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Autore: Eleo_Schrei94    07/09/2013    1 recensioni
Michelle Muller è una giovane ragazza che abita in Germania durante il periodo della seconda guerra mondiale. In un periodo di difficoltà economiche e la possibilità di essere uccisa da un momento all'altro, Michelle incontra un ragazzo con il quale condivide delle esperienze che li faranno avvicinare sempre di più, fino a quando...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tom Kaulitz
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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ok ora però Lorenz era ferito e non sarebbe riuscito a portare la lettera. Però mi assicuro di dargliela domani, ma volevo rischiare di perdere anche lui. Ma insistette allora decisi di credergli. Andai a dormire ero stanca, stavo finendo la carta dovevo sacrificare altro pane, in questo periodo non avevo mangiato niente solo bevuto acqua e la fame cominciava a farsi sentire. Andai dal soldato che ci faceva la guardia e chiesi della carta lui mi chiese il pane glielo diedi e in cambio ebbi la mia carta. Mentre tornavo alla mia branda vedevo tutto appannato, non mi sentivo più le forze avevo troppa fame. Vidi Karen venire verso di me con un pezzo di pane, me lo diede da mangiare, non me lo feci ripetere due volte e lo inghiottì tutto. Tornai alla mia branda, mi misi la coperta fino al naso era fredda quella sera, la tempesta era fortissima e il freddo si sentiva. La mattina seguente Lorenz stava molto meglio, ripartì per andare a lavorare. Io e Karen fummo portate in una riserva dove c'erano altri ebrei il nostro compito era quello di dare i pasti e almeno eravamo al sicuro. Finita la giornata di lavoro tornammo alla cabina c'era Lorenz con una busta in mano, me la diede sorridendo e mi abbracciò, non capì perchè l'avesse fatto. Ma non diedi importanza a quel gesto, apri la busta.

Cara Michelle,
la giornata si è svolta bene, io ci sto e anche bill, bill non è molto d'accordo perchè non vuole lasciarmi qui ma non mi importa riuscirò a scappare comunque. Anja spero che stia bene. Klaus è venuto qui oggi ha chiesto di me e mi ha illustrato il piano di fuga. Ce la faranno non temere mi ha assicurato che non ci sarà nessun pericolo. Partono questa sera. Spero di rivederti ormai manca poco, voglio abbracciarti. Sento la neve scendere giù e il vento soffia incessante, non so ma ti sento vicina. Spero di vederti presto. Ti voglio bene!
Tom

Era la prima volta che tom mi scriveva che mi voleva bene, era strana quella frase forse era per quello che Lorenz mi aveva abbracciato. Ero felice di sapere che Anja e Bill sarebbero scappati almeno sarebbero sopravvissuti e questo era l'importante. Lorenz si avvicinò a me, si sedette vicino a me e mi fissò.
Michelle: ma che hai oggi??
Lorenz: vi state innamorando!
Michelle: ma cosa hai bevuto oggi? Mi abbracci? Mi dici ste cose? Ma che hai?
Lorenz: perchè vuoi negarlo? Mentiresti a te stessa e lo sai. Ti ho abbracciato perchè sono felice per te.
Michelle: ma figurati se lui si innamora di me, sono più piccola e poi non credo di piacergli!
Lorenz: a no? Vedremo
Michelle: tu sai qualcosa vero?
Lorenz: chi io? No no niente
Michelle: Lorenz attendo spiegazioni.
Lorenz: tieni!
Mi porse un pezzetto di stoffa lo aprì, dentro c'era una scritta e un ciondolo a forma di angioletto. Sul pezzo di stoffa c'era scritto DU BIST MEIN ENGEL! Michelle: E questo?
Lorenz: bella vero? Me l'ha data tom è per te, era di sua madre.
Michelle: oddio ma è bellissima e perchè me l'ha data?
Lorenz: indovina? È innamorato di te stupida
Rimasi in silenzio ad osservare quel piccolo ciondolo a forma di angioletto, era così carino. Come era possibile, non ci conosciamo nemmeno però sento qualcosa di veramente forte per lui, e a questo punto penso sia lo stesso per lui. Mi misi la catenina e andai a dormire. Lorenz sorrideva.
Oggi sarebbe avvenuta la fuga. Klaus venne nella cabina e mi portò via dicendo al soldato che doveva perquisirmi. Mi portò nello stesso posto dell'altra volta. Vidi Anja e Bill, corsi verso Anja e la strinsi a me così forte da sentire il pancione. Salutai bill e lo abbracciai lui fece lo stesso. Ringraziai tantissimo Klaus per quello che stava facendo, rischiava la vita per loro e io gli dovevo tutto. Klaus mi riportò alla cabina e mi disse che la prossima settimana avrebbe potuto farci uscire però solo io. Gli risposi di no, non potevo andarmene lasciando tom. Questo mai! O insieme oppure niente. Mi sorrise e mi disse che mi avrebbe fatto sapere se ci fossero stati altri carichi. Lo salutai e tornai dentro la cabina. Quel giorno ci portarono più a nord dovevamo vangare la terra per spianare l'arrivo del treno. Quel giorno era freddissimo e la neve ricopriva tutto, era difficile spianare delle terra che era acqua. Mentre camminavamo i piedi sprofondavano in quel manto bianco, gli alberi sembravano di cristallo, il sole brillava tutto il campo sembrava un vastissimo manto di cristallo. Il sole illuminava le gocce di rugiada che scendevano dalle foglie degli alberi e illuminavano tutto. Arrivati in cima cominciammo a vangare, caddi varie volte, era fango e melma quella terra acquosa. I soldati dopo essersi accorti che era impossibile vangare la terra ci dissero di smettere e uno preso dalla furia uccise un ragazzo. Quel gesto mi fece così infuriare che gli urlai contro. Mi puntò la pistola alla testa mi guardò negli occhi e mi portò nel bosco. In quel momento capì che la mia fine era giunta. La morte, non ci avevamo mai pensato, una morte dolce, lenta non molto dolorosa avrebbe fatto in modo di portarmi via dal mio mondo. Uno sparo e tutto diventò buio, ero morta. Vedevo una luce così bianca verso di me, ma nient'altro poi vidi il viso di tom per l'ultima volta e poi il buio. Rimasi in quel bosco per oltre 3 giorni, non era morta avevo solo perso tanto sangue. Il tedesco furioso mi aveva colpito alla spalla e quella ferita mi era costata cara. Cercai di alzarmi ma era impossibile, mi appoggiavo agli alberi, ai sassi ma non riuscivo a stare in piedi. Poi arrivai alla mia cabina, riuscivo a malapena a sorreggermi. Poi aprì il portone e caddi lì. Karen mi soccorse, mi presero in 3 e mi portarono sul letto, avevo perso moltissimo sangue era un miracolo che fossi ancora viva dopo 3 giorni. Karen mi fasciò la spalla e mi fasciò anche la testa aveva una ferita che mi ero fatta sbattendo contro un masso. Il giorno seguente non mi svegliai, il giorno dopo nemmeno. E fu così per oltre 2 settimane. Ero caduta in un dolce coma. Le lettere di tom erano sempre di più e le mie risposte non ce n'erano, così Lorenz decise di raccontargli tutto. Tom quando lo scoprì impazzì si era preso tutta la colpa dicendogli che doveva proteggermi e che non ci era riuscito. Passarono 3 settimane, dopodichè mi svegliai, Karen era vicino a me, appena mi vide con gli occhi aperti le notai una piccola luce negli occhi. Mi abbracciò e mi strinse a se così forte da farmi sentire il male alla spalla. Come avevo fatto a passare 3 settimane immune dai soldati? Era l'unica cosa che mi premeva in testa la sua risposta? Mi avevano nascosta sotto il letto ogni volta che i tedeschi facevano le ispezioni. Ero scioccata ma gli dovevo la vita. Presi la catenina che avevo al collo la strinsi e come di impatto mi venne in mente tom, mi alzai dal letto, in quel momento fui presa da una forza immensa chiesi a Lorenz le sue lettere.. erano tantissime... quella che mi colpì di più fu quella del 26 settembre 1940.

