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Autore: WhispererOfTheNight    05/09/2013    2 recensioni
Dopo anni di fidanzamento, Abigail, Abby per gli amici, viene mollata dal suo ragazzo. Dopo un primo momento di smarrimento riesce ad andare avanti, anche grazie all'aiuto della sua amica Charlie. Nonostante pensi che sia inconcepibile vivere senza un ragazzo, dovrà ricredersi quando vedrà che la sua vita comincia a prendere la direzione giusta proprio perchè lei è di nuovo single.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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                                IV


-Wow, non me lo ricordavo così figo questo posto!- urlo a Charlie quando entriamo nel locale. La musica è talmente alta che a stento riesco a sentire i miei pensieri, le luci psichedeliche nel buio danno l’impressione che la gente si muova a scatti e da quello che riesco a vedere il bancone del bar è pieno di gente. Erano quasi 4 anni che non venivo in questo posto, più o meno il lasso di tempo che avevo buttato nel cesso stando insieme a Robert.

-Che hai detto?- mi urla lei di rimando.
-Ho detto...niente,lascia stare. Andiamo a prendere qualcosa da bere?- le urlo di nuovo.
-Oh si, ho tanta voglia di una Piña Colada!- mi risponde. Quando si tratta di bere, le sue orecchie diventano più sensibili di un metal detector.
Ci dirigiamo verso il bar, cercando in tutti i modi di non pestare i piedi alle persone, finchè non arriviamo al bancone.
-Che posso servirvi ragazze?- ci urla il barman.
-Per me una Piña Colada e per lei un Archangel- urla in risposta Charlie.
Prima che io possa dire qualcosa del tipo “zitta Charlie, so ordinarmi i drink da sola”, alzo gli occhi sul barman e e rimango di sasso.
Oddio no...
Da quando lavora qui? Cazzo, ma perchè il karma mi perseguita!?-
-Abigail?- questa voce mi fa letteralmente tremare.
Anche Charlie si è accorta del barman che ci sta servendo e, mentre io tento di trattenerele lacrime, lei comincia a comportarsi come il piano prevede.

   .-*-.__.-*-._ PIANO IN CASO DI INCONTRO CON LO STRONZO_.-*-.__.-*-.__
          
                    Abby                                                     Charlie
1)Sfoggiare il miglior sorriso possibile.          1)Riempirlo di merda.
2)Fingere di non accoggersi che c’è lui.
3)Ostentare grande serenità e spensieratezza.
4)Rifiutare qualsiasi “caffè da amici”
  comunicando la presenza di un altro.
5)Verificare la presenza di un’eventuale
  altra ragazza che abbia preso il tuo posto.
6)Effettuare riti vodoo sia su di lui che su di lei.

-Ehi Robert, non ci aspettavamo di trovare le zoccole mancate a servirci-
-Succhiami il cazzo Charlie-
-Strano, tuo padre ieri mi ha chiesto la stessa cosa-
-Ma stasera non avevi niente di meglio da fare? Anadare sulla tangenziale a battere per esempio?-
-No, tua madre gentilmente si è offerta di sostituirmi-
-Piantatela voi due!- urlo esasperata.
Entrambi fanno silezio immediatamente. Persino nella musica assordante riesco a sentire il suono del mio cuore che si spezza. Non credevo mi potesse fare quest’effetto vederlo.
-Abigail...-comincia Robert.
-No!- sbotto io-non voglio sentire scuse patetiche e balle spaziali. Non credevo che tu lavorassi qui, se l’avessi saputo non sarei mai venuta!-
Le lacrime cominciano a scendere e io non riesco a controllarle.
-Andiamo via Abby- urla Charlie.
-Guardo di nuovo Robert. Lo so che è un atteggiamento immaturo e che non dovrei farlo, ma voglio che guardi il mio dolore, la mia sofferenza, e voglio che si senta il colpa. Voglio che si metta in ginocchio e mi supplichi di perdonarlo, voglio che mi dica che ha sbagliato e che mi implori di tornare con lui.
...ma che sto facendo? Sono davvero patetica. Non sono una stramaledetta t-shirt che mette e toglie quando gli pare. Sono una persona, ho una dignità e non gli darò la soddisfazione di fargli vedere quanto sto male.
Quindi mi volto e con Charlie attraverso il locale per uscire. Come può una persona provocarmi tanto dolore? Come fa ad avere tutto questo potere su di me?
Uscite fuori, l’aria fresca mi dona un senso di sollievo. Alzo gli occhi verso il cielo e riesco a vedere le stelle. L’estate scorsa eravamo andati su una spiaggia a cercare le stelle cadenti. Sul bagnasciuga avevamo fatto l’amore, credevo che il nostro amore sarebbe durato per sempre.
Sento di nuovo quell’ orribile sensazione nel petto, mi ricorda una ramo che si spezza. Mi accascio sul marciapiede e ricomincio a piangere.

