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Autore: fabolouisx    06/09/2013    2 recensioni
Odio e amore.
due sentimenti totalmente contrastanti ma allo stesso tempo così simili.
non esiste l'uno senza l'altro e Anastasia Jhonson si ritroverà a capirlo nel corso della sua avventura al successo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.
 
Ed eccola qui, un'altra freddissima giornata di gennaio nella città di Bradford al centro del West Yorkshire.
E proprio in questa città Anastasia Jhonson si ritrovava ad affrontare una sfida, forse la più grande della sua vita. Questa giornata, forse, poteva finalmente realizzare il suo sogno.
Inutile dire che aveva passato una nottata in bianco a ripetere e ripetere fino all'esasperazione quella dannatissima parte, ormai era circa una settimana che andava avanti così e non ne poteva proprio più.
Dopo sette anni di recitazione, oggi aveva finalmente l'opportunità di costruirsi la sua carriera, come? Con un provino.
Ma non uno di poco conto, bensì un provino per un film di un registra alquanto famoso, che la sua scuola di recitazione le aveva offerto.
Anastasia aveva accettato da subito, senza esitare nemmeno un secondo.
Il palcoscenico e le telecamere non le facevano affatto paura, anzi.
Il che era un po' bizzarro visto il suo carattere.
Difatti era una ragazza un po' timida, non amava particolarmente stare al centro dell'attenzione eppure quando recitava entrava in un'altra dimensione, non le importava se mezzo mondo la stesse guardando lei dava il meglio di se stessa senza pensarci troppo mentre per strada era l'esatto contrario, si sentiva in continuazione osservata, giudicata.
Era due persone in una se così si può dire.


Il provino ci sarebbe stato tra meno di un'ora ma ovviamente lei era troppo occupata a ripetere per accorgersi del tempo che scorreva.
“Ana, se continuerai a ripetere ti si consumerà il cervello!” riecheggiò la voce di Jen nella stanza.
Solo allora Anastasia decise di fermarsi e dare un'occhiata all'orologio giusto per vedere quanto tempo le rimaneva.
Merda se era tardi!
“cazzo, è tardissimo Jen” le rispose di rimando.
Ah giusto, chi era Jen? Era la sua coinquilina, se non che anche la sua migliore amica da ormai ben due anni. Si erano conosciute per caso. Sapete una di quelle amicizie che iniziano con uno sguardo e un parola, poi ci si affeziona e si diventa inseparabili, proprio così.
Ana decise di raggiungere la camera di Jen per farsi dare una mano su cosa indossare. Jen era sempre pronta a darle consigli sul vestire o altro e questa era una delle cose che amava di quella ragazza.
Raggiunta la sua camera la vide intenta a prepararsi al meglio.
Perchè si sta praparando con cosi tanta cura? Si ritrovò a pensare.
Poi capì. Jen era innamorata da circa un mese di uno di quei citrulli che Zayn Malik, il più bello della scuola di recitazione, si portava con se.
Una volta Anastasia decise di portare con se la sua migliore amica per delle prove che doveva fare e casualmente incontrarono quei cinque imbecilli nei corridoi e da lì era iniziato tutto.


Credo si sia capito che lei odiava Zayn e tutta la sua banda.
Quel ragazzo era un presuntuoso. Uno di quegli bell'imbusti ricconi con l'aria da so tutto io, insomma le stava sul cazzo in una maniera atroce e con lui anche i cani che si ritrovava dietro.
Zayn frequentava la sua stessa scuola di recitazione, ma fortunatamente avevano insegnanti diversi.
Quanto lo odio quel cretino.
Eccome se non lo odiava, poi tutti questi inutili pensieri le furono interrotti da Jen che risvegliatasi dalla trance in cui era entrata le aveva chiesto cosa ci facesse nella sua camera.
“ehm, Jen ho bisogno di te” le disse semplicemente Anastasia.
“mmh, fammi indovinare non sai cosa mettere vero?” la prese in girò.
Ana alzò gli occhi al cielo e la portò nella sua camera, mentre Jen se la rideva di gusto.
É mezza matta, cosa ci trova da ridere?


Per fortuna che con l'aiuto di Jen trovare i vestiti da mettere era stato facile.
Anche se si era dovuta sorbire le lamentele dell'amica la quale diceva che il suo armadio era peggio di quello di un ragazzo.
Ma che palle, l'armadio è mio, lo tengo come cazzo mi pare no?!
E già, Anastasia non era una di quelle ragazze che si possono ritenere l'ordine in persona , lei era l'esatto contrario.
La sua teoria era 'una scrivania in ordine è sintomo di una mente malata'.
Anche se poi, lei non si poteva definire tanto sana.


