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Autore: _Rossyj_    05/09/2013    2 recensioni
Il destino esiste? Due persone posso essere collegate da qualcosa che li spinge solo a stare assieme? Se dovessimo chiedere ai protagonisti di questa storia probabilmente direbbero di sì
Dal prologo: "Thad e Sebastian si erano visti per la prima volta e quella sera andarono a letto pensando l’uno all'altro; uno chiedendosi a chi appartenessero quegli occhi verdi e l’altro cercando di immaginarsi la storia dell’ispanico."
Thadastian / Niff / con accenni Klaine
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval, Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Blaine/Kurt, Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Strategie e Tecniche 



Wes Montgomery era un ragazzo molto scrupoloso, ci teneva a seguire regole e schemi precisi e probabilmente era per quello che era uno dei tre capi-consiglio assieme a David e Thad; anzi, lui era quello che lavorava più di tutti in quel gruppo di scatenati! Lui era il loro leader sotto il punto di vista tecnico tanto quanto Blaine lo era nel campo vocale.

Infatti era lui che gestiva le audizioni ed era sempre lui colui che durante i provini prendeva nota dei ragazzi. Poi ovviamente non poteva fare nulla senza l'aiuto di David e alla fine il tutto doveva essere accettato da Thad e dagli altri componenti del gruppo, ma lui aveva il martelletto e quindi il potere di decisione più ampio. 

E Sebastian Smythe tutto ciò l'aveva capito.

Il suo piano per torturare Harwood ventiquattro ore su ventiquattro prevedeva anche l'entrare a far parte dei Warblers, dopotutto doveva scegliere un'altra attività extracurricolare oltre al lacrosse e, dato che Harwood non parlava altro che degli Usignoli e delle canzoni e dei componenti e bla bla bla, a Sebastian era venuta la geniale idea di poterlo tormentare anche nel suo piccolo angolo di paradiso.

Però c'era un piccolo ostacolo: le audizioni.

Ovviamente Smythe sapeva di essere davvero talentuoso e carismatico, gli occhi sarebbero stati sempre su di lui durante un'esibizione, ma i Warblers erano come delle rockstars e c'erano veramente troppi ragazzi che volevano entrare a tutti i costi a far parte di quel gruppo di cornac... ops, usignoli.

Così il francese volle prendere delle precauzioni e non ci volle molto prima di capire come avrebbe dovuto muoversi!

 
"Ciao"

Wes si girò e si trovò davanti un ragazzo alto, castano e dagli occhi verdi... mai visto prima.

"Oddio, fai che non sia un altro di quelli che hanno fatto le audizioni ieri! Sarebbe il nono e non ho voglia di ripetere di nuovo che non abbiamo ancora scelto nessuno!"

"Mi chiamo Sebastian Smythe, sono nuovo e, visto che abbiamo matematica alla stessa ora, volevo chiederti se puoi prestarmi gli appunti... sai, non è così facile ambientarsi così velocemente in un posto nuovo"

"Si certo, gli appunti... sono un fottutissimo genio!"

Mentre Sebastian si complimentava da solo con la sua genialità, Wes stava ringraziando qualche divinità (Jingle, il suo povero usignolo morto) che Sebastian volesse solo i suoi appunti.

"Uh, ok... tieni. Comunque il mio nome è Wes Montgomery”

Il capo-consiglio strinse la mano del diavolo aka Sebastian Smythe che gli sorrise innocentemente.

“Se vuoi puoi sederti vicino a me per la prossima ora”

“Mi farebbe piacere, grazie!”

Smythe se ci si metteva d’impegno era davvero un attore fantastico e ogni qualvolta gli servisse usava questa sua gran capacità… e quello era uno di quei momenti.

Durante quell’ultima ora infatti si era dimostrato un ragazzo gentile, un po’ imbranato e troppo dolce per i suoi gusti.

Ma doveva conquistare la fiducia e l’amicizia di Wes quindi, buono buono, gli era rimasto vicino e si era fatto spiegare alcune cose anche se le aveva capite.

