stupido.
Accese la radio ma la spense subito perché non riusciva a trovare nessuna canzone di suo gradimento.
 
Decise allora di accendere il pc: certamente navigando il tempo sarebbe passato più velocemente. Si collegò a FB per vedere se c’erano delle novità.
 
La bustina rossa indicava che c’era un nuovo messaggio.
Giorgia lo lesse e poi sorrise, mettendosi una mano davanti alla bocca.
Le era arrivato un messaggio da Gianluca.
Quel Gianluca che la nonna non aveva giudicato reale le stava facendo battere il cuore in una maniera sconvolgente.
 
Se profano con la mano più indegna
Questa sacra reliquia, il peccato è veniale;
le mie labbra, pellegrini che timidi arrossiscono, sono pronte
a temperare quel rude tocco con un tenero bacio.
 
Giorgia, con un ampio sorriso sulle labbra, rispose subito.
Quei versi li sapeva a memoria.
Li aveva letti, riletti e straletti ma mai e poi mai avrebbe pensato che qualcuno potesse… scriverglieli.
Dedicarglieli.
 
Buon pellegrino, siete troppo ingiusto con la vostra mano
Che ha mostrato in questo cortese devozione;
hanno mani i santi e le mani dei pellegrini le toccano
e palma contro palma è il bacio dei devoti palmieri.
 
Non hanno labbra i santi e così pure i devoti palmieri?
 
Sì, pellegrino, labbra che devono usare nella preghiera.
 
Oh allora, cara santa, che le labbra facciano
Quel che fanno le mani!
Le labbra pregano, tu esaudisci,
affinché la fede non si volga in disperazione.
 
Giorgia sapeva cosa recitavano i versi successivi.
Sapeva a cosa portavano.
Sapeva la storia d’amore che si celava in quelle che all’apparenza potevano sembrare delle frasi innocue e innocenti.
 
Non voleva giocare con il fuoco, assolutamente no.
Ma… non si può non rispondere a un richiamo come questo.
 
Anche se aveva invitato Jack a cena e aveva passato tutto il pomeriggio a parlare di lui con Ale e la nonna, doveva assolutamente rispondere al messaggio di Gianluca.
Era qualcosa che veniva da dentro.
Le mani scorrevano da sole sulla tastiera, il sorriso non accennava a lasciarle il volto.
 
Anche Jack, nonostante la trattasse sempre come una principessa, non aveva mai fatto nulla di tutto ciò.
 
Giorgia sapeva che Gianluca era diverso.
Diverso da qualsiasi ragazzo avesse mai conosciuto.
Non pubblicava foto di ragazze in abiti succinti che dicevano frasi allucinanti su FB. Gli piaceva leggere e non solo riviste di motori. Era arguto, spiritoso e sexy.
 
E lei sarebbe stata una cretina in piena regola se se lo fosse lasciato sfuggire.
Anche solo come amico.
 
I santi non si muovono,
sebbene esaudiscano le preghiere.
 
Non muoverti dunque, mentre io colgo l’effetto
Della mia preghiera. Così, dalle mie labbra, le tue toglieranno il peccato.

Mia bella Giorgia… usciresti con me per un aperitivo? Niente di impegnativo, ma ho davvero voglia di conoscerti dal vivo.
 
Giorgia non poteva dirgli di no.
Non poteva più.
 
Anche Giorgia voleva conoscerlo
Voleva vedere come avrebbe reagito se avesse detto qualcosa di scemo.
Voleva sentire la sua risata.
Voleva vedere i suoi occhi mentre tentava di sorprenderla, come aveva fatto quella sera.
Voleva vedere se era capace di citare dal vivo le sue opere preferite.
 
Voleva conoscerlo.
Punto.
 
Allora…?
 
Niente di impegnativo, però :)
 
Cioè non mi devo aspettare che tu mi salti addosso non appena mi vedi?
 
Precisamente xD
 
E se dovessi saltarti addosso io?
 
La ragazza sgranò gli occhi.
Ecco cosa voleva dire uscire con un ragazzo maturo.
No, anzi… Non con un ragazzo.
Con un uomo.
Qualcuno che non si nascondeva dietro a un dito e tentava di conquistarti, anche attraverso una tastiera.
E, Jesus, Gian ci stava riuscendo alla perfezione.
 
Però non poteva permettergli di saltarle addosso. Non se quella sera Jack si sarebbe finalmente dichiarato.
Era meglio mettere le carte in tavola.
 
Certamente non succederà al primo appuntamento. E ti ricordo che non sarà un appuntamento, ma un semplice incontro tra amici, non fidanzati :P
 
Ma così mi rovini tutte le aspettative!
Vabbé, cara, vedrò di conquistarti pian piano. Certe cose possono anche aspettare… ma non troppo però.
 
