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Autore: chocobanana_    06/09/2013    2 recensioni
[Kirino-Centric][Accenni Kirino/Jeanne][Introspettivo/Malinconico][Verde][Missing Moments][Het?]
mh, avevo bisogno di sfogarmi attraverso la scrittura, ed ecco qui questa One Shot.
E poi era da tanto che volevo scrivere qualcosa con accenni alla KiriJean❤
Buona Lettura.
{ camy }
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Una fioca luce si fece strada tra i buchi delle tapparelle che proteggevano la finestra. Quei flebili raggi passavano attraverso il vetro, per poi infrangersi contro il viso arrossato del ragazzo steso sul letto.
Non appena avvertì quel debole bagliore, chiuse gli occhi umidi e gonfi di lacrime, mugugnò qualcosa e si girò su un fianco.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kirino Ranmaru
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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.:Unico:.

- Ti piacerebbe che qualcuno ti dicesse che senza di te non può farcela? –
 
 
Una fioca luce si fece strada tra i buchi delle tapparelle che proteggevano la finestra. Quei flebili raggi passavano attraverso il vetro, per poi infrangersi contro il viso arrossato del ragazzo steso sul letto.
Non appena avvertì quel debole bagliore, chiuse gli occhi umidi e gonfi di lacrime, mugugnò qualcosa e si girò su un fianco.
Una lacrima gli scivolò lungo il viso con estrema lentezza mentre osservava i suoi capelli rosa invadere il cuscino, disordinati e aggrovigliati.
Tirò su col naso, poi alzò il braccio, coperto da una larga manica verde foresta, e se lo passò sulla faccia rossa, per provare ad eliminare del tutto le lacrime.
Il cellulare squillava da dieci ininterrotti minuti; Kirino non aveva nemmeno dato uno sguardo al nome sul display illuminato, aveva direttamente buttato l’oggetto dall’altra parte del letto, nascosto sotto le lenzuola. Le vibrazioni continuavano a scuotergli il piede, un’odiosa ed incessante sensazione, soprattutto perché le sue dita non avrebbero premuto il tasto verde di quell’affare.
Non aveva voglia di parlare, o urlare, o fare qualsiasi altra cosa.
Solo piangere, solo buttare fuori, in questo modo, tutto quello che lo angosciava.
Perché Shindou era andato avanti senza di lui, per la prima volta non aveva dovuto tendergli la mano. Adesso era lui ad essere indietro, a vedere la schiena dell’altro farsi sempre più lontana.
Come se lui non valesse niente, né come giocatore né come amico. Niente di niente.
Eppure pensava di essere importante, di essere speciale. Forse sarebbe stato tanto egoista e pieno di sé da dire di essere unico per Shindou. Invece no. Tutto quello in cui aveva creduto era stato distrutto in un solo istante.
Shindou dentro, Kirino fuori. Facile da dire, difficile da accettare. Un singhiozzo ruppe il silenzio nella stanza. Gli occhi verde acqua  del ragazzino si soffermarono sul soffitto pulito, ma leggermente ingrigito sui lati.
Si chiedeva se avrebbe mai incontrato qualcuno che gli avrebbe detto, ogni volta che ne aveva bisogno, che non poteva essere sostituito da nessuno.
Un qualcuno che lo avrebbe messo sul gradino più in alto. Perché lui aveva messo Shindou su quel “podio”, ed era stato deluso.
Abbassò le palpebre, mentre cercava di rallentare il respiro e trattenere le lacrime. Il suo pensiero vagò fino a trovare un paio di occhi verdi, puri e sinceri, un viso contorniato da lunghi capelli biondi. Spalancò le palpebre, avvertendo un dolore lancinante al petto. Quel ricordo faceva male, quello sguardo incoraggiava il pianto.
Forse era stato unico per qualcuno, ma non se n’era accorto. Era andato avanti per la sua strada, aveva continuato a sperare nel suo legame con Shindou, illudendosi anche troppo. E invece aveva lasciato andare la persona che l’aveva amato più di tutti, come se contasse poco per lui. Adesso ogni volta che dormiva vedeva la sua mano tendersi verso di lui. Sorrideva. Probabilmente nascondeva un’enorme delusione.
Kirino si morse il labbro, ripetendosi più volte di essere stato uno stupido. Lei aveva sicuramente provato la frustrazione che sentiva lui in quel momento.
Non si era sentita unica per nessuno. Eppure, quella dolce e gentile ragazzina, l’avrebbero ricordata per anni e anni. Se solo l’avesse saputo prima… invece la sua luce si era spenta con la convinzione di non essere abbastanza per poter essere amata da qualcuno.
Kirino Ranmaru si sentiva in colpa.
Aveva lasciato morire Jeanne con l’illusione di essere sola. Lui non l’aveva capito, aveva pensato solo al suo migliore amico, senza contare il resto.
Se avesse potuto, sarebbe tornato indietro per aiutarla, per urlarle qualche parola di scuse, per dirle che per lui era stata speciale, ma non poteva.
Rimase sul letto, i pugni serrati, le lacrime che adesso rigavano completamente il suo volto disperato.
Lei lo aveva amato, e lui non aveva capito nulla.
 
Probabilmente si meritava di non essere importante per qualcuno. Avrebbe aspettato di vedere quegli occhi così luminosi da togliere il fiato.
 
Perché lui era ancora la persona più importante per Jeanne D’Arc, nonostante lei non fosse più lì, in quel mondo così bizzarro e crudele, ma anche pieno di gioia e speranza a cui aggrapparsi.
 
[ The End ]
 
 
.:angolo dell’autrice:.
 
Sera.
Ehm, diciamo che questo è una specie di …sfogo? Ceh, ho sentito il bisogno di scrivere—E da un po’ avevo voglia di KiriJen –e aggiungo che non è una pair crack perché gli accenni nell’anime ci sono-.
Diciamo che Kirino si sente un po’ come me—solo che io qualcuno che mi consideri davvero unica non l’ho ancora trovato. Quando sarà sarà.
Avrei tantissime cose da dire, ma sono così personali da non poterle scrivere qui. La fic dice tutto, chi vuole intuire intuisca.
Onestamente non so come sia, ma me non dispiace, penso di essere stata bravina (?) Il banner sono riuscito a farlo io-- yuppie.
Grazie a chi leggerà c:
camy
 
Roby grazie per avermi fatto da beta~
   
 
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