-Uhm … Nella
scuola di Mephisto mancano un po’ troppo spesso dei professori … Secondo me ha
sicuramente qualcosa in mente … - Pensò Charlie, aveva capito immediatamente
che Mephisto era un calcolatore e non agiva mai senza un piano ben preciso, ma
anche a lei piaceva “giocare” e di certo non si sarebbe fatta cogliere
impreparata. Sulla strada di casa osservò il lampione che prima era esploso.
- Ah …
L’hanno già sistem … -
Improvvisamente
ogni lampione cominciò ad esplodere facendo cadere la strada in un buio ancora
più cupo. Charlie iniziò a correre dalla parte ancora illuminata e nell’ombra
vide qualcosa che si muoveva. Rimase completamente paralizzata quando riconobbe
quel mostro.
Era un
ammasso informe di liquido nerissimo che pian piano stava assumendo una forma
umanoide. Quando vide quegli occhi rossi maligni nel buio, nella sua mente in
un istante ricordò di nuovo ciò che successe quel maledetto giorno di dodici
anni fa.
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-Charlieeee!!
Hai preparato le tue cose per stasera? –
- Si papi! –
- Sei
contenta eh? – Chiese la mamma sorridendo.
-Si! Non
vedo l’ora di andare a vedere le stelle cadentiiii!!! – Disse la bimba
saltellando esaltata.
- Mha …
Forse non dovremmo andare … Sai sei ancora piccola … Dovresti stare a letto a
dormire a quell’ora! Ahahahah! – Disse apposta suo padre per farla arrabbiare.
- No uffa ho
6 anni e mezzo!! SONO GRANDEEE! – Disse Charlie sbuffando.
- Dai Will,
smettila di prenderla in giro! A volte mi sembra di avere DUE figli … - Disse
sua madre ridendo.
- Va bene va
bene! Scusa Reiko! Dai Charlie è l’ora … Del pisolinooo!! – Disse afferrandola
e prendendola in braccio.
- Noooo uffa
… -
- Dai,
almeno stasera starai sveglia e non rischierai di addormentarti mentre ci sono
le stelle cadenti! – Disse baciandole la fronte.
- Va bene! –
Charlie
dormiva beata immersa in dolcissimi sogni, non immaginava minimamente che non
appena si sarebbe alzata dal suo lettino, il suo mondo le sarebbe crollato
addosso.
-Uh? –
Charlie si stropicciò gli occhi, ed andò sul ciglio della porta, c’erano dei
rumori strani che provenivano dal primo piano.
- Mamma ….
Papà … ? – Disse a bassa voce mentre scendeva le scale.
Rimase
completamente paralizzata quando vide suo padre scaraventato a terra ed immerso
nel sangue.
- PAPA’!!! –
- Ch …
CHARLIE SCAPPA! – Un orribile essere nero corvino stava per afferarela povera
bambina che nel frattempo era caduta a terra terrorizzata.
- NON
TOCCARE MIA FIGLIA! – Sua madre incominciò a sparare proiettili antidemone
contro di lui, ma con orrore vide che non avevano effetto, erano solo riusciti
a darle il tempo di prendere sua figlia e dirigersi verso la porta.
- Charlie tu
dev …. AAAAARGH! – Sua madre cadde e venne trascinata all’indietro, ma con il
fiato che le rimaneva gridò una frase che Charlie non si sarebbe mai scordata
il tutta la sua vita.
- CHARLIE
CORRI DA TUO ZIO NON GIRARTI MAI CORRI E BASTA!! DEVI VIVERE!!! – Lei
terrorizzata e con le lacrime agli occhi iniziò a correre come mai aveva fatto
fino a quel momento, senza mai girarsi come le aveva detto la sua madre. Dopo
aver corso per chissà quanto per le buie vie della periferia raggiunse la casa
di suo zio e si fiondò sulla porta, dove incominciò a picchiare fortissimo per
paura che non sentisse.
- ZIO TI
PREGO APRIIII! ZIOOO!! –
Non appena
aprì la porta si ritrovò Charlie abbracciata a lui in mezzo alle lacrime e
terrorizzata. Lui si inginocchiò e l’afferrò per le spalle.
-CHARLIE!
