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Autore: Ryuky    11/03/2008    3 recensioni
Piccole One-shot su Lucius Malfoy. Il suo passato,il suo presente,ma è davvero come tutti lo dipingono? fatemi sapere^^
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell’autore: Ficcina scritta senza pretese nella speranza che esca fuori qualcosa di bello da mandare al mio bellissimo forum…sempre che faccio in tempo a finirla…xDD

E vabbè…che poi io Fic così all’improvviso non ne inizio mai…diciamo che questo tema mi ha ispirato…un bacioneeeee…xD

Nota 2: I personaggi non sono miei ma della Fantasticosa Rowling,questa storia non è stata scritta a scopo di lucro ma per puro diletto.

 

 

 

Sulle ali dei ricordi di Ryuky

 

 

Sono nella mia camera,la mia grande stanza nel mio grande maniero buoi e desolato che la nostra famiglia si ostina da anni a identificare come un simbolo di potere e ricchezza.

 

Credo che sia mattina,non ne sono molto sicuro,come ho detto qui è sempre buio,le tende sono tirate da ormai molti anni e per vedere il cielo bisogna sporgersi da una qualche finestra o terrazzo,i quali anch’essi non vengono utilizzati da lungo tempo.

 

Mi reco nello spazioso bagno adiacente alla mia camera da letto,l’unica stanza con una minuscola finestra non oscurata,e scopro che effettivamente è mattina,il sole è già alto ma una leggera nebbia offusca la sua luce dando a ogni cosa una colorazione giallo pallido.

 

Ora sono in piedi di fronte al lavandino,apro l’acqua e mi sciacquo il viso,ho la fronte sudata a causa di una notte movimentata dai soliti ricorrenti incubi,incubi comparsi molti anni fa,quando scelsi ciò che per me era giusto e ciò che era sbagliato.

 

Alzo il viso e mi ritrovo a fissare la mia immagine riflessa nello specchio,è molto diversa da com’era una volta,c’è qualcosa nei miei occhi,ma da tempo ormai ci rimugino senza riuscire a capire di cosa si tratta e,come le altre volte,lascio che il mio pensiero scivoli su altri argomenti.

 

Gli incubi per esempio,non so il motivo della loro comparsa,o forse si,ma il pensiero di ciò che sospetto mi spaventa,mi ha sempre spaventato perché significherebbe aver fatto la scelta sbagliata,aver gettato e sprecato gran parte della mia vita per un ideale di cui ancora oggi non sono certo e nel quale poi forse alla fine non credo.

 

Ma so che prima o poi dovrò rifletterci,prendere una decisione e ormai non posso più aspettare,non con la guerra che incombe e minaccia di scoppiare da un momento all’altro.

 

Sono adulto,ne ho passate tante,sono benissimo in grado di riflettere sulla mia vita e decidere di aver sbagliato o meno.

 

Così,fissando gli occhi di ghiaccio riflessi nello specchio,inizio a riflettere su ciò che è stato e su ciò che sarà.

 

Quando sono iniziati gli incubi?

 

Moltissimi anni fa,ero poco più che un ragazzo e mio padre,con la scusa di starmi vicino,già mi influenzava con le sue idee e i suoi pensieri,inducendomi a fare una scelta che probabilmente sarebbe stata molto più adatta a lui che a me.

 

A scuola avevo avuto molti amici ma nessuno di essi si era rivelato sincero tranne,forse,una persona che tutt’oggi mi è vicina,nonostante avessimo trascorso insieme solo gli ultimi anni dei miei studi,era infatti alcuni anni più piccolo di me.

 

Un ragazzo moro,dal naso adunco che Potter e la sua banda non perdevano mai occasione di prendere in giro,io non potevo sempre difenderlo e molto spesso subiva i loro dispetti o insulti,non so se quando me ne andai le cose cambiarono,non credo vista l’avversione che ancora oggi Severus nutre nei confronti del figlio di Potter.

 

Gli altri ragazzi mi erano vicini solamente per il mio cognome,cognome di una famiglia potente,e le ragazze ostentavano una certa attrazione per me,penso per i soldi e per il mio bel aspetto,in fondo non vi erano molti ragazzi con le mie caratteristiche,pelle diafana,occhi di ghiaccio e capelli di una chiara sfumatura di biondo,il tipico ragazzo che piace a tutte le ragazze più oche e sciape.

 

Questo mi diceva mio padre,lo diceva per insegnarmi ad odiare le altre persone,a non fidarmi di loro e a indossare sempre e comunque una maschera per camuffare i miei sentimenti e le mie vere intenzioni,è grazie a questo che oggi sono un perfetto bugiardo e incantatore.

 

A tutti coloro che mi erano amici promettevo potere e gloria e intanto li sfruttavo come potevo e alle ragazze riservavo lo stesso trattamento,anche se quest’ultime si lasciavano incantare più facilmente.

 

Solo una non dava segno di notarmi o di provare interesse nei miei confronti e poi è proprio la donna di cui mi sono innamorato e o sposato,per una fortuita coincidenza,senza nemmeno troppe difficoltà,essendo un membro di un’altra famigli antica e di sangue puro,i Black.

