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Autore: bibrilove98    05/09/2013    3 recensioni
Chiara ama leggere. Legge perché le piace stare con la testa tra le nuvole e per lei tutto ciò che legge può diventare realtà. Ma questa volta non credeva che quel libro potesse avvicinarsi così tanto alla vita reale, o meglio, che lei potesse avvicinarsi così tanto a quel mondo, un mondo vissuto e rivissuto attraverso la storia, ma mai in quel modo, un mondo in pericolo. Presto si ritroverà a combattere al fianco di nuovi amici per difendere quel posto di cui inizialmente non si sente parte, ma poi diventa come una seconda casa. Molti nemici cercheranno di ostacolarla, tra antichi saggi poco permissivi, chimere, principi troppo viziati e la nostalgia di ritornare a casa. Ma niente di tutto questo riuscirà a fermarla, fino a quando quel libro non finirà.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dire che fui molto presa dalla lettura è dire poco. Spesso quando leggi un libro che ti piace molto ti capita quasi sempre di essere attirato e di immaginarti i personaggi ma quello che passai io andò al di fuori di tutte le mie aspettative. Mi risvegliai con un grande mal di testa. Mi sedetti e non appena mi fui ripresa capii che mi trovavo in una grande foresta. Gli alberi erano giganti e molto alti, i loro rami si estendevano fino a quattro metri di lunghezza ed erano pieni di foglie verdi che impedivano a gran parte della luce di penetrare fino al suolo. Io ero seduta su un mucchio di foglie secche e avevo anche qualche rametto incastrato tra i capelli. Mi alzai e tirai un sospiro.
-Ma dove cavolo sono finita? –mi domandai. Poi un corno risuonò nell’aria. Per lo spavento mi buttai per terra e in lontananza sentii i rumori degli zoccoli dei cavalli rimbombare sul terreno. Probabilmente erano quattro perché sentii diversi zoccoli. Non appena mi rialzai notai che dovevano essere andati verso un piccolo villaggio e decisi di seguirli. Forse lì avrei trovato delle risposte a ciò che mi stava succedendo intorno. Niente di più sbagliato.
 
