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Autore: LUX_80    11/03/2008    0 recensioni
La ff è di proprietà di grake(my best friend) e la pubblico con il suo consenso. Ispirato alla mitica saga di resident evil i nostri sayan (e qualcun altro) si troveranno in un altro mondo, senza poteri in balia di zombie, trudini indemoniati e di un branco di ragazzini che ha il compito di salvarli!COMMENTATE!!!!!!!!!!
Genere: Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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AIUTI DALL’ESTERNO, FIDARSI è BENE, NON FIDARSI è MEGLIO

AIUTI DALL’ESTERNO, FIDARSI è BENE, NON FIDARSI è MEGLIO.

Erano trascorsi alcuni giorni, ogni notte era vissuta nel panico, ogni giorno con sollievo. Il gruppo non esisteva più, spesso preferivano dividersi piuttosto che stare insieme. Come erano riusciti a sopravvivere non lo sapevano nemmeno loro. Tra i corridoi, Goku era nascosto in attesa di una preda, una mazza in mano, uno squittio, una mazzata, era riuscito a procurarsi da mangiare per la merenda. Senza pensarci due volte prese quel topino e con un coltellino lo squartò velocemente, si bevve il sangue dell’esserino come fosse una bibita e iniziò a masticare freneticamente il macello del topo. Poi la pelle la portò a Bulma che in quei giorni stava cercando di cucire una coperta con gli animali scuoiati. Gli altri sayan non erano da meno. Vegeta come ogni giorno, preferiva ammazzare un paio di zombie e mangiarsi il cervello deteriorato per cena. Goten lasciava che Trunks procurasse anche per lui da mangiare visto le sue condizioni fisiche. Un paio di quei succulenti passerotti che si posavano sulle finestre della casa andavano bene come pranzo. Kaioshin, costretto a fare tutto da solo, con disgusto mangiava i resti della carne degli zombie uccisi da vegeta, vale a dire occhi, orecchie, dita, ecc. non se la passavano poi tanto male, gli zombie non osavano quasi più toccarli ma quella vita era davvero orribile. Volevano avere la loro libertà, non volevano che quel virus li dicesse cosa fare, volevano ribellarsi alla casa. Ogni volta che sentiva i possibili piani di evasione, Goten rabbrividiva ricordandosi le parole di Gohan, della fine che avrebbero fatto lui ed il suo gruppo anche se non avesse la più pallida idea di cosa fossero i Crimson Head.

-         io dico che dobbiamo attaccare di giorno, così quell’essere non può intervenire!!!

Tutti all’ unisono: è vero!!!

-         saremo pronti ad agire!!! Vinceremo e scapperemo da questa casa!!

Unisono: siiiii!!!

-         però quando agiremo?

-         Io direi domani, kaarot, prima scappiamo meglio è

-         No papà, dobbiamo avere il tempo di organizzarci!

-         D’accordo, uff

Passarono i giorni a progettare la loro fuga nei minimi dettagli , non doveva sfuggire loro niente, anche il più piccolo dei dettagli che era scoordinato poteva ucciderli. Passò una settimana quando si sentirono pronti. Finalmente potevano scappare dalla casa. Avevano preso tutto, erano pronti. Eccole, le prime luci del mattino, finalmente potevano agire. Corsero giu per le scale, più veloci che mai con il cuore che faceva 1000 battiti al secondo,non riuscivano a credere che finalmente potevano mangiare qualcosa di buono, non più topi, uccellini e zombie. Lentamente aprirono la porta d’ingresso. Nessuno ancora gli aveva fermati. Lentamente, uscirono tutti. Erano salvi, potevano correre di nuovo con la macchina per le strade, divertirsi  non vivere più con terrore ogni notte, era quasi un sogno. Erano adesso nel campo di grano, quando all’improvviso scese nuovamente la sera. Era di nuovo notte fonda, com’era possibile? Il Sole all’improvviso era scomparso, era svampato, come i compiti di italiano. Di nuovo il gelo nelle vene, gli aveva congelati, di nuovo gli ululati, era come il primo giorno. Non sarebbero mai riusciti a scappare da quella casa, dovevano prevederlo. Cosa stava succedendo? La casa, il virus anzi, si stava arrabbiando, e molto. All’improvviso, dal nulla, un vento feroce li attaccò. Era peggio di un tornado, li stava trasportando di nuovo dentro la casa.

