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Autore: BabyLolita    06/09/2013    2 recensioni
Sophie e Kentin sono amici da sempre. Lei però si è accorta di essere innamorata di lui e decide di confessarglielo l'ultimo giorno di scuola. Ma i due, a causa del padre di lui, dovranno separarsi. Sophie vacillerà e non saprà più se dichiararsi o meno, fino a quando non prenderà una decisione definitiva, proprio quando lui sta per sparire davanti ai suoi occhi.
Preso dal capitolo 3:
Così dicendo mi sfila l’elastico dai capelli, che ricadono dolcemente alle mie spalle. Se lo infila al polso e poi mi passa una mano dietro la nuca accarezzandomi dolcemente. Poi mi percorre con la stessa mano tutta la schiena facendomi venire i brividi. Con l’altra mi stringe a lui mentre il suo respiro scalda le mie labbra. Sta per baciarmi ancora. E dio solo sa quanto desidero questo bacio.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kentin, Nathaniel, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nathaniel mi accompagna in classe ed entrando avvisa il professore che se ogni tanto non mi presenterò alle lezioni è perché sarò con lui ad aiutarlo. Il professore fa cenno di si mentre torno al mio posto. Castiel mi guarda in modo furbo ed aggiunge:
-   Hai trovato il modo di saltare le lezioni vedo –
-   Sarebbe più corretto dire che ho trovato il modo di stare lontana da uno che non sopporto –
-   Oh oh e dimmi ranocchia…di chi si tratta? –
-   Devo propri risponderti o ti basta un’occhiataccia per capirlo? –
Sono furiosa. Appena rientrata in aula e sono già furiosa. Se l’omicidio fosse legale, di certo Castiel non avrebbe vita lunga accanto a me. Sento di odiarlo dal profondo e decido di provare a cambiarlo. Più che altro perché non voglio che mi rovini ogni santo giorno scolastico!
Il giorno dopo torno a scuola con mille buoni propositi, che Castiel mi distrugge subito non appena tento di applicarli. E’ un bullo ribelle, che non ascolta nessuno e che fa tutto di testa sua. E questo mi suggerisce una certa idea. Il Lunedì mattina come se niente fosse e mi siedo al mio posto accanto a Castiel che ascolta il suo Ipod. Ormai ho capito le sue abitudini e tra poco, quando si accorgerà della mia presenza, inizierà a farmi dannare come sempre. Recupero il mio ipod dalla tracolla e me lo infilo alle orecchie. Poco dopo sento qualcuno che mi sfila una cuffietta. Castiel si è accorto di me e dato che non lo considero ha cercato di attirare la mia attenzione. Si infila la cuffietta che mi ha appena rubato e vedo il suo volto sorprendersi. Ha l’abitudine di ascoltare la musica ad un livello così alto che anche io vicino a lui riesco a sentirla. Così ho scoperto che abbiamo gli stessi gusti musicali, e questo può essere un modo per farmelo amico. Se non posso cambiarlo, posso almeno fare in modo di non farmi odiare e di farlo smettere di darmi fastidio. Quando stoppo la musica vedo il suo viso imbronciarsi:
-   Perché hai spento?! –
-   Perché qualcuno mi ha rubato la cuffietta –
-   Si ma sull’assolo! –
-   Appunto. Se gentilmente me la riconsegni posso ascoltarmelo in santa pace – dico allungando la mano nella sua direzione.