“Grazie davvero tantissimo per tutto, Wes. Oggi pomeriggio ti riporto tutti gli appunti, devo solo andare a fare alcune fotocopie e…”

“Tranquillo Sebastian, vuol dire che oggi pomeriggio, prima delle prove con i Warblers, me li riporterai”

“I Warblers?”, aveva chiesto il francesino camminando al fianco di Wes.

“Sì, il gruppo di canto corale della scuola! Non dirmi che non lo conosci!”

“Beh… penso di averlo sentito nominare ma sinceramente non sapevo cosa fosse fino a dieci secondi fa”

Ma veramente, quanto sono bravo?! Dovrebbero darmi un premio”

“Mm… potresti… assistere alle prove di oggi… se vuoi…”

Bingo”

“Davvero mi faresti assistere?! Oddio grazie! Ma non è che agli altri non andrà bene?”

“Pff, per una volta! Però devi startene tranquillo in un angolo e non dare fastidio, ok?”

“Certamente, puoi fidarti di me!”

E dopo essersi dati appuntamento a qualche ora dopo davanti alla sala dei Warblers, si congedarono.

Sebastian mentre camminava per la scuola per la lezione successiva non poteva far altro che ghignare e complimentarsi con il suo ingegno mentre Wes ancora non era convinto di ciò che aveva fatto... non era del tutto contro le regole, no? E poi per una volta non sarebbe successo nulla, Sebastian sembrava una persona tranquilla.

 
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Il francese si fece trovare davanti alla sala dei Warblers puntuale con in mano gli appunti del capo-consiglio.

“Sebastian!”

“Hey Wes. Ecco a te gli appunti”

“Uh, ok. Ascolta, come ti ho detto prima, in un angolo e in silenzio! Soprattutto dopo, quando ci saranno le audizioni”

“Le audizioni?”

“Sì, dobbiamo scegliere due o tre nuovi componenti dato che quattro dei nostri membri ormai si sono diplomati”

“Mm…”

Entrarono e Wes lo presentò come uno studente nuovo al quale avrebbe fatto piacere assistere ad uno dei loro incontri.

Thad, Jeff e Nick erano su uno dei divanetti a parlare quando Wes e Sebastian fecero la loro entrata.

“Thad… che ci fa quello qui?”

“A me lo chiedi?! Forse dovresti chiedere a Wes!”

“Wes, da quando facciamo assistere gente qualunque alle nostre prove?”

“Oh dai, quando Blaine portò Kurt non avete fatto storie”

“In effetti Wes ha ragione, non c’è scritto da nessuna parte che non si possa avere un membro che non faccia parte del gruppo durante un incontro”

Maledetto David, sempre a dare ragione al suo amichetto!”

“Però oggi dobbiamo discutere dei provini sostenuti fra ieri e l’altro ieri; chi ti dice che quello non andrà a spifferare tutto?”

Wes si avvicinò a Thad mentre Sebastian se ne stava appoggiato alla parete dietro al divanetto dove erano seduti i tre compari.

“Thad, per favore, ci ho parlato con Sebastian e mi ha detto che se ne starà buono in un angolo”

Harwood, come un bambino viziato al quale avevano negato qualcosa, aveva sbuffato e si era andato a sedere al suo posto dietro al tavolo dei consiglieri; non prima di aver fulminato il francese che lo fissava ghignando con l’aria vittoriosa.

Wes roteò gli occhi e, dopo aver supplicato Sebastian con lo sguardo di starsene tranquillo e non creare problemi, si sedette vicino a Thad battendo il martelletto.

“Bene, possiamo finalmente iniziare questa seduta.”

“Ieri abbiamo assistito alle audizioni di altri dieci ragazzi, mentre l’altro ieri a quelle di sei…” iniziò David facendo segno a Trent di portare in mezzo alla stanza una di quelle lavagne con le rotelle; su di essa c’erano le foto di sedici ragazzi e sotto ad ognuna c’era un nome e il titolo di una canzone.

Montgomery prese un pennarello e cominciarono a discutere delle varie performance viste.