-         NO, NON VOGLIO TORNARE DI NUOVO LA DENTRO!!!! NEMMENO IN CAMBIO DELLA MORTE DI KAAROT!!!!

Nessuno voleva tornare la dentro, non solo Vegeta. Eppure, la porta principale si aprì, facendo entrare dentro le sue vittime. Erano dentro dopo qualche secondo, la porta si chiuse con un botto fortissimo, il vento cessò di colpo. Non avevano avuto il tempo di rialzarsi, il pavimento crollò, dando accesso ai nostri eroi sfigati al sotterraneo della casa. Passò qualche minuto.

-         ahhh, che dolore.

-         Papà, dove sei?

-         Sono qui Goten!!

Erano un po’ addolorati dalla caduta, ma stavano bene. C’erano tutti x fortuna.

-         non ci posso credere, siamo di nuovo in questa lurida e lercia casa!!

-         Forse Vegeta, dovresti aggiungere in un luogo della casa mai esplorato da noi.

-         Mhhh, giusto.

-         E poi la casa è incavolata con noi, ergo siamo fritti.

Rimasero in silenzio qualche minuto, era tutto tranquillo, forse alla casa bastava che loro fossero dentro e forse non si sarebbe vendicata. Incominciarono a tranquillizzarsi e iniziarono a parlare tranquillamente come non fosse accaduto niente. Mentre ascoltava le conversazioni di Bulma, Goku notò qualcosa ke lo fece preoccupare molto.

-         shhh. sentite anche voi?

-         Cosa Goku? Io non sento niente!!

-         Papà, stai avendo un’altra delle tue allucinazioni?

-         Kaarot, 6 patetico, adesso senti e vedi cose che non esistono? Come puoi definirti un sayan?

-         Vegeta non sto scherzando!! Ne tanto meno ho un’allucinazione! E poi tu non ti puoi permettere di dire che non sono degno di essere un sayan! Almeno io riesco a superare il super-sayan di 3 livello senza aver bisogno di macchine come te! Tu, tu, tu 6 un sayan OGM! Ecco l’ho detto, e ne sono fiero!!

Vegeta spazientito dal compagno iniziò come al suo solito a combattere, colpì in pieno volto Goku, che ricambiò con molto piacere. Trunks e Goten non restarono a guardare, dovevano pur difendere il loro onore e quello dei padri. Ce chi colpiva a destra, chi a sinistra, non si capiva più niente, urli, schiamazzi, imprecazioni.

-         Trunks, brutto figlio di una t***a, prendi questo!

Ed un pugno in faccia a Goten. Sentendo questa cosa, Goku si ferma e dice al figlio

-         Goten, cosa sono queste parole? Modera il linguaggio!!

Stava per dargli uno schiaffo per punirlo ma non fece in tempo, Bulma iniziò a prendere a calci Goten.

-         io cosa sarei? Una t***a? pensa alla tua di madre!!

Sentendo menzionare la moglie, Goku scatta all’attacco e butta a terra Bulma, Vegeta tira un calcio a Goku nelle parti basse perché lo odiava e perché aveva ferito sua moglie. Il povero Kaioshin, rimasto li a guardare, stava cercando una scusa per poter entrare anche lui in quel “combattimento all’ultimo grido”.

-         ma cosa mi combini Vegeta!! Mi butti a terra il mio combattente migliore? Adesso ti faccio vedere… i-i-io.

Vegeta sarcastico si avvicina a kaioshin e con una risatina lo sfotte.

-         se sa combattere, mi faccia vedere cosa sa fare, avanti…

-         uhm, ehm, ecco, mhhh, d’accordo. Vegeta, quale pollo mangi?

Dopo avergli fatto quella domanda, Kaioshin ficca due dita negli occhi di Vegeta.

-         Aia!!!

-         Non sapevo mangiassi il pollo Aia, pensavo perlopiù polli vivi.

-         Venga qui che le stacco le orecchie!!!

Vegeta aveva incominciato a rincorrere Kaioshin, mentre gli altri si ammazzavano a vicenda. Kaioshin ad un tratto, guardò verso un’uscita del sotterraneo. Un sibilo, veloce come il vento, qualcuno o qualcosa stava arrivando, e non era solo.

-         Goku, lo sento anche io quel rumore!!

