AIUTI DALL’ESTERNO, FIDARSI è
BENE, NON FIDARSI è MEGLIO.
Erano trascorsi alcuni giorni,
ogni notte era vissuta nel panico, ogni giorno con sollievo. Il gruppo non
esisteva più, spesso preferivano dividersi piuttosto che stare insieme. Come
erano riusciti a sopravvivere non lo sapevano nemmeno loro. Tra i corridoi,
Goku era nascosto in attesa di una preda, una mazza in mano, uno squittio, una
mazzata, era riuscito a procurarsi da mangiare per la merenda. Senza pensarci
due volte prese quel topino e con un coltellino lo squartò velocemente, si
bevve il sangue dell’esserino come fosse una bibita e iniziò a masticare
freneticamente il macello del topo. Poi la pelle la portò a Bulma che in quei
giorni stava cercando di cucire una coperta con gli animali scuoiati. Gli altri
sayan non erano da meno. Vegeta come ogni giorno, preferiva ammazzare un paio
di zombie e mangiarsi il cervello deteriorato per cena. Goten lasciava che
Trunks procurasse anche per lui da mangiare visto le sue condizioni fisiche. Un
paio di quei succulenti passerotti che si posavano sulle finestre della casa
andavano bene come pranzo. Kaioshin, costretto a fare tutto da solo, con
disgusto mangiava i resti della carne degli zombie uccisi da vegeta, vale a
dire occhi, orecchie, dita, ecc. non se la passavano poi tanto male, gli zombie
non osavano quasi più toccarli ma quella vita era davvero orribile. Volevano avere
la loro libertà, non volevano che quel virus li dicesse cosa fare, volevano
ribellarsi alla casa. Ogni volta che sentiva i possibili piani di evasione,
Goten rabbrividiva ricordandosi le parole di Gohan, della fine che avrebbero
fatto lui ed il suo gruppo anche se non avesse la più pallida idea di cosa
fossero i Crimson Head.
-
io
dico che dobbiamo attaccare di giorno, così quell’essere non può intervenire!!!
Tutti all’ unisono: è vero!!!
-
saremo
pronti ad agire!!! Vinceremo e scapperemo da questa casa!!
Unisono: siiiii!!!
-
però
quando agiremo?
-
Io
direi domani, kaarot, prima scappiamo meglio è
-
No
papà, dobbiamo avere il tempo di organizzarci!
-
D’accordo,
uff
Passarono i giorni a progettare
la loro fuga nei minimi dettagli , non doveva sfuggire loro niente, anche il
più piccolo dei dettagli che era scoordinato poteva ucciderli. Passò una
settimana quando si sentirono pronti. Finalmente potevano scappare dalla casa.
Avevano preso tutto, erano pronti. Eccole, le prime luci del mattino,
finalmente potevano agire. Corsero giu per le scale, più veloci che mai con il
cuore che faceva 1000 battiti al secondo,non riuscivano a credere che
finalmente potevano mangiare qualcosa di buono, non più topi, uccellini e
zombie. Lentamente aprirono la porta d’ingresso. Nessuno ancora gli aveva
fermati. Lentamente, uscirono tutti. Erano salvi, potevano correre di nuovo con
la macchina per le strade, divertirsi
non vivere più con terrore ogni notte, era quasi un sogno. Erano adesso
nel campo di grano, quando all’improvviso scese nuovamente la sera. Era di
nuovo notte fonda, com’era possibile? Il Sole all’improvviso era scomparso, era
svampato, come i compiti di italiano. Di nuovo il gelo nelle vene, gli aveva
congelati, di nuovo gli ululati, era come il primo giorno. Non sarebbero mai
riusciti a scappare da quella casa, dovevano prevederlo. Cosa stava succedendo?
La casa, il virus anzi, si stava arrabbiando, e molto. All’improvviso, dal
nulla, un vento feroce li attaccò. Era peggio di un tornado, li stava
trasportando di nuovo dentro la casa.
-
NO,
NON VOGLIO TORNARE DI NUOVO LA DENTRO!!!! NEMMENO IN CAMBIO DELLA MORTE DI
KAAROT!!!!
Nessuno
voleva tornare la dentro, non solo Vegeta. Eppure, la porta principale si aprì,
facendo entrare dentro le sue vittime. Erano dentro dopo qualche secondo, la
porta si chiuse con un botto fortissimo, il vento cessò di colpo. Non avevano
avuto il tempo di rialzarsi, il pavimento crollò, dando accesso ai nostri eroi
sfigati al sotterraneo della casa. Passò qualche minuto.