Stai calma! Ora spiegami che cos’è successo! –
- La … La
mamma e … e papà … Sniff … Li ha presi … Un …. Un … - Lei si bloccò
letteralmente di fronte al ricordo di quell’orribile mostro. Lui si alzò e
compose immediatamente un numero di telefono.
- Pronto?
Sono Alan Sullivan mi serve IMMEDIATAMENTE un gruppo di esorcisti a casa di mio
fratello William Sullivan … NON M’INTERESSA FATE IN FRETTA! – L’ultima frase
venne praticamente urlata.
-Charlie tu
rimani qui! Lo zio torna subito! – Stava per uscire ma venne bloccato dalla
bambina che lo afferrò per le gambe.
- N … No …
Ti prego … Non andare … Sniff … O lui prenderà anche te … -
Alan rimase
un attimo ad osservarla, cosi piccola, impaurita, con gli occhi gonfi dalle
lacrime e probabilmente sopravvissuta per puro miracolo … No … Ora poteva anche
lasciare da parte i suoi doveri da esorcista, per lui ora c’era qualcosa di
molto più importante a cui pensare.
Il giorno
del funerale fu il giorno più grigio della sua vita, lo zio la teneva per la
sua piccola e fragile manina mentre la funzione giungeva al termine.
-Zio Al … -
- Si
Charlie? –
- Dove sono
ora mamma e papà? –
A quella
innocente domanda Alan sentì una fitta al cuore.
-Loro … Loro
adesso sono andati in un posto molto, molto lontano ma … Ma sappi che anche se
non li vedi … E non li senti, sono e saranno sempre accanto a te per
proteggerti. –
Charlie
rimase un attimo in silenzio guardando il cielo.
-Zio … Tu
starai sempre con me? –
Alan strinse forte la sua piccola mano ed
inginocchiandosi di fronte a lei l’abbracciò ancora forte.
-Si … E non
permetterò mai più a nessuno di farti del male … -
Una lacrima
gli rigò il viso.
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-Tu … TU
BASTARDO!! – Charlie estrasse in fretta la spada dalla sua mano sinistra e
colta da un impeto di rabbia cominciò ad attaccarlo, ma con scarsi risultati
visto che ogni volta era come colpire gelatina.
- ARGH … -
Improvvisamente lei cadde a terra, si sentiva di nuovo strana, sentì i canini
che le facevano male, sulle sue dita erano spuntati degli inquietanti artigli,
inoltre sentiva il sangue pulsarle nelle vene ed il battito cardiaco
accelerato.
- Che … CHE
COSA MI STA SUCCEDENDO??? – Gridò tremante.
L’inquietante
figura ridacchiò nell’ombra.
-Ehehehe … E
questo è solo l’inizio … -
- DI COSA
STAI PARLANDO??? RISPONDIMI STRONZO!!
- Presto
riuscirò a vedere i risultati … Ehehehe … -
Con uno
scatto Charlie raccolse la sua spada argentata e con tutta la forza che le
rimaneva cercò di colpirlo in testa ma il mostro bloccò la spada con una mano.
Lei osservava incredula ciò che succedeva.
-Ma … Ma non
puoi riuscire a toccare la spada … I DEMONI NON RIESCONO A TOCCARLA SENZA
BRUCIARSI!! –
- Ehehehe ….
Ma io NON sono un demone … - Detto questo la scaraventò a terra con una forza
spaventosa e scomparve nel buio.
ANGOLO DEMENTE DELL’AUTRICE
Ehy! Ciao a
tutti! Purtroppo questo capitolo è stato parecchio triste, dovete sapere che io
tengo molto al personaggio di Alan, ovvero suo zio, spero di aver fatto capire
bene i sentimenti suoi e di Charlie, infatti se lui è molto morboso con lei, in
realtà lo è solo perché ha una gran paura che le possa succedere qualcosa, dopo
la perdita di suo fratello e Reiko (la mamma di Charlie) ha vissuto con la
constante paura che a Charlie,come esorcista, potesse anche morire, infatti lui
e sua nonna le vogliono bene con tutto il loro cuore.
Vabbè ora vi
saluto e ci vediamo al prossimo capitolo! Spero vi sia piaciuto, recensite e mi
farebbe piacere sapere che ne pensate delle storia fino ad ora! :)