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Autore: helpless    05/09/2013    3 recensioni
"A quanto pare, portava a questo guardare commedie romantiche assieme al suo amico così dolce, così speciale, così sexy,così ...
Forse ,era meglio smetterla di sottolineare tutti i motivi per cui la sua mente stava fantasticando su di lui."
Chris Colfer, Darren Criss e una realtà assurda tutta da scoprire.
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TWYM8
Ho solo un giorno di ritardo rispetto al solito, quindi non dovreste volermi bastonare (?).
Ok, vi lascio al capitolo!
  • That's what you're missing.
Purtroppo (in questo mondo reale)  Darren Criss , Chris Colfer e altri personaggi realmente esistenti, citati in questo scritto, non mi appartengono (anche perché sono più che sicura che una persona reale non si possa più possedere da quando hanno abolito la schiavitù) ed inoltre non conosco nessuno di loro, quindi le vicende narrate non sono reali (ovviamente). La storia non è stata scritta a scopo di lucro. Però, e lo scrivo con soddisfazione , in questo capitolo c'è una personcina che m'appartiene.




  1. About questions and sweet hugs.
Non sapeva quante lacrime avessero solcato la sua pelle, anche se riusciva distintamente a percepire ognuna di loro scottare ogni volta che sgorgava dai suoi occhi.
Non sapeva quanto tempo fosse rimasto fermo su quel divano, solo , ascoltando l'eco delle parole di Darren rimbombargli nella testa, rivivendo l'immagine così dolorosa della sua sofferenza .
Una piccola , razionale , parte di se continuava a ripetergli che era stupido sentirsi così male, che non era colpa sua , che ogni suo comportamento era perfettamente giustificato e che non era accaduto niente di così irreparabile.
Ma semplicemente, ogni fibra del suo cuore batteva sofferente , ricordandogli che Darren stava male e lui non poteva farci nulla.
Un'altra cosa che non sapeva era dove si trovasse Darren al momento. Nella loro camera? O forse era uscito di casa e lui non se ne era neanche reso conto?
Temeva di affrontarlo nuovamente, quindi non vederlo era probabilmente la cosa migliore per lui ,ma  provava un forte ed incontenibile desiderio di averlo accanto, poterlo stringere e rassicurarlo.
Era così semplice per il suo migliore amico scombussolare tutti i suoi sentimenti.
Era come se Darren fosse l'unica persona in grado di aprire la sua scatola delle emozioni ed ogni volta ne rovesciasse  il contenuto inconsapevolmente, confondendo ogni cosa. Odiava essere così confuso.
Sprofondò trai cuscini del divano, strofinandosi  le mani sul viso , cercando di cancellare ogni traccia del suo pianto : era perfettamente inutile, sapeva che i suoi occhi erano probabilmente cerchiati di rosso e la sua pelle piena di chiazze , ma doveva almeno provare a fare qualcosa.
Amanda stava ancora dormendo? O era stata spaventata dalla voce improvvisamente alta del padre? Sperò  che avesse un sonno profondo.
Rischiò di svegliarla lui stesso,trattenendo a stento un urlo, quando un freddo e appena percepibile tocco gli solleticò  la fronte, spostando con estrema delicatezza un ciuffo di capelli da lì . Si  limitò a produrre un singulto spaventato, voltandosi di scatto verso il punto da cui era venuta quella carezza.  Vide Mark ,  seduto sul divano ,con un dito ancora alzato verso di lui ed un'espressione sinceramente angustiata sul viso .
- Scusa, Tesoro.
Borbottò , arricciando anche le labbra . Chris aggrottò le sopracciglia, fissandolo con aria assolutamente disorientata "Cosa?".
- Cosa "Cosa"?
Chiese, imitando la sua espressione confusa e abbassando finalmente la mano dal suo viso.
"Ti stai prendendo gioco di me? Non è il momento"
- Ti sembra che io ti stia prendendo in giro? È solo che non voglio che tu resti qui a commiserarti.
"Non resterò qui a commiserarmi "
negò all'istante , anche se prima ci aveva pensato : l'importante era smentire quel tipo che continuava a vantarsi di sapere ogni cosa. "E poi a te cosa importa?"
- Chriiiis - lo chiamò per nome e questo lo confuse ancora di più del suo tono lamentoso ed infantile :  era davvero strano il modo in cui suonava  detto dalla sua voce indefinita   - Smettila di fare lo stupido ora, che ho un discorso importante da fare , io.
"IO NON STO FACENDO LO STUPIDO, NON TI PERM- ... Discorso importante?"
- Ok, no. In realtà, devo farti domande importanti.
"E cosa ti dice che io risponderò?"
