Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: NagmerrieCircus    06/09/2013    3 recensioni
Ho sempre odiato il circo, sempre, fin da quando ero piccola.
I pagliacci mi fanno paura e non li trovo affatto divertenti e dire che per vivere uccido demoni... e quelli non mi fanno nessun effetto. Proprio per questo motivo erano almeno venti minuti che cercavo di trovare una spiegazione che giustificasse il fatto che io,Madge Grey, mi fossi appena risvegliata in un maledetto tendone da circo, con un mal di testa lancinante ed un braccio fasciato.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ho sempre odiato il circo, sempre, fin da quando ero piccola.

I pagliacci mi fanno paura e non li trovo affatto divertenti. Proprio per questo motivo erano almeno venti minuti che cercavo di trovare una spiegazione che giustificasse il fatto che io,Madge Grey, mi fossi appena risvegliata in un maledetto tendone da circo, con un mal di testa lancinante ed un braccio fasciato. Sfortunatamente però, non mi veniva in mente nulla e la mia mente continuava a vagare, ipotizzando le cose più assurde. Stavo per arrendermi, quando improvvisamente mi ricordai che la sera precedente -forse- mi ero avventurata nel bosco, mentre davo la caccia ad uno stramaledetto demone Maklumat, quando dal nulla era sbucata un' asta metallica che, con la mia solita fortuna, non avevo fatto a tempo ad evitare e che quindi mi aveva colpito in pieno facendomi perdere i sensi. Improvvisamente ebbi il desiderio di dimenticare quella scena, che cosa imbarazzante,farsi mettere K.O. da un palo!

Mentre mi facevo tutti i miei viaggi mentali di autocommiserazione, non mi ero resa conto che una strana ragazza mingherlina era entrata nella tenda e mi fissava con particolare interesse. Aveva i lineamenti dolci e delicati. I capelli, dal taglio corto e ribelle, erano di un rosso molto acceso e i suoi occhi divertiti erano verde-acqua. Indossava un vestito con le spalline fini, nero a pois bianchi,con dei lacci grigi che le si intrecciavano sulla parte anteriore del busto e che si fermava sopra al ginocchio in modo sbarazzino. Sotto indossava delle calze a righe verticali nere e bianche e, cosa irrilevante ma che non riuscii ad ignorare, non portava le scarpe!

Mi si avvicinò sorridendo e si fermò accanto al letto,senza distogliere lo sguardo. Continuai a fissarla, stordita per il mal di testa, senza sapere cosa dire; dopo quelli che a me sembrarono come minimo dieci minuti, la ragazza iniziò ad oscillare davanti a me continuando a guardarmi negli occhi. A quel punto non riuscii più a stare zitta e nonostante il mal di testa, che mi rendeva irritabile, le parlai «Scusa l'interruzione ma....potrei sapere cosa diavolo stai facendo?»

La ragazza mi guardò con estremo stupore, come se quelle parole fossero uscita dalla bocca di una scimmia e dopo di che scoppiò a ridere «Sono veramente neri! Neri, neri, neri!» Mi disse come se fosse scontato che io sapessi di cosa stesse parlando.

«Prego? Cosa sono neri,neri,neri?» Le dissi con un tono leggermente poco garbato «E poi chi diavolo sei tu?»

Mi irritai non poco quando quella cominciò a ridere ancora più divertita, con una risata acuta di quelle da bambina bisbetica, per una ragione a me ignota... sempre che ce ne fosse una. Ero in un momento delicato insomma, normalmente non avrei perso le staffe così facilmente.

«I tuoi occhi sono neri, neri, neri! Non ho mai conosciuto nessuno con gli occhi così neri, neri! Che forza!» Mi disse,ovviamente senza smettere di ridere E io sono Charlotte, la mitica trapezista Charlotte!» Aggiunse in tono solenne,come se mi avesse appena svelato di essere la regina di chissà quale paese. Iniziai a chiedermi se fosse normale, ma siccome aveva ripreso a fissarmi senza ridere, nel più assoluto silenzio decisi di non dire nulla. Ma improvvisamente una voce ruppe la tranquillità in cui ero finalmente ripiombata.

«Sei TU che sei piombata qui, quindi TU dicci chi sei!»

A parlare era stato un ragazzo che avrà avuto una ventina d'anni,alto e magro con i capelli neri corvini tutti arruffati. Gli occhi, che in quel momento mi guardavano con aria truce ma al contempo curiosa, erano di un verde molto intenso, contornati da una linea più scura tendente al nero. Una cicatrice,che partiva dal sopracciglio gli attraversava l'occhio sinistro interrompendosi sullo zigomo. Portava un paio di pantaloni neri, stracciati ed una maglia grigio scuro, larga e con le maniche lunghe.

Ero già pronta a ribattere da brava ragazzina isterica, dicendo che io non ero piombata da nessuna parte e che non era mio volere essere li, quando un altro ragazzo fece il suo ingresso nel colorato tendone. Era alto, più o meno come l'altro ragazzo, ma un pò più robusto, i capelli castano chiaro gli ricadevano disordinatamente sul viso. Gli occhi grigi erano dolci e divertiti.

