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Autore: biberon    06/09/2013    2 recensioni
“Abbiamo dovuto farlo.” Disse la madre di Gwen con gli occhi lucidi.
“Ma è una ragazza dolcissima! Gentile, bella, educata, spiritosa! È una mia grande amica!”
“Capiscici, Duncan, ti prego. Lo facciamo per proteggerti!”
“Da cosa?!”
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Duncan era un ragazzo punk, forte, intraprendente, ribelle, ma buono.
Courtney era una ragazza bella, ordinata, intelligente, intraprende e dolce.
Gwen era una ragazza sola.
Lei era diversa, lei era un pericolo …
Ma lei voleva solo qualcuno, qualcuno che l’apprezzasse e l’amasse, qualcuno … lo voleva disperatamente, con tutta se stessa.
Ed era pronta a fare qualsiasi cosa per averlo.
Genere: Horror, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen | Coppie: Duncan/Courtney, Duncan/Gwen
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Contesto generale
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N.B: ogni settimana, almeno, secondo il mio racconto (non so se nella realtà sia così) nasce un nuovo spicchio di luna.
Scusate il capitolo corto corto, ma avevo un po' di mal di testa. Tra poco aggiornerò anche "L'invisibile persecutore". A proposito, vi dispiacerebbe fare un saltino alla mia fc "who is the father?" Avrei bisogno del vostro parere per continuarla. Bacioni


I funerali si tennero una settimana dopo.
La bara della ragazza fu bella quanto lei: 
di marmo grigio con incise decine di spirali e di piccoli delfini.
A Lhara e Carl costò un sacco, ma non gliene importava nulla.
Decisero di seppellirla, perché l’idea di veder bruciare quei capelli color oro daceva troppo male.
Al funerale non c’era molta gente: tutti gli amici di Bee erano in vacanza in posti esotici, troppi lontani per tornare a Toronto.
Erano presenti solo i genitori, i nonni, gi zii, alcuni cugini, e poi Courtney, Duncan, Geoff e Gwen.
Quando il prete disse “Amen” alla fine della preghiera finale Courtney si avvicinò alla lapide, sotto la quale, eppellita da metri di terra, c’era la bara di Bridgette, e ci incollò una foto con un pezzo di nastro adesivo.
Era una foto di qualche anno prima, erano loro due sedute su un muretto con le gambe intrecciate. Portavano canottiere bainche larghe, short jeans e cavigliere di campanellini ai piedi nudi. I loro capelli si muovevano sinuosamente nel vento mescolandosi, simbolo della vera amicizia.
 
Courtney singhiozzò e abbracciò il marmo freddo e chiaro della lapide, sulla quale erano incise poche parole “Bridgette Bitt, 17 anni, riposa in pace.”
Duncan prese l’ispanica per le spalle e la cullò dolcemente tra le sue braccia.
Lhara piangeva, Carl aveva lo sguardo spento che vagava altrove.
 
Gwen si sforzava di essere triste, ma non le veniva così facile.
Finalmente non avrebbe più sentito quell’orribile belare …
Bee, bee.
Addio, Bee.
 
Vide, con la coda dell’occhio, Geoff che abbracciava Duncan.
Quel tipo non le piaceva.
Per niente.
Ma ci avrebbe pensato poi.
 
 
“Ricorda, hai poco tempo. Se non riuscirai a conquistare la loro fiducia entro la pianezza della luna, tutto tornerà come prima.”
Gwen la guarda incredula.
“No. Farò qualsiasi cosa purché niente torni come prima.”
“D’accordo, cara. Ma sappi una cosa. Se non ci riuscirai, LUI ti troverà.” Dice la vecchia alzandosi dal letto con fatica.
“Ci riuscirò, e tu lo sai.” Dice la gotica alzando un sopracciglio.
“Vedremo, mia cara, vedremo. Ma ricorda …se non sarai amata da Duncan come una sposa e preferita da Courtney come la migliore amica, tutto si azererà, e lui, lui riuscirà a trovarti.”
“Non posso. Courtney e Duncan stanno insieme! Si amano! Se io facessi innamorare di me lei s’infurierebbe …”
“Sei tu l’unica che può trovare una soluzione.”
“Ma Courtney ha già una migliore amica!”
“Questo è molto semplice, cara. Ti basterà eliminarla.”
“Eliminarla?”
“Per saziare la tua fame e per avere Courtney.”
“Ma … ma se … se lei dovesse … se lei dovesse … se dovessero esserci problemi? Se non riuscissi a ucciderla del tutto?”
“In quel caso sarà un bel problema. In quel caso potrebbe avere le tue stesse manie … potrebbe cercare Courtney per riaverla …”
“Riaverla?”
“Sì. Come te, la vorrà per sempre. E se riuscirà a trasformare Courtney, la scelta sarà sua …”
Gwen è confusa. Come potrebbe rinascere? Come?
“Devi prosciugarla.” Dice la vecchia.
“Io … non credo di …”
“Devi.”
“ma …”
“DEVI!”
La vecchia schiocca le dita, e in un attimo la ragazza dark è ancora da sola in quella stanza polverosa che è la sua camera.
“La magia.” Sussurra. “Fatta da bastardi che si credono forti. Un giorno NOI dovremo eliminarla …” deglutì. “Sempre che LUI non elimini prima noi …”
 
 
“Gwen!” la chiamò Courtney. “Gwen, va tutto bene? Eri, come … in tranche …”
“No, sto bene, mi ero solo … ricordata di una cosa.”
La gotica osservò il viso dell’ispanica ancora scintillante di lacrime, e provò un forte dolore al petto.
Al cuore.
Perché, lei ne aveva uno?
Non era la cosa giusta da fare, quella che aveva fatto a Bridgette.
E poi, se fosse tornata?
E soprattutto, era davvero questo (pensò guardando gli occhi di Courtney, umidi e spenti) il prezzo che era disposta a pagare per non essere sola?

 
   
 
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