Quell'essere accorciò la distanza trai loro volti, simulando un'espressione severa ed incrociando le braccia sul petto, minacciandolo in modo alquanto buffo:
- Lo farai e basta. Altrimenti passerò l'esistenza a farti domande .
Chris sbuffò , sedendosi più compostamente sul divano. Per la prima , e sicuramente l'unica, volta non era realmente infastidito dalla sua presenza , in quanto il suo orgoglio non gli avrebbe permesso di dimostrarsi debole e sopraffatto davanti a lui e quindi non avrebbe continuato a piagnucolare all'infinito.
- Perché avresti voglia di continuare a piagnucolare all'infinito?
"Io non ..."
-Non negare Chris, ti ho chiesto il perché.
Il ragazzo rimase in silenzio , guardando per la prima volta negli occhi quella figura astratta: si sentì svuotato, come se ogni piccola parola scritta dentro di se fosse stata letta, ritirò subito lo sguardo. Sospirò . Stava sospirando troppo in quell'ultimo periodo.
"Perché ... io e Darren stavamo litigando"
Rispose con semplicità , alzando le spalle e sorridendo soddisfatto di essere riuscito a superare la prima domanda.
- Non stavate litigando,  ha parlato solamente lui , non è questa la risposta esatta. Te lo chiedo ancora: perché?
Abbassò le spalle, perdendo il sorriso  "Perché ..." si  fermò , a disagio , i pensieri iniziavano ad accavallarsi e tutto diveniva sempre più astratto, mentre quell'essere continuava a fare cenni con il capo per invogliarlo a parlare.
-Ma cosa importa a te?!
Chiese a voce alta, facendo sobbalzare Mark, che subito poi iniziò a sghignazzare ,come se fosse contento della sua reticenza.
-Per quale motivo hai paura di rispondere, Chris?
"Non ho paura di rispondere , è che non voglio rispondere , è colpa dei suoi dannati occhi, ok?
Anzi no , è tutta colpa tua e di quello che stai combinando...  e non voglio rispondere perché poi dovrò ammettere quanto fa male vedere Darren star male e ...  questa cosa riesce a destabilizzarmi , è normale che faccia così tanto male? ...   non voglio pensarlo , non voglio che tu ci scherzi sopra come ogni volt- "  
I pensieri partirono come un fiume in piena, veloci ed inarrestabili così come dovrebbero essere e così semplici da leggere per la persona - o qualunque cosa fosse - che aveva davanti . Chris si ritrovò  a maledirsi da solo , ma cosa avrebbe dovuto fare anche solo per fermare quelle idee che gli frullavano per la testa? Era già tanto che era riuscito a contenerle per così tanto tempo in presenza di Mark.
.Era una così orrenda sensazione essere così indifeso.
- Non ti prenderò in giro , non questa volta.
Il tono di Mark era calmo , serio , per la prima volta rassicurante . Riuscì  persino percepire la sua mano ,così stranamente fredda ed inconsistente, poggiarsi sulla spalla, ma calmarsi apparve impossibile.
- Perché è così difficile  rispondere , Chris?
"Perché ho paura della risposta."
Ammetterlo non fu poi così arduo come era sembrato, anche perché in realtà non aveva ammesso nulla di così concreto. Ma sembrò bastare a Mark, che gli strinse forte la spalla tra la sua mano e poi sparì ancora.
Il problema era : Qual era la risposta che temeva così tanto?
Le domande gli affollavano i pensieri , rimase molto tempo a provare a capire cosa stava accadendo dentro di se. Quando si riscosse ,  gli sembrò che il sole avesse iniziato inesorabilmente a tramontare .
Decise di cercare Amanda: non vedeva sua figlia da davvero troppo tempo, ed era stranamente allarmato. E doveva ammettere che non riusciva  più a sopportare la solitudine ed in silenzio in quella casa. Era così un paradosso sentirsi spaesato nella sua stessa abitazione.
 Si addentrò nel corridoio con cautela , osservandosi intorno attentamente, in cerca dell'entrata per la camera di sua figlia.  Accanto alla porta della sua
stanza - anzi sua e di Darren -  , c'era un'altra porta con sopra attaccata una grande A di legno,  decorata in rosa,era sicuramente quella giusta. La aprì lentamente, cercando  la bambina, ma dopo un po' si accorse che le uniche sagome nel buio erano quelle di giocattoli e mobili : la stanza era vuota.
Darren gli  aveva raccontato che si era addormentata , quindi dedusse che l'unico altro posto in cui si sarebbe potuta trovare era la loro camera.
Aveva un po' paura ad entrarci : E se Darren fosse rimasto lì tutto il tempo?  Non era sicuro di essere pronto a riguardarlo negli occhi.
