Domenica 25 gennaio 1604, nell’unica chiesa di Balloch Kurt Hummel, sarto, sposò Brittany S Pierce, sua fidanzata da un anno, testimoni il suo fratellastro Finn Hudson e sua moglie Rachel che era incinta di cinque mesi, alla presenza di tutta Balloch e di suo padre Burt, costruttore di carri, e della sua matrigna Mrs Carole.
Nonostante tutta quella gente mastro Hummel aveva cercato con gli occhi una persona e si era rabbuiato nel non vederla: il giudice Blaine Anderson. Era stato da egoista a proporgli di assistere alla cerimonia ma con Blaine sarebbe stato tutto diverso, forse non si sarebbe sentito così in colpa si disse mentre discorreva con Finn e suo padre Burt. << E quindi quella brutta faccenda è stata sistemata? >> chiese suo padre osservandolo meglio, adorava suo padre e sapeva bene che l’idea del matrimonio non era stata sua, era stato lui a proporla una sera e suo padre aveva accettato nonostante delle perplessità, ottime perplessità a suo dire.
<< Assolutamente, Blaine, il giudice Anderson, è stato fantastico >> rispose cercando di non arrossire, Brittany nel suo abito da sposa, doveva dare una gratifica a Quinn perché l’abito era stupendo, stava conversando con Rachel e Marley Rose, tutto stava andando per il meglio.
Se Blaine fosse stato presente sarebbe stato tutto perfetto, ma era stato egoista da parte sua chiedergli di essere presente, lo sapeva fin troppo bene.
Brittany si era veramente divertita al suo matrimonio, anche ora che stava conversando con Marley Rose e Rachel quando una scena la incuriosì: Jake Puckerman lanciò in aria una moneta con accanto il fratello Puck, il giudice Evans e il giudice Smythe, all’appello mancava solamente Blaine Anderson, e per quanto avesse cercato Santana era assente. Vide Puck sorridere soddisfatto e gli altri due allontanarsi imprecando, specialmente il più alto.
<< Che cosa è successo? >> chiese a Marley che dava la mano alla piccola Beth. << Si sono giocati Blaine e Santana, chi perde deve andare a riprenderli alla locanda >> spiegò Marley mentre vedeva Quinn Harwood discutere con qualcosa con Sam Evans, loro due erano due biondi ed erano anche amici speciali ma lui avrebbe sposato Santana, mentre il marito Thad stava sorridendo a qualcosa che gli aveva appena detto il giudice Smythe, Santana le aveva detto che erano un po’ come Kurt e Blaine, solo che si conoscevano già da prima.

Quando Sebastian Smythe e Sam Evans, giudici del reale tribunale inglese entrarono nella locanda di miss Sue Sylvester la situazione era peggiore di quanto credessero ma migliore di quanto avessero temuto: Santana Lopez era abbracciata ad una bottiglia di quello che ad una prima occhiata sembrava whiskey e piangeva sconsolata mentre il loro collega Blaine Anderson si era appena scolato una bottiglia di borgogna e stava improvvisando una specie di balletto sulla sedie.
<< Buongiorno, se siete venuti per loro allora prendeteli, mi stanno svuotando la cantina >> li accolse Sue Sylvester mentre la sua aiutante Becky Jackson stava portando le bottiglie vuote nel retro.
<< Tu prendi lui io prendo lei >> disse Sam Evans mentre avanzavano. << Perché scusa? >> Blaine Anderson ubriaco era una disgrazia, lo sapevano metà delle taverne di Edimburgo dove era dovuto andare a raccattarlo, specialmente quella volta che lui e Hunter Clarington … si davano ad uno studio approfondito dell’anatomia maschile, sul suo letto, di notte. << Perché lei è la mia promessa, eppoi lo conosci da più tempo di me >> gli rispose Sam mentre si avvicinano e sentivano Santana articolare delle parole tra una lacrima e l’altra.
<< E mi lasciano tutte … chi perché si deve sposare … chi mi lascia e basta … chi dice che era solo una prova … perché le donne sono tutte delle stronze hijas de putas? >> si lamentava la spagnola tra un sorso e l’altro, Blaine per fortuna sembrava troppo ubriaco per risponderle, anche perché lui di donne non sapeva nulla.
<< Forza bambini, andiamo a casa >> affermò Sam prima di caricarsi in spalla la sua promessa sposa, per fortuna Santana pesava poco. << Evans … oh .. lo sai il mio segreto più grande … stavo per dirlo a Blaine ma siccome siete tutti qui … ve lo dico >> biascicò la latina mentre Blaine si alzava a fatica.
<< Se vuoi dirci di essere una tribade, o di essere papista, sprechi il tuo tempo, lo sappiamo già >> rispose  Sebastian, se riuscivano a tornare in tempo poteva andare a far visita a Thad, e sapeva bene che Sam aveva dato appuntamento a Mrs Quinn, gli ricordava qualcuno quel volto.
<< No … tu credi di sapere tutto … e invece … non sai niente … niente … ma se sapessi … >> proseguì Santana tra le lacrime mentre Sam la faceva distendere sul letto. << Lo porti a letto? >> chiede riferendosi a Blaine che stava improvvisando un balletto. << No, un’idea migliore >> rispose Sebastian liberandolo degli abiti più importanti e poi aspettare … tre, due, uno … Blaine era caduto sul letto di Santana. << Ci uccideranno domani mattina … >> ponderò Sam mentre chiudevano la porta. << No se non ci trovano, sono sicuro che madame Harwood sarà felice di renderti felice, in quanto a me … sai dove trovarmi >> rispose prima di scendere le scale.