Cara Michelle,
scusami! scusami tanto ma davvero tanto se non sono con te in questo momento, da quando è successo non riesco a darmi pace, per non averti aiutato. Vorrei essere li con te adesso ma non posso, odio tutto questo. Odio il fatto di non poterti dire quanto ti voglia con me. Sai in queste settimane dove tu non c'eri più ho capito quanto tu sia importante per me. Anche se ti ho conosciuto da poco so che sei importante per me, sei l'unica persona che mi ha fatto capire quanto sia importante vivere, mi hai dato una speranza che non posso dimenticare. Mi hai fatto capire cosa voglia dire amare, perchè si Michelle io credo di amarti. Non mi sono mai innamorato, ma se questo sentimento così forte che sento dentro di me si chiama amore allora io ti voglio adesso! Voglio stringerti forte, voglio farti capire che io ci sono, adesso, domani, oggi, fra 30 anni. Io sono con te e se tu vorrai potremmo stare insieme. Michelle ti amo!
Tom

Ero ancora in coma, non ci sono ragioni. Tom mi ha detto che mi ama non riesco a crederci. Sono felicissima adesso ho solo voglia di vederlo e manca pochissimo poi finalmente ci rivedremo. Oggi è il 29 non mi ha più scritto, non capisco perchè comunque dopodomani tornerò all'accampamento e finalmente lo rivedrò. Chiesi a Lorenz il motivo delle lettere e lui mi rispose che non lo vedeva più. In quel momento i miei sogni, le mie speranze, il mio tutto era stato distrutto.
Michelle: Lorenz mi stai dicendo che non sai che fine abbia fatto tom?
Lorenz: no non lo so Michelle, l'ultima volta che l'ho visto è stata il 26 da allora non so dove sia, forse l'hanno già portato all'accampamento non temere vedrai che starà bene dai
Michelle: lo spero tanto Lorenz lo spero tanto!
Quel giorno era stato ricco di eventi, mi ero svegliata, avevo scoperto che tom mi amava e poi che l'avrei potuto perdere. La giornata si concluso in un lampo. Andai a dormire stringevo a me quell'angioletto che mi ricordava il suo sorriso poi caddi in un sonno profondo. Il giorno dopo ci fecero partire con un giorno di anticipo, salimmo sui treni, e tornammo giù, arrivai al campo. Cercavo il volto di tom ma niente, andai nella sua cabina ma non c'era. Cominciai a preoccuparmi davvero. Vidi Klaus lo fermai non poteva fermarsi doveva eseguire gli ordini e allora non sapevo come fare, Klaus si fermò di colpo mi prese e mi portò in una cabina vuota.
Klaus: che è successo? Stai bene? Cos è quella? Chi è stato?
Michelle: sono caduta ma non è importante ho perso tom non ho più sue notizie dal 26 Klaus sono preoccupata.
Klaus: sai il suo numero?
Michelle: no non lo so, aiutami ti prego
Klaus: come si chiama?
Michelle: Tom Kaulitz
Klaus: a Kaulitz l'hanno portato al fronte
Michelle: cosa?
Klaus: si gli servivano dei soldati e hanno preso anche lui
  
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