-
ahhh,
che dolore.
-
Papà,
dove sei?
-
Sono
qui Goten!!
Erano
un po’ addolorati dalla caduta, ma stavano bene. C’erano tutti x fortuna.
-
non
ci posso credere, siamo di nuovo in questa lurida e lercia casa!!
-
Forse
Vegeta, dovresti aggiungere in un luogo della casa mai esplorato da noi.
-
Mhhh,
giusto.
-
E
poi la casa è incavolata con noi, ergo siamo fritti.
Rimasero
in silenzio qualche minuto, era tutto tranquillo, forse alla casa bastava che
loro fossero dentro e forse non si sarebbe vendicata. Incominciarono a
tranquillizzarsi e iniziarono a parlare tranquillamente come non fosse accaduto
niente. Mentre ascoltava le conversazioni di Bulma, Goku notò qualcosa ke lo
fece preoccupare molto.
-
shhh.
sentite anche voi?
-
Cosa
Goku? Io non sento niente!!
-
Papà,
stai avendo un’altra delle tue allucinazioni?
-
Kaarot,
6 patetico, adesso senti e vedi cose che non esistono? Come puoi definirti un
sayan?
-
Vegeta
non sto scherzando!! Ne tanto meno ho un’allucinazione! E poi tu non ti puoi
permettere di dire che non sono degno di essere un sayan! Almeno io riesco a
superare il super-sayan di 3 livello senza aver bisogno di macchine come te! Tu,
tu, tu 6 un sayan OGM! Ecco l’ho detto, e ne sono fiero!!
Vegeta
spazientito dal compagno iniziò come al suo solito a combattere, colpì in pieno
volto Goku, che ricambiò con molto piacere. Trunks e Goten non restarono a
guardare, dovevano pur difendere il loro onore e quello dei padri. Ce chi
colpiva a destra, chi a sinistra, non si capiva più niente, urli, schiamazzi,
imprecazioni.
-
Trunks,
brutto figlio di una t***a, prendi questo!
Ed un
pugno in faccia a Goten. Sentendo questa cosa, Goku si ferma e dice al figlio
-
Goten,
cosa sono queste parole? Modera il linguaggio!!
Stava
per dargli uno schiaffo per punirlo ma non fece in tempo, Bulma iniziò a
prendere a calci Goten.
-
io
cosa sarei? Una t***a? pensa alla tua di madre!!
Sentendo
menzionare la moglie, Goku scatta all’attacco e butta a terra Bulma, Vegeta
tira un calcio a Goku nelle parti basse perché lo odiava e perché aveva ferito
sua moglie. Il povero Kaioshin, rimasto li a guardare, stava cercando una scusa
per poter entrare anche lui in quel “combattimento all’ultimo grido”.
-
ma
cosa mi combini Vegeta!! Mi butti a terra il mio combattente migliore? Adesso
ti faccio vedere… i-i-io.
Vegeta
sarcastico si avvicina a kaioshin e con una risatina lo sfotte.
-
se
sa combattere, mi faccia vedere cosa sa fare, avanti…
-
uhm,
ehm, ecco, mhhh, d’accordo. Vegeta, quale pollo mangi?
Dopo
avergli fatto quella domanda, Kaioshin ficca due dita negli occhi di Vegeta.
-
Aia!!!
-
Non
sapevo mangiassi il pollo Aia, pensavo perlopiù polli vivi.
-
Venga
qui che le stacco le orecchie!!!
Vegeta
aveva incominciato a rincorrere Kaioshin, mentre gli altri si ammazzavano a
vicenda. Kaioshin ad un tratto, guardò verso un’uscita del sotterraneo. Un
sibilo, veloce come il vento, qualcuno o qualcosa stava arrivando, e non era
solo.
-
Goku,
lo sento anche io quel rumore!!
-
X
forza lo sente anche lei, è un pazzoide come quello!!!
-
No
aspetta, papà, lo sento anche io!!
-
Perfetto,
anche mio figlio è diventato un rinco come questi
-
Non
osare dire questo di Trunks o te la devi vedere con me!!!
-
D’accordo,
non ti scaldare, donna…. Ma coooosa, non è possibile, quel rumore, lo sento
anche…io.