Lui fa una smorfia e non mi da retta ricliccando play sul mio Ipod e facendo ripartire la canzone. Ce l’ho fatta! Non se l’è presa con me! È caduto nella mi trappola! Passiamo le ore successive a parlare dei gruppi musicali che ci piacciono, e per la prima volta vedo un Castiel diverso. Non più burbero come sono abituata a vederlo, ma un Castiel felice, a cui brillano gli occhi ogni volta che si parla di musica. In fondo anche lui ha un lato umano a quanto pare. Il giorno dopo torno a scuola con il sorriso sulle labbra. Finalmente sono tornata allegra e sorridente come sempre. Porto a Castiel il cd della mia band preferita e lui mi da quello della sua. Poco dopo Nathaniel viene a chiamarmi e sparisco in sala delegati con lui. Dopo tre mesi di scuola ho preso il ritmo. Non discuto più con Castiel e almeno tre volte a settimana salto un paio d’ore di lezione per aiutare Nathaniel. Poi un giorno, la pace viene spezzata. Sono in sala delegati con Nathaniel ed ho in mano un sacco di fogli. Mentre mi avvicino alla cattedra un cane mi corre tra i piedi facendomi inciampare. Rischio di cadere a terra ma Nathaniel mi afferra al volo lasciando però scivolare a terra i fogli. Il mio viso è a pochissimi centimetri dal suo, mentre d’istinto mi sono aggrappata a lui. Arrossisco violentemente e mi scanso, ringraziandolo per avermi presa. Mi aiuta a raccogliere i fogli spiegandomi che si tratta del cane della direttrice e quando finiamo, mi fa una proposta:
-   Senti…lo so che è strano però…ti andrebbe di uscire con me? –
Il mio volto diventa color pomodoro mentre il mio cuore tamburella velocemente nel mio petto. Quella breccia che ha fatto nel mio cuore anni prima si è insidiata sempre di più dentro di me diventando un sentimento inequivocabile. Mi piace tutto di lui, e non posso continuare a negarlo a me stessa. Ma questi sentimenti sono sbagliati. Totalmente sbagliati.
-   Scusami Nath ma…ecco vedi….io ho già un ragazzo –
-   Ah scusami non lo sapevo…e ti sembra sfrontato chiederti chi sia? –
-   Nono…beh è il mio amico di infanzia. Ma sono due anni e qualche mese che non ci vediamo perché lui sta facendo l’accademia militare –
-   Ahh…quindi la vostra è una relazione a distanza? –
-   Si… -
-   E vi siete già baciati? – il mio volto diventa viola tutto d’un colpo.
-   N-no….mi sono dichiarata il giorno che è partito per l’accademia militare. E per messaggio mi ha detto che anche lui provava gli stessi sentimenti per me. E allora ci siamo messi assieme –
-   Quindi non siete mai usciti assieme da “fidanzati”? –
-   Ecco a dire la verità no… -
Perché improvvisamente mi sta facendo tutte queste domande?! Se sono fidanzata, perché continua ad insistere?
-   Allora penso di avere ancora una chance –
-   Che cosa stai dicendo Nath?! –
-   Beh sono passati due anni. E magari i sentimenti che provi per lui si sono affievoliti – mi risponde avvicinandosi a me – quindi che ne dici di uscire comunque? – la sua mano mi accarezza la guancia per poi spostarsi sulle mie labbra. Scatto indietro e corro verso la porta.
-   Mi dispiace ma non posso! –
Così dicendo corro fuori dall’aula e mi dirigo in cortile. Il sole splende nel cielo e mi distendo all’ombra di un albero appoggiandomi al suo tronco. Cerco di calmarmi ed i miei occhi vengono attirati da una scena disgustosa. Ambra, la sorella di Nathaniel, sta flirtando con un ragazzo che non ho mai visto prima. Indossa dei pantaloni militari, una canottiera nera ed una camicia bianca. Porta i capelli corti ed ha due splendidi occhi color smeraldo. Su una spalla porta una tracolla nera. Davvero un gran bel ragazzo non posso negarlo. È Ambra quella che mi fa senso. È viscida e si struscia su di lui come una gatta morta, mentre lui cerca di allontanarla in tutti i modi. Sento la campanella del cambio d’ora suonare e mi alzo. Passo a lato di quelle due persone senza far caso a loro e salgo i gradini per entrare al liceo, quando il ragazzo si rivolge a me:
-   Ehy tu! Aspetta! – mi volto di scatto fulminandolo con lo sguardo. Non è proprio giornata ci manca solo un altro rompiscatole a rovinarmela ulteriormente. Lui si ferma alla base dei gradini e mi sorride dolcemente, mentre io lo fisso.
