Secondo Louis Giselle è sempre stata una ragazza molto strana.

Una di quelle ragazza di cui ti innamori una volta e poi sei rovinato per sempre

Una di quelle persone che apprezzi nel tempo, e non tutta in una volta.

Una di quelle persone che stanno sempre incazzate con il mondo ma quando sono felici sono in grado di far smettere una guerra.

Una di quelle che preferisce starsene in veranda, con un libro di Oscar Wilde in mano, una cioccolata calda, vedendo la neve cadere, invece che andarsene in discoteca.

Giselle aveva paura dei cani, e degli uccelli.

Odiava chi balbettava, o iniziava a parlare incessantemente quando era in imbrazzo.

Non sopportava le persone troppo aperte, o espansive.

Le piaceva mangiare il dolce al mattino invece che il salato come tutti gli altri.

'Quando ero in Italia mangiavo il dolce la mattina.' aveva detto per giustificarsi mentre ingoiava uno dei tanti muffin al cioccolato.

Adorava la risata di Niall, i capelli di Harry, i disegni di Zayn, e il modo in cui correva Liam agli allenamenti di corsa.

'Sembra che vola.' diceva sempre.

E Louis si era completamente innamorato di tutte queste stranezze.

Giselle aveva sempre avuto una fissa per le popolazioni antiche, ne era totalmente affascinata, tanto che una volta raccontò di un ossicino.

Si trovava alla base della collonna vertebrale, secondo le leggende non di distruggeva mai, ne con la morte, ne bruciato dal fuoco, perché, quando ci sarebbe stata la risurrezione dei morti questo ossicino avrebbe fatto rinascere l'uomo.

Si chiamava lux in ebraico.

Allora i due ragazzi iniziarono a fare un gioco: cercavano in ogni persona a loro conoscente una cosa che potesse essere il loro lux.

Quella cosa che li avrebbe fatti rinascere.

Capironoo che per Niall era la gioia di vivide, il non essere mai con il morale a terra.

Per Zayn era avere ogni tanto il proprio momento si solitudine, dove riesci a capire veramente chi sei, magari con il blocco da disegno in mano.

Per Liam era la corsa, il sentirsi leggero come un uccello, veloce, e agile.

Per Harry era la musica,due o più note messe vicino in grado di farti rivivere.

Louis però non riuscì mai a capire qual era il suo.

-Giselle, ma qual'è il tuo lux?- le domandava sempre.

Lei gli sorrideva senza mai dirglielo.

-Te lo dirò quando tu scoprirai il tuo.- le rispondeva lei tornando a fare quello che stava facendo.

Ormai Louis dava per disperso il suo lux, lasciando perdere quell'inutile gioco.

Poi la vide in giardino, mentre rideva insieme a Niall, Harry Liam e Zayn.

Gli occhi si illuminavano, la sua risata era possente e pura, che ti faceva star bene, le fossette se ne stavamo immobili su quelle morbide guance che Louis adorava pizzicare.

E allora lì capì.

Capì che il suo lux non era in un oggetto, o in se stesso, ma in una persona.

Il suo lux era Giselle, così come lui era il lux di lei.

Erano l'uno la rinascita dell'altra.




hello babe.
ho capito che le storie non fanno per me quindi da oggi in poi mi darò dalle os.
ho avuto l'ispirazione da una leggenda ebraica letta in internet, e quindi è nato tutto ciò. 
spero vi piaccia, un kizz. :*