Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: aritomlinfliglio    06/09/2013    3 recensioni
Una ragazza che non accetta se stessa,così impegnata a criticare ogni suo lembo di pelle da non accorgersi che,in realtà,è perfetta così com'è.
Una OS incentrata sulle note romantiche della canzone Little Things.
"La guardai ancora e decisi infine di prendere il mio diario.Sapevo bene che non potevo dirle tutto ciò che provavo a voce,sicuramente non ne avrei avuto il coraggio,così decisi di scriverle una canzone.
La vidi sorridermi prima di lasciare la stanza sussurrando un 'Vado in bagno'così la lasciai fare e mi distesi sul letto con il diario aperto in grembo e una penna a china tra l'indice e il pollice della mano detra,cercando di trovare una certa ispirazione."
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Little Things


La osservai attentamente in tutta la sua semplicità e non potei far altro che pensare a quando,quella piccola e innocente ragazza,potesse essere bella.
Mi stupìì di me stesso,non mi aveva mai sfiorato l'idea che un giorno potessi attribuire ad una ragazza l'aggettivo 'bella'.
Per me tutte le persone di sesso opposto potevano essere classificate semplicemente in:'Fighe''Cesse''Accettabili',tutte troppo scontate,tutte troppo permissive,tutte troppo uguali.
Lei no,lei era del tutto diversa dalle altre e forse è prorpio per questo che,con anche solo indosso un jeans e una felpa sgualcita in dosso,l'occhio ti ricadeva facilmente su di lei.Ispirava diversità,originalità,serietà.
Faceva parte di quelle ragazze che odiano essere al centro dell'attenzione o essere semplicemente osservate da occhi indiscreti.
Una di quelle ragazze che arrossiscono al primo complimento e cercano di coprire il volto con i capelli per non farlo notare.
Una di quelle ragazze che sorridono davvero poco,ma quando lo fanno,ti tolgono il fiato.
Una di quelle ragazze che non ha bisogno di scoprire il proprio corpo per risultare attraente.
Una di quelle ragazze che incassa gli insulti come pugni nello stomaco,piangendo la notte,e crede che tu la prenda in giro quando le rivolgi un complimento.
Una di quelle ragazze che hanno bisogno di protezione,che la notte abbracciano il cuscino per sentirsi donare affetto e calore da qualcuno o,in quel caso,da qualcosa.
Una di quelle ragazze che si farebbe in quattro per aiutare gli altri,ma che non si preoccupa,mai,minimanete di aiutare se stessa.
Una di quelle ragazze che preferiscono stare sole e ascoltare una lunga pila di cd anzichè girovagare con gli amici alla ricerca di qualche guaio.
Una di quelle ragazze che si sente troppo poco in questo mondo,che non accetta i pochi chili di troppo,i fianchi leggermente larghi o semplicemente le mani troppo piccole.
Una di quelle ragazze che non da confidenza sin dal principio,una di quelle che ci mette troppo ad agganciare un rapporto con qualcuno ma che,una volta affezionata,è in grado di donarti anche il cuore.
Una di quelle ragazze difficili da trovare e che io,avevo avuto la fortuna di incontrare.

La guardai ancora e decisi infine di prendere il mio diario.
Sapevo bene che non potevo dirle tutto ciò che provavo a voce,sicuramente non ne avrei avuto il coraggio,così decisi di scriverle una canzone.
La vidi sorridermi prima di lasciare la stanza sussurrando un 'Vado in bagno'.Così la lasciai fare e mi distesi sul letto con il diario aperto in grembo e una penna a china tra l'indice e il pollice della mano destra,cercando di trovare una certa ispirazione.

