Storie originali > Horror
Segui la storia  |       
Autore: _Dark Side    06/09/2013    2 recensioni
Come evitarla? Theodora è ovunque, riesce sempre a trovarci. Ci sta alle calcagna. Ci toglie la dignità e si serve di noi per fare quel liquido che confeziona in provette da iniettare, con l'etichetta IVDI. Ci fa del male col nostro sangue. Così ai suoi occhi siamo noi gli artefici della nostra morte!
Genere: Introspettivo, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mi ci volle un po’ per capire cos’era appoggiato sopra al vassoio. Una fiala riempita di liquido scuro, nero come la pece. E una siringa col tappo sull’ago. Theodora si avvicinò con aria sempre più divertita e intanto la mia mente iniziava a elaborare la situazione e ad inventare possibili utilizzi della siringa su di me. Tremavo e sudavo freddo e quando se ne accorse, Theodora rise di gusto, scoprendo denti sporchi di sangue.
 
«Tutto quello che devi fare adesso è tenere la bocca chiusa. Non urlare o ti infilzo la gola con le unghie» Mi mostrò le dita. Incredibile, aveva unghie lunghe e nere… ma non di smalto, di sporco! Sembravano artigli, tanto erano incarnite.
«Co-cosa hai in mente? Che diavolo vuoi farmi! Dov’è Rick? Dov’è, strega!»
Senza rispondermi, Theodora mi sventolò davanti al naso la provetta col liquido nero. Puzzava. Lessi l’etichetta piccola e quasi staccata. C’era soltanto una scritta minuscola, “IVDI”.
«E adesso, si gioca» Detto questo, Theodora mi iniettò con una tale forza quel siero scuro, che sembrò staccarmi la pelle. Era dolorosissimo e mi tornò alla mente il mio primo vaccino, doloroso la metà.
Immediatamente mi sentì svenire, e infatti persi del tutto i sensi. Le mie palpebre si socchiusero.
 
Una luce accecante mi svegliò, seguita da un boato pazzesco. Pochi secondi dopo realizzai che la luce, sì, esisteva davvero ed era un neon, ma il rumore era stato soltanto frutto della mia mente ferita. Riconobbi accanto a me le esili gambette di mio fratello e, come d’istinto, urlai il suo nome.
«Rick! Rick, mi senti? Svegliati, per la miseria!» Giaceva su un fianco e fui terrorizzata dall’idea che potesse essere morto. Che sollievo quando si mosse! Sbuffò, poi mi fece l’occhiolino. Capii immediatamente. Dovevo tenere la bocca chiusa.
«Se quella ci sente, sarà la fine. Fa finta di non esserti ancora svegliata. Se si allontana, saremo pronti e svelti a squagliarcela» Mi sussurrò Rick.
«Credi che ci lascerà qui da soli anche sospettando che siamo ancora svenuti?»
«Sì. O almeno è l’unica cosa a cui mi possa aggrappare»
Mi voltai e vidi Theodora camminare su e giù per il corridoio. Ma essendo di vetro la stanza in cui stavamo mio fratello ed io, noi potevamo vedere lei e lei poteva vedere noi. Un minimo errore nostro sarebbe stato fatale.
Con la coda dell’occhio Rick sbirciava ogni singolo movimento della donna. E io facevo lo stesso. Con mia grande sorpresa, Theodora si allontanò dal corridoio. Sarebbe stata via per tre secondi? Dieci? Un minuto?
«Ecco. Che ti avevo detto? Svelta Sharon! Sbrigati» Rick mi stava indicando una finestra.
 
In un batter d’occhio ci gettammo mano nella mano dalla finestra. Atterrammo su qualcosa di morbido e puzzolente, davvero stomachevole. Appena mio fratello ed io ci accorgemmo su cosa eravamo atterrati, vomitammo.
Una decina di corpi in putrefazione erano stati messi lì, proprio sotto alla finestra, per impedirci di saltare. Ma l’euforia di poter fuggire non ci fece accorgere della loro presenza prima del salto dal cornicione.
In una frazione di secondo, Theodora ci fu per l’ennesima volta davanti.
 
«Ma allora siete proprio testardi, eh! Ma si sa… i bimbi bastardi sono tutti così!»
«Bastardi? Ma come ti…»
«Zitto, maschiaccio!»
Mi sentii offesa. I miei capelli corti non mi toglievano affatto la femminilità!
«Volete delle risposte? Ebbene, ve le darò. Ma poi… rivelato tutto, sarò costretta ad ammazzarvi!»
«Ma…»
«Oltretutto era una cosa che avevo in mente di fare» Continuò Theodora imperterrita.
Cercai invano di divincolarmi un attimo dopo, mentre quella donna prese me e mio fratello di peso per ricondurci all’interno dell’edificio.
Ci legò i polsi ad un lettino, per tutti e due era troppo piccolo, ma lei sembrò non farci proprio caso. Rick continuava a ripetermi di stare tranquilla, che tutto sarebbe finito presto. Ma in cuor suo anche lui sapeva che avremo fatto una brutta fine.
 
Theodora si mise seduta sul bordo del letto e iniziò a parlare con un tono di voce così flebile come se stesse raccontando una fiaba ai suoi bimbi.
«Non vi siete mai chiesti come mai vi inietto quei sieri?» Prese un coltello e iniziò a punzecchiarmi il petto. Goccioline di sangue macchiarono la maglietta. E il dolore divenne via via sempre più forte.
«Siete voi stessi gli artefici del male che vi faccio. Perciò io non ho colpe. Quelli sono veleni che preparo io stessa, con le mie mani, servendomi del vostro inutile sangue e di un liquido fenomenale, che, mischiato al sangue, diventa un sonnifero. Perciò mentre voi fate i vostri sonnellini, io vi tolgo tanto sangue quanto ne bevo. Sì, perché se ne avanza qualche goccia…» Rise. Rick ebbe un altro conato di vomito.
«Quando non servite più a nulla, però, vi tolgo di mezzo. E sapete quando diventate inutili?»
Fece una pausa, durante la quale si sentirono soltanto i nostri respiri soffocati.
«Quando lo dico io. E… mi dispiace per voi, ma la vostra ora è arrivata» Col coltello tagliò di netto il polso di Rick, che iniziò ad urlare disperato dal dolore allucinante. A me vennore le lacrime agli occhi e mi sentii così impotente… non potevo aiutare mio fatello!
Theodora riprese il coltello che le era scivolato di mano e riaffondò più volte la lama nella carne di Rick. Ancora, ancora e ancora, finchè di mio fratello non rimase un’orrida pozza di sangue coperta di carne a brandelli. E la cosa più orripilante era che stavo esattamente sotto di lui. 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: _Dark Side