Nel
giardino fiorito non esiste
il tempo, o perlomeno, io e Rue ci rendiamo conto, che i minuti
scorrono, solo
quando sbirciamo nel laghetto.
Passiamo
molto tempo sedute sui
sassi della riva a guardare cosa fanno gli altri giù,
ma quando sotto
non c'è niente d'interessante da vedere, la noia non ci
coglie mai.
Rue mi racconta dei suoi fratellini, me li fa anche vedere mentre
giocano nel
distretto 11, mi racconta delle canzoni che le cantava sua madre, delle
parole
di suo padre dopo che fu estratta nella mietitura.
Un
giorno dopo aver sentito da
Sae che Gale è nel distretto 2, chiedo a Rue di insegnarmi a
cambiare le
immagini che proietta il lago.
«Devi
solo concentrarti sulla
persona che vuoi vedere.»
Subito
dopo nella superficie
tremolante vedo Rory.
Rue
mi sorride maliziosa.
Vedo
Gale e Rory che guardano la
televisione, Vicky che aiuta Hazelle, e Posy che gioca con una bambola.
Vedo
Gale stringere i pugni
mentre trasmettono una replica di alcune riprese della guerra, ed
elencano i
nomi delle persone che non sono state ancora ritrovate.
So
che sta pensando a me, lo vedo
dai suoi occhi, e anche Rory se ne accorge.
-Non
ti devi prendere la colpa-
gli dice Rory.
-Non
ci credi neanche tu in
quello che dici.- risponde Gale, mentre si alza dal divano.
-Mi
manca, ma so che non è colpa
tua, se lei era lì in quel momento-
-Spero
che un giorno lo capirà
anche Katniss-
Rory
annuisce al fratello, mentre
se ne va.
-Vorrei
averla trattenuta con me
quel giorno, vorrei non fosse mai salita sopra
quell’hovercraft.- sussurra fra sé,
poi si asciuga una lacrima silenziosa, spegne la tv, e va ad aiutare
sua madre
e Vicky.
Sento
il cuore che si stringe,
pensando che forse la mia cotta non era poi solo a senso unico.
Poi
scaccio il pensiero, e
l'immagine di Rory viene sostituita dal profilo di mia madre,
è dentro un
ospedale, curvata su un paziente, mi rincuoro un po’ vedendo
che almeno si
regge in piedi, ma poi vedo i suoi occhi vuoti e spenti, sono uguali a
quando è
morto papà.
Rue,
assume potere sul laghetto,
e focalizza l'immagine di Ranuncolo.
Lo
guardiamo da un po', la prima
volta che l'ho visto nel lago, era perso in una foresta, mi sono subito
presa
di panico pensandolo solo e abbandonato.
E'
stata Rue a cogliere un fiore
arancione e a farlo cadere nel laghetto.
«Gli
tracceremo una via da
seguire per tornare nel distretto 12.»
Lui
furbo ha cominciato a seguire
le tracce che gli lasciavamo, e ora lo vedo finalmente rientrare
attraverso un
buco nella recinzione, nel distretto 12.
«Da
qui in poi sa già la strada»
dico a Rue.
Lo
seguiamo mentre zoppicando
attraversa il prato per arrivare al villaggio dei vincitori.
Vorrei
tanto poterlo accarezzare
mentre cerca di leccarsi una ferita nel soggiorno.
Mia
sorella non è in casa, lui si
addormenta sfinito nel divano, ed io sorrido, c'è l'ha
fatta! È tornato a casa!
Quando
Katniss entra in casa,
sbattendo la porta, Ranuncolo si sveglia e gli soffia contro, vedo
mille
emozioni passare negli occhi di mia sorella.
-Hai
fatto un viaggio inutile.
Lei non è qui- guardo mia sorella irrigidirsi, vedo i suoi
occhi diventare lucidi.
-Non
è qui. Puoi soffiare quanto
ti pare. Non troverai Prim- Ranuncolo sentendo il mio nome comincia a
miagolare, io vorrei tanto essere lì, mentre vedo mia
sorella spezzarsi ancora
una volta.
-Vattene!