Camminai finché non arrivai ad un ponte. Era di pietra e sembrava stabile. Mi avvicinai ad un albero e osservai i ragazzi a cavallo che avevo visto prima. Effettivamente erano quattro e tutti avevano in dosso delle armature. Uno aveva i capelli castani a caschetto, un'altra aveva dei lunghi capelli biondi con enormi boccoli, un’altra aveva i capelli scuri e un aria da “attenta o ti uccido all’istante” mentre l’ultimo era poco più di un bambino. Avrebbe avuto intorno ai sette anni e stava su un cavallo enorme. Tutti e quattro avevano delle lunghe spade attaccate alla cintura. Mi nascosi dietro ad un albero per osservarli meglio. Certo erano strani, e si vestivano in modo ancora più strano! Le armature e le spade erano passate di moda da un bel po’.
-Ma dove sta Jake? –chiese la ragazza con l’aria da serial killer.
-Era dietro di noi, dovrebbe stare da qualche parte. –disse il ragazzo con il caschetto guardandosi intorno.
-Vedrete che arriverà. –li rassicurò la ragazza con i boccoli dorati. –mio fratello è molto testardo, ma è anche un abile guerriero e sa difendersi.
-Giusto! –disse il bambino agitando la spada davanti alla sua faccia spaventando un poco il cavallo.
-E tu sei? –disse una voce dietro alle mie spalle. Mi irrigidì di colpo. Ad un tratto sentii qualcosa di freddo toccarmi la schiena. Alzai le mani in segno di arresa e mi girai lentamente. Ciò che vidi mi lasciò di sasso. Davanti a me c’era un ragazzo alto più o meno quanto me. Aveva degli splendidi occhi marroni e i capelli erano neri e spettinati. Come gli altri indossava un armatura e la sua spada era lunga più o meno un metro ed era molto affilata.
-Allora? Non hai la lingua? –mi incalzò il ragazzo. Aveva degli occhi stupendi e a stento riuscii a parlare. Farfugliai qualcosa ma non penso che capì ciò che avevo detto, anche perché probabilmente non lo capivo nemmeno io.
-Uffa! Parla in modo comprensibile! –mi disse il ragazzo. In quel momento tutta la mia timidezza sparì.
-In modo comprensibile?! –dissi. –Senti un poco ragazzo non so chi tu sia o cosa sia questo posto! Sono stata catapultata qui da un libro strano e ho intenzione di ritornare immediatamente a casa ora se vuoi scusarmi dovrei andare. –feci per spostarmi ma il ragazzo premette ancora di più la spada nella mia pancia.
-La smetti? Vedi che posso pure farmi male!
-Tu non te ne vai di qui. –continuò il ragazzo con aria sempre più minacciosa.
-Non me ne vado? Sai che posso minacciarti per sequestro di persona?
-Ragazzi! –chiamò gli altri che si avvicinarono di corsa.
-Jake! –disse la ragazza bionda. –che cos’hai trovato?
-Una strega. –disse lui.
-Una strega?! –dissi indignata. –Vi sembro una strega?
-Be, per come ti vesti direi di si. –disse il ragazzo con il caschetto squadrandomi da testa a piedi. Abbassai lo sguardo osservando la mia maglietta e i miei jeans. Cosa ci trovavano di strano in una maglietta e dei jeans chiari non lo so. Forse avevo i capelli spettinati e pieni di rametti ma avevo fatto un volo in un'altra dimensione e penso che sia il minimo.
-Però mi piace questo look da strega, è nuovo? –chiese la ragazza bionda.
-Almeno uno di voi ha gusto. –dissi a bassa voce.
-Alex ma che dici? –la rimproverò l’altra ragazza.
-Ehi calmi calmi! –dissi un poco impazientita. –Come ho già detto non sono una strega, sono stata catapultata qui da uno strano libro che un ometto mi ha venduto dicendomi strane parole e non appena ho incominciato a leggerlo mi sono ritrovata nella foresta.
-Stregoneria al livello avanzato! –osservo il ragazzo che doveva chiamarsi Jake. Sospirai afflitta.
-Voglio solo tornare a casa! –mi lamentai.
-Nel tuo castello pieno di corvi a fare pozioni? –disse la ragazza-killer.
-Io propongo il rogo. –disse il bimbo piccolo.
-Il rogo? Volete bruciarmi viva? –dissi.
-Ovviamente. –affermò il ragazzo con il caschetto.
-Ma non ho fatto niente! Dovete credermi!
-Questo lo vedremo. Greg, Stefany portatela in una cella. Se riuscirà a sopravvivere per tre settimane allora sarà considerata una strega, se morirà be…pazienza.
-Come pazienza! Non potete fare questo! In qualsiasi modo morirò! –mi lamentai.
-Pensa in positivo. –disse Stefany. –almeno avrai la coscienza pulita e non sarai una strega. Ammesso che tu non lo sia.