Stava diventando troppo paranoico.
Aprì la porta di scatto, in modo da non pensare più alle conseguenze ed essere assillato dalle sue inutili paure, e  notò 
Amanda al centro del letto matrimoniale. Era sveglia, anche se  era ancora stesa scompostamente e i suoi capelli mossi erano sparsi sul cuscino, stringeva forte accanto a se il suo immancabile pupazzo ,fissandolo e giocando con la sua proboscide .
 Chris si poggiò piano sul bordo del letto ,  accarezzandole con dolcezza il viso e lei sorrise, avvicinandosi in modo da poter far combaciare meglio la sua guancia contro il suo palmo: aveva il viso ancora assonnato, forse si era svegliata da poco.
- Ehi - sussurrò per non disturbarla - quando ti sei svegliata ,scricciolo?
- Prima.
Rispose sussurrando anche lei, forse convinta che fosse un gioco divertente.
- Come mai?
- L'ho svegliata io,altrimenti stanotte non avrebbe dormito.
La voce ferma di Darren lo fece rabbrividire ,si voltò con lentezza , senza neanche essere sicuro di volerlo fare . Suo marito era fermo davanti  alla porta del loro bagno,indossando appena un asciugamano bianco in vita ed un altro poggiato sui suoi ricci, umidi .Non stava sorridendo, ma c'era sempre qualcosa di così caldo ed affettuoso nel suo sguardo puntato su di lui .
Chris non avrebbe voluto pensarlo - perché non era il momento , probabilmente non aveva il diritto ,  riusciva ancora a rivedere lo spettro di quella tristezza negli occhi di Darren, e poi sua figlia era accanto a lui, dannazione - ma voleva così tanto toccare quella pelle scoperta , tracciare ogni piccolo percorso del suo corpo , attaccarsi e non staccarsi da lui mai più per davvero. Era una sensazione così forte e frustante da fargli desiderare di urlare. Non si era nemmeno reso conto di essere rimasto tutto quel tempo fermo ad osservarlo.
Darren lo aveva notato e ,alzando appena l'angolo delle labbra in un accenno di un sorriso, aveva spostato l'asciugamano dal capo , passandosi una mano trai capelli .
- Attento a non far gocciolare a terra.
Disse troppo flebilmente lui stesso, non riuscendo a capire per quale assurdo motivo stesse pensando a tenere il suo pavimento asciutto al momento, sperò che ci fosse lo zampino di Mark , perché altrimenti la sua testa era del tutto andata.
Probabilmente, se questo Darren era simile a quello che lui era solito conoscere, era rimasto anche lui parecchio tempo a riflettere su quello che aveva detto e poi, stufo di tutte le macchinazioni mentali che aveva fatto, si era infilato sotto la doccia per calmarsi e ragionare più lucidamente.
- Paapi - lo richiamò sua figlia, alzandosi a sedere - Giochiamo al gioco che io ti dico delle parole e tu fai la storia bella bella?
Chris sbatté le palpebre,
come se un gesto così semplice avesse potuto cancellare i suoi pensieri recenti,voltandosi verso sua figlia e annuendo.
-Piccola -  disse Darren  ,attirando l'attenzione di entrambi - Inizia ad andare a giocare  con Johnny in salotto , io e Papi -  sembrava sempre  così felice  quando pronunciava quella parola  - dobbiamo prima parlare di una cosa, veniamo subito, subito.
La bambina li guardò sospettosa, ma senza protestare scese dal letto e ,trascinando il suo pupazzo contro il pavimento, uscì dalla stanza. Per poi tornare indietro dopo pochi secondi e precisare : - subito,subito.
Entrambi annuirono, anche se Chris avrebbe voluto alzarsi e correre lontano da lì.
Darren andò a sedersi proprio accanto a lui, buttandosi l'asciugamano umido dei suoi capelli alle spalle ... nude.
Chris si chiedeva per quale assurdo motivo il ragazzo non  indossasse qualcosa (qualsiasi cosa avesse potuto  nascondere il suo corpo dalla sua vista) , non riusciva davvero a stargli accanto quando tutto quello che lo copriva era un misero asciugamano , che lasciava così poco all'immaginazione .
Darren poggiò i palmi della mano sul materasso , sfiorando appena la sua coscia, quasi stendendosi accanto a lui.
A quel movimento, Chris non poté impedire al suo sguardo di poggiarsi definitivamente sulla pelle dell'altro, tracciare avido con gli occhi le linee definite delle sue spalle , il suo petto ampio , il suo addome lievemente coperto di peluria e poi le sue invitanti , maledette fossette del bacino, quelle che riuscivano a farlo impazzire in ogni situazione. Non sapeva cosa gli stesse prendendo , comportarsi da ragazzino in crisi ormonale non era da lui. Ma era Darren Criss , semplicemente questa era la sua unica giustificazione.