Nel giro di dieci minuti erano arrivate fuori la scuola di recitazione.
La differenza tra la macchina e il freddo pungente di Londra si faceva sentire. Ma questa, adesso non era la priorità di Anastasia. Era cosi nervosa. Aveva lo stomaco sotto sopra e diceva in continuazione di aver dimenticato le parole mentre Jen cercava in tutti i modi di calmarla.
Entrate nella scuola si avviarono verso la stanza dove si sarebbero tenuti i provini. Ora anche camminare era diventata una tortura, aveva l'ansia alle stelle.
C'erano parecchie persone che aspettavano di entrare, quando Jen comincio a gridare sottovoce.
-come si grida sottovoce cogliona?
Stai zitta tu non è il momento.
Dicevo, c'erano parecchie persone che aspettavano di entrare,quando Jen cominciò a gridare sottovoce non appena vide il gruppo dei cinque citrulli
passare per il corridoio.
Cazzo, cazzo, cazzo, ma quanto è bono? Okay Jen calmati, ok? Aaaaaaah.
Ana si voltò a guardarla con uno sguardo alquanto sconvolto non si capacitava come potesse piacergli quel ragazzo.
In effetti però.. ora che lo guardava non era affatto male.
Era un ragazzo biondino, dagli occhi color mare e la pelle candida, l'espressione angelica sul viso e la risata sempre pronta, era contagiosa.
Chissà che non sia simpatico.
Ma cosa stava pensando, simpatico? Ma dove, se stava con Zayn e la sua banda di idioti di certo non era simpatico.
Poi si soffermò a guardare gli altri quattro.
Al fianco di quel presuntuoso, c'era un ragazzo riccio.
Occhi color smeraldo, fossette e alcuni tatuaggi. Troppi per i suoi gusti.
Al seguito del riccio c'era un ragazzo dai capelli piuttosto corti e castani, gli occhi anch'essi marroni e un bel sorriso. Poi notò che anche lui aveva alcuni tatuaggi sulle braccia.
Infine c'era un ragazzo dall'aria assente, capelli castani e occhi chiari, il suo sguardo era come dire..penetrante, e anch'egli come gli altri tre poi del resto aveva dei tatuaggi .
E poi al centro c'era lui.
Rullo di tamburi. Ecco a voi l'odiosissimo Zayn Malik gente.
Anastasia non sapeva perchè l'odiasse così tanto ma il fatto era che le stava antipatico, infinitamente antipatico, forse per lo sguardo da strafottente, forse perchè si diceva fosse uno stronzo, forse per tante cose, ma restava il fatto che le stavo antipatico e basta.
Non si poteva dire che lui fosse brutto, come il resto della banda, ma l'antipatia che quella ragazza provava nei suoi confronti rendeva la sua bellezza nulla.
Insomma che te ne fai di uno bello se poi è senza cervello?
“Anastasia Louise Jhonson!” la richiamò una voce alla realtà.
Oddio per pensare a quegli stupidi si era dimenticata che tra un po' toccasse a lei, che stupida.
Subito si avvicinò, prendendo per mano Jen che era ancora occupata a fissare quel biondino.
Jen se continui così ti ritroverai male, cara mia.
Le due ragazze raggiunsero in fretta la signora sulla quarantina che aveva chiamato Anastasia per il provino ed entrarono nella stanza.
Il suo cuore batteva all'impazzata, temeva sarebbe entrata nel panico da un momento all'altro. Aveva una tremenda paura di sbagliare tutto. E se non ce l'avesse fatta?


Una volta entrata, lasciò la mano di Jen e si posizionò dove le era stato ordinato. Un uomo sulla cinquantina la scrutò per bene e poi le fece cenno di cominciare.
Lei si era impegnata, ce l'avrebbe fatta, doveva farcela.


Su Ana, dai il meglio di te. So che ce la farei dai. La incoraggio mentalmente Jen.


La ragazza prese la parte e iniziò a recitare.
Le parole le uscivano con semplicità come se stesse vivendo davvero quella scena, non sapeva nulla delle persone che la circondavano, in quel momento lei non era Anastasia Jhonson ma era ciò che stava recitando, ciò che si sentiva, ciò che voleva essere.
Una volta terminata la parte, inchiodò i suoi occhi marroni in quelli di dell'uomo che continuava a fissarla, senza dire niente e il suo sguardo era così illeggibile..
Poi finalmente parlò e le disse un semplice “grazie signorina, le faremo sapere.”
Le cadde il mondo addosso, di solito quando dicevano così non si prometteva nulla di buono e sicuramente era andata male, se lo sentiva.


HOLAA

Salve peopleee!
Ed eccoci qui, questa diciamo che è la mia prima fan fiction (anche se ne ho fatte altre che poi ho cancellato perchè non mi andavano a genio, lol)
Mi piacerebbe tantissimo sapere cosa ne pensate.
Le critiche sono ben accette, servono a migliorare.
Spero che vi piaccia almeno un poco pochino e che vi abbia incuriosito.
Vi prego lasciatemi una recensione, sarò felice di rispondervi c':
Okay, me ne vado lol.
Un bacio fabolouisx.


 
  
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