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Autore: Ehyca    06/09/2013    5 recensioni
Minseok è fan di Luhan.
Luhan è fan di Minseok.
Luhan è una celebrità.
Minseok no.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lu Han, Lu Han, Un po' tutti, Xiumin, Xiumin
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il fansign comincia, e Luhan è ammaliato dalle loro fan. La primissima di loro ha le lacrime agli occhi, e la successiva sta addirittura singhiozzando. Luhan decide di dare ad ogni persona un soprannome unico: la ragazza con le lacrime agli occhi diventa ‘Occhi Luccicanti’, quella che piange ‘Eroina dei Drama’. Ad una ragazzina davvero molto giovane, Luhan dà il nome ‘La Piccola Principessa’; ad una donna con i capelli mossi ed uno stile maturo, ‘Ultimate Jiejie’; ad una ragazza con le labbra carine e grandi occhi rotondi, ‘Micetta’; ad un alta ragazza bionda che indossa una fascetta blu (l’ha vista in aereoporto!), ‘Volleyball Star’. Proprio quando finisce di scrivere ‘Sirenetta’ su una copia di Mellow, dandole questo nome per la pelle abbronzata e i lunghi capelli biondi, viene colto di sorpresa vedendo che il prossimo della fila è un ragazzo.

“Buon Pomeriggio!” Luhan lo saluta cordialmente, e il ragazzo ricambia, quasi inudibile. Sembra terribilmente nervoso, e Luhan sorride; viva i fans maschi! La sua mente pensa a Xiumin gege, sperando di incontrarlo presto, mentre scribacchia il soprannome del ragazzo – ‘raviolo al vapore’, per le sue pallide guance paffute – sulla sua copia first press di Fortune, wow, questo è davvero un album raro... Luhan è commosso, e solleva lo sguardo sul ragazzo, le cui guance pallide sono diventate presto rosse.

“Qual è il tuo nome?” chiede Luhan, così come ha chiesto a tutte le altre fan, per poter concludere il proprio autografo con ‘Per ___, da Luhan dei Four Seasons’. Il ragazzo deglutisce nervosamente.

“È… è Minseok,” dice, ma si interrompe velocemente. “Ah, ma—potresti scrivere ‘Xiumin’ per favore?”

Luhan annuisce e sorride educato, tornando a scrivere. Poi, il suo cuore si ferma. 

Solleva lo sguardo velocemente, forse troppo velocemente, e, per quello che sembra un tempo lunghissimo, Luhan non fa altro che fissare il viso del ragazzo. La sua espressione è congelata. Probabilmente. Non lo sa nemmeno lui, non riesce ad avere il controllo del proprio viso, perché cosa? Cosa ha appena detto? Cosa? Xiumin? Cosa?

Cosa?

Ma—

Ma non può essere.

Eppure, il ragazzo, il giovane ragazzo, che non può avere più di vent’anni, che ha queste guance così paffute e questi occhi così a mandorla e questo sorriso tutto fatto di gengive, lo sta indossando. L’outfit. Luhan finalmente lo nota, avrebbe dovuto notarlo prima, ma finalmente se ne accorge. La maglia bianca, con fiori rosa disegnati a mano. Il polsino a strisce, con i colori dei membri dei Four Seasons. Il cappello blu Stormy Eyes, pezzo limitato che è esaurito anni fa. Non riesce a vedere lo zaino, ma le spalline sono nere, con due fibbie rosse che pendono da esse come a tentare Luhan.

Cosa?

Cosa?

Lui—potrebbe davvero essere …?—il ragazzo chiamato Minseok lo sta guardando con eccitati occhi luccicanti, le guance arrossate, e no, Luhan davvero non può accettarlo, non può, non può e basta. Il ragazzo sembra essere un po’ senza fiato e , beh, nessuna pietà per lui, perché lo è anche Luhan.

“Um, sicuro!” dice alla fine Luhan, ridestandosi, un improvviso calore gli raggiunge il viso. È ancora un po’ fuori di sé quando finalmente scrive ‘A Xiumin, da Luhan dei Four Seasons!’, e solo quando lui—Minseok—Xiumin?—il fanboy si sta inchinando e avviando verso il membro successivo, Yixing, Luhan si accorge di aver scritto Xiumin in hanzi e non riesce a ricordarsi per nulla al mondo quali caratteri abbia usato. 

Luhan cerca di non pensarci, deposita l’incontro in un angolino del suo cervello per analizzarlo più tardi, e si ricompone con successo per il prossimo fan – un altro maschio, oh no, il ricordo recente minaccia di tornare indietro – che sale sul palco e porge timidamente un bloc notes per l’autografo.

“Scusa se non ho portato alcun album con me,” il ragazzo si scusa, e Luhan ridacchia.

“Non ti preoccupare! Molte persone preferiscono i bloc notes,” dice, decidendo di soprannominare il ragazzo ‘daepo god’ per la grande fotocamera che porta al collo. “Come ti chiami?”

“Sono Kim Jongdae!” dice il ragazzo, forte abbastanza perché Luhan potesse sentire.

Luhan fa una pausa, poi ride nervosamente, finendo velocemente l’autografo.

Non può essere…




Quando Minseok scende dal palco, la presa sul suo album autografato stretta, qualche ragazza con una fotocamera si avvicina a lui eccitata. 

“Xiumin oppa, ti ho fatto un video!” una di loro, notevolmente più bassa di Minseok (che non è molto alto), saltella intorno con un’enorme fotocamera in mano. “Ti hanno riconosciuto, vero? Sanno chi sei, giusto?”

“Tao sì! Sono ancora sotto shock!” Minseok si spaventa per quanto isterica suoni la sua voce, ma cosa ci può fare? Quando aveva chiesto a Tao di firmare il suo album, la celebrità cinese aveva rilasciato un ansimo, poi uno squittio, esclamando, “Xiumin gege! Del sito!”. Per Minseok, la sorpresa era stata talmente bella che sembrava che degli angeli fossero discesi sulle sue spalle cantando una canzone di Tupac. La sua risposta era uscita in Mandarino, per la troppa eccitazione, ed è sicuro di aver pronunciato male almeno una parola, ma Tao aveva capito tutto e l’aveva detto a Kris.

All’inizio, Kris lo aveva guardato con gli occhi spalancati, poi con il sorriso più smagliante di sempre, e Minseok era sicuro non si sarebbe mai scordato quell’espressione, perché era forse la più grande emozione che avesse mai visto sul viso di Kris sin dal loro debutto. Poi Kris aveva urlato, “Leggiamo il tuo sito! Ma wow, sei giovane!” e la risposta di Minseok era stata un flusso di sillabe incoerenti,  perché no, no, questo era troppo.

“Come pensavamo! Xiumin oppa è famoso!” un’altra, con i capelli rosa (un omaggio al Kris della Blooming-era?), si illumina mentre controlla le proprie foto sullo schermo LCD della fotocamera. “Ho beccato l’espressione di Kris quando ti ha visto, guarda!”

Eccolo, un primo piano del sorriso stupefatto di Kris. Minseok ridacchia, per poi notare che anche la sua espressione non è che sia tanto normale.

“La foto è venuta fuori eccellente! Come avete fatto?” Minseok è genuinamente impressionato. Dio, davvero non riesce ad affrontare tutto il miscuglio di emozioni che prova, è troppo. “Ah, eccolo, ecco che arriva Jongdae!”