Adesso
tutti lo sentivano, non era solo Goku,era ben distinto, potevano ascoltare come
uno strisciare di qualcosa di viscido, un trascinare frequente, era pauroso,
ipnotico, monotono, quasi si stavano abituando a sentire quel suono.
Indietreggiavano man mano che il suono aumentava di intensità, avevano paura,
la paura sprizzava da tutti i pori. Da dietro l’angolo apparve un esercito di
strani zombie, completamente ricoperti da sangue, alcuni erano “incompleti”
cioè ad alcuni mancavano delle parti del corpo. Erano bruttissimi, vermi che uscivano dal naso e dalle orecchie,
occhi bianchi che ad alcuni penzolavano perché si stavano x staccare(alias
Simonetti), alcuni avevano la testa aperta dove era possibile vedere il
cervello degli esseri. Erano centinaia, avanzavano lentamente ma gia stavano
mangiando con la mente le loro vittime. Adesso si che dovevano avere paura,
adesso si che era un buon momento per pregare di essere salvati, per dire ai
loro parenti e amici “mi dispiace”. Adesso non potevano + scappare, erano
troppi, più pericolosi degli altri zombie, quindi non conoscevano le
caratteristiche di questi nuovi esseri spuntati dal nulla. Erano in trappola,
erano fregati. Chi li poteva salvare?
Sulle
note di break away dei Tokio Hotel la prossima sequenza di azioni. Uno sparo,
un ululato, una canzone. Una chitarra che stava facendo allontanare i restanti
zombie non ancora uccisi. C’era qualcuno li in fondo. Sembrava un esercito. Di
nuovo un urlo, questa volta rivolto ai sayan.
-
spostatevi
di li, tonti, volete finire arrostiti?
I
nostri eroi corsero velocemente lontano da quei mostri, uno dei loro salvatori
lanciò una granata enorme.
- presto, tutti fuori, sta x
crollare tutto!!!!
Corsero lontano, un botto enorme
che li fece diventare sordi x qualche ora, un incendio, un ragazzo di loro si
girò contro gli zombie che stavano correndo impazziti per potersi spegnere visto
che stavano andando a fuoco, fece una risatina amara e riprese a correre. I
guerrieri Z non capendo più niente e scombussolati dallo scoppio, caddero a
terra perdendo i sensi. Passò qualche ora. I nostri eroi erano ancora a terra.
Alcuni degli sconosciuti si avvicinarono ai feriti. Li trascinarono ai piani
superiori della casa, che aveva ancora il pavimento. Li lasciarono riposare un
po’. Ovviamente, il primo a svegliarsi non può che essere Goku. Ancora un po’
stordito dal botto. Si guarda intorno, nessuno. Chi lo aveva portato fin li? Si
ricorda chiaramente di essersi ritrovato in un sotterraneo dopo essere svenuto
tempo prima. Stava svenendo troppo spesso. Forse era quella la causa delle sue
allucinazioni. Si alzò in piedi, si stiracchiò, poi guardò di fronte a lui… un
sobbalzo, un grido fece svegliare i suoi amici.
-
cosa
è successo?Kaarot!!
-
papà!!!
Di
fronte a Goku c’era un ragazzo di non più 14 anni. Vestito da cow-boy. Capelli
rossi, sguardo furbo.
-
holà,
amigos. Quell’ululato l’ha sentito tutto il canyon, sai? Questa baracca non
resisterà molto se emetti un urlo più forte.
-
S-scusa,
amic-gos. Ehm tu chi sei?
-
Forse
dovresti dire, noi chi siamo, non credi, Tacos gigante?
-
Ehm,
certo.
Da
dietro lo strano ragazzo ne erano apparsi altri 3 . contando il cow-boy,
sembrava un gruppo di 4 ragazzi formato da 2 ragazze e 2 ragazzi.
-
noi
siamo conosciuti in tutto il far-west, come fai a non sapere chi siamo, amigos?
-
Ehm,
perché il far-west è Far (lontano) come hai detto tu.
-
Noi
siamo gli infallibili, fortissimi, fichissimi, incassatissimi, svampatissimi,
bellissimi e genialissimi S.T.A.R.S.!!!!
-
Siete
delle STELLE?
-
Amigos,
dal paese da dove vengo io, il latte avariato si butta non si beve.
-
Vi
ho detto che non vi conosciamo.