Mi guardò un secondo e poi parlò all'altro odioso tizio sorridendo in modo ironico.

«Oh dai Heiden non essere sgarbato! In fin dei conti sei stato tu a colpirla!!»

«E chi se ne frega! Era lei che stava in mezzo alle scatole…io stavo lavorando!» Disse ringhiando contro all'altro ragazzo «E poi non ho capito perché l'abbiamo portata qui!»

«Per gentilezza! Si,si gentilezza! Tu l'hai colpita e quindi è nostro dovere occuparci della sua guarigione! Si,si!» In quel momento Charlotte “la trapezista” mi risultò simpatica.

«Al diavolo la gentilezza! Non ho voglia di avere una ferita a cui pensare,abbiamo altro da fare!» Il ragazzo di nome Heiden, invece, mi risultò ancora più scorbutico.

«Smettila di fare il maleducato! Appena si ripiglia ritorneremo ad inseguire il demone,non essere impaziente!» Gli rispose l'altro con nonchalance.

«Zackary ma perché tu mi dici sempre di stare calmo quando è evidente che la situazione mi irrita?» Gli domandò Heiden con fare riflessivo «Se non ci sbrighiamo va a finire che...»

«Ok adesso basta! Potete evitare di parlare come se io non ci fossi?!?» Avevo perso la pazienza. «Cosa diavolo ci faccio io qui?!? Chi siete voi e cosa diavolo volete dalla mia esistenza?!?»

Per un attimo nella stanza si zittirono tutti, probabilmente si erano davvero dimenticati di me e restarono immobili a guardarmi come se non si aspettassero che io non volessi stare li.

«Wow, siamo piuttosto nervosette!» Heiden aveva rotto il silenzio in modo particolarmente irritante e, ovviamente, senza rispondere alle mie domande. «Non mi dirai che non ami svegliarti la mattina in un luogo che assolutamente non conosci e senza sapere cosa sia successo? A me piacerebbe moltissimo!!» Affermò sbattendo le lunghe ciglia nere, si... proprio come una “damigella dai facili costumi”.

«Smettila idiota!» Zackary aveva ripreso la parola. «Io sono Zackary,puoi chiamarmi Zack! Lei è Charlotte e...»

«Oh si io mi sono già presentata!» Zack, così voleva che lo chiamassi, guardò Charlotte con aria scocciata per l'interruzione e riprese a parlare con tono calmo,molto calmo,quasi troppo!

«...e l'isterico è Heiden! Scusa per il trambusto, devi avere un gran mal di testa! Noi siamo i componenti di questo circo...»

«Oh bhe, se così lo si può chiamare!» Heiden, rimasto in disparte, evidentemente si sentiva in dovere di far sentire la sua presenza ma Zack, ancora più scocciato per l'interruzione, riprese a parlare facendo finta di niente, o almeno provandoci!

«Dicevo...siamo i componenti di questa baracca ambulante, così ti va bene? Insieme ad un altro paio di ragazzi, chissà dove sono finiti? Ieri sera, per sbaglio, Heiden ti ha colpito con un... palo! quando abbiamo visto che non ti svegliavi abbiamo pensato che fosse meglio soccorrerti e portarti qui in modo che tu potessi riprenderti! Scusa l'inconveniente.»

Heiden, sentendo lodare le sue gesta, mi rivolse un sorriso che non aveva nulla di confortevole e che non lasciava intravedere la minima traccia di senso di colpa. Con tono ironico aggiunse «:Ops! Ti avevo presa per un cinghiale!»

Trattenni a stento una miriade di insulti nei suoi confronti e cercai di non far trapelare, ancora di più, il mio nervosismo, anche se penso fosse evidente.

«Prima stavate parlando di un demone! Cosa intendevate?»

Nella stanza ci fu un secondo momento di gelo totale. I ragazzi mi guardarono come se si fossero lasciati sfuggire troppo,ed in effetti era così. Da quando il nuovo re era salito al trono (almeno una ventina d'anni) le persone che conoscevano l'esistenza dei demoni erano diminuite parecchio, sparivano nel nulla senza lasciare traccia. Subito se qualcuno parlava di demoni, streghe, zombie o quant'altro con la convinzione che esistessero, venivano accusati di eresia o di infermità mentale e venivano prelevati dai soldati dell'esercito senza mai più tornare. Bisognava stare attenti a ciò che si diceva!

«Secondo me hai sentito male!» Heiden azzardò una scusa veramente stupida ma con così tanta convinzione che, se non fosse stato per il fatto che ero certa di ciò che avevo sentito, avrei veramente pensato di aver capito male.

«Si si,anche secondo me!» La convinzione di Zack però era praticamente nulla, forse sarebbe stato meglio se non avesse parlato. Intanto di fianco a me Charlotte continuava a fare cenno di si con la testa molto energicamente. Io decisi di stare un attimo al gioco per vedere cosa succedeva.