-   Che vuoi? –
-   Ehila…siamo diventate arroganti? –
-   È semplicemente una giornata no. E poi chi ti credi di essere per rivolgerti a me in questo modo?! Non ti ho mai visto da queste parti –
Lo vedo sorridere ancora di più mentre mi guarda dalla testa ai piedi soffermando il suo sguardo sull’elastico per capelli che indosso tutti i giorni. Sale di qualche gradino e si mette difronte a me. Sebbene in questi anni sia cresciuta e diventata un metro e settanta, lui mi supera di dieci centimetri abbondanti. Oltre all’altezza anche i suoi muscoli sono parecchio evidenti. Mi sento molto attratta da lui. I suoi occhi verdi fissano i miei del medesimo colore mentre la sua suadente voce mi parla:
-   Vedo che nemmeno la mia ragazza è in grado di riconoscermi. L’allenamento è servito a quanto pare –
-   K-kentin?! –
-   Sono tornato –
I miei occhi si riempiono di lacrime. Davvero è Kentin? Il mio Kentin?! Lo osservo meglio per averne la conferma, ma è lui a darmela limitandosi a dirmi:
-   Vedo che nonostante tutto, porti ancora l’elastico che ti ho regalato anni fa –
Mi bastano quelle parole per saltargli al collo. Lui è davvero Kentin. È davvero tornato da me. Mi stringe a lui con una forza nuova, e che mi fa sentire importante e protetta. Quando ci allontaniamo mi prende il viso tra le mani e si limita a dirmi:
-   Perdonami. Ma non posso più aspettare –
Poi posa le sue labbra sulle mie. Faccio scivolare le mie braccia attorno al suo collo mentre la mia lingua gioca con la sua. Il mio primo bacio lo sto dando al mio primo amore, che finalmente è tornato da me. Quando le nostre labbra si allontanano i miei occhi sono colmi di lacrime di gioia.
-   Mi sei mancato! –
-   Anche tu Sophie. Ma ora sono tornato e starò per sempre con te –
Gli afferro la mano e la stringo forte. Lui estrae dei fogli dalla tracolla e mi chiede di portarlo in sala delegati. So che li probabilmente ci sarà Nathaniel.
Entriamo e come previsto ci trovo il segretario delegato, che si sorprende vedendomi stringere la mano di quel ragazzo che non ha mai visto.
-   Ehi Sophie…chi è il tuo amico? – mi chiede cercando di nascondere l’ira.
-   Sono il suo ragazzo. E sono appena tornato. Devo consegnare a te i moduli per la mia iscrizione al liceo? –
gli risponde sorridente Kentin.Arrossisco abbassando lo sguardo ed avvicinandomi a lui. È bella la sensazione che le parole “il suo ragazzo” mi hanno fatto provare. Con Kentin nuovamente al mio fianco, sento chiaramente che i sentimenti che provo per lui sono di gran lunga più profondi di quelli che provo per Nathaniel.
-   Ahh si. Dalli pure a me. Benvenuto al Dolce Amoris. Io sono Nathaniel il segretario delegato – gli risponde Nathaniel con una freddezza che non è sua.
-   Piacere di conoscerti Nathaniel, io sono Kentin –
-   Piacere mio. Per il momento va pure a casa, ti farò sapere domani in che classe sei stato assegnato –
Usciamo dalla sala delegati mano nella mano e porto Kentin davanti alla mia classe. Durante il tragitto ripenso alla richiesta di Nathaniel, e poi alla sua reazione davanti a Kentin. Anche se lui è tornato e so di amarlo, c’è ancora una cosa che mi preoccupa.  Sebbene in minima parte, i sentimenti che provo per Nathaniel continuano a far parte del mio cuore. Lui è stato con me per tutti gli anni in cui Kentin è stato lontano. E questo ha creato scompiglio tra i miei sentimenti, legandomi inevitabilmente a lui. Prima di entrare in classe il mio ragazzo mi da un leggero bacio sulle labbra che mi fa sussultare e mi dice che mi aspetterà all’uscita. Entro in classe con la faccia rossissima e torno a sedermi vicino a Castiel che mi guarda incuriosito:
-   Hai per caso la febbre ranocchia? –
-   N-no… -
-   E allora che hai? –
-   È appena tornato il mio ragazzo dopo due anni e più che non lo vedevo e ci siamo appena salutati. È venuto ad iscriversi qui –
-   Non sapevo che la ranocchia avesse un ragazzo. È per caso un rospo? –
-   Simpatico come sempre. E comunque no. Si chiama Kentin e mi sta aspettando fuori da scuola –
-   Sono proprio curioso di vederlo –
-   E perché? –
-   Così –
Dice infilandosi le cuffie alle orecchie. Anche se ormai siamo amici, spesso non lo capisco. Ma ho smesso di farmi domande.