-         X forza lo sente anche lei, è un pazzoide come quello!!!

-         No aspetta, papà, lo sento anche io!!

-         Perfetto, anche mio figlio è diventato un rinco come questi

-         Non osare dire questo di Trunks o te la devi vedere con me!!!

-         D’accordo, non ti scaldare, donna…. Ma coooosa, non è possibile, quel rumore, lo sento anche…io.

Adesso tutti lo sentivano, non era solo Goku,era ben distinto, potevano ascoltare come uno strisciare di qualcosa di viscido, un trascinare frequente, era pauroso, ipnotico, monotono, quasi si stavano abituando a sentire quel suono. Indietreggiavano man mano che il suono aumentava di intensità, avevano paura, la paura sprizzava da tutti i pori. Da dietro l’angolo apparve un esercito di strani zombie, completamente ricoperti da sangue, alcuni erano “incompleti” cioè ad alcuni mancavano delle parti del corpo. Erano bruttissimi,  vermi che uscivano dal naso e dalle orecchie, occhi bianchi che ad alcuni penzolavano perché si stavano x staccare(alias Simonetti), alcuni avevano la testa aperta dove era possibile vedere il cervello degli esseri. Erano centinaia, avanzavano lentamente ma gia stavano mangiando con la mente le loro vittime. Adesso si che dovevano avere paura, adesso si che era un buon momento per pregare di essere salvati, per dire ai loro parenti e amici “mi dispiace”. Adesso non potevano + scappare, erano troppi, più pericolosi degli altri zombie, quindi non conoscevano le caratteristiche di questi nuovi esseri spuntati dal nulla. Erano in trappola, erano fregati. Chi li poteva salvare?

Sulle note di break away dei Tokio Hotel la prossima sequenza di azioni. Uno sparo, un ululato, una canzone. Una chitarra che stava facendo allontanare i restanti zombie non ancora uccisi. C’era qualcuno li in fondo. Sembrava un esercito. Di nuovo un urlo, questa volta rivolto ai sayan.

-         spostatevi di li, tonti, volete finire arrostiti?

I nostri eroi corsero velocemente lontano da quei mostri, uno dei loro salvatori lanciò una granata enorme.

- presto, tutti fuori, sta x crollare tutto!!!!

Corsero lontano, un botto enorme che li fece diventare sordi x qualche ora, un incendio, un ragazzo di loro si girò contro gli zombie che stavano correndo impazziti per potersi spegnere visto che stavano andando a fuoco, fece una risatina amara e riprese a correre. I guerrieri Z non capendo più niente e scombussolati dallo scoppio, caddero a terra perdendo i sensi. Passò qualche ora. I nostri eroi erano ancora a terra. Alcuni degli sconosciuti si avvicinarono ai feriti. Li trascinarono ai piani superiori della casa, che aveva ancora il pavimento. Li lasciarono riposare un po’. Ovviamente, il primo a svegliarsi non può che essere Goku. Ancora un po’ stordito dal botto. Si guarda intorno, nessuno. Chi lo aveva portato fin li? Si ricorda chiaramente di essersi ritrovato in un sotterraneo dopo essere svenuto tempo prima. Stava svenendo troppo spesso. Forse era quella la causa delle sue allucinazioni. Si alzò in piedi, si stiracchiò, poi guardò di fronte a lui… un sobbalzo, un grido fece svegliare i suoi amici.

-         cosa è successo?Kaarot!!

-         papà!!!

Di fronte a Goku c’era un ragazzo di non più 14 anni. Vestito da cow-boy. Capelli rossi, sguardo furbo.

-         holà, amigos. Quell’ululato l’ha sentito tutto il canyon, sai? Questa baracca non resisterà molto se emetti un urlo più forte.

-         S-scusa, amic-gos. Ehm tu chi sei?

-         Forse dovresti dire, noi chi siamo, non credi, Tacos gigante?

-         Ehm, certo.

Da dietro lo strano ragazzo ne erano apparsi altri 3 . contando il cow-boy, sembrava un gruppo di 4 ragazzi formato da 2 ragazze e 2 ragazzi.

-         noi siamo conosciuti in tutto il far-west, come fai a non sapere chi siamo, amigos?

-         Ehm, perché il far-west è Far (lontano) come hai detto tu.