Le ragazze sollevano lo sguardo mentre Jongdae, con il bloc notes stretto al petto, scende dal palco con un’espressione totalmente scioccata.

“QUESTI RAGAZZI TI CONOSCONO!” grida Jongdae, anche un po’ accusatorio, e le ragazze ridono sonoramente. “Come?! Kris ha persino detto qualcosa tipo ‘grazie per prenderti sempre cura di Xiumin!’, e io ero tipo, cosa.”

“Oh mio Dio, Kris che fa il materno,” strilla eccitata un’altra delle ragazze con la fotocamera. La ragazza con i capelli rosa mostra a Jongdae la foto di Kris sorridente, e Jongdae comincia a ridere.

“La sua faccia! È come se fosse lui ad aver incontrato una celebrità! E la faccia di Minseok, oh mio Dio,” Sentendosi preso in giro, Minseok colpisce scherzosamente Jongdae sulla spalla. “Ho una bella foto anche io. È di Minseok che riceve l’autografo di Luhan, e sembra esattamente la locandina di un film da femminucce.”

Tutte le ragazze e Minseok si raggruppano attorno alla fotocamera di Jongdae mentre passa oltre qualche brutto scatto finchè non la trova: uno scatto perfetto, una foto paurosamente chiara del Momento.

Minseok cerca di nascondere all’umanità il suo imbarazzo, perché eccola lì, ora esiste, la prova attuale del suo viso ridicolmente caldo-rosso-stupito di quando ha visto Luhan in carne e ossa per la prima e (probabilmente) ultima volta nella sua vita. Sul suo viso si distinguono venti tipi diversi di infatuazione, è insopportabile.

“Xiumin oppa, sei così ADORABILE!” le ragazze tubano e Jongdae gli ride in faccia e Minseok sprofonda nel pavimento.

“Guardate anche la faccia di Luhan,” fa notare la ragazza bassottina di prima, squittendo. “Questa è come una scena di un amore a prima vista!”

“Ve l’ho detto! Locandina di un film per femminucce!” Jongdae va un po’ troppo d’accordo con queste ragazze. Minseok è preoccupato.




Dopo un bel po’ di tempo, concludono la sessione di autografi, e fingono di salutare le fan. Su loro richiesta, fanno un encore, cantando una versione di Alegria con i versi cantati un po’ da tutti,  e in seguito il loro singolo di debutto, Fortune, che viene accolta dalla folla con entusiasmo. Durante il penultimo ritornello, Luhan lascia che le fan cantino per lui, emozionato dalla potenza di tante voci in coro. 

Wherever you are now, wherever you go tomorrow,” cantano, non così fuori tono come Luhan si sarebbe aspettato, e tutte le emozioni contrastanti di Luhan si concentrano nel suo petto. “I know I will meet you again, because that’s what fate is.”

“Grazie!!” la sua voce è chiaramente strozzata quando grida, e le fans rispondono con un urlo di supporto. Alla fine concludono l’evento, accaldati, sudati, assolutamente felici.

Neanche i Four Seasons vorrebbero salutare, ma devono farlo. Un po’ di tempo viene speso nel backstage, organizzando cose qui e là, cercando oggetti smarriti, ringraziando profusamente lo staff, lavandosi i visi sudati. Poi, il manager li spinge nella macchina a noleggio, ed escono dal cancello posteriore, il quale è pieno di fans che aspettano.

In un gesto di impulso, Kris abbassa il finestrino e grida, “GRAZIE!”

Le fan rimangono sorprese, ma reagiscono positivamente, strillando i loro nomi e cantando in coro ‘per favore tornate!’.

“La prossima volta che lo fai, ti tiro i capelli,” mormora preoccupato il manager quando Kris risolleva il finestrino. 

“Ragazzi! Ragazzi!! Ragazzi!!” Tao rimbalza sul sedile. “C’erano così tante persone! È stato fantastico! Torneremo un giorno, vero? Gege! Vero?”

“Calmati, non abbiamo neanche lasciato il paese ancora,” ride Yixing. “Ma oggi è stato davvero fantastico! Le nostre fan Coreane sono così carine!”

“Tutte le fan più carine sono mie fan,” scherza Kris, un sorriso sfacciato sul viso, e gli altri tre protestano. 

“Bugie! Non hai visto quella con il vestitino verde? La più carina!” obbietta Yixing.

“Io ho molte giovani fan e i bambini sono più carini di ogni altra cosa,” Tao fa una linguaccia. 

Tutti guardano Luhan, che è insolitamente silenzioso, con le mani sulle guance e lo sguardo vuoto. Notando il silenzio, si volta, senza cambiare espressione, e mormora, “Xiumin gege”.

In un momento, tutti si ricordano, e rilasciano varie esclamazioni di sorpresa. 

“Quindi era lui! Non potevo credere ai miei occhi!” confessa Yixing, con gli occhi sgranati per la sorpresa.

“Quando mi ha detto il suo nome, ho chiesto, ‘Xiumin gege del sito?’, e ha detto di sì!” Tao ricomincia a saltare sul sedile, più eccitato di prima.

“Cos’è che dicevi riguardo ad un impiegato? Sembra un adolescente!” Kris sembra oltraggiato, riprovando la sensazione di scioc. “E non è nemmeno paffuto.”

“La sua faccia è paffuta, e chiara,” lo corregge Yixing. “Ah, e c’era anche il suo amico Jongdae!”

“Pensavo che non fosse nemmeno un fan!” confessa Kris. Poi, notando che Luhan sta ancora fissando il vuoto con le mani sulle proprie guance, decide di punzecchiarlo. “Allora, Luhan? Come ti senti ora che hai incontrato il tuo fan numero uno?”

Luhan si volta per fronteggiarlo, con un’espressione di conflitto. Riesce a pensare a molte risposte a quella domanda, ma nessuna è appropriata. Nessuna è nemmeno abbastanza coerente, teme. Dopo un lungo momento di silenzio, un ricordo improvviso gli attraversa la mente, e biascica, “L’ho chiamato ‘raviolo al vapore’.”

Gli altri tre (più il manager) scoppiano in una serie di risate che durano troppo per essere salutari.




Minseok più o meno muore quando torna e guarda meglio i suoi autografi. Jongdae è lì per prevenire la sua morte e per dargli le sue foto.

“Tao ha scritto ‘grazie di tutto’ in Cinese,” dice Minseok, sorridendo da un orecchio all’altro. 

“Per me, ha semplicemente disegnato una macchina fotografica,” dice Jongdae, mostrando il suo bloc notes. Minseok ridacchia. “Tutti loro mi hanno preso in giro per la fotocamera. Luhan mi ha chiamato ‘daepo god’. Yixing o come si pronuncia il suo nome mi ha chiamato ‘chen’ e non ho ben capito il perché ma anche lui ha detto qualcosa circa la mia fotocamera.”

Yixing ha firmato il nome di Jongdae con il carattere di ‘schermo’, e Minseok è un po’ confuso. 

“Come ti ha chiamato Luhan? Minjung ha detto che l’ha chiamata ‘zucchero filato’. Per i capelli, ovviamente,” dice Jongdae, e Minseok solleva un sopracciglio.

“Minjung…?” ripete per prenderlo in giro.

“Sì, la ragazza con i capelli rosa,” sorride Jongdae. “Mi ha dato i suoi contatti, sai, ID di Line e cose così. Cosa, pensavi che non ce la potessi fare?”