Va via! Qui non c'è più
niente per te! Lei non tornerà! Non tornerà mai
più qui! E' morta. E' morta
stupido gatto. E' morta.- Vedo mia sorella cadere per terra, Ranuncolo
gli si
avvicina, solo in quel momento sento la mano di Rue che stringe la mia,
e mi
accorgo che sto piangendo, mentre tremo come una foglia. Piango per la
prima
volta da quando sono in questo posto, piango perché volevo
fare tante cose
nella mia vita, piango perché vorrei essere lì
con mia sorella ad abbracciarla
e dirgli che va tutto bene, piango perché vorrei non dover
vedere mia madre sprofondare
nel suo buco nero, piango perché volevo fare il medico e
aiutare la gente,
piango perché non avrò mai un futuro, piango
perché sono morta e ogni scelta mi
è stata strappata.
Ma
per fortuna c'è Ranuncolo, lui
può fare quello che io non posso, e con questa sicurezza la
vedo svenire, senza
che io possa chiamare qualcuno.
A
quello fortunatamente pensa
Sae, che appena la trova in cucina, chiama Peeta, che arriva in casa
dopo pochi
minuti, quando si curva su mia sorella, sto meglio, ho smesso di
piangere, lo
vedo prenderla tra le braccia con la sua solita delicatezza, la porta
nella
stanza mettendola a letto e posandogli un tenero bacio nella fronte gli
rimbocca le coperte, accarezza Ranuncolo che si è messo
sopra il letto vicino a
mia sorella, e se ne va.
Quando
Peeta torna a casa, trova
un altro dente di leone sopra il suo letto.
Sento
Rue canticchiare a bassa
voce una canzone.
“Just close your eyes
The sun is going down
You’ll be alright
No one can hurt you now
Come morning light
You and I’ll be safe and
sound!”
Chiudo
gli occhi, cullata dalla
musica, l'ultima volta che ho sentito una canzone, ero ancora nel
distretto 13,
guardavo un video, dove Katniss cantava l'albero degli impiccati.
Mi
sembra che sia passato troppo
tempo.
Penso
alla sera in cui Peeta
salvò tutti avvertendoci delle bombe, la faccia di Katniss
dopo che aveva visto
il sangue in tv.
Com’era
cambiata rendendosi conto
che lo stavano picchiando per spezzare lei.
Il
sollievo che provò sapendolo
salvo, e il dolore dopo averlo visto depistato.
Credo
che si sia accorta in quel
momento di essere davvero innamorata di lui, lo era dalla fine del tour
della
vittoria secondo me, non andresti a morire per qualcuno che non ami, e
lei per
Peeta lo aveva fatto, voleva che solo lui tornasse dall'edizione della
memoria.
Quando
in tv, li ho guardati su
quella spiaggia mentre si baciavano, non posso nascondere, che ho fatto
un
urletto di gioia.
Mia
madre invece guardando come
si baciavano quei due, si è talmente imbarazzata che
è andata in un’altra
stanza, ho sentito solo che farfugliava un qualcosa del genere
“non le ho mai
fatto il discorso, forse avrei dovuto”,
io mi sono messa a ridere a
crepapelle vedendola in quel modo.
Per
non parlare di quando se n'è
uscito con quella storia della gravidanza.
Eravamo
noi due, quella sera e a
farci compagnia c'era anche Hazelle con i suoi figli.
E'
inutile dire che tutti siamo
rimasti a bocca aperta, fortunatamente Gale non era lì,
anche se ammetto che
avrei voluto vedere la sua faccia.
Sapevamo
che la casa era
controllata, e che non dovevamo tradirli, perciò lei mi
guardò ed io mi limitai
a scuotere la testa, per farle capire che non era vero.
Ammetto
anche di averci sperato,
da quella volta in momenti assurdi pensavo a un ipotetico nipote di cui
prendermi cura, ogni tanto prendevo Ranuncolo tra le braccia e mi
esercitavo,
Rory vedendomi si metteva sempre a ridere.
«Pensi
che Peeta c'è la farà
stavolta a sposarla sul serio?»
Rue interrompe i miei pensieri, io mi giro e la guardo divertita
«Non
ti sembra un po’ prematuro
pensare già al matrimonio?»
Lei
si mette a ridere.
«Dai
scommettiamo! Io dico che il
ragazzo innamorato c'è la fa!»
«Non
c'è niente da scommettere anch’io
sono del tuo parere.»
Entrambe scoppiamo a ridere, ed io le confesso quello che non ho mai
detto a
Katniss.
«Sai
quando Peeta era stato
depistato, un paio di giorni dopo il matrimonio di Finnick, ho parlato
con lui.»
