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Autore: KiSSeop    04/09/2013    2 recensioni
TaoRis; 
«"Vieni a trovarmi", hm? Mi sa proprio che lo farò»
[...]
“Prima non sapevo dove andare, non avevo un posto da poter chiamare ‘casa’.
Ma da quando è arrivato Tao tutto è cambiato; voglio vederlo, voglio andare da lui”
Liberamente ispirata ad un'altra opera;
Enjoy it~
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kris, Kris, Tao, Tao
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Hyung, secondo te sono brutto?- domandò Tao rilasciando un lungo sospiro, segno che durante tutto il tempo passato al negozio era stato sovrappensiero.
-Brutto? Non direi proprio! Chi te l’ha detto?-  gli chiese SuHo, perplesso pe.
-Wu Fan, ha detto che quando mi guarda vorrebbe strangolarmi!- singhiozzò l’altro –E pensare che non gli ho fatto niente! Prima mi guarda come se volesse ammazzarmi, poi all’improvviso si azzittisce e mi fissa in silenzio. Quel tizio ha problemi, ti dico!-si lamentò infine, poggiando entrambi i gomiti sul bancone del negozio.
-Non preoccuparti dai, avrà avuto una giornata storta- lo rassicurò SuHo, che ormai assumeva sempre di più il ruolo di una madre per Tao. –Dato che ha la gamba ancora ingessata immagino sia nervoso. E poi tra amici capita di litigare, no?- sorrise premuroso.
-Amici? Ti pare che io e quel tipo siamo amici?-
-Beh, non è così? Ti ha passato il suo posto di lavoro e vivete insieme, è una cosa normale per gli amici intimi!-
Amici. Tao rimase qualche secondo a riflettere su quella parola a lui assai sconosciuta.
-Sai una cosa, Hyung? Credo proprio tu abbia ragione, senza contare che Wu Fan non può fare a meno di me! Sai che gli preparo da mangiare, faccio la spesa e lo aiuto con le faccende?- esclamò tutto ad un tratto battendosi la mano sul petto, orgoglioso.
-Ahah, sei proprio un bravo amico!- commentò il più grande, sorridendo nel vedere Tao così entusiasta –E poi tu hai un’energia positiva davvero contagiosa, basterà un tuo sorriso e Kris tornerà quello di prima!-
-Sorriso dici? Come questo?- la bocca di Tao si allargò in una smorfia che di carino aveva ben poco, mostrando due file di denti dritti e gli zigomi sollevati più del dovuto.
-Proprio così!- rise SuHo, dando una lieve pacca sulla spalla al più piccolo. –Adesso vado a fare l’inventario nel retro. Accogli bene i clienti, mi raccomando!-
-No problem, Hyung!- gli fece l’occhiolino Tao, come per rassicurarlo che aveva tutto sotto controllo.

