Anime & Manga > Slayers
Ricorda la storia  |       
Autore: lady lina 77    13/03/2008    1 recensioni
Lo strano ed affascinante principe del regno di Assen si innamora perdutamente di Lina Inverse e la invita, insieme a Gourry, a soggiornare nella sua reggia. Ma non è tutto oro quello che luccica e ben presto Gourry si accorgerà che il castello ed il regno che li ospitano nascondono oscuri segreti...
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lina Inverse
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ed ecco una mia vecchia fanfiction che ho scritto un anno fa e che, per la prima volta per me, è di tema horror (almeno ci ho provato!). Ovviamente i protagonisti sono sempre loro, la mia mitica coppia Lina/Gourry!!!

Un tranquillo villaggio, una tranquilla e limpida giornata primaverile, una tranquilla e piccola locanda…Poteva essere tutto tranquillo se non fosse stato per…

“E dai Gourry, per favooore…” – implorò Lina ad un tavolo, seduta accanto allo spadaccino.

Gourry scosse la testa in segno di diniego. “NO”.

“Ma cosa ti costa?” – implorò ancora lei.

Lo spadaccino sospirò ed intrecciò le braccia sopra il petto, chiudendo lentamente gli occhi. “Lina, hai per caso qualche problema a comprendere il significato della parola ‘NO’?”

Lina allungò una mano fino al braccio di Gourry e gli diede un forte pizzicotto. “Sei cattivo, lo sai?”.

“Mi fai male Lina!” – sbottò lo spadaccino accarezzandosi il braccio – “Non è che facendo così tu migliori la tua situazione”. Si alzò di scatto e si indirizzò verso l’uscita della locanda senza aggiungere altro.

“Dove vai Gourry?” – chiese Lina inseguendolo.

Lo spadaccino si voltò e sospirò esasperato. “A fare un giro…d’altronde ho il pomeriggio libero” – aggiunse con un sorriso maligno sul volto.

Lina provò l’irrefrenabile voglia di colpirlo con qualche incantesimo dolorosamente lento ma poi decise di cambiare tattica. Inspirò profondamente, chiuse gli occhi e quando li riaprì vi fece comparire due grosse lacrime. ‘Se la metto sul patetico forse lo convinco’. “Gourry, ti prego!”.

Gourry la guardò storto. “Guarda che la tattica delle lacrime non funziona Lina! Ti ho detto di no, punto!”.

Lina decise di non demordere. Piantò saldamente i piedi per terra, piegò le ginocchia e gli afferrò la maglia, decisa a non farlo andare via. “Non riuscirai a sfuggirmi Gourry! Anche a costo di tenerti legato a me tutto il giorno”.

Lo spadaccino diede uno strattone alla sua magia per cercare di liberarsi. “Lina adesso mi hai stufato! Finiscila, ti ho detto di no!”.

“Bel giovanotto, non ci si comporta così!” – affermò improvvisamente una vecchietta giunta alle spalle del ragazzo, che fissava la scena incuriosita.

Lina sorrise, un sorriso furbo. “Hai sentito Gourry? Si devono ascoltare le persone più grandi e che hanno più esperienza di noi”.

“Già” – proseguì la vecchia – “non è una bella cosa, per un giovanotto come te, trattare a questo modo la sua sorellina. Non si devono far piangere i bambini” – concluse con tono di rimprovero.

Lina fissò nuovamente la donna, stavolta  con aria omicida. “S…sorellina…bambina?...A me…?”.

Lo spadaccino si voltò verso la donna e la guardò con sguardo sinceramente preoccupato. “Signora, lei quanti anni ha?”.

“Settantanove, perché?”.

Gourry sospirò. “Beh, se ci tiene ad arrivare agli ottanta, farebbe meglio a cominciare a scappare…non so per quanto potrò tenerla a bada”.

La vecchietta lo fissò senza capire, poi il suo sguardo ricadde su Lina che letteralmente stava andando a fuoco dalla rabbia. Le labbra della ragazza si mossero leggermente e solo Gourry riuscì ad intuire le parole che stavano pronunciando. “Dragon…”.

