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Autore: Julia_Phantomhive    05/09/2013    4 recensioni
Vongola IX ha richiamato nella propria patria solo il nipote e Tsuna è costretto ad allontanarsi dal Giappone senza i suoi Guardiani. Reborn, come tutor lo seguirà e per non destare sospetti, organizza uno scambio culturale tra la Namimori Middle High School e una qualsiasi scuola d'Italia. La scuola scelta ha due candidate, entrambe testarde, ma soprendentemente dominanti con i loro professori, tanto che li convincono a mandare tutte e due al posto di una.
Arrivando in Giappone, le ragazze avranno un incontro con più di uno dei guardiani, per destino o coincidenza.
Questa è una serie di piccole storie che alterneranno le varie coppie che veranno introdotte, sono molto corte eccezione fatta all'introduzione e finale. Spero che vi piaccia!
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G, Hayato Gokudera, Kyoya Hibari, Nuovo Personaggio, Takeshi Yamamoto
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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Lo Scambio Culturale
8. Incomprensioni

 

Era finita la seconda ora e Giulia non era ancora tornata, così la castana si faceva coraggio e radunava a sé i due Guardiani, sperava che l'amica avesse ragione che si volessero sfogare almeno un po' e inoltre era sinceramente preoccupata dal loro comportamento attuale, erano... calmi e non creavano problemi, anche quando c'era Giulia, Gokudera non si scatenava come una furia; e Yamamoto? Non rideva più spensierato, ma a Valentina sembrava che si sforzasse di ridere e non le faceva piacere.
La Tempesta e la Pioggia si avvicinavano, senza nemmeno aver contestato, al banco di De Silvestri e Gokudera non in vena di chiacchere chiedeva:
<< Allora? Cosa vuoi? >>
Valentina, composta e razionale, rispondeva: << Ditemi perché vi state comportando in modo strano... da un bel po'. Sasagawa mi ha spiegato che siete coinvolti in una lotta, è vero? Una lotta che riguarda la mafia? >>
Gokudera la fissava perplesso e allo stesso stupito, mentre Yamamoto si era fatto più serio, ma non rimaneva in silenzio, poiché pur di non coinvolgere altra gente, aveva puntualizzato: << Non sono affari che ti riguardano, Valentina. Sarebbe meglio che tu non ti immischiassi in certe cose. >>
<< Il fanatico del baseball ha ragione. >> approvava improvvisamente Gokudera << Non ti dobbiamo nessuna spiegazione. Ora scusaci, ma abbiamo da fare. >>
Valentina si era quasi pentita di volergli prestare aiuto, ma qualcosa da Giulia l'aveva imparata ed era la testardaggine, così esclamava: << Siete dei grandi idioti! Avete una bella faccia tosta a dirmi certe cose quando invece io volevo solo comprendere meglio in che situazione vi siete cacciati! >>
Yamamoto si era girato e con voce dura, tanto che Valentina si irritava, spiegava: << Non potresti capire, anche se tu volessi, Valentina. >>
La castana faceva uno sbuffo: << Bene. Non importa, tanto Giulia ha chiesto a Hibari e gli avrà di sicuro detto qualcosa, da una parte la sua cocciutaggine aiuta, inoltre quando vuole, la mia amica può essere persuasiva. >>
Yamamoto rideva e Gokudera commentava con tono piatto: << Vedremo se la tua amica sarà riuscita nel suo intento. Conoscendo quel bastardo, non avrà rivelato niente di niente. >>
"Ma cos'hanno quei due scemi?!" Valentina aveva messo un broncio, che quando Giulia era tornata si era preoccupata e la consolava senza successo. La mora aveva raccontato per filo e per segno cos'era accaduto in quest'utima ora e che non era riuscita a far parlare Hibari, ce l'aveva messa tutta, ma che l'unica cosa che riuscì a fare era di farlo curare in infermeria dal dottor Shamal, che all'inizio ci provò con lei, ma Hibari non glielo permise perché era la sua preda e di sicuro non era ferita. Giulia supplicò il dottore di medicare almeno quelle più gravi e Shamal acconsentì solo per compiacere la signorina, mentre lo medicava, inconsapevolmente raccontò tutto a Giulia:
<< Bella signorina, non si deve preoccupare per questo essere disgustoso. Posso assicurarle che questo tizio sa cavarsela. >> Aveva finito di medicarlo e si allontanò un attimo con la mora per permettere a Hibari di riposare << E' un tipo orgoglioso e incomprensibile, ma è un Guardiano e deve compiere il suo dovere. Certe scaramucce di sicuro non gli fanno né caldo né freddo, pensando poi che è l'unico ad aver riportato meno ferite tra tutti. >>
<< Dottor Shamal, si può sapere perché anche lui è coinvolto se Hibari stesso dice che vuole solo la pace? Perché combatte con questa... famiglia se lui stesso dice che non vuole fare branco?! >>
Il medico le appoggiò le mani sulle spalle. << Come tu faccia a sapere certe cose non lo so, poi quello lì non parlerebbe mai con una signorina come te. Se si entra nella malavita, ci si resta sempre, non ti conviene entrarci. Non per quel ragazzo. >> La ragazza rimase colpita << Vieni qui che ti do un baccetto!! >>
La ragazza allontanò il dottor Shamal e velocemente si svincolò: << Mi dispiace dottore, ma accetto baci solo da quel tipo che sta riposando proprio ora sul letto dell'infermeria. Inoltre, la ringrazio per l'avvertimento e ora ho la certezza che qua sta succedendo una cosa che a noi comuni mortali sfugge. Sono anche grata per l'avvertimento, ma al cuore non si comanda. >> Sorrise e con ghigno continuò << Poi quel tizio ha detto che sono la sua preda, quindi non sono stata io a scegliere di entrare, è lui che mi ci ha portato con la forza! >> Tornò da Hibari e lui dormiva profondamente, gli diede un piccolo bacio sulla fronte e se ne andò.