Passati i primi dieci minuti, solo un gruppo di ragazzi aveva messo piede nel negozio per comprare un paio di birre. Dopo un quarto d’ora circa, un altro ragazzo era entrato nel market.
-Un pacchetto di Camel, grazie-
-Mi raccomando signore, smetta in fretta di fumare- raccomandò Tao come gli era stato insegnato di fare ai clienti fumatori, poggiando distrattamente il pacchetto sul bancone della cassa.
-“Signore”? Ma come, non mi riconosci?- chiese il ragazzo che al momento indossava dei grandi occhiali da sole neri, nonostante fosse buio, e un cappello con visiera in testa.
-Ci conosciamo già…?- chiese Tao, cercando di ricordare dove avesse già sentito quella voce particolarmente nasale.
Il ragazzo si tolse gli occhiali –Adesso mi riconosci?- sorrise sbieco. Tao sobbalzò.
-Oh SeHun! Che ci fai tu qui?!- esclamò sconcertato, cercando di non farsi prendere dal panico.
In quel momento SuHo rientrò in negozio. –Ehi Tao, tutto ok?- chiese, per poi accorgersi della presenza del cliente.
-Scusa Hyung, devo uscire un secondo. Non ci metterò molto!- si inchinò davanti al suo superiore, mentre si apprestava ad uscire di scatto dal negozio inseguito da SeHun.
A SuHo quella situazione non prometteva niente di buono. –D’accordo, fa’ attenzione-
Tao schizzò fuori dal negozio cercando di seminare il suo inseguitore; s’infilò in un vicolo stretto, sperando di non essere trovato da SeHun.
Pochi secondi dopo, sentì una voce alle sue spalle.  –Ti ho trovato-
-Che vuoi ancora?!- ringhiò il cinese, per nulla contento di quella visita improvvisa.
-Calma calma, devo solo dirti una cosa. Chanyeol è tornato-
Tao spalancò gli occhi. Il sangue gli si raggelò nelle vene e le gambe cominciarono a farsi sempre più deboli.
-Vuoi dire che ancora non lo sapevi?- SeHun rise notando la reazione del ragazzo alle sue parole. –Ovviamente ti sta cercando. L’ho incontrato l’altro giorno, voleva sapere dove ti trovavi. Non ho potuto dirglielo purtroppo, anche perché non so in che buco ti sei cacciato con quello sfigato storpio-
Tao alzò lo sguardo, sorpreso  -…Come fai a saper- ma SeHun lo interruppe immediatamente –Girovagava per strada, il tuo “amichetto”-
-Giuro che se gli hai fatto qualcosa, io…- Tao strinse il pugno, pronto a colpirlo.
-Tu cosa, sentiamo?- SeHun afferrò Tao per la maglia e lo avvicinò a sé –Tu non fai proprio niente- aggiunse, per poi spintonarlo con forza contro il muro. –Adesso mi sono scocciato di giocare, me ne vado- disse, voltandosi di spalle.
Senza che SeHun se ne fosse accorto minimamente, nel momento in cui si erano avvicinati Tao era riuscito a sfilargli il portafogli dalla tasca posteriore.
Si fermò un attimo a guardare il portamonete di cuoio che aveva in mano.
Gli venne in mente Kris.
-SeHun, ti è caduto qualcosa- disse infine, lanciando il borsellino all’altro. SeHun si girò e lo afferrò al volo, per poi guardare in direzione dell'ex coinquilino. –Tsk, complimenti Tao. Sei proprio cambiato- sorrise, beffardo –ti sei trasformato in un rammollito. Ci vediamo – sputò infine, uscendo dal vicoletto e sparendo nella strada.
Tao approfittò di essere rimasto  solo e si rannicchiò a terra, poggiato contro il muro.
-Chanyeol… sei tornato…- sospirò, poggiando la testa sulle ginocchia –con che coraggio riuscirò a guardarti in faccia?-. I sospiri si trasformarono ben presto in singhiozzi; era l’ultima cosa che Tao si sarebbe aspettato.

Non molto lontano da lì, Kris era nel suo appartamento, intento a chiamare al negozio.
-Come non sai dov’è?! Non risponde al cellulare, è passata l’una, il suo turno è finito da un pezzo!- sbraitò.
-Aveva una faccenda da sbrigare… non ti preoccupare, dai! Tra meno di dieci minuti sarà a casa- la voce dall’altra parte del telefono era di SuHo.
-Ma perché non rispondere al cellulare? Cazzo, quell’idiota mi farà impazzire!-
-Kris, fidati. Non preoccuparti, sa cavarsela, non è un bambino - lo rassicurò dolcemente. -Adesso scusa ma devo staccare, ci sono dei clienti. Ci sentiamo-
-Ciao SuHo, e scusa per il disturbo- sospirò Kris cercando di darsi una calmata, per poi riagganciare.

“Dov’è, con chi è, starà bene?” continuava a rimuginare Kris. “Ora che ci penso, non mi sono mai informato sul suo passato. Lui non ha mai accennato a niente, quindi non ho pensato fosse necessario saperlo.
Ma dopotutto in questo modo così com'è apparso potrebbe anche sparire. Inoltre, se fosse stato preso da qualche gang il problema sarebbe solo suo… giusto?”

 Kris non poteva fare a meno di scervellarsi su quella situazione, quando all’improvviso pensò alla più drastica delle conseguenze.
Gli venne in mente Tao, preso d’assalto da un gruppo di delinquenti che lo picchiavano, lo torturavano, lo assalivano e…

 Impallidì.
Iniziò a sudare freddo.
Afferrò di fretta una giacca e si scaraventò senza pensarci fuori dalla porta, senza avere la benché minima idea di dove andare a cercarlo.

Ma, al contrario delle sue aspettative, una volta aperta la porta di casa, si trovò dinnanzi un Tao addormentato, accovacciato sulle scale del palazzo.
-Ma che cazzo ci fa questo davanti alla porta di casa?!- urlò Kris, preso alla sprovvista. Il suo cuore ebbe un sussulto; averlo di fronte lo aveva tranquillizzato, e lui come al solito aveva pensato al peggio, come un perfetto idiota.
Lo scosse bruscamente, in modo da svegliarlo –Spiegami per quale motivo sei qua a terra tipo barbone!-
 Tao aprì leggermente gli occhi, borbottando qualcosa. –Ah… Wu Fan… Mi sa che ho perso le chiavi… ho provato a bussare ma ero troppo… stanco… - rispose a bassa voce, per poi addormentarsi nuovamente.
-Tu guarda questo idiota!- esclamò Kris fremendo di rabbia, caricandoselo sulle spalle e portandolo dentro casa.
Con delicatezza lo adagiò sul letto, approfittando del fatto che stesse dormendo per fissarlo.
“Non hai neanche la minima idea di quanto io sia stato in ansia per te”.
Si avvicinò in modo da potergli togliere i vestiti, troppo scomodi per dormire, notando dei segni rossi sul collo, dovuti probabilmente alla presa brusca di SeHun.
–Ma allora ti hanno fatto davvero qualcosa!- si allarmò improvvisamente Kris. –Devo controllare se hai altri segni!- si affrettò a sfilargli la t-shirt ma a quel punto Tao prese la sua mano.
–Tienimi la mano finché non mi addormento…- sussurrò, in dormiveglia.