“Sei gay, Jongdae!” lo accusa Minseok.

“Non sono gay al cento per cento! Solo al cinquanta per cento, più o meno,” si difende Jongdae, ma ci ripensa subito. “Ora che sono andato ad un fanmeeting di una boyband, forse sessanta per cento. Credo di avere una cotta per Kris. Che è il motivo per cui sono riuscito a parlare con Minjung.” Scrolla le spalle. Poi, Jongdae salta su all’improvviso, gridando, e facendo cagare addosso il maggiore.

“Cosa?!” Minseok abbraccia i suoi album fotografati protettivamente, con gli occhi spalancati.

“IL BANNER!” Jongdae si porta una mano in fronte, e Minseok non riesce a capire. “Mi sono dimenticato di tenere il banner sopra la tua testa!! Dio, ho perso l’occasione della mia vita!”




Nella sala d’attesa dell’aereoporto, circa venti minuti prima di imbarcarsi per tornare in Cina, tutti i membri dei Four Seasons entrano velocemente in internet e cercano i risultati del loro fanmeeting.

Il primo sito in cui entra Luhan è, nonostante tutto, CXQD_love. È contento di vederlo pieno di foto di loro che si esibiscono, brillando sul palco; Jongdae è sorprendentemente un fotografo d’azione
eccellente. Ci sono un paio di messaggi, che, per la prima volta, vengono ignorati da Luhan. Non riesce a concentrarsi ora. 

La sua attenzione è rivolta a una serie di foto della sessione di autografi. La prima foto che vede è una nella quale Kris ha un’espressione Estremamente Sorpresa E Compiaciuta, e Luhan ride sonoramente, divertito dall’espressività sul quel viso. La sua risata muore in fretta, comunque, quando vede per cosa – chi – è sorpreso Kris. 

Lui.

Invece del solito disclaimer ‘photo by: Jongdae’, la descrizione dice:

photo by: winterhascome. E ci sono io di nuovo, scusateㅠㅠ

No. No, no, no.

La successiva mostra un Tao che sorride smagliantemente, e ha una descrizione simile. Ho rovinato la foto ancoraㅎㅎ. Un’altra in cui Yixing lo guardava con gli occhi sgranati, e i credits andavano a ‘taomania’. Ah, sono ancora ioㅋㅋ.

Poi, una foto perfettamente nitida di lui e Luhan. Minseok. Sembra sia stata scattata quando Luhan aveva chiesto il suo nome, perché la sua espressione... è più che scioccata, è – stupefatta. E affascinata. E rapita. Che diavolo.

photo by: Jongdae. Nel caso vi stiate chiedendo chi sia lo stupido ragazzo basso – sono ioㅋㅋㅋ

No. No, non può essere!

Sotto la foto, c’è un messaggio che sembra provenire da Jongdae.

Dove sono le mie foto, Minseok!!! ㅋㅋㅋ

La risposta è:

Calmati!!! Mi lasceresti respirare?? ㅋㅋㅋㅋ ah, comunque, se Jongdae vi ha fatto qualche foto oggi, le ha postate tutte sul suo blog, bigskyblues. Andate a controllare! Se pensate che abbia dimenticato qualcosa, tormentatelo! ㅋㅋ

Luhan apre il blog in un’altra scheda, curioso, lasciandoselo per dopo. Continua a scendere ancora un po’, trovando la foto di un album autografato. Una copia first press di Fortune. Luhan riesce a riconoscere la propria scrittura.

In senso orario: Luhan, Yixing, Tao, Kris.

Luhan: raviolo al vapore ~. a Xiumin, da Luhan dei Four Seasons! [nota: ha scritto ‘Xiumin’ come ‘bellissima giada’!! ㅠㅠㅠㅠ]

Luhan smette di leggere un momento per capire: aveva usato quei caratteri inconsciamente.

Yixing: Shumin, grazie per essere un fan! Da Yixing.

Tao: XIUMIN gege! Grazie di tutto! Da Kung Fu Panda, Tao [nota: Tao ha detto che legge questo sitoㅠㅠ Tao, se leggi questo, sappi che dovrei essere io a ringraziartiㅠㅠㅠㅠ]

Kris: Giovane Xiumin! Non sei per niente vecchio. Grazie per supportare i
Four Seasons. Kris. [nota: un segreto: in realtà sono più grande di Krisㅠㅠ mi dispiace Kris, il mio viso ti ha ingannatoㅠㅠ]

“Non può essere molto più grande di te,” Luhan salta per la voce improvvisa. È Kris, che spia da sopra la spalla di Luhan, nonostante abbia il proprio telefono in mano. “Stavo sbirciando, scusa.”

“Ho notato,” dice Luhan, un po’ più acido di quanto non volesse. “E non lo è probabilmente. Sembra sulla ventina. Non può avere più di venticinque anni.”

“Mm,” Kris annuisce , poi lancia uno sguardo furtivo al viso di Luhan. “Sei stranamente silenzioso oggi. Sin da dopo l’evento, dico. Solitamente, controlleresti il sito con Yixing.”

È vero. Luhan sospira, inclinando leggermente la testa. “Sì. Penso di essere solo stanco. Ho sfruttato tutta la mia energia all’evento.”

Kris annuisce ancora, comprensivo, e non dice niente per un momento. “Prenditi cura di te,” dice alla fine, tornando a sedersi accanto a Tao per navigare in internet con lui. 

Luhan sospira ancora, scuotendo la testa, cercando di rimettersi in sesto. Cambia scheda, decidendo di controllare il blog di Jongdae.

È stato uno sbaglio probabilmente, perché la primissima foto è un suo ritratto: un grande, nitido ritratto di Minseok – Xiumin – con in mano il suo album Fortune autografato e con un sorriso smagliante sul viso. La descrizione dice: A Fan’s Happiness, by Kim Jongdae.

Luhan chiude lo schermo del suo portatile con un po’ troppa violenza. Dopo qualche secondo, comunque, lo riapre, fissando la foto con un rossore che gli colora le guance.

Che c’è che non va in lui?!





La settimana dopo l’evento procede con un Minseok che si sente terribilmente vuoto dentro.

“Ho bisogno di un lavoro,” si lamenta con Jongdae mentre l’altro gli sistema il cappello in testa. Minseok sta facendo da modello per il nuovo progetto di Jongdae sullo stile delle fan, dato che l'amico non vuole sia incentrato solo sulle ragazze e che Minseok è l’unico fanboy che conosce. 

“Cercalo! Tutto quello che hai fatto da quando ti sei laureato è stato avvilirti e vivere su internet,” lo accusa Jongdae, passandogli un paio di occhiali da sole rosa quadrati. “Sai cosa dovresti provare? Alberghi. Minjung lavora in un albergo a Gangnam e dice che assumono tutto lo staff multilingua che riescono a trovare. Tu conosci abbastanza il Mandarino per passare come bilingue, quindi io dico di tentare.”

“Minjung sshi lavora in un albergo?” si acciglia Minseok, mettendosi gli occhiali. “Con i capelli rosa e tutto?”

Jongdae scrolla le spalle. “Le chiederò di aiutarti. Hai bisogno di soldi per continuare a fanboyeggiare, dopotutto.” Finisce di sistemare l’outfit di Minseok, e sorride mentre torna alla macchina fotografica. “Non è così, baozi?”