-         Noi siamo gli infallibili, fortissimi, fichissimi, incassatissimi, svampatissimi, bellissimi e genialissimi S.T.A.R.S.!!!!

-         Siete delle STELLE?

-         Amigos, dal paese da dove vengo io, il latte avariato si butta non si beve.

-         Vi ho detto che non vi conosciamo.

-         S.T.A.R.S. : Special Tactics And Rescue Service. Capito amigos? È una sigla!!

-         Ah si. Scusami non sono molto bravo con queste cose. Ma come vi chiamate singolarmente?

Al posto del ragazzo cow-boy intervenne una di quelle due ragazze, una con gli occhi un po’ a mandorla, ma con la stessa età del ragazzo.

-         se ve lo dicessimo, non saremmo più una squadra di agenti segreti. Possiamo chiamarci con dei soprannomi, ma i nostri veri nomi non li saprete mai.

-         Ci dispiace tanto, veramente, quanto vorremmo dirvi i nostri nomi perché fra noi non ci fossero + segreti.

Adesso ad intervenire era stata un’altra ragazza, dall’aspetto gentile, capelli sul biondiccio, assomigliava ad un elfo.

-         Kaarot non sai proprio come si fa ad estorcere informazioni alle persone, lascia fare a me; allora, piccoli mostriciattoli dispettosi, non volete parlare? Noi siamo + grandi di voi, quindi portateci rispetto.

-         Se siete così grandi, come mai non siete riusciti a difendervi da soli dai Crimson Head? Siamo dovuti intervenire noi per salvare dei bamboccioni grandi.

Adesso era intervenuto l’ultimo dei 4. era robusto, faccia furba come l’altro ragazzo, stessa età, e con sorriso astuto sulla faccia.

-         p-perché…….

-         Sprecate solo fiato a cercare scuse che non esistono, amigos.

-         Vegeta non sa cosa dice certe volte, perdonatelo. Se possibile però, vorremmo sapere un paio di cosette…

-         D’accordo amigos. I crimson head sono quelli zombie che vi stavano attaccando, se pensate che noi li abbiamo fermati vi sbagliate, sono praticamente invincibili, quello che facciamo loro è solamente un modo per tenerli buoni qualche ora. Adesso torneranno a cercarvi. Avete combinato un bel guaio, facendo incavolare la casa, sapete? Sapete quante persone ci sono giu venute qui perché la casa ha rilevato il bollino rosso? Se arrivava al nero  se la dovevano sbrigare… niente, amigos.

-         Ehm, grazie.

-         Chi se la doveva sbrigare?

-         Non posso dirvelo, amigos. È una cosa che riguarda il distretto. Anche noi non sappiamo molto.

-         Chi c’è giu?

-         Altre squadre. Compresa la nostra, siamo 4 squadre, 19 persone.

-         Così poche?

-         Sono i migliori soldati di tutto questo mondo dopo chi non vi posso nominare.

All’improvviso, da una porta apparve uno zombie, + precisamente, un crimson head. La ragazza-elfo, era apparsa tranquilla ma in realtà non lo era, appena sentì la presenza del mostro, prese dalla giacca un coltello e una pistola. Corse incontrò al mostro e sguainò la lama contro la gola dello zombie. La testa di questo rotolò per terra. Sempre dalla stessa porta ne entrò un altro. La ragazzina si stava x avventare quando il cow-boy la fermò.

-         fermati.

-         Ma xkè?

-         Perché sono zombie messaggeri, non fanno del male, il T-virus sta parlando con noi. Lascialo parlare.

-         Uhm, ok.

Lo zombie incominciò a parlare.

-         ahahhahaeeeddsssaakkkkchhfururruddohdohdohdoh (lingua degli zombie).

-         Ehm, scusami, che sta dicendo?

-         Sta dicendo: “ tu, ragazzino con i capelli di un colore orrendo e dal sesso confuso, guardati alle spalle, apriamo la busta…. Tua madre è stata nominata e deve uscire dalla casa….morta.

