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Autore: _ImProudToBeAWizard    05/09/2013    2 recensioni
George Weasley ha perso la ragione. Dopo la morte del fratello si sente spezzato, privo di vitalità. Il suo è un dolore che neanche la famiglia o la torta di melassa di mamma Weasley possono curare e che, col passare dei giorni, rende il giovane sempre più spento, freddo, senza cuore.
È dunque la disperazione per la perdita del gemello, la causa di questa sua trasformazione... o c’è un’altra motivazione?! Una profezia, un antico incantesimo e la forza di due anime apparentemente uguali, ma completamente diverse saranno la soluzione di una lunga e pericolosa avventura alla riscoperta del proprio passato, e di se stessi.
E' la mia prima fanfiction! Spero vi piaccia ;)
_Wiz
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George, e, Fred, Weasley, Katie, Bell, Nuovo, personaggio, Sibilla, Cooman
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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"Non preoccuparti George, sto andando in paradiso.
Indovina perché lo so? Perché noi siamo lo Spirito Santo.
Capita? Perché tu hai un buco all'orecchio e io sono... morto.
... perfavore non piangere."

PROLOGO

Apro gli occhi con fatica, le palpebre sono pesanti, come di quando ci si sveglia di prima mattina.
Non appena riesco a mettere a fuoco, mi guardo attorno. Non sono in camera mia, non sono sul mio morbido letto della Tana, né in quello del dormitorio ad Hogwarts... Mi ritrovo in un luogo che non ho mai visto prima, dipinto di un bianco quasi accecante. Non riesco a distinguere la fine di questa stanza, né sento la presenza di pareti che la delimitano. Mi alzo dal pavimento freddo e cerco di orientarmi, ma non riesco proprio a capire dove posso essere. Avanzo tentoni per vedere se più avanti trovo qualcosa o qualcuno, ma niente. Sono…solo. Terribilmente solo. Mi viene in mente la mia famiglia. Inizio a chiamare i miei fratelli, mia madre, mio padre, ma non sento nessuna delle loro voci in risposta. Santo Godric, dove sono?! …e tutti gli altri…? L’ultima volta che li ho visti era… Un momento. La guerra. Noi eravamo in guerra. Harry, Hermione, Ron, Lupin, Tonks, e tutti gli altri…non stavamo tutti lottando contro i mangiamorte, contro Voldemort? Abbiamo vinto? Hanno vinto? Non ricordo, non ricordo nulla se non…se non una potente luce di color verde, e…e un urlo disperato.
Questo ricordo mi fa raggelare il sangue. Un unico presentimento, terribile e struggente, mi si para davanti.
Devo…essere morto.
Deglutisco a fatica. Una morsa allo stomaco quasi m’impedisce di respirare. Terrore, è l’unico sentimento che mi pervade e mi riscuote le membra. Sono morto, e pure solo. La mia famiglia, i miei amici…oddio, George. Tutto si collega: il lampo di luce verde, il grido. Era di George. Eravamo insieme quando…quando accadde.

Vago senza una meta in questo luogo dimenticato da Merlino da ormai un tempo che sembra lunghissimo. Non riesco più a capire da quanto io ormai stia girovagando inutilmente, per la verità non sono più in grado di ragionare. La mia mente è sotto shock, in stato catatonico. La consapevolezza della mia triste fine mi ha sgretolato il cuore, letteralmente. È un peso che non sono in grado di sopportare, non ancora almeno. Piango, urlo, chiedo disperatamente aiuto, mi strappo i capelli, vomito, piango di nuovo.
Sono sfinito. Le emozioni mi travolgono, mi stritolano, mi schiacciano sotto il loro peso opprimente. Finisco le lacrime. Non so più cosa fare. Vorrei poter non provare alcun dolore.
Provo a soffocarmi, mi infilo una mano in gola, trattengo il respiro, ma nessuno dei miei tentativi di suicidio mi aiuta. Ah, sì: è perché sono già morto. Non si muore due volte di seguito.
E io che credevo che da questa parte si vivesse in tranquillità e pace, lontano dai pesi e i dolori che la vita terrena porta, in compagnia di tante altre persone rilassate e sorridenti. E invece no, mi trascino un terrore stravolgente nell'anima e sono solo.
Le mie gambe non mi reggono, mi accascio a terra, privo di forze. Sono scosso da brividi incontrollabili. Che futuro mi aspetta? Sono destinato a stare in questa situazione per sempre?! Non lo so, e non ci voglio pensare. Mi rovinerei più di quanto potrei mai sopportare.
Nessuno si immaginerebbe che un tipo brillante e solare come Fred Weasley possa agire così. A questo pensiero sorrido malinconicamente. Non è importante, dopotutto. Nessuno più mi vedrà.
Sono ancora per terra, rinchiuso a riccio con le orecchie tappate dalle mani, gli occhi chiusi, la bocca serrata, dondolando avanti e indietro come per cercare di cullarmi da solo. Cerco di concentrarmi su pensieri felici, che scaldino un po' il mio cuore congelato. Penso alle partite di Quidditch, ai pranzi di Natale alla Tana, alle belle giornate d'estate, ai mille scherzi fatti con George alla Umbridge, ai 'Tiri Vispi Weasley'...ma non mi sento affatto meglio. Anzi, mi fa piangere lacrime amare il pensiero di non poter più passare momenti così. Mi manca da morire l'affetto della mia famiglia, il calore che dava, sempre disponibile ad aiutare, proteggere e sostenere. Desidero quel calore, ne ho assolutamente bisogno.


...e poi mi sveglio.
  
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