Gourry sbiancò, l’afferrò  saldamente per la vita con il braccio destro, mentre la sua mano sinistra le teneva premuta la bocca. “Ok, è decisamente ora di togliere il disturbo”. Strinse a se Lina e prese a correre verso le mura del palazzo, continuando a tenere la mano sulle labbra della maga.

“Giovanotto, dove vai ora?” – chiese la vecchia senza capire.

Gourry si voltò mentre correva. “Porto la mia ‘sorellina’ a prendere un po’ d’aria…ne ha bisogno, glielo assicuro”.

Corse come un forsennato fra i vicoli che accoglievano un coloratissimo mercato, fece a zig-zag fra le persone che lo affollavano e finalmente raggiunse le mura del villaggio e di li il boschetto circostante. Fu solo allora che mise Lina a terra e che le permise di parlare di nuovo.

“Gourry, perché l’hai fatto?” – sbraitò Lina furente.

“Pe…perché stavi per fare un grosso, grosso casino…e quella vecchietta in fondo era simpatica e stavi per farle fare una brutta fine” – rispose lui titubante.

Lina lo guardò, apparentemente pronta ad esplodere. “Simpatica? Come ha osato dire che sono una bambina, la tua sorellina? Non lo vede che sono una maga, dal mio abbigliamento si dovrebbe capire più che bene! E sono anche potente, io sono quella che ha sconfitto Savranigdhu, Zanafer, Fibrizio, la stella nera…è solo merito mio se quella vecchia del cavolo è ancora viva e lei che fa per ringraziarmi? Mi da della mocciosa…lascia che la ritrovi e poi le farò vedere io che brava bambina sono! – concluse sbraitando.

Gourry sbiancò a quella fiumana di parole che Lina gli aveva gettato addosso irata. Era decisamente irritabile quel giorno. “Dai calmati, in fondo è una persona anziana”.

“E con questo?” – chiese lei gelida.

Gourry fece un sorrisetto impertinente. “In fondo non è colpa di quella vecchietta se sei una nanerottola col seno piatto!”.

Lina lo fissò con sguardo omicida. “Nanerottola a chi? Gourry, oggi mi sembra che tu abbia una gran voglia di ricevere un Dragon Slave in mezzo alla fronte”.

Lo spadaccino indietreggiò di qualche passo, seriamente preoccupato da quelle parole minacciose. “N…no, hei aspetta un momento Lina…”.

Lina lo fissò in viso seria e determinata. “Mi spiace…ma se vuoi che io ti perdoni, sai benissimo cosa devi fare”.

Gourry sospirò sconfitto. “E va bene, hai vinto tu”. Alzò lo sguardo e la fissò negli occhi. “Mi potresti rispiegare ben bene cosa dovremmo fare?”.

La maga lo guardò storto. “Te l’ho già spiegato…A quanto pare è perfettamente inutile che io ti spieghi le cose visto che non mi ascolti mai”.

“Non è vero che non ti ascolto mai, di solito lo faccio, il problema è che a volte dimentico le cose riguardanti la magia che tu mi spieghi. Prima invece non ti ho ascoltata perché non ero interessato a quello che mi proponevi”.

Lina sbuffò e si sedette a terra. “Sei un caso disperato Gourry!”.

Gourry la imitò sedendosi accanto a lei e la guardò dritto negli occhi, stavolta con sguardo attento. “Su, spiegami…”.

La maga sorrise. “D’accordo! Come ti ho detto prima si terrà un concorso per la coppia più bella, una specie di gara con un premio a cui sono interessata. Voglio semplicemente partecipare con te alla gara ed aggiudicarmi il premio, tutto qui!”.

Lo spadaccino la fissò rossissimo in volto. “Una…una gara per coppie?…m…ma noi due non…”. La fissò negli occhi imbarazzato. “Sei…sei per caso innamorata…di me?”.

