Libri > Eragon
Segui la storia  |       
Autore: Alex Wolf    06/09/2013    3 recensioni
IN IPER-REVISIONE
La mia storia è un "what if" / "missing moments".
Mi sono sempre immaginata cosa sarebbe potuto accadere se con Eragon e Borm a compiere il viaggio ci fosse stata anche una ragazza, e bhe, è venuta fuori questa fan fiction.
Aprì le ali.
Erano larghe, fatte di una membrana bianca latte e le parti in cui le ossa andavano a unirsi avevano artigli chiari, affilati e leggermente ricurvi che avevano un aria alquanto… pericolosa.
« Il mio… drago?. » borbottai chinandomi verso l’esserino.
« Esatto. » gracchiò lo zio.
Il piccolo, squamoso, drago mi si avvicinò e salì sulla mia spalla, restando in equilibrio.
« Speravo di non doverci passare di nuovo. » sospirò Brom accarezzandosi la barba ispida.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eragon, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Kira
 
Image and video hosting by TinyPic
 
 
 




« Dobbiamo andare via », dissi in tutta fretta, allacciando l’ultimo sottopancia della sella di Wyrda. Era molto simile a quella di un cavallo, con la differenza che era grande il triplo e aveva due sottopancia e un pettorale giganteschi. Lui mi squadrò con i suoi occhi enormi, che avrebbero potuto mettere timore nel cuore del più grande guerriero, prima di alzare il muso al cielo e annusare l’aria.  La volta stellata sopra di noi era una coperta, per la notte. Avrebbe coperto le nostre tracce, e non desideravo altro. Montai in groppa alla grigia e sospirando rivolsi un ultimo sguardo a Carvahall, che nel buio era illuminato da poche torce. « Muoviamoci. Prossima tappa Therinsfords », sospirai.
Torneremo, un giorno, mi rassicuro Wyrda.
 « Non torneremo mai. Da quello che ho capito Galbatorix è alleato dei Ra’zac e perciò, se quei mostri erano li, ed erano così tanti, non credo che il nostro villaggio resterà in piedi ».
Sei tragica, è? Ti ricordo che la speranza è l’ultima a morire.
Un ruggito si propagò per i boschi dietro di noi. Ci voltammo velocemente ma prima che me ne rendessi conto qualcosa, di duro e piatto, mi colpì il cranio facendomi partire la testa. Chiusi gli occhi e crollai sul collo della cavalla. L’ultima cosa che vidi fu Wyrda ringhiare, e poi pensai a quanto stupida fossi stata a restare per ancora così tanto tempo vicino al villaggio. Avrei dovuto pensare che ci avrebbero trovato. E ora, cosa ci restava da fare?
 
 
C’è tanto buio attorno a me. Ancora le ombre, ma niente più dolore. Sento un ronzio. No, non è un ronzio è… è un respiro. E’ un respiro forte e carico di tensione e rabbia. Provo ad aprire gli occhi ma sono troppo stanca per riuscirci e mi fa male la testa.
 
 
 