-         Ma cosa dici, mia madre è proprio dietro di….me

Trunks si girò dove prima si trovava la madre e notò con enorme dolore che la madre non c’era. Vegeta capì quello che era successo solo dopo l’urlo del figlio e della sua corsa verso le stanze restanti della casa. Trunks cercava freneticamente in ogni stanza. Niente, la madre non c’era, dove poteva essere finita? C’era al suo risveglio? Se era morta, la colpa era solo sua. Aveva visto in tutte le stanze, non c’era, guardò la finestra ed ebbe una paura incredibile. Era tutto solo in quella casa maledetta. Stava tornando indietro. Ad un tratto però alle sue spalle una porta si aprì con un cigolio pauroso. Non aveva visto prima quella porta!!!! Con enorme coraggio entrò. Stava per svenire. Non poteva essere davvero sua madre quella, non quel corpo penzolante dal soffitto e squartato. Prese la mano del cadavere, era di una donna, era della donna, era di sua madre. Il suo urlo straziato lo sentì tutto il mondo perché dalla terra tutti alzarono lo sguardo verso il cielo confusi. Arrivò Vegeta, notò il figlio inginocchiato a terra a pregare che quella non fosse sua madre, a pregare che fosse diventato come Goku e che avesse avuto solo una brutta visione. Pregava in silenzio, piangeva, urlava dentro, non voleva più vivere. Alzò lo sguardo verso la finestra, voleva veramente far la finita? Vegeta, dopo qualche minuto prese coraggio ed andò a controllare se quella fosse sua moglie. Si avvicinò alla donna, la staccò leggermente dal laccio e la posò a terra. Lo sapeva, non poteva avere una vita felice e spensierata lui, doveva x forza veder soffrire gli altri e lui stesso. Quello era il corpo di sua moglie o quello che restava. Qualcuno lo aveva svuotato, si era preso tutti gli organi interni tranne l’intestino, che era stato usato come corda per impiccare Bulma, accertò Vegeta. Per la prima volta in vita sua, si mise a piangere x qualcun altro e non per lui stesso. Stette vicino al figlio a vegliare sul corpo. Nessuno sapeva che fine avevano fatto i due sayan. Goku era preoccupato e se fosse successo qualcosa anche a loro?

-         ehm, ragazzo cow-boy, i nostri amici sono andati via da un bel po’ di tempo, potresti andarli a cercare?

-         Stai scherzando amigos? La casa ha il bollino rosso!!!! Non vi posso lasciare da soli, per tutti i bufali.

-         Ma possono restare due qua e gli altri 2 vanno a cercarli.

-         Mi dispiace, se vuoi però posso vedere se una squadra può andarli a cercare

-         Sarebbe fantastico!

-         In questo caso dobbiamo scendere al piano terra o quello che resta del piano terra.

-         D’accordo.

Scesero giu in qualche modo, visto che la scala era completamente distrutta. Con grande sorpresa i 3 videro una specie di base con tanti ragazzini sempre della stessa età. Incredibile.

-         ehi, amigos, venite qui, questi sono i 3 superstiti. Ce ne sono 2 sparsi per la casa probabilmente insieme, dobbiamo trovarli, ok?

Unisono: si, certo!!!

-         sono 3, ognuno vada con una squadra, dobbiamo impegnarci tutti in questa ricerca!

Goku andò con un gruppo chiamato Wild Shark. Il gruppo era formato da 5 maschi rozzi e maleducati, che si chiamavano con nomignoli come “ gobbo” o “ bufalo”. Il loro modo di dimostrare l’amicizia, pensava Goku. Poi però incominciarono anche a chiamare pure lui con qualche nomignolo.

-         ehi nonnetto, come mai sei finito qui?

-         Gia calzino bucato, come hai fatto a ritrovarti in questo mondo?

-         Ehm, non lo so nemmeno io. Credo sia stato uno di quei cosi.

-         Gia, i vecchi soffrono frequentemente di arterio-sclerosi.

-         Ehi, ma dico, come vi permettete!!!

-         Ssssiamo le tue guardie del corpo, possssiamo fare quello che vogliamo vissssto ke ti difendiamo!!

-         (questo parla con R moscia) il rrragazzo ha rrragione.

-         Rrragazzi inssssolenti…

-         ehi amico, conosci TapiocaFuscani?

-         Eh?

-         Chupa!!!!

I ragazzi scoppiarono a ridere, mentre Goku rimase impassibile, non aveva capito la battuta…cercarono ovunque, ma niente.

