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Autore: Sery_2000    04/09/2013    4 recensioni
"La mia lettera personale è la I.
Perché mai dovrei avere una lettera tutta mia, vi starete chiedendo.
Il fatto è che essa mi rappresenta, le parole che iniziano con quella vocale sono collegate a me. Io sono... Io sono la lettera I."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mia lettera personale è la I.
Perché mai dovrei avere una lettera tutta mia, vi starete chiedendo.
Il fatto è che essa mi rappresenta, le parole che iniziano con quella vocale sono collegate a me. Io sono... Io sono la lettera I.

Inutile.
Non so fare nulla. Non sto simpatica a nessuno, tutti mi odiano. Non riesco mai ad aiutare nessuno, e chiunque non ha mai provato a darmi soccorso. 

Impossibile.
Mi abbatto davanti a tutto, ritenendolo impossibile. Mi spavento davanti ad ogni ostacolo, dinanzi ad un problema mi chiudo in me stessa, come un riccio: mi difendo coi miei aculei e con il mio carattere pungente e freddo, ma dentro sono fragile come un foglia secca d'autunno. Se vengo pestata “Crack!” mi rompo in mille pezzi. 

Incomprensibile.
Chi ci riesce è bravo. Ho il cuore freddo come il ghiaccio e duro come la pietra, nessuno è mai riuscito a fare breccia nel mio cuore. Non provo amore, solo dolore. 
Odio la luce, la gente felice e solare. Preferisco stare sola al buio con me stessa, a piangere lacrime amare ed ad assaporarne il gusto salato. Gli angolini tetri sono i miei preferiti, perché in essi posso nascondermi senza il timore di essere scovata.

Invisibile.
Cammino per strada e la gente non mi vede, ogni volta che entro in una stanza nessuno fa caso a me, a tavola mentre io e la mia famiglia ceniamo nessuno di loro mi chiede: “Com'è andata la giornata?”. Sono silenziosa come un fiocco di neve che candido e pulito cade dolcemente su un prato tinto di bianco. Non fa differenza se ci sono o no, a nessuno importa di me. 
Nessuno mi considera.
Sono sempre la seconda scelta, quel mostriciattolo trasparente agli occhi di tutti;
sono insignificante. 

Insicura. 
Non so cosa sia l'autostima, perché non ne possiedo nemmeno un po. Chiunque è migliore di me, tutti sono più belli, simpatici in confronto. 
Mi guardo allo specchio e vedo un essere indefinibile, terribilmente imperfetto, una ragazza con lo sguardo spento, scuro, con la morte dentro; due labbra rosa candide e una pelle bianca come il latte, con capelli lunghi e neri, che come una cascata cadono ribelli sulla mia schiena. 
Non sono una di quelle ragazze che passano un'ora davanti allo specchio a guardarsi e a ripetersi “ma come sono carina!”, che si trucca pesantemente, che indossa vestiti scollati.
Io sono quella “tipa” che indossa sempre felpe gigantesche, con maniche tanto lunghe da coprire le mani, un paio di Jeans strappati sul ginocchio con delle semplici scarpe da ginnastica, che magari sono l'unico paio che possiede.

Io sono questa, io sono la lettera I.
Ma qual è un'ultima parola con la I che mi descrive? Che mi appartiene?

Indistruttibile. 
Si, io sono indistruttibile. 
Nonostante tutto il dolore, tutto l'odio, nonostante tutta la malinconia che invade la mia anima, il mio mondo, io continuo ad andare avanti.
Mi distruggo e mi rialzo, le macerie sono il mio corpo, i resti le mie ossa.
Niente mi abbatte: soffro lentamente, silenziosa.
E' da anni che nascondo il mio dolore dietro ad un sorriso. 
E' da anni che tengo questa maschera sul volto, per non essere riconosciuta.
E' da anni che copro i miei tagli.
Questa sono io;
io sono la lettera I.
  
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