Immaginate una vita senza il conteggio del tempo.

Senza secondi. Senza minuti. Senza giorni, settimane, mesi, anni. Senza appuntamenti, scadenze, ritardi, anticipi, anniversari, date.

Probabilmente non potete. Da sempre l'uomo ha avuto bisogno di un modo per constatare il continuo e costante scorrere del tempo; avete tutti un orologio sulla parete, un calendario sulla scrivania, un'agenda nella borsa. Avete tutti una programmazione, degli orari precisi per i pasti, per cui andare al cinema, per andare a scuola, per andare al lavoro. Avete tutti bisogno di controllare qualcosa che, tuttavia, l'universo stesso ignora.

Un cane non controlla il suo orologio da polso. Un cervo non tiene conto dei giorni mancanti al suo compleanno. Intorno a noi, la natura prosegue il suo corso senza badare al Tempo, ma lasciandosene travolgere.

L'Uomo solo conta il tempo.

E solamente per questo, l'Uomo prova un terrore estraneo a qualsiasi altro vivente.

La paura di rimanere a corto di Tempo.



Note dell'autore:
Buonasera miei cari lettori!
Nell'attesa dei due capitoli che vi ho promesso per quanto riguarda Morte e Sogni, vi lascio questa personale riflessione ^^
Spero vi faccia riflettere ;)

Corredo il tutto con una citazione (tradotta) di Dion Boucicault: "Gli uomini parlano di ammazzare il Tempo, mentre il Tempo li uccide in silenzio"