La ragazza non sapeva se essere piacevolmente sorpresa o piacevolmente preoccupata. A questo punto sperava che Gianluca stesse scherzano, anche se le sue coronarie non avrebbero potuto sopportare un altro colpo di questo genere.
Considerando che la migliore difesa consisteva nell’attacco, decise di sorvolare e cambiare argomento.
 
Allora... quando sei libero per questo meeting?
 
Ti dispiace se lo facciamo la settimana prossima? Questo venerdì devo consegnare il progetto, quello di cui parlavamo l’altro giorno, e deve essere definitivo il più possibile. Ti andrebbe bene martedì prossimo?
 
Giorgia controllò l’agenda sul cellulare. Non aveva nessun impegno per quel giorno e nessuna verifica o interrogazione per il giorno dopo. Non aveva nessun motivo, quindi, per dire di no
 
Certo.
E terrò le dita incrociate per venerdì :)
 
E mi penserai anche?
 
Se questo è quello che vuoi xD
 
Cara, io voglio che tu mi pensi sempre, non solo quando devo consegnare un progetto :D
 
Giorgia rise, alzando gli occhi al cielo.
Quell’uomo lo stava facendo apposta o era veramente interessato?
Beh, l’avrebbe scoperto il prossimo martedì.
 
A che ora, architetto?
 
Ti va bene verso le sei e mezza?
 
Perfetto :) Dove?
 
Questo devi sceglierlo tu, cara :D
 
“Da Lorenzo” in centro. Lo conosci?
 
Approvo la scelta :) Non vedo l’ora di vederti :)))
E adesso raccontami com’è andata la tua giornata :)
 
Oddio…
Parlare con lui era la fine del mondo.
E dal vivo sarebbe stato anche peggio.
 
E allora perché non vedeva l’ora che arrivasse martedì?
 
***
 
Grazie a Gianluca il tempo passò velocemente e quando Jack le fece lo squillo che significava che stava partendo da casa, Giorgia spense il pc.
Ma prima, naturalmente, saluto il suo nuovo amico.
 
Allora ci vediamo martedì?
 
Certo, cara :)
E non preoccuparti che sarò puntualissimo :)
Un bacione e buona serata :)
Spero di sentirti presto.
 
Interiormente Giorgia era come divisa in due parti: una voleva Jack disperatamente, mentre l’altra smaniava per ricevere un altro messaggio dall’architetto sexy. Era una guerra dura, spietata e disperata, combattuta su più fronti che non avrebbe portato che una maggiore confusione.
Diciamo che non era stato proclamato un vincitore assoluto: c’erano solo vincitori parziali e momentanei.
 
E adesso, nonostante tutto il tempo passato a parlare con Gianluca, la parte impazzita per Jack aveva vinto.
 
Quando il campanello suonò, Giorgia si avviò verso la porta e prima di aprirla si sistemò una ciocca che le era sfuggita dalla coda.
Jack era affascinante come al solito: capelli leggermente scompigliati e un sorriso smagliante salutarono Giorgia non appena aprì la porta.
- Eccomi in tuo soccorso, fanciulla! Porto anche pizze e patatine, quindi fammi entrare che ho una fame…! -
Jack entrò con fare sicuro… era stato in quella casa mille volte. Posò le pizze sul tavolo apparecchiato e poi prese un contenitore per le patatine. Si muoveva a suo agio… ed era bellissimo.
 
Il colpo di grazia avvenne quando decise di togliersi il maglioncino grigio, rimanendo solo con una maglietta bianca su un paio di jeans scuri.
Giorgia distolse lo sguardo prendendo una bottiglia di coca dal frigo.
- Non ti dispiace farmi compagnia Giacomo, vero? -
Non voleva averlo costretto, ecco. Magari avrebbe potuto passare la serata da sola e andare a dormire presto; e invece aveva chiamato Jack.
E ora lui era lì.
Con lei.
Con una maglietta bianca che ne evidenziava il fisico.
Jesus.
 
Per tutta risposta il ragazzo si avvicinò e l’abbracciò da dietro.
- Non dirlo neanche per scherzo, trottola. Non ti avrei mai lasciata da sola, sai quanti maniaci ci sono in giro? Il tuo Giacomino ti difenderà sempre. Adesso mangiamo, però! Ho preso la tua pizza preferita: quella con tanti pomodorini e tante olive! -
 
