Urla. 
Migliaia di voci che urlano. Ma non sono semplici urla, sono suoni che compongono un'unica voce capace di farsi sentire a chilometri di distanza. Ho i brividi in tutto il corpo. Le luci del concerto ad un certo punto si abbassano, si sente un ultimo suono finale e poi il silenzio. Una lacrima comincia a rigarmi il viso, chiudo la finestra di youtube. 
Sarebbe bello riuscire ad essere ad uno di quei concerti, riuscire a dire per una volta 'ehi guarda! Ho un biglietto'. Sarebbe troppo bello per essere vero... I miei ragazzi hanno fatto un sold out in pochi minuti. I biglietti finiti, sogni infranti e tante lacrime pronte per essere versate. 
Ogni giorno spero con tutto il cuore che qualcuno entri dalla porta della mia stanza dai muri azzurro pallido e mi dica 'Chiara, potrai realizzare il tuo sogno!'. Ormai ho perso le speranze. 
Apro lentamente il libro di scienze e comincio a sottolineare quasi tutte le parole. La pagina si colora velocemente di giallo fosforescente.
Dopo pochi minuti mi ritrovo a scrivere più volte su un foglio il nome del ragazzo di cui sono innamorata... Il ragazzo che fin dal primo momento mi ha rapita: Harry Styles.
Non è un amore tra idolo e fan. E' qualcosa di più. Non riesco a stare un giorno senza guardare una sua foto, andare sul suo profilo e guardare ogni cosa che scrive. Fin dal primo momento che ho guardato quegli occhioni verdi ho capito che l'unico desiderio nella mia vita sarebbe stato avere un ragazzo come lui. Ovvimanete quei grandi occhi, il suo sorriso, i capelli e il fisico mozzafiato mi hanno aiutata ad innamorarmi di lui ma nessuno sa quanto quel carattere, quella risata e quella voce mi siano dentro e mi aiutino a superare ogni lunga e stressante giornata.
'Sei pronta?' urla mia mamma dal salotto ricordandomi della lezione di danza a cui devo assolutamente partecipare per farla contenta. Lentamente e con poca decisione prendo il body, le scarpette e le calze rosa pastello, li butto in uno zainetto ed esco di casa. 
'Mamma, oggi ho trovato un biglietto per il concerto da un rivenditore...' dico con un tono di voce molto basso. La sua espressione non muta, rimane indifferente alle mie parole. Continua imperterrita a guardare la strada che si apre davanti ai suoi occhi e tira un sospiro.
'Quante volte te lo devi ripetere?' risponde in tono aggressivo cambiando la marcia dell'auto 'Hai diciassette anni, dovresti pensare ad altro invece che ad una band qualsiasi. Concentrati sul tuo futuro' queste parole le ho sentite un miliardo di volte. Prima ci stavo male, si, ma ora  non le ascolto neanche più. Ogni volta però quando sento un suo 'no' mi pizzica il naso, si forma anche un nodo alla gola... E' difficile da spiegare ma andare a quel concerto sarebbe fondamentale per me, quei ragazzi non sono una band qualsiasi. Nessuno li può vedere ma se solo qualcuno si concentrasse ad osservarmi meglio noterebbe che nei miei occhi, nel mio sorriso ci sono loro. Peccato che nessuno possa aprire il mio cuore e guardare cosa c'è dentro perchè se solo si potesse capirebbe perchè li amo così tanto.
''Cause we are the same, you saved me when you leave it scarred again' canticchio con le cuffiette nelle orecchie mentre indosso il kit di danza. Ho sempre amato la danza ma richiede fatica e sudore. 
'Su con quelle gambe! Tirate le punte!' odio la voce di quella donna, è un mostro. Tante piccole goccioline mi scorrono dalla fronte fino al petto, il body da viola diventa più scuro nelle zone della schiena e del petto. 'Non sei per niente come tua madre' dice avvicinandosi e stringendo i denti. Odio quando mi paragonano a lei, mia madre era una ballerina. Girava il mondo,poi sono arrivata io e ha dovuto smettere. Ho sempre nel cuore il peso di aver rovinato la sua carriera.