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Autore: Aagainst    06/09/2013    2 recensioni
Sono passati dei mesi da quando Federica è entrata nella vita dei Paramore. Tutto procede per il meglio, la ragazza si è inserita alla grande e ha stretto amicizia con Erica Williams, la sorella di Hayley. In più, ha un ragazzo fantastico, Paul. Eppure si sa, se non si chiudono i conti col proprio passato, questi potrebbe tornare a farvi visita.
Dal 14° Capitolo
"- [...] Vedi, ora io posso decidere se farti vivere o no. Sono io la padrona del tuo destino. Io decido per te. Io, solo io. Tu sei in grado di fare questo?-. Abbassò l’arma. Erica si sentiva svenire. -La situazione cambia se, invece, ci sono due persone, una di fronte all’altra. Entrambe sono armate. L’unica cosa che si può fare è sperare di essere più veloci del tuo avversario. L’unica cosa che ti può salvare è il tuo istinto. Questa è una guerra. E nella guerra tutti tornano bestie. L’uomo non esiste più. Ci riduciamo a schifosi animali, che agiscano tramite un unico istinto: sopravvivere. E, a volte, sopravvivere significa uccidere. Sei pronta per tutto questo? Sei pronta per decidere se è più importante vivere o sopravvivere?-"
ATTENZIONE
Consiglio la lettura di almeno l'ultimo capitolo di "Whoa"
Genere: Azione, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Quasi Tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Whoa!'
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CAPITOLO 20
<< Muoviamoci, o perdiamo l’aereo! >> esclamò Hayley, mentre Nico saliva in macchina. << Veniamo anche noi! >>. Hayley si voltò. << No, Erica! Hai già rischiato di morire una volta. Non te lo permetterò. >> la rimproverò la cantante. << Tu non mi dici cosa fare. Io e Paul veniamo, che vi piaccia o no. >>. Nico ed Hayley si guardarono. Non c’era il tempo per discutere. << Salite. Ora vedremo che fare. >>. In realtà, era più che convinta di lasciarli all’aeroporto, una volta arrivati.  << I miei non la prenderanno bene. >> rifletté Paul. << Paul, o ci stai, o non ci stai. >> ribatté Erica. << Ovvio che ci sto. Solo, sai  com’è, sto scappando di casa per la seconda volta per andare in Messico a scontrarmi con un pazzo criminale! Credo che mi ammazzino quando tornerò a casa. Sempre che torni a casa. >> << Non dire cazzate, Paul! >> lo sgridò la ragazzina. Arrivarono all’aeroporto e corsero dentro. Presero i biglietti << E’ meglio che andiamo subito a fare il check-in! >> esclamò Hayley. Improvvisamente l’altoparlante annunciò qualcosa. << La signora Hayley Williams è pregata di recarsi immediatamente dalla polizia aeroportuale. >>. E ora come faceva? << Paul, tu sei minorenne, vero? >> chiese preoccupata. << Beh, veramente no. Ho diciotto anni. >>. La risposta di Paul spiazzò tutti. << Ma come, sei in classe con me e Federica! >>  sbottò Erica. << Sì, ma sono stato bocciato! Due volte. E alle elementari. >>. Hayley l’abbracciò! << Ehm.. perché mi stai abbracciando? >> chiese Paul. << Perché ora sono più tranquilla. Sei maggiorenne, quindi non mi possono dire nulla. Aspettatemi qui. >>. La cantante corse dalla polizia. Era sollevata dalla notizia della maggiore età di Paul. Questo voleva dire che non potevano esserci ripercussioni legali su di lei per averlo portato in aeroporto. Era però preoccupata. Non capiva cosa volesse la polizia da lei. << Buongiorno, sono Hayley Williams. E’ successo qualcosa? >> chiese ai poliziotti. Gli agenti gli indicarono un bimbo: Kevin. Una ragazza in tenuta militare si avvicinò alla cantante. << Salve, sono il capitano Mary Reynolds. Sono io che ho trovato il bambino. E lui mi ha detto di cercare lei. >>. Hayley pensava di aver sentito male. << Ha detto Reynolds? >> << Sì, perché? >> chiese la ragazza. << Per caso è parente di Mark Reynolds? >> chiese la cantante. << Sì, è mio fratello. Lo conosce? Sa, io sono appena tornata dall’Afghanistan e non ho sue notizie da  mesi. Come sta? >>. Hayley inspirò profondamente. Si decise. << E’ morto. Mi dispiace. >>.  Mary tentò di trattenere le lacrime. << Scusi, io… Io prenderei il bimbo e me ne andrei. >>. Hayley prese Kevin e si allontanò dalla postazione della polizia. << Aspetti! >>. La cantante si voltò. Era Mary. << Mi dica almeno come è morto. >> << Mi doveva fare da scorta. Un pomeriggio, mentre stavamo tornando a casa, sono venuti a rapirmi. Ha provato a proteggermi, ma gli hanno sparato. >>. Tra le due calò il silenzio. Il volto della militare si fece duro. << Chi è stato? Chi è stato ad ucciderlo? >> << Un componente della banda dei Roskim. So solo che ora hanno preso due tra le cose più importanti che ho. Mi scusi, ho un aereo da prendere. Mi dispiace. >>. Fece per andarsene, ma la militare la bloccò ancora. << La ringrazio. Di tutto. Ecco, questo è il mio numero. >>. Hayley si sentì in imbarazzo. Non rispose. Le accennò un sorriso e se ne andò, raggiungendo gli altri. << Alleluia! Ma dove sei stata? >> le chiese Erica. << Guardate chi c’è! >>. Hayley mostrò Kevin. << Bene. Andiamo a casa? >> disse Paul. Nico si arrabbiò: << Sei un idiota! Insomma, non pensi che forse Federica ha bisogno di noi? >> << No, aspetta! Ha ragione! Chiamo subito Jerm e Taylor. Stavamo per combinare un pasticcio. >> ribatté la cantante.