-Perchè,invece quando Niall cadde dallo scivolo per bambini?-Chiesi accentuando la mia risata a cui,poco dopo,si unì la sua.
Si posizionò meglio sul mio petto nudo portando il lenzuolo bianco fin sopra il collo,timorosa di mostrarmi ancora una volta il suo corpo spoglio di ogni indumento.Sorrisi a quella scena.
-Cosa c'è?-Chiese lei guardandomi attentamente negli occhi.
Mi persi qualche secondo in quei pozzi e poi aprìì la bocca in un sorrisetto appena accennato.
-Perchè ti copri? Ti ho già vista nuda-Lei arrossì precocemente,provocando in me una piccola risata.Era così innocente che spesso mi chiedevo a cosa era dovuta tutta quella sua timidezza.
Le schioccai velocemente un bacio tra i capelli prendendo poi ad accarezzarli.
-Zayn?-Sospirò.
-Dimmi piccola-La incoraggiai mentre la vidi poggiare una mano sul mio petto scoperto dal lenzuolo.Fece pressione proprio sul mio stomaco tirandosi leggermente su per guardarmi ancora una volta negli occhi,sapevo che aveva intenzione di dirmi qualcosa,ma sapevo anche che sicuramente non l'avrebbe fatto.
Infatti qualche secondo dopo la vidi semplicmente lasciare un dolce bacio sulle mie labbra prima di ritornare alla posizione di partenza scuotendo la testa e sussurrando un innocente 'Niente'.
-Sicura?-Le chiesi timoroso.
Era successo spesso che si ritirava dopo avermi fatto capire che voleva parlare,così l'avevo sempre incoraggiata e spronata a sputare il rospo,ma quella volta sembrava non voler cedere.
-Sicura-Constatò.
Alzò ancora una volta il capo e i suoi capelli lunghi solleticarano appena la mia pelle abbronzata,fissò i suoi occhi nei miei e mi sorrise rassicurante.
Le feci capire che andava bene e lei,più tranquilla,riposò la testa sul mio petto che si abbassava e alzava ad un ritmo lento,quasi melodico.
Persi lo sguardo sulla parete di fronte a noi dove c'era la porta d'ingresso della sua camera.C'ero stato così tante volte li dentro che non mi stupivo del fatto che quel
giorno ero riuscito a trovare il letto anche ad occhi chiusi,mentre tenevo le mano sulle sue coscie,aggrappate ai miei fianchi,e la bocca sulla sua in un bacio pasionale
che ci aveva successivamente portato a qualcosa di più.
In quel momento di distrazione la vidi uscire il braccio dalla coperta bianca andando alla ricerca della mia mano,che successivamente si incastrò perfettamente con la
sua,quasi fossero state fatte apposta per combaciare.Le accerezzai il dorso con il pollice facendole un leggero solletico e poi passai a lasciarci alcuni baci leggeri
con le labbra bagnate di saliva.Lei rise e incastrò il viso leggermente rosato dall'imbarazzo nel mio collo,lascianoci una casto bacio a stampo.
La osservai allontanarsi a fissre il mio volto mentre ero intento a dare un senso di piacere alla sua mano,spostai poi lo sguardo su di lei,lasciando le nostre mani
intecciate cadere sul mio ventre.Gli occhi verdi brillavano tranquillamente e la carnagione chiara era in contrasto con i lunghi capelli neri che le circondavano leggeri
il volto.Il nasino all'insù su cui mi divertivo spesso a lasciare dei baci giocosi e le lentiggini davvero poco visibili frastagliate sui suoi zigomi in quel momento
arrossati.Mi persi ad unire quei punti indefiniti con gli occhi.Come un vecchio gioco per bambini in cui bisognava semplicemente seguire i punti numerati per trovare
la figura finale e li,nel suo viso,riuscìì a trovare un cuore.

Your Hand fits in mine
like it’s made just for me
but bear this in mind
it was meant to be
and i’m joining up the dots
with the freckles on your cheeks
and it all makes sense to me