<< Gliela farò pagare per averti strappato un bacio solo con la scusa della punizione! >> stringeva i denti Valentina << Ma sono felice che hai avuto risultati migliori dei miei. Gokudera e Yamamoto non hanno proferito parola. Mi chiedo se veramente sia meglio non intrometterci, stiamo avendo due-di-picche da tutti! >>
Giulia si era messa in ginocchio e appoggiata sul braccio, davanti all'amica seduta, la incoraggiava:
<< Non possiamo tirarci indietro. Sono intenzionata ad aiutarli e so che il nostro ruolo è quello di supportare quanto possiamo. Spero solo che non accada niente di irreparabile e che finisca tutto presto. >>
La castana le accarrezzava la testolina. << Hai ragione. >>

Qualche giorno dopo, Valentina stava andando a scuola, era da sola perché Giulia quella mattina era stata chiamata da Kusakabe che l'avvertiva che Hibari era tornato peggio dell'ultima volta e l'amica si era precipitata senza spiegazioni, Vale dal fatto suo sarebbe venuta con lei, ma non le andava di incontrare quel tizio.
All'improvviso, si sentiva da lontano un esplosione e Valentina aveva visto alzarsi un polverone non poco lontano da lei, così si affrettava a vedere cos'era successo. In aria aveva visto una persona dai capelli rossi come fuoco e stava sospeso in aria come se volasse, ma ai piedi c'erano fiamme rosse, come se fossero quelle a farlo volare. Un attimo dopo dalla coltrina di fumo, vedeva Gokudera che stava tossendo; aveva sul braccio una specie di pistola con un teschio, era difficile per lei descrivere cosa stesse succedendo, ma presa dal panico urlava: << Gokudera! >>
L'albino rispondeva esterefatto: << Cosa ci fai tu qui? Allontanati subito! >>
Era Zakuro dei Millefiore che con il suo tono da annoiato sbottava: << Eh? E chi è lei? Se è una tua conoscente o fa parte della famiglia Vongola, devo farla fuori. >>
Valentina era quasi sicura di ritrovarsi in un sogno, un sogno dal quale avrebbe voluto rimanere illesa; quel tizio dai capelli fiammeggianti, occhi piccoli e sonnolenti e sul mento un accenno di barba, era estremamente serio mentre la stava condannando a morte, la ragazza era leggermente tesa, ma non spaventata, si muoveva cautamente e voleva seguire il consiglio di Gokudera e allontanarsi finché era in tempo, ma in quel momento le ritornava in mente le parole di Giulia: "Non possiamo tirarci indietro". Questo la portava a beffarsi del destino e rimanere incollata a osservare la mossa dell'avversario. "Non mi tirerò indietro proprio ora. Forse non ne uscirò illesa, ma da ciò posso scoprire qualcosa! Spero solo che sopravviva!" pensava Valentina ironica.
Gokudera aveva osservato ogni mossa della castana ed era sollevato nel vedere che all'inizio avesse intenzione di scappare, ma poi si era fermata e il suo sguardo era più deciso. "Stupida! Scappa!" voleva suggerire di nuovo Gokudera, ma lei si era voltata e incontrava i suoi occhi, quei occhi azzurri stavano comunicando che era pronta a combattere.
Non si tratteneva più. << Scappa, Valentina! >>
Zakuro si era spostato velocemente accanto alla ragazza e le aveva preso per un braccio e le puntava un braccio con la fiamma del coraggio di morire sul collo. Stava sussurrando all'orecchio della ragazza:
<< Allora, conosci questo ragazzo? >> Gokudera la stava raggiungendo quando si era accorto troppo tardi che non era riuscito a fermarlo. Valentina vedeva l'albino venirle incontro. << Avete la stessa divisa e ti ha chiamato per nome, non puoi negare di conoscerlo, ma forse eri solo nel posto sbagliato nel momento sbagliato, quindi è possibile che tu non sappia niente e che come una stupida ti stia chiedendo perché ti stia accando tutto questo, vero? >>
Le prendeva il mento e parlava con Gokudera. << Questo bel faccino, >> aveva attirato l'attenzione del Guardiano della Tempesta << è un peccato ferirlo. Se ti arrendi, la lascio andare indenne. >>
<< Bastardo..! >> Urlava Gokudera.
