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Autore: adetiolina    05/09/2013    4 recensioni
una storia ispirata a Tiva, dove dovranno superare moltissime difficolta.
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Un po' tutti, Ziva David
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi con il nuovo capitolo.
Beh… che aspettate? Leggete…
 
Ziva si alzo molto presto quella mattina, sperava fosse stato tutto un sogno.
Ma quello che vide al suo risveglio non la rincuorò per nulla, era in un lago di sangue, tutti i suoi abiti erano zuppi e il ricordo della sera precedente si insinuò prepotentemente nella sua mente e lei scoppiò in un pianto.
Prese le lenzuola e le mise in un sacco della spazzatura, non poteva lasciare che gli altri sapessero…
Si cambiò i vestiti e chiamò il suo medico.
 
-Salve dottore, sono Ziva.-
 
-Salve che piacere risentirla, posso per caso aiutarla?-
 
-Potrebbe ricevermi oggi, il prima possibe?-
 
-Oggi sono pieno, ma mi sembra piuttosto agitata, se vuole può venire prima dell’orario di apertura-
 
-se vengo tra dieci minuti per lei va bene?-
 
-perfetto-
 
 
DIECI MINUTI DOPO…
 
Aveva fatto una fatica tremenda a camminare fino all’ambulatorio, quel dolore era insopportabile.
 
-Buongiorno Signorina! Mi dica qual è il problema…-
 
Non poteva dirgli la verità, sarebbe scoppiato il finimondo e se lui fosse venuto a conoscenza che lei lo aveva detto se la sarebbe presa con i bambini…
 
-stamattina mi sono svegliata in un lago di sangue… ho paura di…- scoppiò in lacrime, il dottore le si avvicinò e le disse che poteva essere una cosa normale.
Lei sapeva che non era una cosa normale e lui lo aveva intuito che c’era qualcosa di più ma preferì non indagare.
 
Iniziarono con la visita, le lesioni erano decisamente profonde così il medico somministrò a Ziva un tranquillante per suturarle.
 
-lei è il dottor…non le ho ancora chiesto il nome- il tranquillante stava facendo effetto…straparlava…
 
-Shoan-
 
-americano?-
 
-si sono venuto qui per stare con mia moglie e mio figlio-
 
-Ah l’America quanto mi manca… -
 
- E’ stata in America?-
 
-Sì ho lavorato nell’NCIS per quattro anni, lì ho ritrovato me stessa, ho capito cos’è una famiglia e ho tentato di costruirne una … e adesso mi ritrovo qui… peggio che quando ero al Mossad-
 
- Il padre del bambino è dell’NCIS-
 
-Sì, e se se lo sta chiedendo non è stato lui a farmi questo-
 
-Ah e posso sapere chi è stato?-
 
-No, non mi ha fatto nulla-
 
-Ok, come desidera, adesso facciamo un’ecografia e vediamo come sta il bambino- aveva detto così soltanto perché lei era in quelle condizioni e dopo pochi minuti, dopo che l’effetto del tranquillante fosse finito non avrebbe ricordato nulla… non sapeva se esistesse ancora un bambino, ma doveva aiutare quella povera donna.
 
Accese il monitor e iniziò a passare la sonda sul grembo ancora quasi piatto della donna.
Si sentiva il cuore, tirò un sospiro di sollievo.
Ziva si accarezzò il grembo e disse quasi bisbigliando “sii forte piccolo Dinozzo, ti proteggerò te lo prometto”.
Era quello che il dottor Shoan aspettava, ora poteva provare ad aiutarla.
 
Quando Ziva si risvegliò era su un lettino medico le girava la testa e aveva un forte dolore, allarmata chiamò il dottore che, pur essendo impegnato con un’altra paziente nella stanza adiacente, si precipitò da lei.
 
-Ben svegliata signorina David-
 
-Come sta il bambino?-
 
-C’è sofferenza fetale, ma è vivo. Fino alla sua nascita dovrà cercare di stare a letto il più possibile e di innervosirsi il meno possibile-
 
-Ok, ora posso andare?-
 
-Sì, vuole che chiami qualcuno per farla venire a prendere?-
 
-No grazie ho l’auto qui fuori-
 
-va bene allora arrivederci-
 
Ziva si rivestì, pagò ed uscì. Era più tranquilla ma si sentiva in colpa per quel bambino che portava dentro di lei e che, senza che fosse ancora al mondo, lei aveva fatto soffrire.
 
 
 
 
Ziva era appena uscita dal laboratorio quando il dottore decise di mettere in atto il suo piano, cercò su internet il numero dell’NCIS e lo compose velocemente.
-Pronto NCIS come posso aiutarla?- rispose una voce femminile
 
-Vorrei parlare con l’agente Dinozzo se è possibile- il suo americano come gli era mancata la sua lingua, sentirla parlare e parlarla era un ritorno alle origini.
 
-Attenda in linea, trasferisco la chiamata al suo interno-
 
-Grazie mille-
 
 
 
Sede dell’NCIS
 
Tony era felicissimo, stava per tornare a casa e McGenio gli aveva trovato il biglietto per la Svezia, sarebbe decollato l’indomani mattina per raggiungere Ziva.
E suo figlio, gli faceva strano pensarci pochi mesi e sarebbe diventato padre.
Suonò il telefono e dovette tornare alla realtà…
 
-Dinozzo-
 
-Salve signor Dinozzo sono il dottor Shoan il medico di Ziva David-
 
-Salve dottore, Ziva sta bene?-
 
-Si, ora sì. Però stamattina si è presentata nel mio ambulatorio con numerose lesioni e dopo aver perso molto sangue, ho ragione di credere che sia stata violentata-
 
-ma ora come sta? Il bambino?-
 
-stanno entrambi bene, c’è sofferenza fetale ma come ho detto a Ziva, l’assoluto riposo dovrebbe garantirle una gravidanza tranquilla-
 
-lei sa chi potrebbe averle fatto questo?-
 
-il Principe Drake non gode di ottima fama qui, è stato più volte accusato di stupro e violenza ma i soldi fanno, come lei ben saprà, la libertà.
Ora devo tornare al lavoro, lascio la situazione nelle sue mani. A risentirci-
  
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