-Zayn,dove stiamo andando?Sono ore che camminiamo-Protestò cercando di divincolare la presa ferrea che avevo sulla sua piccola mano.
Mi giarai e le sorrisi appena mi ritrovai davanti la scena di una Leslei imbronciata che chiedeva spiegazioni anche solo attraverso lo sguardo.Era adorabile.
-Non protestare,muovi quei stecchini di gambe piuttosto-Le ordinai riprendendo a camminare tranquillmente,trascinandola con me.
Mi si affiancò e scoppiai a ridere vedendo la sua faccia leggermente sconvolta.
-Cos'hai?-risi ancora.
-Stecchini?Vorresti dire salsicciotti con i piedi-Scoppiai in una fragorosa risata buttando la testa all'indietro mentre lei osservava la scena sorridendo appena.
-Vorresti dire che hai le gambe grasse?-Chiesi alzando un sopracciglio,lei annuì semplicmente abbassando lo sguardo.
Comicniò a fare passi molto più grandi alzando la gamba in funzione ogni volta,in modo da osservare le sue coscie ad ogni movimento.
-Guarda,la ciccia fa la macarena mentre cammino-Protestò.
Alzai furtivamente gli occhi al cielo,non mi importava il fatto che a lei desse fastidio quel gesto,doveva semplicemente smetterla di criticarsi perchè le sue,erano
solo paranoie.
-Smettila di roteare gli occhi,sai che non lo sopporto-Sussurrò appena.
-E tu smettila di sprare cazzate!-Alzai le braccia al cielo fermandomi in mezzo al marciapiede e guardandola mentre sbuffava sonoramente.
Okey,poteva essere adorabile quanto voleva ma non l'avrei lasciata criticare ancora il suo corpo,specialmente davanti a me.
Mi accorsi solo in quel momento che il posto in cui avevo intenzione di portarla quel caldo pomeriggio era proprio dall'altra sponda della strada.Così la presi di nuovo
per mano evitando accuratamente le sue proteste.Percorremmo le strisce pedonali e ci ritrovammo davanti al grande parco di Londra.C'era una vista spettacolare.
L'entrata non rendeva per niente a ciò che vi si trovava dentro.Appena messo piede nel parco si poteva notare il grandissimo prato verde che coronava quell'immenso 
spzio.
Sulla destra c'erano vari giochi per bambini,tutto in stile totalmente moderno con nulla fuori posto.Uno scivolo a chiocciola rosa e grande forse per quel bambini nella
fascia dai 9 ai 12 anni e poi collegato tramite una casetta viola sbucava un altro scivolo,questa volta verde,ma leggermente più piccolo sicuramente per bambini ad età
inferiore ai 7 anni.Due grandi altalene collegate tra loro giacevano poco dietro gli scivoli,erano in ferro battuto ed erano fisse nel prato che,in quel tratto,apriva
un cerchio di duna sabbiosa.Poi le pachine sparse un pò ovunque e alla rinfusa.Mentre sulla sinistra c'erano dei recinti in cui venivano tenuti tutti
i vari tipi di animale difficili da trovare a Londra,come Koala,piccoli di Canguri,coccodrilli.
Guardando di fronte a noi invece c'era un grande lago e la nostalgia mi assalì non appena lo ricollegai ai ricordi di un infanzia rovinata.La mia.
-Vieni con me-Le sussurrai mentre lei era del tutto presa ad osservarsi in torno,probabilmente nessuno le aveva mai conceduto l'onore di mostrarle quel posto e da una parte ne fui sollevato.
La portai proprio di fonte al lago,mi accomodai sull'erba fresca toglienodmi le scrpe e la feci sedere sulle mie coscie.
Presto mi circondò il collo con le braccia lasciandomi un bacio a fior di labbra.
-Scusami per prima-Le dissi ad un palmo dal suo viso,lei scosse le spalle.
-Ma promettimi che non dirai mai più quelle cose su te stessa-La vidi pensarci su.
-Non posso prometterlo,sono cose che penso,Zayn-
-Allora non pensarle nemmeno-Le dissi accarezzandole i capelli.Lei era bellissima così com'era e non doveva sempre giudicarsi ingiustamente.
-Non puoi dirmi di fare una cosa del genere,tu sei perfetto,è ovvio che la pensi così.Io no e devo guardare in faccia la realtà-Si passò una mano nei capelli agitata
mentre io la scrutavo.
-E quale sarebbe questa realtà?Sentiamo-La incitai.
Lei timorosa tirò un lungo sospiro per poi cominciare a pensarci,ero sicuro che avrebbe sfornato una lunga lista di difetti.
-Partiamo dal mio sorriso-
-Non ci provare,il tuo sorriso è perfetto-L'ammonì all'istante ma lei mi fece segno di stare zitto.
-Odio quando mi si formano delle rughette sotto gli occhi,guarda-Sorrise per mostrarmi delle piccola borse all'estremità dei suoi grandi occhi.Sbuffai e lei incassò
un punto a suo favore.
-Poi..La mia pancia-Constatò alzando di poco la maglietta bianca che le ricopriva il busto-Guarda,c'è del grasso ed è orribile-Osservai il suo ventre e al contrario di
ciò che vedeva lei,io notavo solamente della pelle leggermente piegata,ma non perchè le appartenesse,semplicmente perchè era seduta.
-Sei seduta è ovvio-La rassicurai.
Lei scosse la mano davanti al mio viso facendomi intendere che non dovevo interromperla.Sbuffai.
-Continuiamo...-Portò l'indice e il pollice al mento e assunse un'espressione pesnierosa-Le fossette di venere dietro la mia schiena-Disse poi decisa-Le odio,sono orribili,mi è sempre piaciuto avere una schiena piatta e non con due buchi alla base!E poi,insomma,quelle fossette hanno anche un significato volgare-Abbassò lo sguardo arrossendo e io intuìì subito cosa intendeva.
Secondo un detto tra di noi giovani le ragazze con le fossette dietro la schiena erano quelle che più volte erano state messe a 90 durante un rapporto sessuale.Certo,non c'era da vantarsene ma era solo una stupida costatazione che facevano dei malati mentali con gli ormoni a mille.
-Cazzate-Dissi-E poi,anche se fosse,sarebbe un punto a mio favore-Le sussurrai con malizia all'recchio e in quel momento la vidi diventare un pomodoro.Risi.
-Comuque,basta buttarti difetti addosso e sappi che io adoro i tuoi fianchi morbidi-Le feci il solletico sui fiachi-Le tue gambe-Le diedi un buffetto sulla coscia-E 
sopratutto le tue fossette di venere-Rise e mi diede uno scherzoso schiaffo sul petto.Prima che potesse ritirare la mano le afferrai il polso e l'attirai a me facendole
poggiare il volto sul mio petto e stringendola in un'abbraccio-Le amerò all'infinito-Sussurrai.

