Libri > Eragon
Segui la storia  |       
Autore: RedSonja    05/09/2013    2 recensioni
Tornano i personaggi del Ciclo dell'Eredità, cinque anni dopo la caduta della tirannia di Galbatorix; ad attenderli una nuova emozionante avventura e un nuovo mistero, che potrebbe portare alla rovina di Alagaesia...o che potrebbe salvarla.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya, Castigo, Eragon, Murtagh, Nuovo Personaggio | Coppie: Eragon/Arya
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 10:"Non voglio lasciarti..."
Raksha aprì gli occhi, dopo l'ennesima volta che si rigirava nel letto tentando di riaddormentarsi. Era stata svegliata dalla discussione tra Murtagh e Nasuada. Aveva sentito tutto, ogni singola parola, grazie al suo udito sovrumano, e si era sentita in colpa capendo che la causa della discussione dei due ragazzi era stata proprio lei. Certo, le aveva fatto piacere sapere che il Cavaliere le fosse così affezionato, ma l'ultima cosa che voleva era che litigasse con quella donna. Un po' perchè sapeva che lei non era conapevole delle intenzioni di Arya; glielo aveva letto negli occhi quando l'elfa aveva iniziato a raccontarle la storia del suo popolo. Un po' perchè Murtagh sembrava volerle molto bene; aveva notato, infatti, la complicità tra di loro. Complicità completamente assente tra l'elfa e il Cavaliere Rosso. Si chiese come lui e Nasuada si fossero conosciuti e quanto fosse profondo il legame che li univa.
"Molto profondo" concluse la ragazzina. Non era gelosa dell'Imperatrice, anzi, era contenta che il Cavaliere avesse qualcuno con cui confidarsi; e poi, chissà, magari un giorno quell'amicizia si sarebbe potuta trasformare in amore.
A quel punto la fantasia di Raksha iniziò a vagare, alimentata da quello che succedeva nella stanza di sotto. Aveva infatti sentito Murtagh avvicinarsi a Nasuada, che aveva iniziato a piangere, e cingerla tra le sue braccia sussurrandole le sue scuse. La ragazzina si chiese se si sarebbero resi conto di quello che provavano l'uno per l'altra e si sarebbero decisi a dichiararsi.
"Adesso basta Raksha! Non sono affari tuoi! E poi lo sai che alle persone non picciono i ficcanaso!"  pensò la bambina scrollando forte la testa come a scacciare quei pensieri, anche se risultò tutto inutile, mentre un sorrisetto furbo le increspava le labbra. Iniziò a scendere la scale che portavano alla sala da pranzo.
"Va meglio?" chiese Murtagha a Nasuada.
La ragazza era ancora abbracciataa lui, e non dava segno di volersi allontanare. Non che la cosa gli dispiacesse, era consapevole di amarla, ma starle così vicino senza poter essere più di un amico per lei lo faceva stare male.
"Non voglio lasciarti andare..." Nasuada sussurrò quelle parole pianissimo,  però, queste giunsero ugualmente alle orecchie del ragazzo.
"Nasuada lo sai quello che provo per te, ma sai anche che noi non possiamo stare insieme" Il Cavaliere pronunciò quelle parole con rassegnazione e sofferenza
"Perchè no? Hai detto che, quando hai incontrato Raksha, hai ritrovato te stesso. Non era forse questo lo scopo del tuo viaggio? Ora che hai ottenuto quello che desideravi cosa ti impedisce di stare insieme a me?"
"Lo sai  che i Cavalieri vivono una vita lunghissima. Stare insieme  provocherebbe sofferenza a entrambi..."
"Lo so che sono destinata a invecchiare e morire. Ma proprio perchè non ho centinaia di anni a disposizione, voglio trascorrere con te tutto il tempo che mi resta da vivere!" Nasuada parlò con una tale convinzione che Murtagh non riuscì a ribattere. In fondo la cosa che più desiderava era averla accanto a sè; questa volta non si sarebbe arreso, avrebbe impiegato tutte le sue forze per trovare un sistema per donarle la possibilità di avere una vita lunga come la sua ed invecchiare insieme.
"Veramente io potrei fare qualcosa per aiutarvi" entrambi si voltarono verso la porta e si trovarono di fronte Raksha che li fissava; solo allora si ricordarono che erano ancora abbracciati e arrossirono, sciogliendo l'abbraccio.
"Da quanto tempo sei lì?" era stato il Cavaliere a rivolgerle la domanda
"Da un po'..."
"Hai...hai sentito tutto?" chiese lui visibilmente in imbarazzo
"Sì...!" rispose lei, mentre cercava di trattenere una risatina, notando il rossore sulle guance dei due. 
"Cosa intendi fare?" le chiese Nasuada; si fidava ciecamente di quella bambina; le avrebbe tranquillamente affidato la sua vita e il suo futuro
"Intendo usare il potere degli Evy: modificherò la tua essenza rendendoti più simile ad un elfo che ad un umano"
"E questo comporterà delle conseguenze nel suo modo di essere?" chiese allarmato Murtagh. Non voleva assolutamente che la sua amata venisse trasformata in un altra donna, che magari sarebbe stata completamente l'opposto di quella che conosceva;
"No, perchè la magia che sto per usare non modificherà la sua anima. Allora ho il vostro permesso?" si rivolse verso l'Imperatrice che fece un cenno affermativo col capo. Raksha la guardò e sorrise; ammirava la sua forza e si sentiva onorata della fiducia che stava riponendo in lei.
"Raksha... Dammi del tu, come fai con Murtagh"
"Va bene, lo farò. Ma adesso iniziamo."
Raksha chiuse gli occhi e si concentrò. 
Un' energia potentissima era stata sprigionata dalla bambina e aveva avvolto la donna. Nasuada percepì uno strano formicolio e una luce accecante, poi una musica melodiosa accompagnò le tenebre che la circondarono.


