Note dell'autrice:

Ci tengo a chiedere scusa per la lunga attesa. È stato difficile scrivere questo capitolo.

Lo volevo fatto in un certo modo e quel certo modo ha messo tempo per arrivare.

Purtroppo, o per fortuna, stiamo arrivando alla fine della storia. Dopo un'attenta riflessione ho deciso di non trascinarla troppo per le lunghe.

Comunque, spero che il capitolo vi piaccia e che commentiate in parecchi ^_^

Ciao!

L'errore più grosso che si potrebbe fare nella vita è pensare che le favole possano diventare realtà.

I principi veri non sono né ricchissimi e né bellissimi, basta pensare a Carlo d'Inghilterra...

Le donne non hanno più bisogno di essere salvate e i topolini non sono amici, ma portatori di malattie.

Lo so, lo so.

Però io, in questo momento, sto vivendo una favola.

Un favola moderna.

Ho un ragazzo che sì, sarà anche bello e ricco, ma che prima di tutto ci tiene a me!

Che altro posso volere?

Beh, magari mi piacerebbe fare più sesso...

Ma stiamo lavorando anche su quello, o meglio, ci sto lavorando.

Per intenderci, Elise si lamenta spesso che il padre non le permette di passare la notte a casa delle sue amiche.

Io allora ho fatto notare a Joshua che se Elise ci va noi due avremo più tempo da passare da soli.

È stata dura e difficile ma alla fine ha preso una decisione: ogni tanto Elise può andare a dormire dalle sue amiche... Ma solo ogni tanto.

- Questa cosa non mi piace? E se la drogassero?-

Per la millesima volta alzo gli occhi al cielo.

- Hanno solo sei anni!-

- I bambini di oggi sono precoci.-

Gli poggio la mano sul braccio per tranquillizzarlo.

- Joshua, esageri. Sai che prima o poi dovrai lasciarla andare?-

- Certo che lo so. Quando sarò morto sarà libera di fare ciò che vuole.-

Esiste un padre più protettivo di lui?

Penso di no.

Premo il tasto play del lettore DVD e appoggio la testa alla sua spalla.

- Se vuoi dopo il film possiamo andare a riprenderla.- suggerisco.

- E rovinarle il pigiama party?- mi chiede sorpreso - Mi ucciderebbe!-

Inutile dire che del film abbiamo visto solo i primi cinque minuti.

Joshua ha iniziato a baciarmi sul collo e io non c'ho capito più niente...

Un bacio sul collo, uno sulla bocca, uno sul naso, uno sulla fronte, di nuovo il collo, la spalla, il braccio, le mani, il petto, il ventre...

Ma non riesco a capire chi bacia chi e dove.

Siamo un tutt'uno, anima e corpo.

Ogni gesto è dolce, ogni pensiero è puro, ogni sguardo un'ondata di emozioni.

E quando inizio ad ansimare sotto il suo calore, quando inizio ad abbandonarmi a quel meraviglioso ritmo, un pensiero mi attraversa il cervello.

" Adesso che so, adesso che sento veramente, potrò vivere senza di lui? Potrò vivere senza i suoi occhi, le sue stranezze? Potrò vivere senza dare il buongiorno a lui e ad Elise ogni mattina?"

E così come le domande sono arrivate, arriva anche la risposta.

" No. Ormai è parte di me, per sempre."

Al culmine del piacere mi stringo a lui più forte che posso, ormai consapevole che una parte di me è morta.

Non potrò più tornare quello che ero, ormai sono un'altra persona.

Una persona migliore, una persona che ama.

Siamo abbracciati nudi nel letto da almeno mezz'ora quando Joshua smette di accarezzami i capelli.

Sul volto ha una strana espressione.

- Che c'è?- gli domando.

- Credo che dovremmo dirlo ad Elise.-

- Dirle cosa?-

- Di noi.-

Silenzio.

- Sei sicuro?-

Lui mi guarda dritto negli occhi - Mai stato più sicuro.-

Ma come si fa ha dire ad una bambina di sei anni che il padre è gay e sta con il "tato"?

Faccio una veloce ricerca su google ma non trovo nulla di utile.

Per la prima volta in vita mia google mi ha deluso.

- Sono tornata!- la voce di Elise e squillante e allegra.

Dio ti prego, fa che capisca!

Joshua esce dal suo studio di corsa.

Fantastico, è agitato anche lui...

- Elise dobbiamo parlare.- esclama

La piccola lo guarda improvvisamente allarmata - Che è successo? Ho fatto qualcosa?- chiede.

- No. Si tratta di me e di Marc.-

- Vuoi licenziare anche lui?!-

- No!- Joshua è nel panico più totale.

Ok, devo intervenire.

- Tranquilla Elise non mi licenzierà. Dobbiamo parlarti di una... cosa.- non so nemmeno da dove iniziare.

- Perchè non ci sediamo?- il mio ragazzo sembra star riacquistando lucidità.

- Sì, sediamoci.- rispondo.

Elise ci segue in perfetto silenzio, gli occhi inquisitori...

- Allora,- attacca Joshua una volta seduti tutti e tre - credo che faremo meglio ad arrivare dritti al punto...-

DRiIIIN

Qualcuno suona alla porta.

Ci guardiamo sorpresi.

- Aspetti qualcuno?- chiedo.

- No.- risponde lui.

Faccio per alzarmi per andare a vedere chi è, quando con orrore sento che la porta di casa si sta aprendo... Da sola!

- Oh no!- esclama Elise.

La casa viene improvvisamente invasa da un forte odore di vaniglia.

Rumore di tacchi sul pavimento e una voce sconosciuta che esclama - Mamma è qui!-

Una donna che non ho mai visto ci raggiunge in salotto.

È alta e magra, i capelli sono lunghi e biondi, ma mi basta notare lo sguardo che mi rivolge per capire che la strega della mia favola è arrivata.