I know you’ve never loved
the crinkles by your eyes
when you smile
you’ve never loved
your stomach or your thighs
the dimples in your back
at the bottom of your spine
but I’ll love them endless


-Sei ancora in piedi?-Chiesi entrando in cucina.
Quella sera ci eravamo addormentati entrambi nel mio letto,ma dopo un pò avevo cominciato ad avere sete e in oltre la mancanza del corpo di Leslei vicino a me mi aveva indotto ad alzarmi per assicurarmi che non le fosse successo niente,approfittando del fatto che sarei potuto scendere per ber un bicchiere d'acqua.
-Si,non riesco a dormire senza una tazza di thè prima di andare a letto-Mi sorrise tranquilla prima di sorseggiare il contenuto liquido che si era preparata da sola
dalla tazza in vetro blu.
-Ohw,non lo sapevo-Sorrisi e andai a riempire un bicchiere di plastica al lavandino.Preferivo sicuramente l'acqua naturale a quella frizzante.
-E tu?-Mi chiese-Come mai ancora sveglio?-
-Avevo sete,e poi tu non eri a letto,volevo assicurarmi che stessi bene-Mi sorrise e io le lasciai un bacio sulla fronte prima di buttare il bicchiere che avevo in mano
nel secchio.
-Okey,ho finito-Sorrise e posò la tazza nel lavello prima di prendermi per mano e dirigermi nella mia camera,anche lei,come io con la sua,conosceva alla perfezione 
casa mia,e questo non mi dispiaceva affatto.
Una volta nella mia camera da letto,Leslei si rannicchiò sotto le coperte e io sorridendo come un'ebete la raggiunsi,abbracciandola da dietro e infondendole calore.
Cademmo entrambi in un sonno profondo interrotto ogni tanto dai lamenti della ragazza che si diffondevanoa acuti nella stanza.Pensai subito che probabilmente il thè
le infondeva il sonnambulismo e ne fui certo quando comicniò a muovere la bocca sputando fuori parole senza alcun senso.Sorrisi e la strinsi più forte a me,promettendomi che il giorno dopo,alla mattina,non ne avrei fatto parola con lei,la quale se lo fosse venuta a sapere si sarebbe rifutata di dormire ancora con me per non teneremi sveglio tutta la notte.

You can’t go to bed
without a cup of tea
and maybe that’s the reason
that you talk in your sleep
and all those conversations
are the secrets that i keep
though it makes no sense to me