-
S.T.A.R.S. : Special Tactics And Rescue
Service. Capito
amigos? È una sigla!!
-
Ah
si. Scusami non sono molto bravo con queste cose. Ma come vi chiamate
singolarmente?
Al
posto del ragazzo cow-boy intervenne una di quelle due ragazze, una con gli
occhi un po’ a mandorla, ma con la stessa età del ragazzo.
-
se
ve lo dicessimo, non saremmo più una squadra di agenti segreti. Possiamo
chiamarci con dei soprannomi, ma i nostri veri nomi non li saprete mai.
-
Ci
dispiace tanto, veramente, quanto vorremmo dirvi i nostri nomi perché fra noi
non ci fossero + segreti.
Adesso
ad intervenire era stata un’altra ragazza, dall’aspetto gentile, capelli sul
biondiccio, assomigliava ad un elfo.
-
Kaarot
non sai proprio come si fa ad estorcere informazioni alle persone, lascia fare
a me; allora, piccoli mostriciattoli dispettosi, non volete parlare? Noi siamo
+ grandi di voi, quindi portateci rispetto.
-
Se
siete così grandi, come mai non siete riusciti a difendervi da soli dai Crimson
Head? Siamo dovuti intervenire noi per salvare dei bamboccioni grandi.
Adesso
era intervenuto l’ultimo dei 4. era robusto, faccia furba come l’altro ragazzo,
stessa età, e con sorriso astuto sulla faccia.
-
p-perché…….
-
Sprecate
solo fiato a cercare scuse che non esistono, amigos.
-
Vegeta
non sa cosa dice certe volte, perdonatelo. Se possibile però, vorremmo sapere
un paio di cosette…
-
D’accordo
amigos. I crimson head sono quelli zombie che vi stavano attaccando, se pensate
che noi li abbiamo fermati vi sbagliate, sono praticamente invincibili, quello
che facciamo loro è solamente un modo per tenerli buoni qualche ora. Adesso
torneranno a cercarvi. Avete combinato un bel guaio, facendo incavolare la
casa, sapete? Sapete quante persone ci sono giu venute qui perché la casa ha
rilevato il bollino rosso? Se arrivava al nero
se la dovevano sbrigare… niente, amigos.
-
Ehm,
grazie.
-
Chi
se la doveva sbrigare?
-
Non
posso dirvelo, amigos. È una cosa che riguarda il distretto. Anche noi non
sappiamo molto.
-
Chi
c’è giu?
-
Altre
squadre. Compresa la nostra, siamo 4 squadre, 19 persone.
-
Così
poche?
-
Sono
i migliori soldati di tutto questo mondo dopo chi non vi posso nominare.
All’improvviso,
da una porta apparve uno zombie, + precisamente, un crimson head. La
ragazza-elfo, era apparsa tranquilla ma in realtà non lo era, appena sentì la
presenza del mostro, prese dalla giacca un coltello e una pistola. Corse
incontrò al mostro e sguainò la lama contro la gola dello zombie. La testa di
questo rotolò per terra. Sempre dalla stessa porta ne entrò un altro. La
ragazzina si stava x avventare quando il cow-boy la fermò.
-
fermati.
-
Ma
xkè?
-
Perché
sono zombie messaggeri, non fanno del male, il T-virus sta parlando con noi.
Lascialo parlare.
-
Uhm,
ok.
Lo
zombie incominciò a parlare.
-
ahahhahaeeeddsssaakkkkchhfururruddohdohdohdoh
(lingua degli zombie).
-
Ehm,
scusami, che sta dicendo?
-
Sta
dicendo: “ tu, ragazzino con i capelli di un colore orrendo e dal sesso
confuso, guardati alle spalle, apriamo la busta…. Tua madre è stata nominata e
deve uscire dalla casa….morta.
-
Ma
cosa dici, mia madre è proprio dietro di….me
Trunks
si girò dove prima si trovava la madre e notò con enorme dolore che la madre
non c’era. Vegeta capì quello che era successo solo dopo l’urlo del figlio e
della sua corsa verso le stanze restanti della casa. Trunks cercava
freneticamente in ogni stanza. Niente, la madre non c’era, dove poteva essere
finita? C’era al suo risveglio? Se era morta, la colpa era solo sua. Aveva
visto in tutte le stanze, non c’era, guardò la finestra ed ebbe una paura
incredibile. Era tutto solo in quella casa maledetta. Stava tornando indietro.