“Non avrei mai dovuto insegnarti quella parola,” grugnisce Minseok.





Luhan raggiunge un conclusione: sta sperimento una ‘celebrity crush’ su Xiumin.

Questa conclusione fa calmare il suo cuore. Finalmente la smette di imbronciarsi, torna ad essere il solito giocherellone, si allea con Yixing per tormentare Kris, coccola Tao e lo bulla subito dopo. L’unica differenza nella sua vita di ogni giorno post-Corea è che adesso, ogni notte prima di andare a dormire, controlla CXQD_love e poi bigskyblues con il cuore frastornato e agitato. 

C’è una risposta ad un messaggio in bigskyblues:

Le tue foto di Xiumin oppa sono cooooosì belle! Dovete essere davvero dei buoni amici ^^

La risposta:

Sì, siamo amici sin dai tempi del liceo... molto tempo fa quindiㅋㅋ non è adorabile? Peccato che sia impegnato ~

Luhan mette il broncio, sentendo bolle di gelosia ruggire nel petto, ma non è più spaventato da questa sensazione. È arrivato ad accettarla, dato che Xiumin è una persona sia carina che simpatica, è più che normale che Luhan provi una sorta di ammirazione per lui, quindi abbraccia la teoria della celebrity crush, sebbene suoni ironico persino alle sue stesse orecchie.

Il blog è pieno di foto di Xiumin, sembra che Jongdae abbia iniziato qualche progetto che ha a che fare con lo stile delle fan dei Four Seasons. Gli scatti sono davvero buoni – Luhan è giunto alla conclusione che Jongdae sia davvero un fotografo di talento – e Luhan è sempre grato per le nuove foto che vanno a riempire la sua cartella di Xiumin nel suo hard disk. 

Con gli occhi pesanti per la stanchezza, Luhan aggiorna la pagina un’ultima volta prima di andare a letto. Nota un nuovo messaggio su bigskyblues.

Xiumin oppa, impegnato? Con chi? Con te? ㅋㅋ

Luhan legge la risposta un po’ troppo avidamente, e diventa vittima della sorpresa.

Certo che no!! ㅋㅋㅋ Min e io siamo solo amici! È impegnato con Luhan dei cxqd, ovviamenteㅋㅋㅋㅋ

Quella notte, Luhan si addormenta con un sorriso sulle labbra.





Prevedibilmente, Minseok riesce ad ottenere il posto nell’albergo in cui lavora Minjung. Iniziano a lavorare insieme alla reception, Minjung indossa una parrucca nera corta che non le dona molto.

“Non mi avrebbero mai assunta se avessero saputo,” gli confessa. “Anche se sarebbero stati bene con l’uniforme.”

Indossano camicie bianche e delle giacche blu identiche ma, mentre Minseok porta dei pantaloni neri e delle scarpe informali, Minjung indossa una gonna blu e dei mocassini. Passano il loro pomeriggio a dare il benvenuto agli ospiti, a fare conti,a risolvere problemi e a parlare dei Four Seasons nel tempo libero. Minseok alla fine confessa che agli inizi idolatrava leggermente Minseok.

“Voglio dire, sai tutto su di loro!” si giustifica bevendo un caffè, e Minseok è un po’ imbarazzato. “Tu sei L’Autorità per tutto ciò che riguarda i Four Seasons, per me e per molte altre persone. E poi, sei gentile. Penso che tutti quelli che ti seguono abbiano o abbiano avuto una cotta per te in un certo momento della loro vita.”

“No, non dire così,” nasconde il viso per l’imbarazzo.

“Pfff, non essere così timido. Hai lavorato sodo,” gli dà un pugno scherzoso alla spalla. “Per quanto ne sai, qualcuno potrebbe creare un fanbase per te. Alcune mie amiche stanno pensando di farlo, perché shippano te e Luhan da morire.”

Minseok si affoga col tè, ed è solo per pura fortuna che non si sporca l’uniforme. Tossisce, facendosi male alla gola. “Cosa.”

“Già, shippare significa—”

“No, so cosa vuol dire,” la interrompe, tossendo ancora un po’. “È solo che—perché qualcuno dovrebbe prendersi la briga…”

“Sareste davvero carini insieme, se ti è di consolazione,” Minjung scrolla le spalle, e Minseok pensa che sia leggermente rosa in viso. “C’è anche quella foto, quella che Jongdae ha fatto all’evento. Sembravate sinceramente colpiti l’uno dall’altro.” Minseok ride alla possibilità che Luhan, Il Luhan, potesse essere rimasto anche solo leggermente colpito da lui. “E poi, hai detto tu stesso che usciresti con lui.”

“Quando l’ho detto?” Dopo averci riflettuto un momento, Minseok ricorda l’accaduto. “Oh! Non è quello che ho detto. Ho detto che non l’avrei rifiutato, ma solo perché chiunque rifiuti Luhan è fuori di testa.”

“È la stessa cosa,” Minjung alza gli occhi al cielo. “Jongdae aveva ragione. Non vuoi ammettere di essere gay.”

“Jongdae dovrebbe comprarsi uno specchio!” accusa Minseok, oltraggiato, e Minjung ridacchia maliziosa.




I Four Seasons sono nel bel mezzo di un’importante riunione con il CEO della loro compagnia. Tutti loro sono seri mentre il presidente continua a parlare delle loro vendite degli anni passati, e il manager sta sudando. Eppure, Luhan non riesce a prestare attenzione, perché tutto quello a cui riesce a pensare è Xiumin, Xiumin, Xiumin.

Pensa alle sue guance piene, al suo grazioso mento, alle sue labbra adorabili. Pensa anche ai suoi occhi, a come quegli occhi fossero così luminosi e grandi quando si erano incontrati all’evento, a come fossero così espressivi in quegli scatti che aveva fatto Jongdae. Luhan pensa a come fossero carine le sue ciglia in alcune delle foto postate su bigskyblues, e poi viene riscosso dai suoi pensieri da un calcio allo stinco. Kris lo sta guardando, ovviamente arrabbiato, e Luhan si ricompone velocemente e fa del suo meglio per rimanere attento. 

“… in Tailandia, e con il recente successo dell’evento in Corea, sono portato a pensare …”

Ah, sì, l’evento in Corea. Luhan ricorda ogni dettaglio di esso. No, aspetta, si sta di nuovo distraendo, smettila, Luhan, stai diventando ridicolo. Si immagina Xiumin che gli dice quelle parole, con le mani sui fianchi. Smettila, Luhan, stai diventando ridicolo. E poi solleva una delle sue folte sopracciglia, sorridendo. 

“Luhan,” Kris lo chiama all’improvviso, e Luhan salta dalla sedia. “Cosa ne pensi?”

Luhan sbatte le palpebre. I suoi compagni, il manager e il CEO lo stanno guardando con aspettativa, e Luhan non ha nemmeno idea di cosa abbiano chiesto. “Oh,” sbatte nuovamente le palpebre. Beh, visto che verrà preso in giro comunque, tanto vale rischiare. “Penso sia fantastico! Voglio dire, abbiamo fatto molti progressi, giusto? Sarebbe un bel passo avanti. Dovremmo farlo.”

Con sua sorpresa, nessuno ride, nessuno dice niente. Annuiscono, come se quello che ha detto avesse senso.

