Rompere l’atmosfera
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Aria pulita
“Scherzavo!” si affrettò Louis ridendo della sua stessa cattiveria quando vide
la faccia arrabbiata di Harry. “Te la sei presa davvero?” chiese ancora,
incredulo, e Harry in tutta risposta strisciò sul letto per poi cercare di
andarsene. “Dai, vieni qui!” Louis si allungò sulle lenzuola e riuscì ad
afferrare la caviglia di Harry prima che riuscisse a lasciare il letto, poi,
senza troppa difficoltà, riuscì a tirarlo verso di sé e lo fece tornare nella posizione
iniziale con profondo disappunto del più piccolo. “Facciamo l’amore e
dimentichiamo tutto,” propose Louis con il gomito appoggiato sul letto e la
mano che non voleva mollare il braccio di Harry per paura che scivolasse di
nuovo via. Harry sembrò avere attimi di ripensamento, col muso lungo e le
sopracciglia abbassate, ma Louis sapeva che erano tutte scene. Harry non diceva
mai di no a una mezzoretta di ginnastica estrema sul loro povero letto non
troppo stabile.
Finirono ovviamente per farlo, e Harry finì ovviamente per fare il passivo, ché
ancora non era troppo autoritario da decidere di prendere le redini e
sovrastare l’altro. Ci aveva provato un mucchio di volte, ma era sempre caduto
nel ridicolo.
“Vediamo se hai il coraggio di dirmi che sei ancora arrabbiato,” fece Louis
prepotentemente mentre si gustava la sua vera e propria colazione lì nel
fondoschiena di Harry. Quest’ultimo non disse niente, ma prese a muovere le
anche a destra e a sinistra e poi strinse i muscoli quasi stesse trattenendo
qualcosa – o meglio, stesse aspettando il momento giusto per lasciarlo andare. Fece
una risata quasi silenziosa, e quando Louis chiese: “Che hai da rider-“, Harry
buttò fuori aria dal proprio sedere sparando in aria i capelli del fidanzato.
“Che cazzo fai, pezzo di—“ e andò giù a bestemmiare mentre la risata di Harry
si faceva decisamente più rumorosa.
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Ho messo rating giallo perché sapevo
avrei dovuto scrivere questa. Ma non è nulla di grave, giusto?
Mirokia