Kris rimase un attimo basito da quella dolce e insolita richiesta, ma eseguì il suo ordine. Avvicinò la sua mano a quella del suo coinquilino e gliela strinse delicatamente, accarezzandone le nocche.
“Stupido imbecille” continuò a pensare. “Non puoi capire quanto la mia vita sia incasinata adesso a causa tua”. Si avvicinò lentamente alla sua faccia sistemandogli dolcemente le ciocche di capelli di lato, lasciando la sua fronte scoperta.
-Sei proprio un idiota- sussurrò prima di chiudere gli occhi e posare le proprie labbra su quelle di Tao, lasciandosi andare e perdendosi nuovamente su quella bocca che stava cominciando ad essergli molto familiare.



Il mattino seguente Tao aprì lentamente prima un occhio e poi l'altro, rigirandosi più volte nel letto.
 -Come ho fatto ad arrivare qui…? E soprattutto, perché sono nudo?- furono le prime domande che si porse strofinandosi le palpebre, notando di essere coperto solo da un lenzuolo e di indossare soltanto la biancheria intima.
-Finalmente ti sei svegliato- gli rispose la voce profonda di Kris dalla cucina.
-Ah, Wu Fan!- esclamò Tao, accortosi della sua presenza –Sto usando il letto, scusa…- affermò a bassa voce, quasi mortificato.
-Come?-
-Il tuo letto… so che non vuoi che lo usi- rispose alzandosi frettolosamente, portandosi il lenzuolo al petto.
-Quando mai avrei detto una cosa del genere? Ti preoccupi per cose inutili- osservò Kris.
-Non sembra, ma a queste cose ci tengo- sottolineò l'altro.
-Smettila di dire stupidaggini e preparati; la colazione sarà pronta tra poco-.