Il viaggio era stato annullato, anche perché Kevin li aveva seguiti fino all’aeroporto. Hayley era in camera sua. Non riusciva a prendere sonno. “Il pensiero che possano farti del male mi uccide!” pensò tra sé e sé mentre teneva fra le mani una foto di Federica. Sentì dei passi. Kevin entrò. Col pigiama sembrava ancora più piccolino. Il bimbo si sedette sul letto. << Ho avuto un brutto sogno. C’era mia mamma che stava giocando con me e poi dei tipi l’hanno trascinata giù per le scale e l’hanno picchiata. >> piagnucolò. Hayley lo guardò, con uno sguardo carico di tenerezza. Lo abbracciò. << Non tornerà, vero? >> chiese il bambino, alzando gli occhi. Hayley sospirò. Parlare ad un bimbo della morte di sua madre non sarebbe stato facile. << Sai, a volte non va tutto per il verso giusto. E a volte le persone se ne vanno troppo presto. Ma non perché vogliono loro, ma perché sono costrette. Tua madre non voleva andarsene da te. Ma l’hanno costretta ad andare da un’altra parte. Ora è in un bellissimo posto. Un bellissimo posto. >>. Kevin aveva capito. Scoppiò a piangere. La cantante lo lasciò sfogare. Le venne in mente la sera che Federica si confidò con lei, raccontandole, per la prima volta, una parte del suo passato. Quanto le mancava. << Secondo te mamma mi sta guardando? >> chiese Kevin. Hayley lo strinse a sé. << Secondo me ci sta guardando e sta pensando a quanto sei in gamba e a quanto sia stato bello poterti stringere tra le sue braccia. >>. Kevin smise di piangere. << Posso dormire con te stanotte? >> le chiese. Hayley gli fece  spazio tra le coperte e lo fece stendere al suo fianco. Kevin l’abbracciò, addormentandosi subito.

Rufus entrò nella cella e prese Federica. << Mettila giù, brutto schifoso! >> urlò Josh. L’uomo gli rifilò un calcio, mettendolo subito a tacere. Mise un cappuccio in testa alla ragazzina e la condusse da Brandon. << Inginocchiati al tuo padrone! >> le gridò, sputandole addosso. Le tolse il cappuccio. Federica era ai piedi di un Brandon strafottente che, prendendola dai capelli, le sibilò:<< Tu sei una mia proprietà. Che ti piaccia o no. >>. La buttò all’indietro. << Non capisco. Hai la possibilità di uccidermi per vendicarti, ma non lo fai! Perché? >>. Roskim la squadrò dall’alto al basso. Poi si accucciò, in modo da essere al suo stesso livello. << Perché sarebbe troppo facile per te cavartela così. No, io voglio sentirti urlare, voglio sentirti invocare la morte, voglio che tu la desideri così tanto da odiare la vita stessa. Solo così mi sentirei appagato. >>. Si rialzò e prese un’asta di ferro con un’estremità rotonda. Solo allora Federica si accorse del braciere su cui era stata posta l’asta. Provò a divincolarsi per scappare, ma non ci riuscì. Brandon si avvicinò e le tolse la maglietta, facendola restare in canottiera. << Non ti preoccupare, sentirai solo un gran male! >> sogghignò. Federica chiuse gli occhi. Quando il ferro bollente le toccò la pelle urlò, straziata. Brandon allontanò l’asta e le guardò il marchio. << Ora arriva la parte divertente. >>. Tirò fori un coltello. L’italiana capì e rimase immobile. Non voleva dargli anche questa soddisfazione. Sentì la lama inciderle la pelle bruciata. Soffocò un grido. Brandon continuò l’opera per circa dieci minuti, rovinandole completamente la pelle.  << Portatela via! >> ordinò Brandon, una volta finito. Le rimisero il cappuccio in testa e la buttarono nuovamente nella sua cella. Federica si inginocchiò, dolorante. Chiuse gli occhi. << Cosa stai facendo? >> le sussurrò Josh. Federica si voltò. Lo guardò, con i suoi occhi scuri. << Sto pregando. >>. 

Angolo dell'Autrice

Eccomi qua! Allora, vi piace questo capitolo? A me è piaciuto molto scrivere la fine e la parte in cui Hayley parla con Kevin. Insomma, povero piccolo, non è bello scoprire che la propria madre è morta. Meno male che c'è la nostra Willi.
Ricordatevi anche di Mary! E' importante!!
Allora, ringrazio Chocobomb per la recensione, gentilissima come sempre :). Ti dedico il capitolo :) Grazie di cuore!
Sollecito tutti a recensire! Grazie anche ad ItsOzzyCobain che ha ricominciato la lettura! Grazie mille!
Al prossimo capitolo.
   
 
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