Sebastian intanto se ne stava in fondo alla stanza a studiare ciò che avveniva intorno a lui: Thad se ne stava al fianco di David ma non proferiva parola, osservava soltanto le foto un po’ annoiato; David e Wes presentavano i vari candidati e una sottospecie di hobbit con troppo gel in testa continuava ad intervenire anche se sembrava cercasse soltanto di vedere il lato peggiore di quei sedici poveretti; al fianco dell’hobbit se ne stava una sorta di bambola in porcellana… o almeno, gli occhi e la pelle suggerivano lo fosse (Sebastian notò che erano i due ragazzi che l’avevano travolto alle porte della mensa); Barbie e Ken se ne stavano sul divanetto a farsi i fatti loro, più che altro Barbie parlava e la brutta versione di Ken stava ad ascoltare e molti altri nemmeno ascoltavano ciò di cui si parlava.

Il francese si concentrò sulla lavagna: otto foto erano state segnate con una croce e altre otto se ne stavano ancora linde sulla lavagna.

Pian piano vennero scartati tutti tranne tre.

“Ok, ora che abbiamo trovato tre ragazzi che possono stare nel “forse” possiamo far entrare gli altri quattro”

Il 95% delle persone in quella stanza sbuffò… il restante o stava dormendo o, come Sebastian, era “obbligato” a non sbuffare.

Per primo entrò un ragazzetto con un paio di occhiali arancioni e i capelli abbinati a questi ultimi; era basso, forse anche più dell’hobbit e di Harwood ma, come gli altri due tappetti, aveva un bel culetto, anche se forse era un po’ troppo gracilino.

Si esibì e sembrò andare bene dato che alcuni dei Warblers l’avevano degnato della loro presenza battendo le mani alla fine.

Il secondo era più alto, portava la cresta mentre ai lati aveva dei disegni che Sebastian non riuscì ad identificare. Al contrario del primo sembrava più muscoloso ma non andò altrettanto bene; persino Smythe quando quello uscì tirò un sospiro di sollievo.

Il terzo era un ragazzo di colore probabilmente anche più alto del francese, aveva una voce bassa ed emozionante, che ti catturava immediatamente. A fine canzone sembrava che Wes volesse chiedergli di cantarne un’altra!

L’ultimo era il più carino; occhi azzurri, moro, coi capelli non troppo lunghi, un sorriso da favola e lasciava immaginare un fisico perfetto sotto quella divisa.

Anche lui aveva suscitato l’attenzione degli Usignoli.

Probabilmente le cornacchie avevano bisogno di un bel visino che attirasse l’attenzione”  

Pensò Sebastian seguendo con lo sguardo il ragazzo mentre usciva (che gli aveva anche sorriso… pff, e poi dicono che la Dalton non è una scuola per gay).

Montgomery batté il martelletto.

“Ragazzi, per oggi abbiamo finito. Domani sceglieremo definitivamente chi far entrare e le audizioni saranno sospese fino al mese prossimo”

Tutta la sala sospirò di sollievo tranne il ragazzo nell’angolino appoggiato alla parete.

Sono fottuto! E ora?! Dovrò andare a fare gli occhi dolci a Wes, però non penso sia così cretino da non capire che l’ho usato… forse dovrei chiederglielo quando è con David… ma resta il fatto che potrebbero comunque dirmi di no… e poi c’è Harwood che di sicuro farà di tutto per ostacolarmi… cazzo”

Alzò gli occhi verso il tavolo dei consiglieri dove Wes stava battendo il martelletto, David si alzava e l’ispanico lo stava fissando in modo strano.

Ci fu uno scambio di sguardi, Sebastian si perse a guardarlo e tutto si fermò; intorno a loro non c’erano più i Warblers, non erano più alla Dalton e non avevano più diciotto anni, in quel momento erano nel giardino ad Albo, soli, e sembravano due ragazzini di soli tredici anni che si incontrano dopo tanto tempo e che vorrebbero solo corrersi incontro ed abbracciarsi… e poi tutto svanì così com’era iniziato.

Sebastian non sapeva se era stata una cosa solo sua, se solo lui aveva avuto quella specie di flashback ma non gli importava, sapeva solo che non era la prima volta che gli succedeva e che forse un giorno avrebbe raggiunto quel ragazzino… o forse no, forse avrebbe raggiunto quel ragazzo che in quel momento se ne stava ancora seduto al suo posto in quella stanza.