Kaioshin era finito nel gruppo dei cervelloni, in effetti non si doveva trovare male, almeno loro erano educati. Forse erano educati perché aprivano la bocca solo per emettere qualche sospiro. Il gruppo era composto da 2 ragazzi e 2 ragazze. Le ragazze erano piuttosto silenziose, una alta con gli occhiali, capelli ricci, giubbotto di Woolrich a cui teneva molto e guai se qualche zombie l’avesse scalfito. L’altra era un po’ + piccolina, capelli rossi, leggera acne (lentiggini) sul viso, guance rosee e bocca cucita, non si riusciva a tirar fuori nemmeno una sillaba da quella ragazza. I due ragazzi invece sembravano un po’ più amichevoli, uno alto, con i capelli spinati, l’aria sveglia e cordiale, e l’altro basso, capelli cortissimi e aria arzilla e sembrava fosse in contatto con gli extra-terrestri.

-         ehm,scusatemi, questo silenzio mi inquieta, perché non parliamo di qualcosa invece, voi che squadra siete?

-         Il silenzio è eloquente, mio caro. (ragazza dai capelli rossi)

-         Chi troppo vuole nulla stringe. (ragazzo alto)

-         Ehm, siete dei gobbi!!!

Si fermarono tutti a guardare il ragazzo basso con aria sarcastica.

-         il silenzio ci serve per sentire rumori o passi dei tuoi amici. Comunque se vuoi delle risposte te le do. Noi siamo lo scientist team, siamo i cervelloni, possiamo dire. Siamo molto determinati nei nostri lavori e per questo non ci piace che qualcuno disturbi la nostra logica. ( ragazza ricciuta)

-         d’accordo, scusate.

“ chissà come se la stanno passando gli altri, sicuramente meglio di me, non hanno come difensori delle pizze umane, poi mi chiedo, come faranno a difendermi…”. Stavano camminando per i corridoi quando la ragazza dai capelli rossi si fermò, prese un coltellino dalla tasca e in un movimento velocissimo colpì uno zombie.

-         ti ho beccato!!!

-         C-come hai fatto? Non c’era nessuno dietro di noi!!!

-         Noi siamo lo scientist team, ricordatelo, siamo capaci di cose che nemmeno immagini.

“ adesso mi fanno una paura cane…”.

Goten invece era finito tra le Goldens Eagles. Non sapeva se essere stra-fortunato o stra-sfigato. Era circondato da 6 ragazze un paio di anni + piccole di lui e perlopiù affascinanti. Si muovevano davanti a lui come le Charlie’s Angels. + che altro, sculettavano. Si sentiva benissimo, avrebbe voluto restare in quella casa x sempre. Peccato però, che le ragazze non gli davano corda, parlavano solo fra di loro di altri ragazzi e non di lui. Questo lo dispiaceva. Aveva gia conosciuto la micidiale arma delle Eagles, anche gli zombie non potevano resistere. Mentre una di quelle li si stava specchiando, notò qualcosa dal riflesso e si girò di scatto. Aveva notato come qualcuno che la fissava da una porta socchiusa.

-         ragazze, prendete il lucidalabbra velenoso, il mascara con l’ago appuntito al livello 12,lo smalto-gas narcotizzante e la trousse con il phard esplosivo. Entriamo li.

Piano piano aprirono la porta. A terra c’erano due persone che vegliavano su un cadavere. Goten dal paradiso dove si trovava scese dalle nuvole vedendo i suoi amici e Bulma.

-         Trunks, Vegeta!!! Allontanatevi da li, avanti non c’è + niente da fare.

-         No, non voglio!!! Voglio restare con mia madre!!!

Le ragazze chiamarono gli S.T.A.R.S. x poterli avvisare di aver trovato gli interessati. Dopo una decina di minuti si trovavano tutti li. Gli Scientist Team prelevarono il cadavere sotto gli occhi di tutti. Anche i ragazzi maleducati dei Wild Shark stavano piangendo quella tragedia, le ragazze si ero cambiate x l’occorrenza mettendosi un abito nero. Gli Scientist erano i soliti. Gli S.T.A.R.S. erano addolorati come tutti. Dopo che il corpo fu prelevato li non vi era rimasto altro che un’enorme chiazza di sangue e sopra vi sedeva Trunks. NO,non poteva morire adesso, non poteva lasciarsi andare così, adesso l’unica cosa che era determinato a portare a termine era quella di vendicare la morte della madre, doveva distruggere il T-virus.

“Ti distruggerò stupida casa, non avrò pietà.”

  
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