-Facciamo un gioco-Annunciò entusiasta come una bambina il giorno di Natale,saltando da una parte all'altra del cortile della scuola.
La osservai sorridendo troppo intento a bearmi della sua dolcezza per curarmi degli sguardi che alcuni studenti,poco più lontani da noi,ci stavano lanciando.
-Che tipo di gioco?-Chiesi allegro bloccando i suoi salti con un sepmlice gesto della mano.
-Sappiamo davvero poco l'uno dell'altra.Ceh,sappiamo le cose essenziali ma io voglio farmi due risate-Annunciò battendo le mani sul mio petto,risi a quella scena-Quindi tu confessi una cosa imbarazzante su di te e io ne confesso una su di me,che ne dici?-Alzai un sopracciglio eloquente.
Non mi vergonavo di mostrare la mia goffagine a Leslei così strinsi la mano che mi stava porgendo come per consolidare l'accordo,poi intrecciai le mie dita con le sua e la trascinai su un muretto rialzato lontano da occhi indiscreti.
-Comincio io-Dissi.
Lei socchiuse gli occhi e poggiò le mani sulle mie ginocchia guardandomi attentamente mentre io springevo le meningi per cercare un qualcosa di talmente imbarazzante da farla ridere di gusto.
-Trovato!-Annunciai poi-Quando ero piccolo,andavo sempre in giro per casa nudo.Un giorno ero da solo con il mio cane e mentre gironzolavo per il corridoio gli sono andato addosso,lui è salito sopra di me e ha cominciato a leccarmi i gioielli di famiglia-Risi al ricordi mentre Leslei sbarrò gli occhi e poi buttò il capo all'indietro 
tenednosi la pancia dalle troppe risate,mi sembrò di vedere anche una mezza lacrima scenderle dall'occhio destro socchiuso e mi beai di quel suono stupendo.
-Okey okey,tocca a me,anche se credo che non batterò mai la tua 'avventura'-Mimò sarcastica per poi pensare a ciò che avrebbe potuto dire.
Si rizzò con la schiena quando le venne un'idea.-Ricordo che qualche anno fa avevo deciso di registrare una cover di una canzone famosa uscita in quel periodo,non avevo mai fatto canto ma pensavo che avessi una bella voce.Così registrai con il telefono tutta la mia esibizione canora e queando la risentìì mia madre mi chiese di smetterla di vedere porno sul computer.Odio la mia voce-Non potei far a meno di scoppiare in una fragorosa risata mentre lei arrossiva al solo ricordo.Era una cosa davvero imbarazzante!
-Smettila di ridere,tocca a te-Disse.Ma il suo tono di voce che doveva trasparire serio,fu ingannato da una leggera risata che intervallò la frase.Risi ancora e poi 
tornai serio e concentrato.
-Una volta sono andato dall'oculista,mi ha fatto la visita con le gocce che ti appannano la vista per cui quando sono uscito dallo studio sono andato a mettermi seduto
ad una signora convinto fosse mia nonna che mi aveva accompagnato li.Gli raccontai gli ultimi episodi con la mia ragazza per passare il tempo e quando le dissi che eravamo andati a letto insiem,lei si alzò e mi prese a borsettate dicendo che avrebbe chiamato la poliziaperchè la stavo violentando psicologicame.Se non lo avessi capito,non era mia nonna-
Leslei cercò di trattenrsi dal ridere gonfiando le guance.Ma il tentativo fallì dopo appena due secondi,la sua bocca si aprì in una chiassosa risata catturando l'attenzione di alcuni professori che passavano di li,ma ancora una volta aveva qualcosa di più bello d'ammirare che non fossero i loro sguardi omicidi verso la nostra direzione.
-Non ho mai usato una bilancia in vita mai perchè non voglio sapere quanto peso-Annunciò di getto una volta calmatasi.
Aveva gli occhi serrati e la mani sulle ginocchia,non appena buttò fuori quel 'segreto' fece un sospiro di sollievo e aprì un occhi cercando di vedere la mia reazione.
Io ero impassibile,accennavo un sorriso verso la sua direzione scuotendo la testa.Quella ragazza aveva un'autostima di se stessa pari a 0.
-Che c'è?-Chiese guardandomi.
-Sei incredibile.Il tuo peso è regolare,non puoi aver paura della bilancia-Sostenziai.
-Non è della bilancia che ho paura,semplicemente dei numeri che riporterà-Sbuffai e mi avvicinai a lei prendendola per i fianchi.
Poggiai delicatamente la fronte sulla sua e la guardai negli occhi incantandomi qualche secondo.Era bellissima.
-Sei perfetta okey?-
Lei scosse la testa furtivamente così le presi la mano passando il pollice sul suo dorso.Lei sorrise amara.
-Non sono perfetta Zayn-Soffiò abbassando il viso.
-Si,per me lo sei-Le portai due dita sotto il mento alzandole il capo e facendo incontrare questa volta non solo i nostri occhi,ma anche le nostre labbra che fremevano
quel contatto da troppo ormai.