-Oh bene. Allora potrò morire in pace, grazie tante.
Il ragazzo con il caschetto che doveva essere Greg mi prese per un braccio e mi spinse verso il ponte insieme a Stefany. Non opposi resistenza. Ero troppo stravolta e stanca per resistere ancora.
Arrivammo in una strana stanza. Era buia e si vedeva poco. C’era solo una piccola finestra che faceva entrare un filo di luce grazie al quale potei vedere un giaciglio di paglia dove avrei probabilmente dormito.
Greg mi spinse dentro e chiuse la porta. Mi affacciai alle sbarre che stavano in alto e cercai di fare il possibile per cercare di scappare.
-È inutile che cerchi di uscire strega! –disse Greg. –da qui non si scappa.
-Ma non ho fatto niente! Perché non mi credete? –mi lamentai.
-Abbiamo imparato a non fidarci di nessuno, tranne che di noi stessi e di pochissimi amici. –mi spiegò Stefany.
“Ok, calmati.” Mi dissi. –Almeno potete dirmi in che anno siamo?
-1468 –rispose Stefany
1468? Ma era in possibile! Non potevo essere tornata indietro nel tempo.
-Non può essere. Io vengo dal 2013, non può essere il 1468!
Sfortunatamente non ebbi risposta. Mi sedetti su quel giaciglio di paglia con cautela per paura di ritrovarmi un topo o un animale simile. Chiusi gli occhi e me li coprii con le mani. Ma che cosa avevo fatto di male? Non poteva essere tutto vero, forse stavo semplicemente sognando. Mi diedi un pizzicotto sul braccio ma sfortunatamente provai dolore. Allora cercai di concentrarmi e provare a distogliere gli occhi dalla lettura ma non accade niente.
-Non fare così! Non è poi così brutto. –disse una voce. Alzai lo sguardo e vidi, seduto vicino a me, quell’ometto che avevo visto quando ero andata a comprarmi il libro.
-Tu! –dissi furiosa alzandomi in piedi. –È tutta colpa tua!
-No, non direi che sia tutta colpa mia. –rispose.
-Dimmi come faccio a tornare a casa o giuro che ti ammazzo! –cercai di essere più severa possibile e di non far trapelare la paura che mi opprimeva da dentro.
-Non puoi uccidermi. –disse il nanetto. –comunque io sono Harley.
-Non mi interessa come ti chiami, voglio assolutamente ritornare a casa! –ora stavo urlando. Mi affacciai alle sbarre e urlai ancora di più. –Qui c’è un mago! Io non centro niente! Venite a catturarlo vi prego!
-Non ti sentono. –disse Harley con non curanza.
-Dimmi che cosa devo fare per tornare a casa. –lo supplicai. Harley si guardò le unghie delle mani che erano sporche di terra e con calma mi disse –Tu non puoi tornare a casa.
-E perché? –chiesi sconvolta.
-Semplice, devi aiutare questo posto. Tra poco arriverà una battaglia molto dura e tu sei l’unica che ha il potere di salvare tutti gli abitanti.
Io? Salvare delle persone? Ma come potevo se a stento riuscivo a tenermi fuori dai guai e proteggere la mia di vita!
-Ma mi vogliono morta! E poi come posso fare?
-Abbi fiducia in te, vedrai che andrà tutto per il verso giusto, sempre che lo vorrai.
-In che senso?
-Sei tu che deciderai chi far vincere e come, in questo momento tu sei l’autore di questo libro e spetta a te scrivere la storia. Tu sei la mente e la penna, ma attenta alle parole che usi e hai fatti che racconti perché non possiedi una gomma o un cancellino per tornare indietro. Una volta che scriverai qualcosa, questa si avvererà, ma non potrai mai più cancellarla.
-Non ho capito niente! –mi lamentai piagnucolando. Harley mi guardò e sorrise. –Non preoccuparti, capirai.
E in un lampo l’ometto sparì lasciandomi nuovamente sola tra i miei pensieri e le mie paure.
 
 



SALVE :D
Rieccomi finalmente qui :3
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto C: mi piacerebbe trovare più recensioni perché sono curiosissima di sapere se vi piace il modo in cui scrivo o la storia in generale :D mi sto impegnando molto anche perché penso che sia un poco più difficile inventare una storia tutta tua, ambientata nel tuo mondo, con i tuoi personaggi e tutto il resto :3
Anyway, cercherò di aggiornare più velocemente anche perché tra esattamente sette giorni ricomincia la scuola e sarò più lenta nel scrivere e nel pubblicare :( punto a pubblicare almeno altri due capitoli durante questa settimana ;)
Be, ci vedremo presto :D
Un bacione!
-Bibrilove98 <3

 
  
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