L’ultima campanella suona e mi fiondo fuori da scuola. Kentin è li, appoggiato al cancello della scuola che mi aspetta. Come mi vede si stacca dal cancello e mi sorride. Io gli corro incontro gettandomi su di lui, che non si sposta nemmeno di un millimetro sebbene mi sono buttata su di lui in corsa. È proprio diventato forte. Lo guardo negli occhi accarezzandogli la guancia:
-   Allora è proprio vero. Sei tornato da me! –
-   Te lo avevo promesso piccola –
Così dicendo mi sfila l’elastico dai capelli, che ricadono dolcemente alle mie spalle. Se lo infila al polso e mi passa una mano dietro la nuca accarezzandomi dolcemente. Poi mi percorre con la stessa mano tutta la schiena facendomi venire i brividi. Con l’altra mi stringe a lui mentre il suo respiro scalda le mie labbra. Sta per baciarmi ancora. E dio solo sa quanto desidero questo bacio. I sentimenti che provo per lui sono rimasti nel mio cuore per tutto questo tempo, ed ora finalmente possono esprimersi totalmente, dando vita ad un carnevale di emozioni. Mi alzo sulle punte dei piedi raggiungendo le sue labbra. Questo lo sorprende e subito dopo mi stringe forte forte a lui ricambiando il mio bacio. È Castiel ad attirare la nostra attenzione schiarendosi la voce. Mi allontano spaventata dalle labbra di Kentin e guardo alle mie spalle tranquillizzandomi subito vedendo il mio vicino di banco:
-   Castiel! Ma ti sembra il modo? –
-   Guardate che siete voi due che state pomiciando all’uscita della scuola –
Dice indicando con il pollice dietro di lui. Tutti gli studenti sono li che ci guardano incuriositi. Mi volto di scatto mentre la mia faccia cambia ancora una volta colore. Kentin si avvicina a Castiel e gli porge la mano:
-   Piacere di conoscerti Castiel, io sono Kentin il suo ragazzo –
-   Piacere. E così sei tu che l’hai ridotta ad una passata di pomodoro eh? –
-   CASTIEL!! – gli urlo voltandomi verso di lui.
-   E piantala di allarmarti ranocchia –
-   Come mai ti chiama così? – interviene Kentin curioso. Castiel sta per spifferare tutto ma con un balzo felino gli salto addosso tappandogli la bocca con la mano.
-   Niente tesoro è una storia lunga, davvero. Comunque lui è il mio vicino di banco. Ha un anno più di noi ma è in classe con me perché l’anno scorso ha saltato troppo spesso la scuola e allora è stato bocciato –
Castiel toglie la mia mano dalla sua bocca e mi ringhia contro, io di risposta gli faccio la linguaccia. Kentin ride nel vedere la scena e poi mi propone di andare a mangiare pranzo assieme. Esulto mentre Castiel si allontana facendoci un leggero cenno di saluto con la mano.
Kentin mi da una leggera pacca sulla testa e mi ripassa il codino. Mi lego nuovamente i capelli e poi afferro felice la sua mano tesa verso di me. Ci incamminiamo felici, senza accorgerci che a pochi metri da noi c’è Nathaniel ricolmo di gelosia che non aspetta altro che il momento buono per fare la sua mossa.



Commento dell'autore: Nathaniel si rivelerà parecchio astuto nel suo ruolo di rivale di Kentin. Cosa pensate che architetterà? Potrete scoprirlo nel prossimo capitolo!
   
 
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