Lina sentì le guance andarle a fuoco, un misto fra improvviso imbarazzo e una rapida perdita di pazienza. “MA CHE CAVOLO DICI?”. Lo prese per il collo e gli spinse la faccia a terra, tenendola premuta con forza. “Perché non capisci mai niente Gourry?”.

“Ma scusa” – sussurrò Gourry alzandosi a fatica – “è una gara fra coppie…e su quel volantino che mi hai fatto vedere prima alla locanda, ho letto che avrebbero vinto il premio i due innamorati che si scambiavano il bacio più appassionato e romantico…come facciamo a partecipare?”.

La maga sorrise. “E’ semplice, faremo finta di baciarci”.

Gourry la guardò sorpreso. “Cosa?”.

“Si” – proseguì la maga – “se, saremo bravi e convincenti, vinceremo”.

“E come si fa a fare finta?” – chiese Gourry.

“Semplice, basta usare il cervello e sapersi fare furbi…anche se so che sono processi che ti risultano abbastanza complicati” – rispose Lina. Lo guardò negli occhi per accertarsi che la stesse ascoltando e, quando vide che lo spadaccino era attento, decise di proseguire. “Le coppie, ad una ad una, saliranno su un palco e il pubblico guarderà i due innamorati di profilo, per vedere meglio il bacio. Basterà che, quando avvicini il volto al mio, tu mi metta una mano sulla guancia, dal lato del pubblico. La tua mano coprirà le nostre labbra che NON si toccheranno ma tutti crederanno di vedere una carezza sul mio volto mentre mi baci. E questo renderà ogni cosa molto più romantica, decretando la nostra vittoria. E senza la minima fatica o coinvolgimento da parte nostra”.

Gourry la guardò scettico. “E credi che quelli della giuria saranno così fessi da farsi fregare?”.

La maga lo guardò seria. “E’ per questo che dobbiamo esercitarci”.

Lo spadaccino sbuffò. “Io…io non lo so se voglio farlo…insomma, è una gara fra innamorati e il premio dovrebbe andare a chi si ama davvero e se lo merita. Non mi piace barare”. Si interruppe e guardò la maga in faccia con aria interrogativa. “Ora che ci penso…qual è il premio? Non me l’hai ancora detto”.

Lina gli strinse la maglia e lo attirò a se. “Per prima cosa…non puoi rimangiarti la parola data, ora parteciperai alla gara come mi hai detto!” – disse con tono minaccioso – “seconda cosa, il premio è un soggiorno vacanza all’isola di Assaw”.

“E perché ti interessa tanto andare in quel posto?” – chiese Gourry senza capire.

Lina sospirò e lo allontanò, alzandosi in piedi e fissando l’orizzonte. “Nei tempi antichi l’isola di Assaw era il porto di approdo per i pirati dei mari del sud, le leggende narrano che lì vi siano custoditi tesori di inestimabile valore. Vorrei semplicemente metterci sopra le mani prima che lo faccia qualcun altro. Assaw è un posto molto costoso e rinomato ed io non potrei trovare altri modi per andarci a parte il concorso. Inoltre i ricconi che la frequentano non si intendono di tesori e leggende e nessuno è mai andato a cercare qualcosa”.

Gourry però sembrava scettico. “Mi sembra strano che nessuno abbia tentato di arricchirsi cercando quei tesori”.

Lina alzò le spalle. “Le leggende su Assaw sono poco conosciute, io stessa ne sono venuta a conoscenza per caso, rovistando fra i libri vecchi di mia nonna quando vivevo ancora a Zephilia. Nessuno sa dei pirati e dell’oro di quell’isola a parte pochi…”.

Lo spadaccino si rialzò e le appoggiò delicatamente la mano sulla testa. “Ci tieni davvero tanto?” – chiese in tono gentile.

“Si”.

“E allora su, esercitiamoci a darci un finto bacio” – concluse Gourry con un sorriso.