Ad un tratto però alle sue spalle una porta si aprì con un cigolio pauroso. Non
aveva visto prima quella porta!!!! Con enorme coraggio entrò. Stava per
svenire. Non poteva essere davvero sua madre quella, non quel corpo penzolante
dal soffitto e squartato. Prese la mano del cadavere, era di una donna, era
della donna, era di sua madre. Il suo urlo straziato lo sentì tutto il mondo
perché dalla terra tutti alzarono lo sguardo verso il cielo confusi. Arrivò
Vegeta, notò il figlio inginocchiato a terra a pregare che quella non fosse sua
madre, a pregare che fosse diventato come Goku e che avesse avuto solo una
brutta visione. Pregava in silenzio, piangeva, urlava dentro, non voleva più
vivere. Alzò lo sguardo verso la finestra, voleva veramente far la finita?
Vegeta, dopo qualche minuto prese coraggio ed andò a controllare se quella
fosse sua moglie. Si avvicinò alla donna, la staccò leggermente dal laccio e la
posò a terra. Lo sapeva, non poteva avere una vita felice e spensierata lui,
doveva x forza veder soffrire gli altri e lui stesso. Quello era il corpo di
sua moglie o quello che restava. Qualcuno lo aveva svuotato, si era preso tutti
gli organi interni tranne l’intestino, che era stato usato come corda per
impiccare Bulma, accertò Vegeta. Per la prima volta in vita sua, si mise a
piangere x qualcun altro e non per lui stesso. Stette vicino al figlio a
vegliare sul corpo. Nessuno sapeva che fine avevano fatto i due sayan. Goku era
preoccupato e se fosse successo qualcosa anche a loro?
-
ehm,
ragazzo cow-boy, i nostri amici sono andati via da un bel po’ di tempo,
potresti andarli a cercare?
-
Stai
scherzando amigos? La casa ha il bollino rosso!!!! Non vi posso lasciare da
soli, per tutti i bufali.
-
Ma
possono restare due qua e gli altri 2 vanno a cercarli.
-
Mi
dispiace, se vuoi però posso vedere se una squadra può andarli a cercare
-
Sarebbe
fantastico!
-
In
questo caso dobbiamo scendere al piano terra o quello che resta del piano
terra.
-
D’accordo.
Scesero
giu in qualche modo, visto che la scala era completamente distrutta. Con grande
sorpresa i 3 videro una specie di base con tanti ragazzini sempre della stessa
età. Incredibile.
-
ehi,
amigos, venite qui, questi sono i 3 superstiti. Ce ne sono 2 sparsi per la casa
probabilmente insieme, dobbiamo trovarli, ok?
Unisono:
si, certo!!!
-
sono
3, ognuno vada con una squadra, dobbiamo impegnarci tutti in questa ricerca!
Goku
andò con un gruppo chiamato Wild Shark. Il gruppo era formato da 5 maschi rozzi
e maleducati, che si chiamavano con nomignoli come “ gobbo” o “ bufalo”. Il
loro modo di dimostrare l’amicizia, pensava Goku. Poi però incominciarono anche
a chiamare pure lui con qualche nomignolo.
-
ehi
nonnetto, come mai sei finito qui?
-
Gia
calzino bucato, come hai fatto a ritrovarti in questo mondo?
-
Ehm,
non lo so nemmeno io. Credo sia stato uno di quei cosi.
-
Gia,
i vecchi soffrono frequentemente di arterio-sclerosi.
-
Ehi,
ma dico, come vi permettete!!!
-
Ssssiamo
le tue guardie del corpo, possssiamo fare quello che vogliamo vissssto ke ti
difendiamo!!
-
(questo
parla con R moscia) il rrragazzo ha rrragione.
-
Rrragazzi
inssssolenti…
-
ehi
amico, conosci TapiocaFuscani?
-
Eh?
-
Chupa!!!!
I
ragazzi scoppiarono a ridere, mentre Goku rimase impassibile, non aveva capito
la battuta…cercarono ovunque, ma niente.
Kaioshin
era finito nel gruppo dei cervelloni, in effetti non si doveva trovare male,
almeno loro erano educati. Forse erano educati perché aprivano la bocca solo
per emettere qualche sospiro. Il gruppo era composto da 2 ragazzi e 2 ragazze.