-Abby, sono mortificata. Non avevo idea che lui lavorasse lì- si scusa lei
-Non importa Charlie, dico davvero- cerco di tranquillizzarla.
E’ evidente a entrambe che non ho minimamente superato la cosa. Pensavo che dopo due settimane avessi almeno cominciato a metabolizzare il colpo, invece non mi sono mossa dal punto di partenza.
-Hai solo bisogno di tempo, tutto qui- mi rassicura lei.
-Almeno tu hai tenuto fede al piano- le dico cercando di sorridere.
-Oh, io adoro insultare gli stronzi- mi dice ridacchiando.
Dopo aver passato dieci minuti buoni sul marciapiede a piangere, Charlie è riuscita a rialzarmi, grazie anche a tremila discorsi sul fatto che dovevo essere forte e che non dovevo dargliela vinta. Insieme siamo andate in una rosticceria vicino casa nostra, dove abbiamo preso chili di patatine fritte e roba grondante di olio. Arrivate a casa, Charlie ha tirato fuori due birre dal frigo e ci siamo sistemate sul pavimento accanto al divano a divorare tutto quello che avevamo comprato. Dopo attente analisi, ho stabilito che la ghiandola che gestisce il buon umore si trova nello stomaco, altrimenti non si spiegherebbe il perchè, mangiando schifezze ipercaloriche, ci si sente subito meglio
-Ti ho rovinato la serata Charlie, mi dispiace- mi scuso.
-Ma dai, non essere ridicola, e poi in quel locale c’era troppo casino. Stava per venirmi il mal di testa- mi rassicura lei.
Continuiamo a mangiare in silenzio. Guardo Charlie, è in gran forma, sempre carina e sempre allegra. E’ felice e soddisfatta della sua vita, eppure non ha un ragazzo ed è single da una vita a quanto ne so io.
-Charlie non ti manca la presenza di un uomo nella tua vita? Io penso sia inconcepibile vivere senza un ragazzo che ti faccia sentire speciale, che ti faccia sentire amata.-le dico improvvisamente.
Lei resta in silenzio per un po’, poi mi dice- No, non mi manca la presenza di un ragazzo. Ho avuto diverse storie in passato, ma non sento la mancanza dello status di “fidanzata”. Abby, non hai bisogno che ci sia qualcuno a farti sentire speciale, tu sei speciale. E se la prima a non amarti sei tu, come pretendi che possa farlo qualcun altro? L’unica persona di cui devi avere sempre una cura infinita sei tu, anche perchè con te stessa ci passerai tutta la vita.-
Prendermi cura di me stessa? E’ un concetto del tutto nuovo per me. Sono sempre stata abituata a vivere per gli altri, a cercare di renderli felici. Forse un po’ per carattere, forse un po’ in virtù del fatto che a casa mia i miei genitori litigavano continuamente e io cercavo di essere il più ubbidiente e disponibile possibile, perchè temevo di essere io la causa dei loro litigi.
Mi alzo dal pavimento e vado verso lo specchio. Una ragazza con i capelli neri e gli occhi grigi mi guarda dalla superficie riflettente. Ha il viso pallido e le labbra screpolate e nonostante il trucco si notano due profonde occhiaie. Gli occhi sono tristi e stanchi, è evidente che ha toccato il fondo.
-Io non sono così- dico rivolgendomi a Charlie senza staccare gli occhi dallo specchio.
-Lo so Abby- dice lei- e quindi non ti sembra arrivato il momento di voltare pagina?-
La ragazza nello specchio mi guarda ancora, ma adesso c’è qualcosa di diverso negli occhi. La determinazione.


  
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