“Come pensavo. Se non lo facciamo ora, potremmo perdere una grossa opportunità.” Il loro CEO annuisce ancora, sorridendo prima di alzarsi. “È deciso allora. Terrò un incontro con i produttori e vi farò sapere il risultato il prima possibile. Grazie per il vostro tempo.”

Luhan non ha la più pallida idea di che cosa stia succedendo mentre saluta, ed è solo quando è sicuro di essere fuori dalla portata d’udito del CEO che chiede a Kris, “Cosa abbiamo appena accettato di fare?”

“Lo sapevo! Non stavi prestando attenzione per niente!” sibila Kris, infastidito. Luhan fa un’espressione per la quale è sicuro che sarà perdonato, e funziona, come sempre. Con un sospiro, Kris racconta a Luhan le buone notizie.




Jongdae riceve un’inaspettata email nella sua casella di posta di lavoro. Raramente usa quell’account, di solito riceve email solo da persone per cui ha lavorato da free-lance in passato e che vorrebbero assumerlo ancora, per foto promozionali di cibo o cose così. In passato, Jongdae si chiedeva se la ragione per cui non veniva contattato per nuovi incarichi era la dimensione dei caratteri nel suo sito portfolio. Forse erano troppo piccoli? Forse qualcuno voleva assumerlo ma non capiva come? Ma questa è un’altra storia.

Riceve un’email inaspettata da un mittente sconosciuto, intitolata semplicemente “Offerta di lavoro”. La apre in un batter d’occhio, era sempre stato un fan delle offerte di lavoro. Ha qualche difficoltà a leggere il contenuto, ma, quando ci riesce, rimane a bocca aperta. 

“Porca merda,” vorrebbe telefonare a Minseok immediatamente e dirgli tutto, ma l’ultima frase della mail è ‘per favore mantienilo segreto’ quindi si limita a sedersi sul letto e mormorare “porca merda” tra sé e sé.




Quando il direttore dell’albergo aveva pregato Minseok di scambiare il turno di notte con un suo collega, Minseok aveva accettato senza obiezioni. Non è un grande sacrificio per lui, e il direttore, un alto uomo ricurvo che si preoccupa troppo per tutto, gli ha promesso di pagargli un extra per il piccolo inconveniente.

“Mi stai davvero salvando, Minseok sshi,” dice, sudando e muovendo nervosamente le mani. “Nessuno dei dipendenti notturni ha un Mandarino passabile, e l’altra settimana abbiamo ricevuto una prenotazione da qualche persona importante. Un gruppo, sei o qualcosa del genere.”

“Sembra un bel guaio,” anche Minseok comincia a innervosirsi.

“Enorme,” annuisce il direttore, usando un fazzoletto per asciugarsi il sudore dalla pelata, e se ne va.

Quando arriva il giorno di tale scambio, ad ogni modo, Minseok si rende conto che forse avrebbe dovuto rifletterci più a fondo. Sono le due di notte, è assonnato e annoiato, e non può nemmeno distrarsi con qualche chiacchiera perché non conosce l’uomo con cui sta lavorando al momento. La loro conversazione fino ad ora è stata ‘Buona sera, sono Kim Minseok, rimpiazzerò Lee Jaewoon per stanotte’ e ‘Piacere di conoscerti, spero andremo d’accordo’. Minseok ha già bevuto due tazze di caffè e si sente ancora un po’ fuori di sé quando finalmente le importanti persone Cinesi arrivano.

Sì, sono decisamente molti, tutti vestiti di nero e con degli occhiali. Minseok è intimidito, e si volta verso il collega per chiedergli un favore veloce, ma l’altro uomo è scomparso. Minseok è rimasto da solo con le importanti persone Cinesi. Uno di loro, che sembra un normale impiegato ma che è ovviamente molto più ricco, si avvicina a Minseok, togliendosi gli occhiali da sole.

“Chiedo scusa,” dice fermamente. “Io stanza.”

Minseok sbatte le palpebre, e concentra le proprie energie. Poi dice in Mandarino, “Potete parlare in Mandarino con me, se vi sentite più a vostro agio.”

“!!!” l’uomo importante è piacevolmente sorpreso. “Non sapevo parlassi Cinese! Sono così sollevato! L’ultima volta che sono venuto in Corea …”

E dice qualcosa che Minseok non è sicuro di aver capito, ma presta attenzione educatamente, cercando di non farsi intimidire.

“Non sono molto bravo, ma potrei essere d’aiuto,” prega Dio di essere stato educato. Poi tira fuori la prenotazione che gli ha consegnato prima il direttore, aprendola per controllare. 

“Due stanze, giusto? Una due singoli, una due doppi,” chiede Minseok, e l’uomo conferma. Di solito avrebbe letto a voce alta i nomi degli ospiti, ma i caratteri cinesi stanno ondeggiando davanti ai suoi occhi stanchi. “Potreste confermare i nomi per me, per favore?”

L’uomo procede, e concludono le formalità senza intoppi. Apparentemente contento che Minseok possa comunicare con lui, l’Uomo Importante gli racconta ogni sorta di storia circa i suoi viaggi in Corea, ma Minseok non capisce più del necessario perché la sua comprensione del Cinese parlato non è esattamente al top. È in grado, comunque, di avere una piccola conversazione con l’uomo, cosa che sembra compiacerlo.

“Allora, è tutto confermato,” Minseok sorride dopo aver controllato le carte per la firma dell’uomo. “Vi accompagno alle vostre camere.” Minseok cerca il suo collega nella parete di vetro dietro di sé, ed è abbastanza fortunato da trovarlo; prova a comunicare telepaticamente con lui. Potresti per favore stare qui un momento? Magicamente, sembra funzionare, e l’uomo non solo arriva al bancone ma aiuta anche Minseok con i il carrello dei bagagli. Sono più che altro zaini a spalla, ma comunque pieni di cose pesanti, quindi Minseok è grato per la mano di aiuto.

La salita è un po’ imbarazzante, perché tutti stanno completamente in silenzio. Là, di fronte a tutte quelle persone che non conosce e con le quali può a malapena parlare, Minseok si sente irragionevolmente nervoso. Ci mettono anche un bel po’ tra l’altro. La loro stanza è al tredicesimo piano.

“Ecco le singole,” Minseok apre la porta, e solo due degli uomini lo seguono; quello che ha parlato con lui al bancone e un uomo paffuto sulla quarantina. “Qui c’è il bagno, e qui l’armadio. Potete cambiare la temperatura qui, ed ecco il telecomando della TV …” etc, etc, Minseok recita tutto doverosamente, quelle ore e ore di studio di Mandarino sono servite a qualcosa. Lascia che gli uomini prendano i loro zaini dal carrello, si inchina, e lascia la stanza per guidare gli altri al loro destino. Sono quattro, ed anche più intimidatori degli altri due, perché tutti loro indossano occhiali da sole, cappelli (di ogni tipo) e uno di loro sta persino indossando una mascherina.

“Ecco la camera con due doppi,” rinizia Minseok, guidandoli dentro la stanza. I suoi movimenti sembrano fiacchi persino a se stesso. Potrebbe aver bisogno di un’altra tazza di caffè dopo aver finito. “Qui c’è il bagno, e qui l’armadio …” etc etc. “… potete chiamarci da qui digitando zero-zero-uno. C’è una guida completa su come usare il telefono nel cassetto. La password per il wi-fi è attaccata alla finestra.” Potrebbe aver finito. Minseok sbatte velocemente le palpebre, cercando di riscuotersi da sonno. Pensa di aver finito. “C’è qualcosa che vorreste chiedere?