Capitolo 10:"Non voglio lasciarti..."

Raksha aprì gli occhi, dopo l'ennesima volta che si rigirava nel letto tentando di riaddormentarsi. Era stata svegliata dalla discussione tra Murtagh e Nasuada. Aveva sentito tutto, ogni singola parola, grazie al suo udito sovrumano, e si era sentita in colpa capendo che la causa della discussione dei due ragazzi era stata proprio lei. Certo, le aveva fatto piacere sapere che il Cavaliere le fosse così affezionato, ma l'ultima cosa che voleva era che litigasse con quella donna. Un po' perchè sapeva che lei non era conapevole delle intenzioni di Arya; glielo aveva letto negli occhi quando l'elfa aveva iniziato a raccontarle la storia del suo popolo. Un po' perchè Murtagh sembrava volerle molto bene; aveva notato, infatti, la complicità tra di loro. Complicità completamente assente tra l'elfa e il Cavaliere Rosso. Si chiese come lui e Nasuada si fossero conosciuti e quanto fosse profondo il legame che li univa.

"Molto profondo" concluse la ragazzina.

Non era gelosa dell'Imperatrice, anzi, era contenta che il Cavaliere avesse qualcuno con cui confidarsi; e poi, chissà, magari un giorno quell'amicizia si sarebbe potuta trasformare in amore.A quel punto la fantasia di Raksha iniziò a vagare, alimentata da quello che succedeva nella stanza di sotto. Aveva infatti sentito Murtagh avvicinarsi a Nasuada, che aveva iniziato a piangere, e cingerla tra le sue braccia sussurrandole le sue scuse. La ragazzina si chiese se si sarebbero resi conto di quello che provavano l'uno per l'altra e si sarebbero decisi a dichiararsi.

"Adesso basta Raksha! Non sono affari tuoi! E poi lo sai che alle persone non picciono i ficcanaso!"  pensò la bambina scrollando forte la testa come a scacciare quei pensieri, anche se risultò tutto inutile, mentre un sorrisetto furbo le increspava le labbra.