Anche Lina sorrise. Era un rapporto strano quello fra lei e Gourry. Litigavano, si prendevano in giro, ma alla base di tutto c’erano un rispetto ed un affetto talmente profondi che a volte avevano quasi paura di riflettere su cosa li tenesse legati. “D’accordo Gourry, proviamo a fare come ti ho detto prima”.

“Va bene”. Gourry le appoggiò delicatamente la mano sulla guancia destra ed avvicinò il volto a quello della maga. Era solo una finta ma lo spadaccino aveva l’impressione che il cuore gli martellasse nel petto. Quando il suo volto  raggiunse quello di Lina, appoggiò la fronte a quella della maga e la fissò negli occhi. Gourry deglutì…pochi millimetri e l’avrebbe baciata davvero…Provò l’istinto di provarci ma desistette ed allontanò di scatto il viso da quello della maga. “Va…va bene, ho capito come si fa…possiamo anche smettere adesso”.

“Si…si, hai ragione” – annuì Lina rossissima in volto e con la mente in subbuglio. Si sentiva strana, il contatto così ravvicinato con Gourry la faceva sentire sottosopra. Ed inoltre, inaspettatamente, per un attimo, un solo attimo, aveva desiderato che Gourry la baciasse davvero. E non riusciva a capire perché. Prese un profondo respiro e rivolse di nuovo la parola allo spadaccino. “Gourry…che ne diresti di tornare al villaggio adesso. Il concorso comincerà fra poche ore”.

“Si, forse è meglio” – asserì lo spadaccino.

Si riavviarono al villaggio, percorrendo le vivaci vie piene di persone allegre e a Gourry non sfuggì di osservare una moltitudine di paramenti da festa appesi un po’ ovunque. “Hei Lina, tutti questi ornamenti sono per il nostro concorso?” – le chiese con un tono di voce di nuovo tranquillo.

La maga si guardò attorno perplessa. “Non credo…forse sta per arrivare qualche personaggio importante e facoltoso…magari il sovrano di qualche regno confinante”.

Gourry annuì. “Già, deve essere come dici tu.”

Senza dire altro raggiunsero la piazza dove si sarebbe tenuto il concorso e si iscrissero. Lina si sentì improvvisamente imbarazzata nello stare in mezzo a tante coppie che si baciavano e si scambiavano effusioni. Prese Gourry sottobraccio e lo costrinse a seguirla. “Andiamo la in fondo, stanno raccogliendo le iscrizioni alla gara”.

Gourry la seguì senza dire nulla. Anche lui si sentiva in imbarazzo a stare li.

Espletate le formalità dell’iscrizione, Lina e Gourry si sedettero sopra un muretto e presero ad aspettare l’inizio della gara. Lina sentiva uno strano formicolio nello stomaco, ed iniziava a pentirsi di aver chiesto a Gourry di partecipare a quella competizione.

Lo spadaccino invece stava approfittando di quella pausa per addentare un gustoso panino che aveva tolto dalla sua sacca. “Dovresti approfittare di questi momenti morti per mangiare qualcosa anche tu” – le sussurrò fra un boccone e l’altro.

La maga lo guardò storto. “E che cosa mangio? Ti stai ingurgitando l’unica cosa commestibile che avevamo con noi!”.

Gourry sorrise notando il suo sguardo corrucciato. “Ricorda che non possiamo litigare…per tutte queste persone, noi due, siamo una coppia innamoratissima…”.

La maga rispose al sorriso, ma nel suo volto c’era aria di sfida. “Vorrà dire che rimanderò la mia vendetta a questa sera, quando saremo soli”.

Gourry fece per replicare ma fu interrotto dal suono violento ed improvviso di urla. Sia lui che la maga si voltarono per vedere cosa stesse succedendo e fecero appena in tempo a vedere un destriero nero sfrecciare impazzito fra la folla, inseguito da guardie preoccupate che, dagli abiti che indossavano, dovevano essere reali.

“Cosa sta succedendo?” – chiese Lina a uno di quei soldati.