Gli uomini mormorano una risposta negativa, a quanto pare ancora più stanchi di Minseok. Minseok sorride, schiva due di loro per arrivare al carrello dei bagagli, per poi cominciare a scaricarlo. 

“Ah, la mancia,” sente dire da uno di loro.

“Oh, non è necessario!” li rassicura velocemente Minseok, chiedendosi se avesse usato i toni giusti. Fa loro il suo sorriso da miglior impiegato del mese, sperando di coprire qualsiasi errore avesse commesso. “È un mio piacere servirvi. Se avete qualche problema o domanda, chiamatemi e vi aiuterò.”

“Grazie,” dicono in coro i quattro, inchinandosi. Minseok ricambia l’inchino.

“Conosci qualche ristorante che possa essere aperto a quest’ora?” chiede uno di loro, afferrando il proprio zaino dal pavimento.

Minseok pensa, contraendo le labbra per abitudine. Non conosce bene il posto, specialmente non a quest’ora, quindi decide di dire, “Non saprei. Ma posso portarvi la cena in camera.”

L’uomo è apparentemente confuso. Inclina la testa in un movimento familiare a Minseok, dato che anche lui lo fa spesso. “Servizio in camera?”

A corto di risposte migliori, Minseok annuisce. “Non è usuale, ma, se non vi dispiace il nostro cibo…” Minseok vuole aggiungere qualcosa tipo ‘sembra che abbiate fatto un lungo viaggio’ ma sta incominciando a incespicare con le sue conoscenze di Mandarino, e decide che è meglio di no.

“Ci farebbe piacere. Grazie,” quello più vicino alla porta sorprende Minseok parlando in Coreano. Minseok gli è grato, anche perché sembra stanco morto. 

“È un mio piacere,” risponde in Coreano Minseok, per poi andarsene, promettendo di essere di ritorno in pochi minuti.

È decisamente inusuale offrire il servizio in camera a quell’ora, ma Minseok non potè fare a meno di sentirsi in pena per loro. Afferrando una tazza extra-large di caffè, prende la chiave dalla scatola segreta nello stanzino dello staff e apre la cucina dell’albergo. 

Minseok è un cuoco decente, anche quando i suoi sensi sono offuscati dal sonno e, dopo, da un eccesso di caffeina. Prepara un veloce piatto di Kimchi, erbe, qualche bistecca e un po’ di riso avanzato, sperando che non facessero caso alla poca creatività, e ruba un po’ di succo dal frigo. È abbastanza buono da essere servito, almeno secondo Minseok, quindi si dirige al tredicesimo piano sicuro di sé, bilanciando il grande vassoio sulle sue piccole ma forti mani.

Suona il campanello con il naso, sperando di non svegliare nessuno. Ci vuole un po’ di tempo prima che qualcuna finalmente risponda, e annuncia, “Servizio in camera,” a voce bassa, perché la camera è completamente al buio ed è sicuro che qualcuno stia già dormendo.

“Ah, grazie,” quello che ha risposto alla porta si fa avanti per aiutare Minseok con il vassoio, e la luce inonda lo sconosciuto. Non ha gli occhiali e il cappello ora, quindi il suo volto può essere visto completamente, e Minseok smette di respirare. “Grazie per esserti... scomodato…”

Minseok lo sta fissando. Sì, lo sta facendo, e non può fare a meno di farlo. Lo sconosciuto è la copia sputata di Luhan, Il Luhan, Luhan dei Four Seasons. Gli stessi occhi rotondi, le stesse labbra delicate, le stesse sopracciglia folte. Persino la stessa forma del viso. Minseok sbatte le palpebre, rendendosi conto improvvisamente che lo sta fissando, e si prende a schiaffi mentalmente. Poi sorride, più entusiasta che professionale. “N-nessun problema! È un mio piacere. Spero che il cibo sia buono.”

Lo sconosciuto annuisce, fissando Minseok. Probabilmente pensa che Minseok sia uno strambo per averlo fissato e poi essere arrossito furiosamente, ma non è colpa di Minseok, non può controllare le sue reazioni biologiche al viso di Luhan. Signore, e se fosse veramente Luhan? E se quegli altri tre fossero il resto del gruppo, e fossero venuti in Corea per qualche ragione misteriosa di cui Minseok non sa niente nonostante conosca persino le date di nascita delle madri?

“Um,” dice lo sconosciuto che potrebbe essere Luhan, e il cervello frenetico di Minseok sta incominciando a trovare anche la voce simile a quella di Luhan – oh no, lo sta fissando di nuovo e lo sconosciuto lo sta fissando e si stanno fissando a vicenda senza dire niente. Questo non è mai accaduto a Minseok, non è mai stato imbarazzato con un ospite, non sa cosa fare, questo non c’è nella guida! L’ospite si lecca le labbra. “G-grazie.”

“Nessun problema, grazie,” blatera Minseok prima di inchinarsi. “Se avete bisogno di me, chiamate. Buonanotte.”

Lascia lo sconosciuto immobile sulla porta, con il vassoio in mano, e non riesce, per l’amor del cielo, a smettere di arrossire, persino dopo essere tornato nella hall.

Il suo collega è preoccupato per la sua faccia, a quanto pare. “Cos’è successo?”

Minseok vuole rispondere ‘Credo di star vivendo in una fanfiction’ ma, invece, dice, “Niente.”




Luhan rimane fuori con il vassoio in mano per circa due minuti, perché non può credere ai suoi occhi.

“Luhan?” sente che Yixing lo chiama dal letto, dove è sdraiato e quasi addormentato. “Va tutto bene là fuori?”

“Io—Yixing,” corre improvvisamente nella stanza, facendo quasi cadere il succo, con la voce impanicata. “Yixing, Yixing. Yixing.”

“Che succede?” gli istinti da leader di Kris hanno vibrato a quanto pare, perché si è svegliato. 

“Credo di aver appena parlato con Xiumin gege,” annuncia Luhan, terrorizzato.

Kris guarda il vassoio. “Cibo?” Probabilmente non si ricorda se hanno ordinato o meno il servizio in camera.

Yixing si acciglia. “Vuoi dire in sogno?”

“Penso sia quel ragazzo, quello che ci ha portato i bagagli e tutto,” spiega Luhan esasperato, posando il vassoio sulla prima superficie piana che trova. “La sua faccia, avete visto la sua faccia?”

“No, immagino. Ad essere onesti, gli stavo guardando il culo,” confessa assonnato Yixing, e Luhan quasi gli lancia un broccolo. “Aspetta, pensi che sia Xiumin gege del sito?!” si risveglia improvvisamente dalla sua trance.

“Ha gli stessi occhi e labbra piccole e guance tonde e denti piccoli, Yixing, deve essere lui,” è un miracolo che Tao stia ancora dormendo nonostante tutto il rumore. “E mi ha guardato ed è arrossito!”

“Oh, wow,” Kris sta seguendo Luhan meglio di Yixing, sebbene non sia la persona con cui il ragazzo sta parlando. Luhan pensa stia per dire qualcos’altro, ma non lo fa.

“Cosa faccio?” insiste Luhan, bisognoso di direzioni.

