Il locale iniziava ad affollarsi sempre di più,sempre più gente veniva da me e mi chiedeva i mix più strani.

Ovviamente non ero nessuno per giudicare,ma alcune richieste erano davvero assurde,vabbe'contenti loro..

La musica continuava ad echeggiare nella sala ed i corpi sudati della giovane popolazione di Londra rendeva tutto stranamente surreale.

Alcohol,droga e sesso...

Erano queste le tematiche più ambite,fatto sta che infatti questo è uno dei locali più popolari di Londra..e indovinate da chi dipendeva tutto ciò? da me,ovviamente.

Loro venivano da me,e mi chiedevano dei mix di alcohol a cui dovevo aggiungere pasticche affinchè loro potessero andare nei bagni per sfogare le loro voglie sessuali su qualche giovane ragazza troppo ubriaca per accorgersi delle sue azioni.

A dir la verità mi stavo stancando di quella vita così monotona,era sempre tutto uguale,ma quella sera qualcosa stava per cambiare,me lo sentivo.

-

Ero al bancone,come al mio solito quando all'improvviso assistetti alla scena più disgustosa della mia vita.

Il proprietario del locale,John,stringeva il polso ad una ragazza dai lunghi capelli biondi e dal fisico mingherlino,sembrava un'angelo.

Il volto della giovane era contratto in un'espressione di dolore e quando John le diede uno schiaffo non ci vidi più,un'angelo non doveva essere trattato in quel modo.

Gettai la pezza con cui stavo pulendo il bancone in aria e a grandi passi iniziai ad andare incontro ai due.
Non appena la ragazza alzò lo sguardo su di me caddi in un profondo oceano blu,i suoi occhi erano probabilmente i più belli che avessi mai visto.

John mi notò,ed un sorriso sghembo prese vita sul suo volto,mentre negli occhi della ragazza notai la nascita di una nuova paura,così le sorrisi per tranquillizzarla,senza però,ottenere risposta.

John iniziò a parlare.

-Hey Hazz,guarda che bel bocconcino che ho pescato stasera,che ne dici,dividiamo?.

Il mio corpo si surriscaldò,mi si annebbiò la vista e persi il controllo delle mie azione.

Buio.

Solo dopo,quando aprii gli occhi notai che le mie nocche erano sporche di sangue e John era steso per terra con il naso gocciolante di sangue,mentre la ragazza mi guardò sorpresa ed intimorita allo stesso tempo.

-Non ti fai schifo da solo?eh? Sei un bastardo,io mi licenzio,e vaffanculo te e questo locale di merda,quale uomo alza le mani su un'ang..su una ragazza?!. dissi,sputandogli addosso.

Dire che John era stupito era un'eufemismo.
Così con lo sguardo arrabbiato sussurrò un "Me la pagherai,Styles." e se ne andò,probabilmente a disinfettarsi il naso.

Mi avvicinai alla ragazza e notai che tremava,così per tranquillizzarla le sorrisi dolcemente e le accarezzai la schiena stringendola a me.

-E' tutto finito,lui non ti disturberà più,ci sono io con te ora.

Mi allontanai di poco e vidi che la sua espressione non era più colma di paura,ma di gratitudine e..amore?

Le presi la mano e la portai fuori da quel locale,allontanando sia lei,che me,da quel locale che,coincidenza,portava il nome di "Tana degli inferi" e dalla quale quell'angelo mi aveva tirato fuori.