«Mmmh...tu dici che ho capito male? Strano,ero convinta di aver sentito demone!»

«No no, ti sei sbagliata ti dico!» Heiden non demordeva.

«Secondo me invece ho capito giusto!»

«E invece no! Non hai capito affatto!»

«Invece si! Io lo so!»

«Ma se ti dico di no è no!»

«A no? È si!»

«Ti ho detto che ieri non stavamo dando la caccia ad un demone Maklumat!!!»

Subito si bloccò rendendosi conto di aver confermato l'infallibilità del mio udito. Adoro quando la gente perde le staffe in questo modo, mi da una grande soddisfazione, mi fa quasi sentire geniale, improvvisamente ebbi la sensazione che il mio mal di testa fosse sparito.

Subito Zack cercò di rimediare, peggiorando solo la situazione. «Non è come pensi! Si riferiva ad un ubriaco che correva per strada cantando canzoncine per bambini con una banana in tasca e...»

La mia faccia allibita parlò per me visto che smise di parlare guardandosi timidamente i piedi.

«Anche io stavo dando la caccia a quel dannato demone prima che Heiden mi colpisse in testa, sappi che voglio delle scuse! Sono due mesi che gli do la caccia per strappargli informazioni, mi hai fatto perdere un occasione fantastica!»

Lui mi guardò tranquillo, per la prima volta, e mi sorrise da un orecchio all'altro. «Tanto non saresti riuscita a prenderlo!» Disse gongolante.

Il mio nervosismo crebbe nuovamente, quel tizio aveva la capacità di irritarmi anche solo respirando.

«Un momento voi due! Tu cacci demoni?» L'espressione di Zack mi lasciò molto soddisfatta, era stupito. Ciò nonostante mi sentii in dovere di cambiare discorso.«ADESSO HO SONNO E VADO A DORMIREEEEEEEEE!!!!!» Un diversivo veramente stupido quindi aggiunsi stancamente, «facendo gli occhi dolci Scusate, ma sono molto stanca, mi sento debole ed ho un gran mal di testa... potremmo riprendere la conversazione più tardi?» poteva funzionare.

Zack rimase immobile per qualche istante guardandomi sconcertato ma, vedendo la mia espressione stanca, si fece cogliere dalla compassione «Oh,va bene. Però quando ti sveglierai vorrei approfondire la questione.»

«Oh si, quando mi sveglierò...» Ovviamente non avevo la minima intenzione di “approfondire la questione” non appena mi fossi svegliata, perché si volevo effettivamente dormire, me la sarei data a gambe liberandomi di quel branco di pazzi.

«NO! Non possiamo lasciare il discorso a metà...cosa diavolo stavi dicendo a proposito del demone? Chi sei tu? Non sappiamo neanche come ti chiami!» Heiden adesso non era arrabbiato ma più che altro sconcertato ed incuriosito, evidentemente non si fidava degli estranei, non si fidava di me. Come biasimarlo, neanche io mi sarei fidata di me stessa in quel momento, non che fossi una cattiva ragazza ma in tempi bui come quelli gli estranei non erano ben visti, da nessuno.

«Oh dai Heiden ti ho già detto di stare calmo, cerca di avere pazienza ne parleremo dopo.» Zack parlava con calma,fermamente convinto di quello che diceva.

Heiden lo guardò contrariato, poi guardò Charlotte.«Vieni Charlotte, andiamo a vedere cosa fanno gli altri.»

«Ma io voglio stare quiiiii!» A Heiden bastò uno sguardo per convincerla a seguirlo ed insieme si avviarono fuori dal tendone seguiti da Zack che uscendo mi disse di riposare fino a quando non mi fossi sentita veramente bene.

-non dubitarne caro!- pensai tra me e me.

Avrei potuto filarmela anche in quel momento solo che effetivamente mi sentivo veramente stanca, non era tutta una bugia per liberarmi di loro e quindi decisi di restare in quella sottospecie di brandina mal concia in cui ero stata sistemata a riposare ancora un pò. Mi addormentai praticamente subito, nonostante mi trovassi in un luogo sconosciuto, circondata da estranei di cui non sapevo se potermi fidare o no…il mio istinto di sopravvivenza doveva aver risentito della botta e non solo quello,feci un sogno stranissimo: Io che correvo in mezzo a miriadi di bottoni giganti con pupazzetti di ogni forma e colore che volevano abbracciarmi teneramente. Da brivido!



Nota: Ciao a tutti!! :) Mi tiravo dietro questa storia da un annetto e finalmente ho deciso di postarla!!! XD Abbiate pazienza, questo è solo un capitolo introduttivo e si, me ne rendo conto anche io, i personaggi possono risultare parecchio strani ma.... se avrete il coraggio (?) di leggere anche il prossimo capitolo vi prometto che il racconto si stabilizzerà un pochino!!! XD Grazie, a presto!!

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: NagmerrieCircus