Trovò la forza di rialzare lo sguardo al suo viso quando,contemplando le sue gambe toniche e scoperte, iniziò a sentirsi troppo ridicolo . Darren lo osservava un po' perplesso, assottigliando le labbra.
Avrebbe dovuto parlare Chris per primo? Forse, infondo era stato lui quello a comportarsi in modo strano.
- Mi dispiace.
Era stato Darren a dirlo e questo lo lasciò piuttosto sorpreso , mosse le labbra  confusamente , provando a ribattere , ma lui fu più veloce.
- No, aspetta. Mi dispiace di aver reagito male per così poco, amore mio. Davvero, è stato stupido. Ma vederti distante da me mi fa uscire fuori di testa e volevo soltanto capire, solo che poi mi sono incazzato e non ti ho lasciato parlare. Sono uno stupido.
Chris si voltò completamente verso di lui , scuotendo forte la testa ,poggiò le mani sulla sua nuca , affondando le dita nei suoi capelli disordinati e ricci , sospirando di sollievo quando i suoi palmi incontrarono la sua pelle fresca.
- No . - disse piano - non sei stupido, lo sono io. È che oggi è tutto un po' strano - Non era un bugia,no? - e io mi sono comportato in modo altrettanto strano, non ho minimamente pensato al fatto che ti potesse fare male, mi dispiace.
Darren accostò la sua fronte sulla sua , sfregando piano il naso contro la sua guancia in una tenero gesto d'affetto.
Chris rabbrividì a quella carezza, non riuscendo a fermare le sue braccia che avvolsero completamente l'altro in un abbraccio. Voleva soltanto respirare il suo profumo , percepire quanto potesse sembrare calda la sua pelle contro la sua , sentire il suo battito del cuore rimbombare forte accanto al suo.
Darren gli lasciò un bacio lieve sulla guancia,un altro ancora più tenero all'angolo delle labbra. E le sue calde, morbide , dolci labbra le voleva? Un denso calore dentro di sé sembrò sussurrargli di sì.
Chiuse gli occhi, muovendo timidamente il viso per poterle catturare tra le sue e sfiorarle , senza pentirsene.
- Quindi è tutto apposto.
Sussurrò Darren, lambendo le sue labbra con il suo lieve respiro. Lui annuì solamente, aprendo appena gli occhi per scorgere il sorriso che stava nascendo sulla bocca dell'altro.
- Mi ami?
Continuò con tono nuovamente scherzoso, accarezzandogli il viso con le dita e premendo ancora una volta le labbra sulle sue.
- Ti Amo.
Disse subito . Un peso che non immaginava neanche d'avere gli liberò il cuore . Un  sorriso si formò spontaneo e inaspettato sulle sue labbra, che vennero nuovamente baciate con brama e tenerezza.
"Oh, ecco la risposta."



Lo sparlare sconclusionato e gli inutili chiarimenti di
  l'angolo di Helpless.
Come anche avvisavano i miei tweet ( roba tipo :
La mia fanfiction è un casino. Un perfetto casino che può fare uscire fuori di testa una persona . Scusate lettori 
o anche : No, seriamente , più vado avanti a scrivere e più mi sembra un assoluta pazzia e altre cose così) con questo capitolo le cose possono apparire ancora più strane,ma vi giuro che se leggete con attenzione si capisce l'intero senso della cosa (non fate quella faccia sorpresa: TUTTO QUESTO HA SENSO,ok?)
 Bene, sono impazzita in molti punti mentre scrivevo, sopratutto quando ho dovuto "descrivere" il corpo di Darren o durante la discussione tra Mark (o come caspita volete chiamarlo) e Chris. Spero che la perdita momentanea del mio pizzico di ragione sia servita a qualcosa.
Alloooora, ho  tirato due somme (???) e mi sono resa conto che ci sarà un solo altro capitolo più un adorabile epilogo e tutto sarà finito. Non posso fare altrimenti.

Bene, ora lasciatemi commuovere mentre vi ringrazio per le due recensioni (Vi prego, fatemi sapere sempre cosa ne pensate *puppyeyes* ) e per le 33 seguite e le 16 preferite . Grazie , GRAZIE. Mi fate impazzire più di quanto il mio Darren fa impazzire il mio Chris , ed è tanto (???).
❤❤❤
Al prossimo capitolo, sperando che questo venga apprezzato! C :















  
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