Fermò il cavallo sapendo che forse avrebbe dovuto procurasene un altro, lo aveva affaticato troppo ma era necessario, aveva sempre la paura che prima o poi lo avrebbero raggiunto e impiccato al primo albero se tutto andava bene.
<< Cerca un posto dove fermarsi per la notte? >> gli chiese una donna facendolo sussultare, era andato tutto in rovina, pochi minuti di ritardo e ci sarebbero riusciti, il signor Fawkes era così vicino al risultato, se solo i traditori avessero resistito meglio alle torture.
<< Se ne conoscete uno >> rispose, quella cittadina era perfetta, poteva riposarsi due o tre giorni e poi dirigersi a Balloch, dove c’erano loro. La Lopez lo avrebbe sicuramente protetto, era spagnola e bastava poco per farle assumere il temperamento irruento della sua gente, Evans senza alcun dubbio gli sarebbe stato d’aiuto, persino Anderson, se non gli avesse detto tutta la verità, Marley Rose i fratelli Puckermann dovevano saperlo per ultimi, e poi c’era lui. Non gli era mai importato nulla delle questioni religiose, eppure lui sapeva che era cattolico, ma poteva anche essere maomettano e non sarebbe cambiato alcunché. Sapeva dove trovarli perché Damien gli aveva scritto qualche mese fa.
<< Certamente, scusi se né io né mio marito possiamo accompagnarla ma siamo appena tornati, da Balloch, mia nuora ha battezzato suo figlio >> rispose la donna con un sorriso. La piccola Beth, doveva portarle un regalo se voleva conquistarsi la sua fiducia.
Lui non sarebbe stato felice di rivederlo, ne era sicuro, ma doveva farlo, non sapeva dove andare e quella cittadina era perfetta per sparire, solo una persona sapeva dov’era diretto e non l’avrebbe tradito. Si erano amati così tanto, nel periodo in cui la Lopez frequentava quella Lucy, e ricordava bene quelle parole che gli aveva detto quella sera, lui ci credeva ma l’altro … non aveva mai capito cosa pensasse, lo sapeva solo Anderson. E Anderson era una tomba, specie con lui.
Lo aveva fatto anche per loro, per far tornare tutto come prima, se il re non li avesse traditi vi sarebbero anche riusciti, aveva aspettato di sentire quell’esplosione e dopo il silenzio assoluto aveva portato Mr Puss da Bessy Compton e poi era partito il prima che poteva.
<< Congratulazioni Mrs >> rispose smontando da cavallo e guardandosi attorno, se l’avessero catturato sarebbe morto. << Come vi chiamate giovane? >> disse un uomo che doveva essere il marito di quella signora così gentile. << … Peter. Peter Livingstone >> rispose, usava quel nome nella corrispondenza cifrata, solo una persona al mondo sapeva che lui era Peter Livingstone, lui.
A Balloch sarebbe stato al sicuro, si sarebbe riposato prima di tornare in azione, e a Balloch c’era lui, non importava che si fosse fatto mezza Balloch, lui sarebbe stato sempre suo, sempre e mai come gli aveva sussurrato quella sera quando era nato il duca di York, sempre e mai.

Note dell'epilogo

Allora, anche questa storia è giutna al termine, con un mariagioe  uan belal sbronza da parte di Blaine e Santana.
Tribade, per chi non lo sapesse, è un termine antico che designa le lesbiche, molto francese oggi quasi in disuso
Non so se il 25 gennaio 1604 fosse domencia, afcciamo di si e siamo tutti contenti.
La terza parte dell'epilogo invece è ambientata dopo un salto temporale di un anno e 10 mesi, infatti la terza storia si apre nel novembre del 1605, e se consocete le filastrocche inglesi avrete capito. Il tizio misterioso spero abbiate capito chi è, e anche i due interlocutori
Per altre info vi rimando alla mia apgina autrice: Diana924 (EFP ) dove ptoete farmi tutte le domande che volete e dove ci saranno ( se necessario ) degli spoiler.
Ringrazio inoltre alettadipollo, Brittana is love, brittbritt, FC2603, jane_k, kalimera, mar2, Pervinca_98, VanillaChocolat, Whiteeyes95j e _sev per averla messa tra le preferite, Dangerous_, LolaBlack e di nuovo Pervinca_98 per averla messa tra le ricordate e marty21 e è per la terza volta Pervinca_98 per averla messa tra le preferite, un grazie speciale va a Marta_Gleek per aver recensito