Il francese sorrise: non ghignò, non lo guardò con malizia o con astio. Sorrise, perché si ritrovò a pensare esattamente ciò che aveva pensato anni prima… ma quella volta conosceva Thad, gli aveva stretto la mano, gli aveva parlato, gli era stato vicino e ora si trovava anche costretto a dividere una stanzetta assieme a lui, assieme a colui che lo aveva reso felice, anche solo per poco, anche solo per finta, nella sua mente, in uno di quei momenti in cui avrebbe soltanto voluto scappare.

Forse non era come se l’era immaginato, anzi, non lo era per niente, però c’era ancora quel qualcosa che sembrava chiamarlo e dirgli “perditi guardandomi per il resto dei tuoi giorni”.

Smythe si riscosse; non era lui che parlava… no, stare troppo tempo in quel luogo pieno di cornacchie fangirlizzanti l’aveva scombussolato, non ci era abituato.

Ma dovrai abituartici”

E, una volta che se ne andarono tutti, si avvicinò ai tre ragazzi ancora al tavolo che stavano chiarendo le ultime cose.

“Scusate”

Sebastian si schiarì la voce per attirare l’attenzione

“Volevo parlarvi. Io…”

“THAD! Ops… ve lo devo portare via, scusate!”

Sterling era entrato e aveva preso per un braccio Thad, che aveva sgranato leggermente gli occhi e fulminato l’amico, ma questo non aveva nemmeno notato il suo sguardo assassino e se lo portò via.

LA BARBIE SERVE A QUALCOSA ALLORA!! Dovrò ringraziare quell’oca dai capelli tinti un giorno”

“Scusa Sebastian, stavi dicendo?”

“Oh, sì… dicevo… io ho scoperto solo oggi del vostro gruppo… se avessi saputo prima magari… cioè… è che io…”

Bravissimo Seb, impacciato e insicuro”

“Tu… cosa?”

Lo incitò David con un sorriso incoraggiante.

“Io volevo provare a entrare nei Warblers”

“Ma le audizioni sono chiuse”

Wes –Capitan Ovvio-Montgomery!

“Infatti… è questo il problema, io sono venuto a sapere solo oggi dell’esistenza di un gruppo di canto corale qui alla Dalton”

“Potresti provare tra un mese”

Sebastian abbassò la testa sconsolato e sembrava sul punto di piangere.

“E’ che io ci tenevo… veramente ragazzi, non potreste sentirmi domani? Solo io, sosterrò la mia prova e se mi riterrete all’altezza mi prenderete in considerazione!”

Li stava pregando.

I due capi-consiglio si guardarono un momento, poi David fece un cenno incerto e Wes sospirò.

“Ok, però dovrai essere puntuale, appena batterò questo martelletto sul tavolo la musica dovrà partire, tu canterai e poi uscirai veloce da questa stanza! Chiaro?”

Il ragazzo davanti a loro sorrise e, dopo aver ringraziato, uscì dalla stanza velocemente.

“Abbiamo fatto la cosa giusta?”

“Non lo so sinceramente, Wes, magari è bravo”

“Come minimo deve essere bravo!”

Intanto l’oggetto delle loro preoccupazioni si dirigeva verso la propria stanza sorridente, vittorioso, pensando che si meritava veramente un premio!

 
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Nel frattempo nella stanza “Sterling-Duval”…

“Jeff, sono uno dei capi-consiglio, non posso lasciare sempre tutto il lavoro a Wes e David!”

Thad si girò verso l’amico e lo vide turbato.

“Hey, che c’è?”

“Thad… ricordi il sogno di cui ti ho parlato ieri?”

Il giorno prima il biondo era andato dall’ispanico e gli aveva raccontato di quel sogno strano nel quale stava per baciare Nick.

“Sì… che c’entra?”

“Beh…”

 
Mezz’ora prima…

“Jeff”

Il biondo alzò lo sguardo verso l’amico e gli sorrise. Stavano studiando per il compito di venerdì.

“Nick”

Quest’ultimo lo guardò e si avvicinò, ma Jeff, come se fosse spaventato da lui, scappò via.

 
“Perché sei scappato via così?”