Una decina di minuti dopo, Tao uscì dal bagno ancora coi capelli bagnati.
-Aaah! Adesso mi sento decisamente meglio!- sorrise strofinandosi la testa con un asciugamano, mettendosi a sedere a tavola. –Che strano che sia tu a cucinare, a cosa devo l’onore?-
-Zitto e mangia- rispose Kris, posando una ciotola di riso e vari condimenti davanti  all’amico.
-Allora non faccio complimenti! Buon appetito!- esclamò Tao, contento. –Aspetta un attimo, Wu Fan… tu non mangi?-
-Ho già mangiato, questo è per te- rispose pacatamente l'altro, aprendo una rivista.
Tao prese la ciotola di riso e l’annusò, con fare sospetto. -Non è che ci hai messo dentro qualcosa di strano?-
-Che idiota! L’ho preparato solo con le cose migliori! Tu pensa a svuotare il piatto!- sbottò, offeso dalla poca fiducia riposta nei suoi confronti.
-Scusa scusa, non volevo offendere lo chef! È solo che non è da te preparare la colazione… ti devi far perdonare per qualcosa?- chiese il moro, cominciando a mangiare di gusto. –Sappi che se hai secondi fini ti conviene dirlo subito, tanto io non vomito nulla!- esclamò, cominciando a mangiare più velocemente.
-Non c’è niente sotto! Mangia piano, non ti tolgo il cibo di bocca! Ma che ti prende?-
Tao sorrise, continuando a masticare con le guance piene. – È che tutto a un tratto sei gentile, ovvio che mi spaventi!-
-Anche io posso fare qualcosa, ogni tanto- affermò Kris, osservando come il compagno sembrasse un bambino con quell'espressione così adorabile sul volto. –Sai, quando vivevo in Cina mi prendevo cura dei miei genitori molto bene. Spesso cucinavo io, ed ero un figlio davvero diligente-
-Ah sì?- Tao sembrò incuriosito. –Quindi adesso senza di te come se la staranno cavando?-
-Alla perfezione, sicuro- rispose Kris, amareggiato.
Tao lo guardò in silenzio. –È la prima volta che mi racconti una cosa del genere, inoltre sei gentile, premuroso e, cosa più importante, non eviti più il mio sguardo. Cos’è successo?-.
Kris arrossì per un secondo, imbarazzato, cambiando immediatamente discorso -Tu, piuttosto… i segni che hai sul collo…- disse portando la mano in prossimità del volto di Tao, accarezzando i segni ancora rossi. Tao se li coprì velocemente con la propria mano. –Ah! Questi dici? Ieri mi sono caduti degli scatoloni addosso mentre lavoravo… non pensavo avessero lasciato dei segni…- rispose vagamente.
Kris si alzò e lo afferrò per un braccio –Che fai, mi prendi in giro forse?!- ringhiò, sorprendendo Tao per l'improvviso cambio di umore. –Non fare il finto tonto con me. Ieri SuHo mi ha detto che sei letteralmente fuggito da un tizio! È stato lui a farti questo?-
-Ma che razza di film ti fai? Guarda che non è andata come credi…- rispose a bassa voce l'altro, intimorito.
-Non sei bravo a mentire, smettila con queste stronzate! Hai qualcosa da nascondere? Cosa fai quando esci? Dove vai?-
-Insomma, anch’io ho la mia privacy! Che t’importa? Fatti gli affari tuoi!- alzò la voce Tao, infastidito dall’atteggiamento invasivo di Kris.
-Non posso essere preoccupato, brutto idiota? E se un giorno mi piombasse la polizia in casa per colpa tua, eh? Del tipo che lo scambiano per il nascondiglio di un criminale!- Kris si avvicinò sempre di più a Tao, strattonandogli il braccio.
-Ma cosa--
Tao non fece in tempo a finire la frase che scivolò a terra, portandosi Kris dietro. Adesso erano entrambi stesi sul pavimento; il corpo di Kris schiacciava quello del più piccolo.
-W-Wu Fan… sei pesante…!- annaspò Tao.
Kris, ancora confuso sul come era finito a terra, si accorse solo dopo una manciata di secondi di trovarsi sopra Tao; erano decisamente troppo vicini.
-Ah--! S-scusa!- si affrettò a dire alzandosi, arrossendo. “Cazzo, non ci voleva”
-…Guarda che lo so- affermò improvvisamente il più piccolo, fissando il pavimento.
“…cos’è che sa?” Kris si girò nella sua direzione, ammutolito.
-…Lo so che ti preoccupi per me- continuò, col tono di voce di chi sa di aver sbagliato ma vuole rimediare. “Ah, è questo ciò che sa” pensò Kris, che per un attimo aveva temuto il peggio.
-Ma sai, non sono affatto fiero delle cose che ho fatto in passato… per questo pensavo fosse meglio non dirti niente. Ma tu ti preoccupi davvero per me- concluse il discorso guardando l’altro negli occhi.
-Se solo tu fossi uno che pensa solo a se stesso non mi sarei dato tanto pensiero per te- affermò Kris. “Già, se fosse stato uno stronzo, il peggiore dei bastardi… forse sarei riuscito a controllare la confusione dei miei sentimenti…” pensò distrattamente.
Tao cercò di trattenere una risata, per poi scoppiare. -Pfft…Ahahah!- rise sonoramente, poggiando la nuca sulla spalla di Kris. –Non so perché ma adesso mi sento davvero sereno!- sorrise. –Ormai pensavo che al mondo non fosse rimasto più nessuno dalla mia parte, ma dopo ciò che mi hai detto mi sento meglio.-
Alzò la testa dalla spalla dell’altro, in modo da poterlo guardare bene in faccia. –Wu Fan… noi siamo “amici”, vero? In futuro, qualunque cosa dovesse accadere, tu sarai dalla mia parte, vero?- gli chiese mentre le guance imporporavano, assumendo un colorito simile a quello delle rose.
Kris si stupì per quanto tenero e vulnerabile fosse sembrato in quel momento il suo piccolo coinquilino.
-Che idiota…- sussurrò, afferrando la mano di Tao e guardandolo dritto in faccia, senza lasciar trapelare la minima insicurezza.
“Più lo guardo e più sento una morsa allo stomaco. Se dovessi dare un nome a questa sensazione, cosa potrebbe essere…?”. Con l’altra mano delicatamente gli accarezzò il volto; spostò da un lato le ciocche di capelli nero corvino che incorniciavano il volto di Tao, soprattutto quelle davanti agli occhi, in modo da poterlo guardare meglio.
-Che fai?- chiese l’altro.
-Ovvio che sarei dalla tua parte- disse infine Kris stringendosi all'altro, accarezzandogli dolcemente la testa con una mano e con l’altra la schiena.

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Un po' lunghetto questo capitolo, eh? xD è che ne ho messi due insieme!
Ps: è uscita la drama version 2 nGHHH non vedo l'ora che esca la terza parte
PPs: recensite u_u
  
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