Yixing pensa, mettendosi un po’ del cibo in bocca. Mormora sonoramente in apprezzamento. “Non so cosa sia, ma è buono,” commenta prima di mangiare il resto. 

“Parlagli e basta?” suggerisce Kris.

Luhan e Yixing lo guardano male.

“Forse se ti comporti come se niente fosse successo…” inizia Kris, ma si interrompe da solo “No, sembra essere un buon dipendente, discreto e tutto. Non ci si avvicinerà.”

“Dovrebbe semplicemente chiamarci e chiedere ‘scusate, siete i Four Seasons?’ o qualcosa del genere,” sospira Yixing, dispiaciuto per quanto fosse complicata la situazione. “Non ci dispiacerebbe.”

Il telefono squilla.

I tre lo guardano con gli occhi sgranati per cinque secondi. Poi, quando squilla per una seconda volta, si avventarono su di esso, Yixing per poco non fece cadere il vassoio. Kris vince la corsa. “Pronto?”

Luhan e Yixing guardano la conversazione in silenzio. “Sì,” Kris sta usando il Cinese. Forse è il loro CEO. Anche se è nella porta affianco con il loro manager, potrebbe aver pensato che fosse troppo faticoso alzarsi. “Non preoccuparti, il nostro Luhan lo porterà giù per te,” Luhan ansima un ‘con chi stai parlando’, Yixing sussurra un ‘di cosa stai parlando’. “Non preoccuparti, non ci dispiace. Grazie.” Riattacca.

“In cosa mi hai appena cacciato?” Luhan afferra il braccio di Kris. Il più alto ha un’espressione indifferente sul viso, ma i suoi occhi brillano maliziosamente.

“Era Kim Minseok della reception, ha detto di chiamarlo una volta finito di mangiare così avrebbe potuto ritirare il vassoio,” dice Kris. “Gli ho detto di non preoccuparsi perché il nostro Luhan lo avrebbe portato giù per lui.”

“Bravo!” applaude forte Yixing, e Tao grugnisce nel sonno. “Come ci si aspetterebbe dal nostro leader!”

“Dio, Yifan, tu mi odi,” Luhan si porta le mani in faccia, pronunciando il nome cinese raramente usato da Kris. “Cosa dovrei dirgli? ‘Ciao, tu conosci me, io conosco te, rotoliamo’?”

“Beh, questa suona come una frase da rimorchio,” Kris fa notare l’ovvio.

“Orribile!” Yixing ride con la bocca disgustosamente piena. 

“Grazie per l’aiuto,” grugnisce Luhan, mangiando una cucchiata di cibo per distrarsi. Mormora. “È buono!”




Minseok è un fascio di nervi alla reception. Il suo collega della notte sta facendo un pisolino – o nascondendosi, Minseok non lo sa – nello stanzino dello staff, cosa buona, dato che Minseok sta quasi uscendo di testa.

Il nostro Luhan può portarlo giù per te.

Minseok controlla nervosamente il proprio riflesso sul lucido marmo del bancone. La sua mente non riesce a capacitarsi della situazione, o probabilmente sarebbe più nervoso, ma, per quello che vale, il suo cuore sta battendo così velocemente e così forte che gli sta impedendo il senso dell’udito. 

Il familiare ding dell’ascensore riecheggia nella hall. Minseok salta, cercando di sembrare naturale, ma tutto quello che sta facendo è spostare delle carte qua e là. Come per torturarlo, le carte gli cadono di mano. Imprecando in silenzio, si inginocchia per raccoglierle.

“Um—”

“Sì!” Minseok vuole alzarsi, ma sbatte forte sul bancone. Un dolore lancinante gli attraversa la testa. “Ouch…”

“Stai bene?” Ci sono delle mani che lo aiutano a rimettersi in piedi, e, quando Minseok riesce ad alzarsi, vede che è Luhan ad avere le proprie mani sulle sue braccia, le sopracciglia incurvate per la preoccupazione. Il battito di Minseok diventa assordante.

“Sì, scusa, scusa, ho sbagliato,” si rende conto di star blaterando. Nota il vassoio sul bancone e fa per afferrarlo. “Grazie mille per l’aiuto. Aiutarmi! L’aiuto. Grazie.”

“Va bene se parli Coreano con me,” dice Luhan, ridacchiando. Minseok si sente stupido. 

“Certo. Scusa. Sono, um, nervoso,” confessa, con le guance in fiamme, e una piccola risatina sfugge dalle sue labbra. Decide di puntare gli occhi sul vassoio.

“È tutto okay. Conosco questa sensazione molto bene.” Decisione abolita. Minseok solleva lo sguardo, cercando di scoprire il significato di quelle parole studiando l’espressione di Luhan. Il ragazzo si sta mordendo un labbro, come per trattenere una risata. “Ti volevo incontrare da molto tempo, a dire il vero.”

Minseok lo fissa con espressione indecifrabile. “Dovrebbe essere la mia battuta, però,” si acciglia, con un risatina incredula.

“No, davvero! Io, um, leggo il tuo sito,” Luhan scrolla le spalle, apparentemente imbarazzato. “E suona male, perché, wow, passo le mie notti a leggere cose su di me. Ma, sì, lo faccio. Ti seguo sin dal nostro debutto sai.” Luhan ride, e aggiunge, “il mio debutto e anche il tuo.”

“Mi stai prendendo in giro,” mormora Minseok, incantato da quanto timido il suo idol più grande di sempre sia parlando con lui, Kim Minseok, l’uomo più ordinario del paese. Luhan scuote la testa.

“Sono serio.” Annuisce, il sorriso si trasforma in un leggero ghigno. “Posso chiacchierare un po’ con te? Anche se sei in servizio e tutto.”

“Oh, certo! Questo non è il mio solito turno, a dire il vero. Io ho il turno del pomeriggio, ma il direttore ha chiesto un aiuto per stanotte,” biascica Minseok, ancora tenendo il vassoio, notando vagamente che le nocche gli fanno male. “Um, ti andrebbe di venire in cucina con me? Devo lasciare questi lì, ed è un bel posto quando è vuoto, immagino, quindi…”

Luhan non solo accetta il suo strano invito ma lo aiuta anche a portare i bicchieri che minacciavano di cadere a terra. Per completare il tutto, si offre persino di aiutare Minseok a lavare i piatti, e finiscono per lavarli fianco a fianco; il fan e l’idol, il ragazzo normale e la superstar. Minseok si sente intorpidito, in un certo senso. È difficile per lui credere che stia davvero accadendo.

“Allora, lavori in un albergo,” commenta Luhan dopo un momento di silenzio imbarazzante. “Non me lo aspettavo, sinceramente.”

“Non sono il tipo di ragazzo da albergo?” scherza Minseok, incrociando lo sguardo di Luhan con il proprio per un istante. Lentamente, sta uscendo dall’iniziale stato di isteria, scivolando in una specie di passivo fermento confortevole. 

“Ad essere onesti, no,” Luhan fa una smorfia. “Le persone da albergo sono noiose e ordinarie, per la maggior parte.”

“La pensi così?” Minseok ride, pensando a Minjung. “La ragazza con la quale lavoro nel pomeriggio ha i capelli rosa, sai.”

“Una permanente rosa?” chiede Luhan con tono di scherno. 