 

Quando finii la scuola mio padre mi procurò un lavoro al ministero,lavoro che ho tutt’oggi,dicendo di tenermelo stretto perché mi sarebbe stato molto utile un giorno.

 

E chi può dargli torto oggi?

 

E’ solo grazie al mio lavoro che nessuno ha mai sospettato di me,o meglio quasi nessuno,ad eccezione di Potter e dei suoi amichetti è ovvio.

 

Pochi mesi dopo mio padre,sempre,mi disse che era giunto il momento di dimostrare ciò che avevo imparato e a chi ero fedele e fu così che conobbi quello che poi sarebbe stato il mio Signore per sempre,quello a cui non avrei mai potuto disubbidire,quello che non avrei mai avuto il coraggio di tradire.

 

Il Signore Oscuro,Lord Voldemort.

 

Non dovrei pronunciare il suo nome,nessuno lo fa,nemmeno i suoi altri seguaci,ma ormai non ho più la forze nemmeno di questo,si chiama Lord Voldemort e così lo chiamerò,almeno nei miei pensieri,se lo dicessi ad alta voce parlando con lui non so se ne uscirei vivo.

 

E fu proprio quel giorno di tanti anni fa che il mio braccio venne segnato,un marchio era impresso ora sulla mia pelle,il Marchio Nero,ero diventato a tutti gli effetti un Mangiamorte.

Ora ricordo,è da quel giorno che cominciarono gli incubi e da allora non sono più scomparsi,né io ne ho mai parlato con nessuno.

 

Da quel giorno la mia vita non è stata altro che un continuo obbedire agli ordini di un Signore in cui non credevo,senza poter disubbidire,come un servo,trattato allo stesso modo in cui io tempo prima avevo trattato i miei compagni di scuola.

 

Forse me lo meritavo,forse no,quello che so per certo è che non era ciò che volevo veramente,la cosa buffa e che ora,come mio padre,sto commettendo lo stesso errore con mio figlio,lo sto avvicinando a Voldemort e lo sto conducendo su una via che non è la sua,ma ho deciso,mio figlio potrà scegliere perché non è giusto condannarlo a un destino che non vuole come fece mio padre prima di me.

 

I mesi successivi alla marchiatura non furono tra i più felici,il marchio bruciava continuamente e se pure Voldemort non chiedeva di noi il braccio pizzicava ugualmente,forse perché il marchio era recente,inoltre Voldemort mi metteva continuamente alla prova e se non riuscivo nelle mie missioni ero punito duramente,anche più degli altri.

 

Mi stava addestrando,addestrando perché come mio padre io sarei diventato il suo braccio destro,il suo servo più fidato e forse,anzi quasi sicuramente,era una posizione ben peggiore di tutti coloro per i quali Voldemort non nutriva il ben che minimo interesse.

 

Pochi anni dopo mio padre morì a seguito di una missione andata male,mi dissero che era stato ucciso da un membro della squadra di Silente ma in verità sapevo che era stato lui,colui che si definiva il nostro Signore,ad ucciderlo subito dopo il suo ritorno,non è mai stato molto incline al perdono e tutt’oggi mi chiedo come faccio a essere ancora in vita dopo l’ultimo fiasco al Ministero.

 

Forse il livello di tolleranza nei miei confronti non è ancora giunto al limite e per la mia vita spero sia ancora ben lontano da esso.

 

Dopo la morte di mio padre divenni io il braccio destro di Voldemort,mpf,ottenni una specie di

promozione,avrei dovuto esserne felice vero?

 

Bellatrix lo sarebbe stata di certo,lei che era dalla parte di Voldemort sempre e comunque,lei che è finita ad Azkaban per lui,io avrei mentito pur di restare in libertà,anche da questo si capisce quanto poco sia davvero fedele a lui.

 

Da allora ero sempre a capo delle missioni e sempre io rispondevo dell’esito di quest’ultime e per il mio bene quasi tutte andarono a buon fine.

 

Pochissimo tempo dopo scoprii che anche Severus era un Mangiamorte come me,all’inizio fui dispiaciuto per la fine che aveva fatto,una vita come la mia non l’avrei mai augurata a nessuno,invece poi un barlume di felicità si accese in me,una lieve ondata di sollievo mi travolse,se anche tra quella gente inaffidabile e meschina potevo avere un vero amico allora forse non avrei dovuto portare tutto il peso,che da tempo gravava sulle mie spalle,da solo.

 

Subito mi fu chiaro che neanche lui desiderava davvero seguire Voldemort,ma una serie di scelte lo avevano portato a quel destino,l’unica differenza era che lui il suo destino se lo era costruito da solo.

 

Ci capimmo subito,come ai vecchi tempi,e in tutte le missioni eravamo insieme,ci coprivamo e ci aiutavamo e se la missione andava male ce ne assumevamo insieme la responsabilità,tanto che alla fine anche lui assunse un certo rilievo agli occhi di Voldemort.

 

Continuò così per molto tempo,o almeno fin quando una notte di quindici anni fa Voldemort non scomparve,nessuna sapeva cosa era successo,l’unica certezza era che si trovava dai Potter,li aveva uccisi,ma non era riuscito ad uccidere il loro figlio appena nato e l’incantesimo gli si era ritorto contro.

