Ogni giorno io ti cerco
  

Era seduto su quel muretto. Ogni pomeriggio finito l’allenamento scappava dagli spogliatoi e andava lì, seduto –o meglio sdraiato- sul grigio muretto che circondava la scuola.
Anche oggi si era sorbito i suoi compagni di squadra che gli lanciavano frecciatine mentre usciva di corsa ipotizzando che avesse un’ amante segreto.
“Non fare aspettare la tua amante segreta Lou” o “usa precauzioni”.Come erano scontati.
Ma loro non sapevano che lui non usciva così di corsa per incontrare qualcuno. Semplicemente si sedeva davanti scuola con un finto viso annoiato e aspettava che la porta della scuola si aprisse per vedere uscire i ragazzi delle attività del doposcuola o meglio quelli che erano costretti a rimanere ore a scuola in punizione. Si perché quando vedeva Mr. Price uscire cercava tra l’orda di studenti che l’insegnante aveva controllato in punizione un ammasso di capelli ricci che nessuno possedeva oltre all’angelo dagli occhi smeraldo.

Ogni giorno aspettava di vedere il ragazzo per cui provava un sentimento che ancora non capiva. Ogni giorno aspettava di vedere Harry Styles. E ogni giorno accadeva, perché lui finiva ogni giorno in punizione ed era questo che piaceva tanto a Louis. Perché lui non finiva in punizione come tutta quella marmaglia per aver fatto qualcosa di male. No. Lui ogni giorno difendeva quei poveri ragazzi che venivano tormentati dai popolari, da quelli come lui, solo perché erano studenti diligenti, i cosiddetti nerd.

Lou, capitano della squadra di calcio, e la sua combriccola ogni giorno tormentavano quei poveri ragazzi ma un giorno era arrivato Harry e aveva cominciato a difenderli. Ormai Prendere in giro quei ragazzi per Lou non era più uno stupido divertimento, come per i suoi compagni di classe, ma un modo per poterlo vedere. Ma questo significava anche che lui lo odiava e che non avrebbe mai potuto avvicinarsi a lui.

Ogni giorno lo guardava da lontano. Sperava che lui lo notasse, lo guardasse negli occhi e si dirigesse verso di lui per parlargli. Ma ogni giorno sembrava che il riccio non si accorgesse minimamente di lui. Solo una volta il verde smeraldo degli occhi del riccio si era scontrato col blu oceano di quelli del castano, la prima volta che si era seduto lì. Forse era per quello che Lou continuava a tornare ogni giorno alla stessa ora e nello stesso posto. Sperava che riaccadesse.

Quel giorno però era diverso. Per tre giorni aveva saltato le lezioni per la febbre. Per tre giorni non aveva visto quel ricciolino che tanto lo ossessionava.
Quando cominciò a sentire il vocio degli studenti che uscivano alzò gli occhi e cercò tra la folla quei ricciolini che tanto desiderava. Ma quando li trovò rimase sorpreso nel vedere che il ragazzo che tanto aspettava camminava ingobbito e con un viso affranto. Com’era possibile che il ragazzo, che ogni giorno pur finendo in punizione era sempre sorridente, fosse così triste? E proprio quando  stava per cedere all’impulso di andare a chiederglielo il riccio alzò gli occhi verso di lui e un enorme sorriso comparve sulle labbra facendo nascere delle tenere fossette a lato della bocca. Involontariamente anche il castano sorrise. Il riccio si avvicinò a lui e con la sua voce roca disse: “ciao”.
Louis credeva di sognare. Lui gli stava parlando veramente. Per la prima volta sentiva la sua bellissima voce senza che gli urlasse contro e capì che lui non lo odiava. E ne fu immensamente felice.

Quella certo fu la prima volta che si fermarono a parlare assieme su quel muretto ma non fu di certo l’ultima. Perché Lou aveva scoperto che Harry lo vedeva tutti i giorni su quel muretto ma non aveva mai avuto il coraggio di parlargli. Che harry era stato triste quei tre giorni in cui non l’aveva visto appollaiato sul muretto. E che la felicità di averlo rivisto lo aveva convinto a parlargli.

Era la prima volta che parlavano veramente ed era anche la prima pagina di una storia fantastica. Una stori destinata a durare per sempre. ♥