Wyrda si lasciò legale le ali, e il muso e guardò gli strani esseri legare sulla schiena della cavalla Kira. Una rabbia gli ribolliva dentro, una grande rabbia repressa che avrebbe scatenato nel momento opportuno. Mentre il gruppo di mostri cominciava a camminare, una figura oscurò il cielo in lontananza. Era grande, quasi quanto lui, forse leggermente di più, ed era nera, più nera di una notte senza luna. Con i suoi occhi di ghiaccio scrutò l’ombra muoversi silenziosa e planare su di loro, con abilità.  Un grosso drago nero si piazzò sulla traiettoria dei Ra’zac, e loro indietreggiarono, leggermente spaventati. Un uomo saltò giù dalla groppa del grosso animale, e restò nell’ombra, accanto al bestione nero, accarezzandogli tranquillamente le squame.
« Sono venuto a vedere cosa combinavate », iniziò il discorso una voce possente e sicura,  « A quanto pare avete adempito al vostro compito », continuò, riferendosi con un cenno del capo a Wyrda.  « Ma non vedo il cavaliere, dov’è? ».
« R-rre Galbasssstorix », balbettò uno dei mostri facendosi avanti rispetto al resto dei compagni,  « La ragassssa è svenuta », e mostrò con un ampio gesto della mano, ala… cosa Kira, priva di vita sulla sua cavalla.
Il re irrigidì la mascella e lasciò il fianco del drago nero, che si era messo a scrutare  l’albino con circospezione, tramite i suoi occhi azzurri e freddi. Wyrda alzò il muso e il collo, con fare intimidatorio e scoprì di essere grande quanto la cavalcatura del re.
« E sentiamo… come mai è… svenuta? », Galbatorix girò attorno alla cavalla finché non arrivò dalla parte opposto, dove la guancia di Kira poggiava sui crini grigi dell’animale.
« Una gesto avventato da parte di uno dei miei compagni, sire ».
Il re rugghi’: « Gesti avventati! Ne state facendo troppi per i miei gusti! », poi spostò una ciocca di capelli dal volto del cavaliere e sospirò.  « Slegatela, presto! E montatela su Shruikan! », indicò il drago nero,« E badate di non farle altro male ». Poi con un mezzo giro di tacchi gli occhi del sovrano si posarono su Wyrda, ancora intento a freddare il nero drago con gli occhi chiari.
E tu, devi essere la cavalcatura di…
Kira, ringhiò l’albino voltando con velocità il capo e abbassandolo tanto da raggiungere la testa del re, Non le è ai stato detto che parlare con un drago altrui è disdicevole, sire?
Oh, ma guarda un po’ un draghetto tutto pepe, l’uomo rise a voce alta e si avvicinò ancora, arrivando davanti a uno degli occhi bianchi dell’enorme drago. « Sei più grosso di quello che mi aspettavo, anzi non sei proprio quello che mi aspettavo », scrocchiò le dita.
Infatti, non lo sono. Io sono Wyrda e sono il secondo drago di Carvahall.
 « Il secondo? », Galbatorix sbarrò le palpebre, sorpreso.
Azzurro è il suo manto, azzurri sono i suoi occhi. Lei è femmina e non è donna chi la cavalca. Eragon è il nome del giovane che ha scovato il primo uovo.
 « Quanti mesi hai? », s’incuriosì allora il re.
Non molti.
« E sei già così grosso? », il sovrano armeggiò con la grande museruola di ferro che teneva la bocca di Wyrda serrata e la sganciò, sorprendendo il drago bianco e anche quello nero. « Facciamo un accordo, drago », sussurrò Galbatorix, sfilando di poco la gabbia delle sue mascelle, « Io ti libero, e tu ci seguirai nella capitale e convincerai il tuo cavaliere ad unirsi a me, e me soltanto. Sennò, se si rifiuterà, le pianterò io stesso un coltello nel cuore, e tu sai che quando un cavaliere muore, muore anche il suo drago. E poi, cosa ci otterrei io a uccidere una tale bellezza, mh? E non sto parlando solo di te, drago ».
Wyrda lo fissò, poi spostò lo sguardò su Kira che era maldestramente trasportata da due Ra’zac che borbottavano fra loro. Si sentì stringere il cuore, non solo perché, in un qualche strano modo, riusciva a sentire i sentimenti di lei, ma anche perché non aveva altra scelta.
Lo farò, si ritrovò a dire in tutta fretta, ma tu di ai tuoi esseri di trattare bene Kira!
Il re sfilò del tutto la museruola, lasciando così libere le fauci del bianco, e poi guardò i mostri trasportare la ragazza verso il suo drago nero, che camminava nella loro direzione, per diminuire il percorso che i due dovevano fare, e forse anche perché gli dispiaceva per lei.
  « Oh lasciatela a me! », ringhiò il sovrano. Accorse dai due e prese la giovane fra le braccia, stringendola al petto come se fosse stata un oggetto prezioso e inestimabile. « Branco di stupidi, certo che non avete proprio tatto con le donne! », aggiunse mentre la issava sulla sua sella.
Ehy!, lo richiamò Wyrda attirando la sua attenzione, come potrò seguirti se le mie ali sono legate?
Hai ragione, Wyrda. Mi dispiace, provvederò subito.          
E detto fatto, dopo un ordine dato, le ali del giovane drago erano libere di spalancarsi e fendere l’aria.
 
 
 
 Devi essere un lontano parente di Bid’Daum, il primo drago del primo cavaliere, Eragon,  fu la prima frase che Shruikan disse a Wyrda. La sua voce era possente e aveva potere. I loro occhi s’incontrarono per un breve istante e si scontrarono. Si sarebbe potuta definire l’incontro del mare con la spiggia.
Dici davvero?
Bhe, Bid’Daum era bianco, e di draghi bianchi non c’è stato che lui. E ora tu, e sei molto grosso per avere pochi mesi. Pensandoci bene potresti essere uno dei figli di Belgabad, uno dei draghi caduti in battaglia. E’ molto probabile che sia così. Quando saremmo nella capitale indagheremo.
Ma se ci vedessero?
Possiamo viaggiare nei suoi dintorni, la gente sa che io esisto.
Tu non ti sei mai nascosto?
Non ne ho mai avuto bisogno.
Dopo quelle parole Wyrda tornò a concentrarsi sul volo. Nella mente gli ronzava l’idea di poter andare in giro a curiosare e volare senza doversi nascondere, e in più con un suo simile ora. Magari, in fondo, Galbatorix non era così malvagio come tutti dicevano, come la lettera della madre di Kira diceva. Forse era solo un incompreso.

 





Hola pimpe :3
Ricapitolando :
 
In questo epis… capitolo:

Kira è pronta a fuggire ma I Ra’zac le fanno un’imboscata.
Wyrda scende a patti con Galbatorix, tradendo tutti I suoi ideali.
Il re dimostra interesse per la giovane, tanto che la tiene con se in sella.

 Preso spunto da: Sulle ali del destino.


Nel prossimo capitolo :
Un risveglio davvero inaspettato.
Ragazze/ragazzi, ho deciso che d'ora in avanti aggiornerò la storia una/due volte a settimana, in modo che i capitoli siano più lunghi e strutturati meglio.
*sorrisoallaBoe*

Ecco una foto del drago nero di Galbatorix (immaginate che gli occhi siano azzurri)

Image and video hosting by TinyPic
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Eragon / Vai alla pagina dell'autore: Alex Wolf