“Una permanente rosa,” annuisce Minseok, con sorpresa di Luhan. L’idol lo guarda con un’espressione mista di impressione e disgusto. “A lei sta bene! Ma indossa una parrucca quando è qui. Per non scioccare gli ospiti, immagino.”

“Per lavorare in un hotel, deve rendersi anonima,” fa notare Luhan, scuotendo la testa. “Le permanenti rosa mi ricordano Kris.”

“Blooming-era,” aggiunge Minseok, e se ne pente subito dopo perché non vuole far sentire Luhan a disagio comportandosi come l’hardcore fan che in realtà è. “Ho un poster sul mio muro. Bei vecchi tempi.”

“Deve essere davvero una brutta vista svegliandosi,” Luhan ride sonoramente, gli occhi scompaiono nel suo famoso sorriso a luna crescente, quello che Minseok ha visto così tante volte in video. “La permanente rosa di Kris, le lenti a contatto verdi di Tao. E quegli smoking-reggiseno. Dio, abbiamo esagerato quella volta. Doveva essere tipo una specie di invasione aliena.”

Minseok ride, strofinandosi gli occhi, che cominciano a bruciare per la stanchezza. “È davvero una visione.”

Luhan è apparentemente divertito. Poi, dopo una pausa, chiede, “Lavorare in un albergo è il tuo sogno o qualcosa del genere…?”

“Non proprio,” Minseok scuote la testa. “Sto solo provando vari lavoretti al momento. Mi sono laureato qualche mese fa quindi avevo troppo tempo libero.”

“Oh! Cosa hai studiato?” Luhan sembra sinceramente interessato, cosa che imbarazza Minseok.

“Ingegneria Urbana,” hanno quasi finito e, per la prima volta nella sua vita, Minseok desidera ci siano altri piatti da lavare. 

“Ooh, che nobile!” si complimenta Luhan, risciacquando l’ultimo piatto mentre Minseok lava il lavandino. Si asciuga le mani sui pantaloni prima che Minseok possa offrirgli un asciugamano. “Questo è più da te, immagino.”

“Come mai?” Minseok si acciglia leggermente, conducendo Luhan verso la hall. Non vuole salutarlo proprio ora: è un’occasione che capita una volta nella vita, dopotutto.

Luhan scrolla le spalle. “Non lo so. Sembri uno con spirito d’iniziativa. Ma perché ingegneria urbana, nello specifico?”

Chiacchierano per un bel po’, Luhan seduto su una delle poltrone, Minseok al bancone. Parlano di piani urbani, di disastri naturali e film sull’apocalisse, delle loro celebrità preferite, di moda, e dei tempi della scuola. Minseok parla molta della sua sorellina e dei suoi amici, e Luhan parla molto della sua famiglia e degli altri membri. È incantevole. Minseok trova talmente tanta familiarità nei gesti di Luhan che non ha alcun dubbio che il Luhan che conosce, il Luhan che sale sul palco e canta in TV, sia lo stesso Luhan che si nascondeva nel bagno delle ragazze con le sue amiche durante la pausa pranzo a scuola.

“Era l’unico posto sicuro in cui potessi parlare di boybands,” si giustifica Luhan, con il broncio, quando Minseok ride. A quel punto, è molto tardi, ed entrambi stanno per collassare dalla stanchezza. “Gli altri ragazzi mi prendevano già in giro per la mia faccia, sai. Anche nella squadra di calco, mi prendevano sempre in giro. Quindi, quando la campanella suonava, ingoiavo il mio pranzo intero e mi affrettavo in bagno come un ninja.”

“In pratica bevevi il tuo porta pranzo,” dice Minseok, trovando la storia molto divertente.  Anche se ha avuto un’esperienza simile durante il primo anno di college, quindi lo capisce.

“Non portavo un porta pranzo a scuola, mangiavo qualcosa come un panino o ravioli di carne,” replica Luhan, praticamente sdraiato orizzontalmente sulla poltrona, guardando Minseok a testa in giù. Sorride. “Baozi. È sempre stato il mio piatto preferito.” Lo dice in modo così dolce che Minseok arrossisce furiosamente, sentendosi incredibilmente a disagio. “Il tuo viso me li ricorda. Le guance.”

“Ah, sì, l’hai scritto nel tuo autografo l’altra volta, giusto?” Minseok ringrazia di avere qualcosa per proseguire, altrimenti lo avrebbe nuovamente fissato stupidamente a bocca aperta. “Ora Jongdae mi chiama sempre baozi. Potrebbe diventare il mio soprannome ufficiale presto.”

“Dovrebbe diventarlo,” Luhan cerca di reprimere uno sbadiglio – Minseok lo capisce dal modo in cui la sua mascella si contrae – e chiede, “che ora è?”

“Le quattro e mezza,” Minseok guarda l’orologio sul muro. “Anche conosciute come ‘tardi’.”

Luhan si lamenta, imbronciandosi. “Ho un incontro tra tre ore e non mi ricordo nemmeno il numero della mia stanza.”

Minseok ride, lasciando il bancone per aiutare l’idol. “Ti accompagno io, non preoccuparti. Dovresti provare a dormire finchè puoi.”

“Mm,” Luhan non si muove; si limita a guardare Minseok con espressione incantata. “Non posso dormire qui?” mugugna.

“Non è molto comodo, temo,” Minseok cerca di non ridere, e colpisce la spalla di Luhan. “Andiamo, ti aiuto ad alzarti.”

Le braccia di Luhan trovano le sue per supporto. Raggiungono l’ascensore a braccetto, e, durante l’imbarazzante risalita, Luhan poggia la testa sulla spalla di Minseok, chiudendo gli occhi. Minseok prova una senso di vertigine quando il calore di Luhan passa attraverso il tessuto della sua uniforme.

“Baozi,” Luhan lo chiama all’improvviso, a voce bassa. “L’incontro di domani deve rimanere top secret. Quindi,” si porta un dito alle labbra, aprendo gli occhi per guardare Minseok. 

“Non ti preoccupare. Non ci siamo nemmeno incontrati oggi,” lo rassicura Minseok. Con sua sorpresa, Luhan non è felice di questa risposta.

“Non dire così,” si lamenta. “Ora che finalmente ti ho incontrato…”

Minseok sopravvive a quella nottata solo per pura forza di volontà.




I sogni di Luhan sono riempiti da Minseok.




Durante la corsa dell’autobus per tornare a casa, Minseok desidera raccontare dell’incontro a Jongdae, è sicuro che lui non ne parlerebbe ad anima viva, ma le parole di Luhan gli tornano alla mente e decide di non farlo.

Non poter aprire bocca rende Minseok estremamente frustrato e agitato, e, sebbene sia stanco morto quando torna a casa, non riesce a dormire. Quindi apre il suo sito per controllare se ci siano messaggi. Niente. Carica qualche nuova scans di Yixing, e nuove foto fan-taken di un non tanto recente evento in Taiwan. Ha quasi finito quando gli arriva un nuovo messaggio. Anonimo. 

Scenario: stai cucinando la cena e suona il campanello. Apri la porta, ed è Luhan. Cosa fai?

Fottuto Jongdae.

Nooo, non di nuovoㅠㅠㅠ Sono troppo sensibile adessoㅠㅠ ad essere onesti probabilmente crollerei a terra e mi agiterei come un pesceㅠㅠㅠㅠ

Alla fine va a letto, e fantastica di cenare con Luhan prima di collassare per la mancanza di sonno.
  
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