L’uomo la guardò preoccupato. “Il cavallo che stava  montando il principino Axel si è improvvisamente imbizzarrito ed è fuggito con in groppa il nostro sovrano…Dobbiamo cercare di salvare il principe!”. Senza aggiungere altro, l’uomo riprese a correre dietro la bestia che ormai era finita chissà dove.

Lina fissò accigliata la scena ed improvvisamente un campanello le si accese nella mente. “Gourry, io vado a salvarlo!” – disse improvvisamente al compagno.

Gourry parve stupito. “Cosa?...E la gara?”.

La maga si voltò e lo guardò esasperata. “Ma non capisci? E’ un principe…hai idea di quanti soldi ci guadagnerei a salvarlo? E’ un colpo di fortuna Gourry ed è molto più conveniente di questo stupido concorso”. Si rivoltò verso il vicolo in cui era sparito il principe. “Levitazione”.

E volando sparì dalla vista di Gourry a cui non restò altro che seguirla di corsa. ‘Accidenti a te Lina…ci metteremo solo nei guai, me lo sento’ – pensò mentre le correva dietro cercando di non perderla di vista.

Nel frattempo Lina aveva raggiunto e superato le guardie a cavallo del principe e si era portata in vantaggio rispetto a tutti gli altri inseguitori, in un bosco, finché non vide la schiena della bestia imbizzarrita. ‘E’ veloce…prima non sono nemmeno riuscita a vedere la persona che lo montava’. Accelerò e si affiancò al cavallo, più attenta ai movimenti della bestia che al principe. Allungò la mano e fece per prendere le redini ma non ci riuscì, terrorizzato il principe le teneva saldamente strette a se, senza tuttavia cercare di governare l’animale. “Lascia le redini e tieniti stretto alla sua criniera…cercherò di fermarlo io!”.

“V…va bene” – mormorò il principe senza alzare la testa. Lasciò piano le redini dell’animale e si strinse alla sua criniera.

Lina cercò di afferrare di nuovo le redini e di montare sul cavallo, davanti al principe. Riuscì ad afferrarle ma tirò talmente forte che l’animale incespicò e, cadendo, trascinò Lina ed il principe nel fondo di un piccolo dirupo che delimitava la strada.

L’impatto fu talmente violento che Lina perse i sensi e per alcuni istanti si estraniò da quello che le succedeva intorno, sentendo solo un gran male a tutte le ossa.

“H…hei…stai bene?” – le chiese improvvisamente una voce incerta.

La maga aprì gli occhi a fatica e fissò dapprima il cielo azzurro e poi la fonte di quella voce maschile sconosciuta. “E…e tu…chi sei?” – chiese, la vista ancora difettosa dal colpo preso.

“Sono il principe Axel del regno di Assen e credo che tu mi abbia appena salvato la vita” – le rispose con tono di voce gentile.

La maga spalancò gli occhi e si mise a sedere di scatto, fissandolo per la prima volta negli occhi. E il cuore le balzò il petto. Doveva avere circa la sua età, aveva morbidi e lisci capelli biondi che gli arrivavano a malapena alle spalle, lineamenti tanto fini da sembrare quasi quelli di una donna, un fisico minuto di chi non aveva mai avuto bisogno di lavorare ma asciutto e ben proporzionato, una pelle candida e liscia. Ma ciò che più colpì Lina furono i suoi occhi, verdi, grandi, limpidi e trasparenti. ‘Assomiglia ai principi delle fiabe che leggevo da piccola’ – riuscì solo a pensare. Fece per dire qualcosa ma inspiegabilmente la sua lingua sembrava bloccata.

“Sono qui per una visita diplomatica” – proseguì il principe – “stavo facendo un giro per la città quando il mio cavallo si è improvvisamente imbizzarrito”.

Lina si voltò verso il cavallo che ora, improvvisamente calmo e leggermente malconcio, riposava tranquillamente al loro fianco. “Hai corso un bel rischio” – riuscì solo a commentare.