Thad non lo capiva proprio! Il suo pensiero in quel momento andava a Nick e a come si sentisse.

Si starà insultando per averci provato”

“… pensavo volesse baciarmi, Thad! Come nel sogno…”

“E non avresti voluto che ti baciasse?”

Il biondo lo guardò con gli occhi spalancati per poi cominciare a parlare velocissimamente e con voce acuta.

“NO! Cioè, è il mio migliore amico, perché dovrebbe baciarmi e perché IO dovrei desiderare che mi baci! Io non voglio che mi baci e lui non dovrebbe nemmeno pensare che io voglia essere baciato da lui e nemmeno che lui possa baciarmi così facilmente, cioè noi siamo amici da sempre e non avrebbe senso baciarsi ora! Quindi PERCHE’ THAD??”

 “L’ho mandato in corto…”

Pensò Thad prima di prendere l’amico per le spalle.

“Calmo Jeff! Respira.”

I due si sedettero sul letto del biondo.

“Pensa un attimo: non è che magari provi qualcosa di più per Nick oltre alla semplice amicizia?”

“Ci conosciamo da anni…”

“E allora? Magari proprio per questo il tuo subconscio vede Nick come la persona che non ti spezzerebbe mai il cuore, quella più vicina, quella di cui ti puoi innamorare semplicemente perché conosci da tempo”

Jeff sembrò pensarci su.

Nick è il mio migliore amico… e Clara…”

 “Io sto con Clara!”

Affermò convinto come se quella fosse la risposta a tutti i suoi problemi.

“E la ami?”

“La amo?! Ci frequentiamo da poco… però… è anche quella con la quale sto da più tempo e…”

Qualche attimo di silenzio.

“Forse”

“E allora se ami lei non devi farti problemi con Nick, siete amici no?”

“Sì ma...”

“Niente ma!” Thad si era fatto un po’ più serio e freddo “E’ tuo amico, il tuo migliore amico, se pensi di poter provare qualcosa per lui ok, ma riflettici prima. Non puoi stare con una persona e intanto pensare ad un’altra”

Jeff non osava guardarlo in faccia; aveva ragione.

Un altro momento di silenzio e pensieri.

“Thad”

“Che c’è?”

“Come sistemo con Nick ora?”

L’ispanico sbuffò e fece accoccolare Jeff sulla sua spalla.

“Sinceramente non lo so; so solo che dovresti parlargli!”

I due rimasero così per un po’.

“Grazie Thad, ti voglio bene”

“Anche io Jeff”

Anche quando sei così ingenuo da non capire le cose più palesi”







 

Angolo saluti dal manicomio:

Commento veloce che devo andare a compitare! *^*

Allora....CHI AMA SEBASTIAN SMYTHE ALZI LA MANOOOO!!! *alza ogni arto possibile*
io lo adoro troppo, punto! v.v
abbiamo una parte di Friendship Jeff/Thad (Starwood? Jahd? HELPATEMI) e un Jeff confuso, in paranoia e molto stupido!!! 
Da oggi avremo la compagnia di Wes e David, amateli! ;)
ah, oggi introduco anche un paio di personaggi nuovi che potrebbero avere un ruolo più o meno importante! *sorriso sadico*


Avvisi: well...in questi giorni sento che la mia testa esplodera presto, devo fare ancora una marea di compiti, finire il prossimo capitolo e scrivere ancora tutta la Trunter Week! perciò, gentiluomini e gentildonne che leggete questa storia (capitemi, sto leggendo "La storia di Tristano e Isotta"), potrei avere qualche ritardo con gli aggiornamenti, sia qua che con la Trunter Week. *mi sento male a dirlo*

Comunque sia, vi amo tutti!! <3
continuerò a ringraziare all'infinito chi legge, segue (5 personcine belle!! *-*), chi preferisce (un qualcuno di Santo) e la mia beta, Marta_Gleek! Ringrazio tantiassimissimo chi recensisce e chi mi da la forza di continuare anche solo facendomi ridere (Perchè sennò sareste già avvolti nell'angst gente!) 

Hem..bene, dovrei aver finito *riflessione profonda e* FINITO! :) 
Bye bye 

Rossyj




 
  
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