«Racconta»
«L'ho
vista tornare tardi quella
notte, era arrabbiata ma era anche triste, ho capito che era successo
qualcosa
che riguardava Peeta, e il giorno dopo ho chiesto ad Haymitch, lui mi
ha
spiegato, ed io gli ho chiesto se potessi parlare con Peeta.»
«E
che vi siete detti?»
«All'inizio
io sono entrata nella
saletta, i medici erano tutti fuori che osservano e prendevano appunti,
volevano sapere come avrebbe reagito a me, pensavano che provasse
avversione
anche verso di me, visto che ero la sorella di quello che lui reputava
un
ibrido. Ma quando entrai, sorprendendo tutti, lui sorrise e mi chiese
come stavo,
io parlai del più e del meno, gli dissi che la torta che
aveva fatto per il
matrimonio era bellissima e lui mi ringrazio gentile, sembrava il
solito
ragazzo.»
«Non
ti disse nulla di Katniss?»
«Mi
chiese se stava bene, mi
disse che a volte non sapeva quale parte del suo cervello ascoltare, io
gli
risposi solo di smettere di ascoltare la testa e di ascoltare il cuore,
lui mi
sorrise amaramente, e mi disse che non era più sicuro di
averne uno.»
«Poveretto»
«Gli
dissi: Katniss ti ama. Lui mi
guardò spiazzato ed io continuai: e sono
sicura che anche tu ami lei, devi solo ricordarlo. Poi lo salutai e me
ne
andai. Dopo un paio di giorni gli fu concesso di mangiare in mensa, i
dottori
mi dissero che dal mio incontro era notevolmente migliorato.»
Poi
mi ricordo dell'ultima volta
che parlai a Peeta.
«Quando
la Coin decise di
mandarlo a Capitol City, lui era disperato, non voleva andarci, aveva
paura di
fare male a qualcuno, di fare male a Katniss. Venne da me e mi disse "E
se non
riuscirò a controllarmi?" Io anche se ero preoccupata, cercai
di rassicurarlo,
in cuor mio sapevo che non avrebbe fatto male a mia sorella, gli dissi
"Visto? Ti
preoccupi di fargli male, è già un passo verso la
guarigione." E lo abbracciai.»
«Credo
abbia superato il test, se
non l'ha uccisa in guerra mentre non ci stava tanto con il cervello,
penso che
dentro una casa e senza rumore di bombardamenti dovremmo star
tranquille no?»
Sorrido
annuendo a Rue, poi ci
spostiamo nella solita postazione al lago, giusto in tempo per vedere
mia
sorella seduta a tavola, che fa finta di mangiare, mentre Sae va ad
aprire a
Peeta che tiene in mano un cestino con dentro pane, panini al
formaggio, e
croissant.
Quando
mia sorella lo vede, è
come se si svegliasse un poco, addenta quello che tiene nella
forchetta, e
quando Peeta le porge un panino al formaggio sorridendole, lei cerca di
ricambiare al sorriso, anche se le esce una smorfia, ma lui la conosce
e sa che
già quello è un passo avanti.
Il
sorriso-smorfia di mia
sorella, sembra averlo incoraggiato, perciò dopo averci
pensato un po’, si
siede vicino alla lei, e mentre lei passa tutta la sua pancetta a
Ranuncolo,
lui la guarda di nascosto, senza farsi notare, come faceva una volta,
quando ci
seguiva mentre tornavamo a casa da scuola.
«Mi
sa che per oggi lui non
ha bisogno del fiore.»
Quando
Katniss nel pomeriggio
sopra il comodino trova un dente di leone, colta sicuramente da un
ricordo,
vedo mia sorella sorridere per la prima volta da tempo,
Anche
se dura poco, non è bello e
smagliante, so che è sincero, è questo per ora mi
basta.
Angolo autrice: Ecco il secondo capitolo, bè non ho molto da dire...
La canzone che canta Rue, come molte avranno notato è "sound and safe" di Tyler Swift, ho pensato fosse adatta visto che è in qualche modo collegata ad Hunger games, per il resto, so che la storia si sta evolvendo lentamente, ma credo che sia giusto così.
Per quanto riguarda i dialoghi tra Peeta e Prim, ho sempre immaginato che Prim provasse una sorta di affetto per Peeta, ma d'altronde vorrei sapere chi non si affezionerebbe al dolce ragazzo del pane?!! ahahah
Va bè mi sono dilungata, spero che il capitolo vi sia piaciuto, lasciatemi qualche recensione e ditemi che ne pensate!
Un bacio!
Cicia.