Sera
Mi ricordo di te, ora, silenziosa amica dei lunghi pomeriggi della mia infanzia. Vorrei dirtelo, ma tu non sei più venuta nel mio giardino e io non so come fare a trovarti in questa sera d'inverno che va tingendosi di sfumature violette e perlacee. Se tu fossi qui ti chiederei scusa per aver dimenticato i tuoi sorrisi e i tuoi regali, le bestiole che ti circondavano, le tue parole mute, gli strani discorsi che facevi, tu, che non potevi parlare, o che forse parlavi una lingua sconosciuta agli uomini. Ti chiederei perdono e, se tu me lo permettessi, ti prometterei di non fare due volte lo stesso errore.