I know you’ve never loved
the sound of your voice on tape
you never want to know how much you weight
you still have to squeeze
into your jeans
but you’re perfect to me


-Zayn,posso chiederti una cosa?-Mi domandò la ragazza seduta alla scrivania.
-Certo-Presi un tiro dalla mia sigaretta buttando poi il fumo al di fuori dalla finestra,mentre gli occhi curiosi di Leslei mi fissavano.
-Perchè hai iniziato a fumare?-Chiese posizionandosi bene sulla sedia girevole,in modo da osservarmi meglio.
Le rivolsi un veloce sguardo prima di aspirare ancora dal filtro della mia malboro.
-Stress,troppa pressione da parte degli amici,troppe pretese da parte dei miei genitori,nessuno che mi stesse mai accanto,così ho trovato rifugio nel fumo.Mi faceva
scaricare la tensione ed il nervosismo,poi,è diventato un vizio-Spiegai concludendo la frase con un'incurante alzata di spalle.
Leslei,che non mi aveva tolto gli occhi di dosso,ora mi guardava comprensiva.
Si alzò lentamente dalla sedia e si posizionò di fronte a me sul rialzamento davanti la finestra.Gambe al petto,mento sulle ginocchia socchiuse e braccia intorno alle
coscie.
-Posso fare un tiro?-Mi chiese poi,i suoi occhi saettarono da me alla mia sigaretta giunta quasi al termine.
-Non voglio rovinarti la salute piccola-Costatai guardandola,ed era vero,volevo essere causa del suo bene,del suo piacere non di certo del suo male.
-Non lo farai,voglio solo provare-Sussurrò abbassando lo sguardo e mi ritrovai a chiedere come facesse ad essere ancora così timida dopo mesi e mesi di relazione.
-Va bene,ma solo un tiro-Lei mi sorrise e prese la sigaretta che le stavo porgendo.
Sapevo che non ne aveva mai avuta una in mano così l'aiutai a posizionarla tra l'indice e il medio facendola penzolare innocuamente.Lei la guardò attentamente prima
di avvicinare la mano alla bocca,inserendo il filtro tra le labbra carnose.
Io semplicemente mi limitavo ad osservarla quasi estasiato dalla sua inesperticità,il modo in cui le sue guancie si infossarono all'interno non appena aspirò il fumo,
i suoi occhi chiusi a nascondermi quel verde smeraldo che le apparteneva,la mano tremolante che ancora troppo indecisa reggeva un'estremità della sigaretta,un riccio che
le ricadeva tranquillo sulla parte destra del viso ed infine il leggero tossichio di quando provò a ributtare il fumo fuori.
-Cazzo-Imprecò.
Risi leggermente notando quanto fosse impacciata mentre ancora tossiva leggermente per buttare via quella sensazione si seccore nella gola.
-Com'è stato?-Chiesi e lei mi fuminò con lo sguardo facendomi ridere di conseguenza.
Con un gesto veloce scaraventò il mozzicone giù dalla finestre e si precipitò a darmi uno schiaffo giocoso sul petto.
-Come cavolo fai a fumare?E' una cosa disgustosa-Constatò portando fuori la lingua e cominciando a strofinarci sopra il palmo della mano,intenta a togliere il saporaccio del fumo dalla bocca.Risi ancora incapace di trattenermi a quella scena.Era stupenda.
-Non ridere Malik-Mi minacciò puntandomi un dito contro,io semplicemente alzai le braccia in segno di resa e lei mi sorrise.
-Per favore,non farti sfuggire davanti ai miei che ho provato a fumare-Mi pregò.
Non ce n'era bisogno,sapevo come erano i suoi genitori:Troppo protettivi,poco permissivi e sopratutto molto severi.
Per accettare la mia presenza in casa loro ce n'aveva messo di tempo.
-Non me lo lascerò uscire dalla bocca-Lei rise quando feci finta di cucirmi le labbra carnose con un ago,per poi buttarlo dietro di me.Leslei mi abbracciò perchè sapeva
che in quella frase avevo appena giurato di non far parola a nessuno non solo del suo tiro di sigaretta,ma anche di tutto ciò che in soli tre mesi era riuscita a 
confessarmi,sapeva perfettamente che non avrei mai fatto parola con nessuno del suo 'non accettarsi fisicamente'o semplicemente di tutte quelle notti che avevo passato sveglio ascoltando la sua melodiosa voce chiacchierare a vanvera,sapeva che tutti i suoi segreti con me erano al sicuro.
-Ti amo-Sussurrò sul mio collo,provocandomi dei piccoli brividi.
-Anche io ti amo piccola-Si strinse ancora di più al mio petto e io le lasciai un bacio tra i capelli e lo giuro,in quel momento noi eravamo infinito.


I won’t let these little things
slip out of my mouth
but if I do it’s you (oh, it’s you)
they add up to
i’m in love with you
and all these little things




  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: aritomlinfliglio