Iniziò a scendere la scale che portavano alla sala da pranzo.



"Va meglio?" chiese Murtagha a Nasuada.La ragazza era ancora abbracciata lui, e non dava segno di volersi allontanare. Non che la cosa gli dispiacesse, era consapevole di amarla, ma starle così vicino senza poter essere più di un amico per lei lo faceva stare male.

"Non voglio lasciarti andare..." Nasuada sussurrò quelle parole pianissimo,  però, queste giunsero ugualmente alle orecchie del ragazzo.

"Nasuada lo sai quello che provo per te, ma sai anche che noi non possiamo stare insieme" Il Cavaliere pronunciò quelle parole con rassegnazione e sofferenza

"Perchè no? Hai detto che, quando hai incontrato Raksha, hai ritrovato te stesso. Non era forse questo lo scopo del tuo viaggio? Ora che hai ottenuto quello che desideravi cosa ti impedisce di stare insieme a me?"

"Lo sai che i Cavalieri vivono una vita lunghissima. Stare insieme  provocherebbe sofferenza a entrambi..."

"Lo so che sono destinata a invecchiare e morire. Ma proprio perchè non ho centinaia di anni a disposizione, voglio trascorrere con te tutto il tempo che mi resta da vivere!" Nasuada parlò con una tale convinzione che Murtagh non riuscì a ribattere. In fondo la cosa che più desiderava era averla accanto a sè; questa volta non si sarebbe arreso, avrebbe impiegato tutte le sue forze per trovare un sistema per donarle la possibilità di avere una vita lunga come la sua ed invecchiare insieme.

"Veramente io potrei fare qualcosa per aiutarvi" entrambi si voltarono verso la porta e si trovarono di fronte Raksha che li fissava; solo allora si ricordarono che erano ancora abbracciati e arrossirono, sciogliendo l'abbraccio.

"Da quanto tempo sei lì?" era stato il Cavaliere a rivolgerle la domanda

"Da un po'..."

"Hai...hai sentito tutto?" chiese lui visibilmente in imbarazzo

"Sì...!" rispose lei, mentre cercava di trattenere una risatina, notando il rossore sulle guance dei due. 

"Cosa intendi fare?" le chiese Nasuada; si fidava ciecamente di quella bambina; le avrebbe tranquillamente affidato la sua vita e il suo futuro

"Intendo usare il potere degli Evy: modificherò la tua essenza rendendoti più simile ad un elfo che ad un umano"

"E questo comporterà delle conseguenze nel suo modo di essere?" chiese allarmato Murtagh. Non voleva assolutamente che la sua amata venisse trasformata in un altra donna, che magari sarebbe stata completamente l'opposto di quella che conosceva;

"No, perchè la magia che sto per usare non modificherà la sua anima. Allora ho il vostro permesso?" si rivolse verso l'Imperatrice che fece un cenno affermativo col capo. Raksha la guardò e sorrise; ammirava la sua forza e si sentiva onorata della fiducia che stava riponendo in lei.

"Raksha... Dammi del tu, come fai con Murtagh"

"Va bene, lo farò. Ma adesso iniziamo."Raksha chiuse gli occhi e si concentrò. Un' energia potentissima era stata sprigionata dalla bambina e aveva avvolto la donna. Nasuada percepì uno strano formicolio e una luce accecante, poi una musica melodiosa accompagnò le tenebre che la circondarono.

 

Angolo dell'Autrice

Ciao!

Come promesso ecco il secondo capitolo di oggi. Spero che vi piaccia, se è così...lasciatemi una recensione, mi farebbe davvero piacere.

Ringrazio in anticipo chi lo farà e chi ha recensito anche i capitoli precedenti, grazie davvero ragazzi (e ragazze)!!!

Spero che questi capitoli vi piacciano almeno quanto èm piaciuto a me scriverli e bè...niente da aggiungere, solo questo.

Grazie per aver letto

Baci, la vostra RedSonja


  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Eragon / Vai alla pagina dell'autore: RedSonja