Il principe sorrise e le prese le mani fra le sue, stringendole. “Già, ma sono stato salvato da una meravigliosa creatura con dai lunghi e fluenti capelli rossi…un incontro del destino…direi”.

Lina arrossì di colpo a quelle parole inaspettate. Era una frase ingenua quella pronunciatale da Axel, ma improvvisamente e per la prima volta scoprì che era bello sentirsi dire certe cose. Doveva essere un tipo romantico e un po’ sognatore quello strano principe. E stranamente questo gli piaceva.

“Lina, stai bene?” – chiese improvvisamente una voce conosciuta alle sue spalle.

La maga si voltò e si trovò di fronte lo sguardo preoccupato di Gourry che era appena riuscito a raggiungerla. “Lina, ti sei fatta male?” – gli chiese notando le numerose escoriazioni sulle braccia della ragazza.

“S…si” – rispose titubante. Si voltò poi verso Axel che osservava senza capire lo spadaccino. “Lui è Gourry, è…è la mia guardia del corpo”.

Il principe aumentò la stretta sulle sue mani e sorrise nuovamente annuendo. “E’ giusto che una così bella e delicata fanciulla abbia qualcuno che la protegga…i tesori più preziosi vanno preservati con cura…e il tuo nome è splendido…Lina”.

Gourry strabuzzò gli occhi. ‘Fanciulla delicata? Quel tizio non ha la minima idea della persona con cui sta parlando’.

“Cosa posso fare per ricompensarti di quello che hai appena fatto per me?” – chiese nuovamente il principe rivolto a Lina.

La maga lo fissò negli occhi verdi senza sapere esattamente cosa rispondergli. Normalmente avrebbe saputo benissimo cosa chiedere, ma in quel momento, semplicemente, nella sua mente si era formato il vuoto. “Non…non è…necessario” – rispose, stupendosi di quelle parole che le erano uscite dalla bocca.

Axel si rialzò in piedi ed aiutò Lina a fare altrettanto. “D’accordo, ho deciso! Tu e la tua guardia del corpo sarete ospiti a tempo illimitato nel mio castello e sarete trattati come membri della famiglia reale. Il mio viaggio qui è finito e sto per tornare nelle mie terre. Spero che accetterai il mio invito e che verrai con me”.

“S…si, va bene” – rispose Lina in tranche, catturata dalla bellezza e dalla gentilezza di Axel.

Il principe sorrise nuovamente. “E’ meraviglioso Lina! Così avrò modo di conoscerti meglio. E in tutta sincerità spero che mi perdonerai per l’ardire di ciò che sto per fare…”.

Lina lo fissò senza capire ma il principe non le diede tempo di proferire parola. La strinse improvvisamente fra le braccia ed avvicinò il volto a quello della maga. “Hai stregato il mio cuore fin dal primo istante…Lina” – le sussurrò prima di sfiorare le labbra della ragazza con le sue e chiuderle in un lungo ed appassionato bacio a cui Lina non riuscì a sottrarsi.

Gourry sbiancò osservando quella scena. ‘Ok, ora lo uccide e poi saremo ricercati in tutto il continente’. E nonostante questo timore, improvvisamente lo spadaccino sentì una improvvisa antipatia per quel principe che aveva osato baciare la ‘sua’ Lina.

Quando il principe allontanò il viso da quello della maga, Lina rimase semplicemente in silenzio ad osservarlo. L’aveva presa di sorpresa ma era stato bello…incredibilmente bello, non sapeva se a causa del bacio in se o per il fatto che era stato un principe vero a darglielo. Non scagliò incantesimi, non tentò di ucciderlo a mani nude, non si mise ad urlare. Solo un pensiero in quel momento le correva nella mente, ed era contrario a tutti i timori di Gourry sulla sorte di Axel. ‘A quanto pare…oggi era davvero destino che qualcuno mi baciasse’.

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Slayers / Vai alla pagina dell'autore: lady lina 77