Valentina stava studiando un piano in fretta: "Pensa Valentina, non sei d'aiuto se fai l'ostaggio! Pensa!" Avendo le gambe libere, tentava una mossa azzardata, cercava di svincolare dalla presa alle braccia distraendolo dandogli un calcio ben assestato alle gambe di lato, ma le serviva solo un attimo di distrazione, così guardava Gokudera per fargli capire che doveva fargli da diversivo. Lo sguardo azzurro cielo puntava all'albino, sbatteva le palpebre e il ragazzo con un cenno di testa acconsentiva, avendo capito il piano.
L'arma sul braccio di Gokudera lanciava dei proiettili avvolti da una fiamma rossa, << Flame Arrow! >> annunciava il suo colpo mirando verso terra per non ferire la ragazza. Zakuro rideva.
<< Ma dove miri? Idiota! >>
"Non ha capito niente. Bene." rifletteva soddisfatta Valentina "Ha allentato la presa. Ora!"
La ragazza sferrava un colpo ben assestato alle gambe di Zakuro, il quale non reagiva. << Debole. Idiota! >> Valentina però era riuscita a sfuggire dalla sua presa ed era corsa verso Gokudera che, intanto, minacciava la Corona Funebre:
<< Sei uno stupido se pensi che riuscirai a battermi! Tanto ciò che cerchi non è qui! >>
<< Tsk >> faceva Zakuro << Sei davvero un impertinente. Ho sonno, >> sbadigliava << tornerò presto per ammazzarti! Noi stiamo cercando il signor Byakuran e non ci fermeremo finché non lo rivedremo! >>
Allontanatosi il nemico, Gokudera si era voltato a guardare la ragazza e la rimproverava:
<< Stupida! >> la castana si era stupita << Come puoi essere così incosciente! Non hai nient'altro da fare che immischiarti in affari che non ti riguardano?! Stupida, saresti potuta morire! Non te ne importa niente della tua vita? >> La ragazza si accasciava a terra, ma non era la ramanzina che la impressionava. << E ora? Cosa ti é successo? >>
<< Niente, >> si metteva a ridere << è stata una cosa incredibile, soprannaturale. Ma comunque incredibile. >>
Valentina sorrideva e Gokudera sospirava, perché non aveva più la pazienza per mettersi a urlare, inoltre la campanella della prima ora era suonata, si sentiva da lontano il suono, e il ragazzo gli porgeva una mano per rialzarsi.
La ragazza lo ringraziava: << Ti ringrazio per avermi salvato, anzi meglio dire, per aver fatto da diversivo. La tua arma? Formidabile. >> L'albino stava per cadere, ma Valentina lo afferava prontemente << Attento! >> Non rispondeva << Ehi..? Stai bene? Parlami Gokudera! >> Era svenuto.
Prendeva il cellulare con una certa impazienza e chiamava l'amica: << Giulia! Aiutami, Gokudera é svenuto, sono nella strada per andare a scuola. Porta dei soccorsi, ti prego! >>
<< Vale! Dove sei? Le lezioni sono già inziate da un bel pezzo! Cosa? Gokudera? Avverto subito i prof e mando qualcuno a prendervi, aspetta solo un attimo! >> Valentina rimaneva in ascolto, non c'era nessuno, aveva messo più comodo Gokudera, facendogli appoggiare la testa sulle sue ginocchia << Hibari! Manda qualcuno del comitato disciplinare a prendere Vale e Gokudera! >> Sempre di sottofondo, la castana ascoltava divertita.
Hibari rispondeva a tono: << Perché dovrei? >>
<< Perché so che puoi farlo! >>
Non si sentiva più nessuno parlare, Valentina pensava che si stessero scambiando degli sguardi di sfida, quando una voce a lei sconosciuta assicurava l'amica: << Heiloz-san, andrò io stesso. Non si preoccupi. >>
<< Kusakabe Tetsuya, chi ti ha detto che puoi andare? >> duro come la roccia chiedeva Hibari.
<< Kyouya-san se non accontenterete Heiloz-san, quest'ultima si lamenterà tutta la giornata e la pace della scuola sarà disturbata. >>
Hibari rispondeva indifferente: << E perciò io la punirò. >>
<< Kyouya-san, non è meglio prevenire? Farò la cosa veloce, ci vorrà un attimo. >>
Un altro silenzio. << Vai, veloce. >>
<< Ora arrivano i soccorsi, Vale. Grazie Kusakabe-san! >> e la mora attaccava.

Nota d'Autrice
Ciao a tutti! Vorrei ringraziari tutti i lettori e recensitori che mi sostengono! Sono felice che ad alcune persone importi della fic! Vi sono veramente grata! Grazieee! ^w^
Spero di aggiornare presto, ma con la scuola sarà difficile... Mi impegnerò lo stesso!
Continuate a seguirmi e se volete recensite pure! :3
Bye and Kiss
Julia_Phantomhive

  
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