Le ragazze erano piuttosto silenziose, una alta con gli occhiali, capelli
ricci, giubbotto di Woolrich a cui teneva molto e guai se qualche zombie
l’avesse scalfito. L’altra era un po’ + piccolina, capelli rossi, leggera acne
(lentiggini) sul viso, guance rosee e bocca cucita, non si riusciva a tirar
fuori nemmeno una sillaba da quella ragazza. I due ragazzi invece sembravano un
po’ più amichevoli, uno alto, con i capelli spinati, l’aria sveglia e cordiale,
e l’altro basso, capelli cortissimi e aria arzilla e sembrava fosse in contatto
con gli extra-terrestri.
-
ehm,scusatemi,
questo silenzio mi inquieta, perché non parliamo di qualcosa invece, voi che
squadra siete?
-
Il
silenzio è eloquente, mio caro. (ragazza dai capelli rossi)
-
Chi
troppo vuole nulla stringe. (ragazzo alto)
-
Ehm,
siete dei gobbi!!!
Si
fermarono tutti a guardare il ragazzo basso con aria sarcastica.
-
il
silenzio ci serve per sentire rumori o passi dei tuoi amici. Comunque se vuoi
delle risposte te le do. Noi siamo lo scientist team, siamo i cervelloni,
possiamo dire. Siamo molto determinati nei nostri lavori e per questo non ci
piace che qualcuno disturbi la nostra logica. ( ragazza ricciuta)
-
d’accordo,
scusate.
“ chissà come se la stanno
passando gli altri, sicuramente meglio di me, non hanno come difensori delle
pizze umane, poi mi chiedo, come faranno a difendermi…”. Stavano camminando per
i corridoi quando la ragazza dai capelli rossi si fermò, prese un coltellino
dalla tasca e in un movimento velocissimo colpì uno zombie.
-
ti
ho beccato!!!
-
C-come
hai fatto? Non c’era nessuno dietro di noi!!!
-
Noi
siamo lo scientist team, ricordatelo, siamo capaci di cose che nemmeno
immagini.
“
adesso mi fanno una paura cane…”.
Goten
invece era finito tra le Goldens Eagles. Non sapeva se essere stra-fortunato o
stra-sfigato. Era circondato da 6 ragazze un paio di anni + piccole di lui e
perlopiù affascinanti. Si muovevano davanti a lui come le Charlie’s Angels. +
che altro, sculettavano. Si sentiva benissimo, avrebbe voluto restare in quella
casa x sempre. Peccato però, che le ragazze non gli davano corda, parlavano
solo fra di loro di altri ragazzi e non di lui. Questo lo dispiaceva. Aveva gia
conosciuto la micidiale arma delle Eagles, anche gli zombie non potevano
resistere. Mentre una di quelle li si stava specchiando, notò qualcosa dal
riflesso e si girò di scatto. Aveva notato come qualcuno che la fissava da una
porta socchiusa.
-
ragazze,
prendete il lucidalabbra velenoso, il mascara con l’ago appuntito al livello
12,lo smalto-gas narcotizzante e la trousse con il phard esplosivo. Entriamo
li.
Piano
piano aprirono la porta. A terra c’erano due persone che vegliavano su un
cadavere. Goten dal paradiso dove si trovava scese dalle nuvole vedendo i suoi
amici e Bulma.
-
Trunks,
Vegeta!!! Allontanatevi da li, avanti non c’è + niente da fare.
-
No,
non voglio!!! Voglio restare con mia madre!!!
Le
ragazze chiamarono gli S.T.A.R.S. x poterli avvisare di aver trovato gli
interessati. Dopo una decina di minuti si trovavano tutti li. Gli Scientist
Team prelevarono il cadavere sotto gli occhi di tutti. Anche i ragazzi
maleducati dei Wild Shark stavano piangendo quella tragedia, le ragazze si ero
cambiate x l’occorrenza mettendosi un abito nero. Gli Scientist erano i soliti.
Gli S.T.A.R.S. erano addolorati come tutti. Dopo che il corpo fu prelevato li
non vi era rimasto altro che un’enorme chiazza di sangue e sopra vi sedeva
Trunks. NO,non poteva morire adesso, non poteva lasciarsi andare così, adesso
l’unica cosa che era determinato a portare a termine era quella di vendicare la
morte della madre, doveva distruggere il T-virus.
“Ti distruggerò stupida casa, non avrò pietà.”