 

Da allora per molto tempo nessuno di noi Mangiamorte ebbe sue notizie e molti,credendo fosse scomparso per sempre,decisero di tornare alle proprie vite,perché non aveva senso continuare a lottare per un Signore che ormai tutti credevano morto.

 

Fu così che io e Severus ci perdemmo di vista,seppi solo tempo dopo che lavorava a Hogwarts come Professore di Pozioni e pensai che volesse tenersi fuori di prigione grazie alla protezione di Silente.

 

Per quanto mi riguardava avevo un lavoro rispettabile al Ministero della Magia e tanto bastava a sviare ogni sospetto dalla mia persona,lo stesso non si potè dire di Bella che nonostante tutto dopo essere stata arrestata dichiarò pubblica fedeltà all’Oscuro Signore e finì per lui ad Azkaban,poco dopo suo cugino,accusato di aver ucciso Peter Minus,quello schifoso topo,e dodici Babbani e di attività da Mangiamorte,pur non avendo il marchio,ma il Ministero non si preoccupa di certi dettagli quando può dimostrare di star facendo qualcosa.

 

Da quel momento il mio unico divertimento era quello di mettere i bastoni tra le ruote a Silente,tanto per mantenere le apparenze,e insegnare a mio figlio a indossare la maschera di menzogne e incanti che io ancora portavo da quando avevo poco più della sua età,ma Draco dimostrava di esserne così convinto che decisi di stare a vedere fin dove sarebbe arrivato,non credevo che poi sarei stato io stesso a condurlo da Voldemort per il marchio.

 

Alla fine mi ero comportato esattamente come mio padre,non ero riuscito a evitarlo e come me Draco non dimostrava alcun rimorso o pentimento,ma se mi assomigliava anche solo la metà sapevo che dentro di se il suo cuore urlava e si disperava per aver fatto tante scelte sbagliate,non poteva certo immaginare che il vero responsabile ero io,non era stato lui a scegliere,lo avevo fatto io per lui e ora capivo che lo stesso aveva fatto mio padre con me,non era affatto colpa mia.

 

Suona falso detto da una persona che ha fatto tante cose terribili,ma davvero non è stata colpa mia,se adesso potessi tornare indietro con la coscienza dell’oggi probabilmente non ripeterei nulla di ciò che ho fatto in passato,tranne di certo sposare Narcissa e avere Draco,ma forse anche con loro mi sarei comportato in maniera totalmente diversa.

 

Poi dopo il fallimento al ministero Voldemort diede quel terribile incarico a Draco,non ce l’avrebbe mai fatta,ne ero certo,non ne avrebbe avuto la forza né la volontà.

 

Ma per fortuna c’era Severus,lui che mi era stato sempre amico,e ora era pronto a prendersi ogni responsabilità per salvare mio figlio,e di questo gliene sarò eternamente grato perché come avevo predetto Draco non ci riuscì e Severus adempì agli ordini al suo posto e fuggirono insieme.

 

La preoccupazione in quegli istanti mi stava logorando a poco a poco ma quando seppi che Draco stava bene mi sentii tremendamente sollevato e come me anche Narcissa,solo dopo mi raccontò del Voto Infrangibile che aveva stretto con Severus.

E ora sono qui,nel bagno della mia camera del mio grande maniero buio e desolato a riflettere sul mio passato,su scelte che non ho preso per mia volontà e su ciò che mi sarebbe piaciuto fosse stato ma che purtroppo non sarà mai.

 

L’unico pensiero positivo è che se con lo scoppiare della guerra Potter dovesse vincere la mia tortura finirebbe,o ne inizierebbe un'altra,ad Azkaban,o morirei e allora potrei finalmente stare in pace,senza essere il servo di nessuno o in bilico tra la vita e la morte.

 

Passano ancora altri minuti davanti a quello specchio,l’acqua scorre e la luce penetra dalla piccola finestra,la nebbia si è diradata e ora i raggi del sole splendono e illuminano tutto con nitidezza.

 

All’improvviso il mio braccio brucia,non mi sorprendo più di tanto,ormai ci sono abituato,torno in camera mia e mentre mi infilo il mantello mi accorgo che ho le guance bagnate,calde lacrime sono scese sul mio viso senza che me accorgessi,le asciugo con noncuranza e mi preparo a uscire.

 

Un'altra giornata mi aspetta,chissà cosa vorrà Voldemort questa volta,probabilmente uccidere qualcuno o farlo sparire per torturalo ed estorcergli qualche informazione,la solita routine insomma.

La mie decisione la prenderò domani,o dopodomani o il giorno dopo ancora.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Fine-



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Eccomi di nuovo qui con un'altra delle mie FF senza capo ne coda...xDD
Non so come sia venuta perchè sinceramente l'ho scritta davvero di gettò,mi è venuta in mente così,all'improvviso...come la maggior parte delle mie sclerate...xDD
Spero vi piaccia lo stesso,lasciate qualche commentino per farmi sapere^^
un bacione

Ryuky

  
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