Mangiarono tranquillamente.
La complicità era in assoluto il lato più bello del loro rapporto. Giorgia sapeva di non essere la persona più elegante del mondo mentre mangiava, ma non si sentiva assolutamente a disagio.
Parlarono del più e del meno.
Jack aggiornò Giorgia sul torneo di calcetto che si sarebbe tenuto da lì a due mesi, per la fine della scuola. I preparativi erano a buon punto e già diverse classi si erano iscritte.
- Si terrà in tre giornate: le prime due saranno le eliminatorie, mentre nell’ultima si disputeranno la semifinale e la finale. Abbiamo due campi a disposizione e quindi dovremmo riuscire a far giocare quattro squadre contemporaneamente. E non preoccuparti: per chi non vorrà partecipare, come voi femminucce, abbiamo pensato a un po’ di intrattenimento musicale e poi ci sarà sempre la piscina e la possibilità di prendere sole sul prato. Sarà indimenticabile -
- Vi state davvero mettendo d’impegno! –
- Andrea è stato un genio a riuscire a convincere il centro sportivo a lasciarci usare i loro spazi… ha delle ottime capacità di persuasione! Beh... poi ha anche degli aiuti divini, sai! –
 
Parlarono di tutto e quando anche Giorgia finì la sua pizza si spostarono sul divano per guardare un film.
- A te la scelta, Giacomino! -
- Trottola, ti ricordo che l’ultima volta ho scelto “L’esorcista” e non sei riuscita a dormire per due giorni –
Giorgia sollevò gli occhi al cielo, anche se sapeva che Jack aveva solamente detto la verità.
In effetti era meglio se sceglieva lei il film…
 
- Allora… io propongo di vedere “Noi siamo infinito”. E non mi interessa se alzi gli occhi al cielo perché è già la quinta volta che lo vedi. A me piace e quindi lo riguardiamo… insieme. Capito Jack? -
- Per te questo e altro, Trottola –
 
Giorgia selezionò il film e si accoccolò contro il petto di Jack, come il giorno precedente.
Non aveva scelto quel film a caso.
È vero, era uno dei suoi preferiti… ma quel film rappresentava qualcosa di più.
Una storia d’amore che nasceva da una bellissima amicizia.
 
Giorgia aveva già deciso quando fare la sua mossa.
Era rimasta colpita dalle parole di Sam quando aveva regalato a Charlie la macchina da scrivere. Era rimasta colpita dal loro bacio. Un bacio stupendo.
La prima volta che l’aveva visto le erano venute le lacrime agli occhi.
 
E mentre i minuti passavano e Jack giocava con i suoi capelli accarezzandole il braccio si arrivò anche a quella scena.
Raccogliendo tutto il coraggio che le era rimasto in corpo, Giorgia sussurrò il suo nome
- Jack -
 
Giacomo si girò, forse pronto ad asciugarle le lacrime o a stringerla forte…
E invece si ritrovò le labbra di Giorgia sulle sue.
Un bacio dolce, gentile.
Per niente arrogante, possessivo o irruento.
Un primo bacio.
A fior di labbra.
 
Jack strabuzzò gli occhi, ma si trattò solo di una questione di secondi.
Circondò il viso di Giorgia con le sue mani e approfondì il bacio, cercando di trasmetterci tutto quello che provava nei confronti della sua Trottola.
 
Poi si fermò.
Fronte contro fronte.
Naso contro naso.
Il sorriso di una si specchiava in quello dell’altro.
 
- Ti ho aspettata per così tanto tempo -
- Alla fine sono arrivata –
- Giorgia… io ti avrei aspettata per sempre –
 
E la baciò di nuovo.
Questa volta in maniera diversa.
Più esigente, più carnale, più fisica.
Ma trasmettendo sempre tanto amore.
 
Perché anche se nessuno l’aveva detto, forse si trattava proprio di quel sentimento.
Si trattava di amore.
 
 
Non ho niente da dire su questo capitolo…
Mi sento come… svuotata.
Quasi mi metto a piangere xD Sono scema, lo so xD
Ma la cosa si sta facendo difficile e ora soffrirò di personalità multipla visto che amo sia Jack che Gian.
Entrambi mi sembrano perfetti e voglio che entrino subito nella mia vita… e in modo fisico, non solo “mentale” xD Il prima possibile xD
Ringrazio chi recensisce e chi legge solo :)
Se volete seguire i miei deliri friend me on facebook (Bertu efp) e fatemi sapere la citazione (o dovrei dire il paragrafo xD) nascosto :D io risponderò a tutte le vostre domande ;)
Naturalmente la citazione non appartiene a me (magari xD) e l’autore e il traduttore ne detengono i diritti :)
Grazie per dividere questo viaggio con me :) Se volete spendere dieci secondi del vostro tempo per una causa pro bono… lasciatemi una recensione :) Mi fareste davvero molto piacere :)
<3
Ringrazio la mia fantastica Beta che vuole rimanere anonima a tutti i costi… ma io devo dire al mondo che ti voglio bene e ringraziarti almeno una volta ogni tanto… quindi xD
Vi mando un abbraccio… :)
Riempite le vostre giornate di amore  <3
Robi
 
P.s: un ringraziamento specialissimo a Cimmucimmu, Ali_13, Serena25, Shewhodaydreams e Greenfields per aver recensito lo scorso capitolo :) <3 tanto amore, davvero :)
 
   
 
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Bertu