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Autore: Spregias    07/09/2013    5 recensioni
Gwen è una delle top model del momento: ha fama, successo, bellezza e una vita che fa invidia. Eppure è una ragazza alla mano, benvoluta da tutti nel suo mondo.
Matt è un cantante che ha raggiunto successi incredibili ma che si comporta male: fuma, beve e soprattutto ogni sera è in un letto diverso e tutto questo non piace alle sue fans.
L'agente di Gwen e quello di Matt propongono ai due ragazzi di fingere di stare insieme, per pubblicità e per restaurare l'immagine del ragazzo. Ma Matt non è esattamente il principe azzurro: è arrogante, offensivo, stronzo, presuntuoso e tremendamente affascinante.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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CAPITOLO 15-  Where I belong



"Come diavolo ti è saltato in mente? Eh? Me lo spieghi?" 
Sospiro e mi passo le mani sulla faccia, mentre Vincent continua ad urlare senza sosta, cosa che fa ormai da molte ore.
Non ne posso più, ma tanto so che me lo merito. Ho fatto un gran casino.
"Gwen, rispondimi." dice minaccioso, ma io mi limito ad annuire colpevole.
"Cazzo, parla, bambina che non sei altro!" urla lui, indispettito dal mio silenzio. Sfuggo lo sguardo, mentre una lacrima mi bagna"
la maglia.
"Mi dispiace, io.." inizio con voce tremolante, ma lui mi fa cenno di tacere. Si siede davanti a me, cercando di mantenere la calma.
"Hai mandato a monte un contratto importante, Gwen. Un sacco di soldi." dice costringendosi a tenere un tono di voce basso.
"Non posso stare con Matt, neanche per finta." dico sentendomi male al pensiero di ciò che è successo ieri, mentre il nome di Matt mi mozza
il respiro. Mi manca così tanto, proprio adesso che si stava aprendo, proprio adesso che avevo capito che ero innamorata di lui, proprio adesso..
"Perchè?" chiede esasperato, togliendosi la cravatta che evidentemente gli sta stretta. Mi fissa con i suoi occhi azzurri e io non posso mentire.
"Sono innamorata di lui." ammetto, non riuscendo a non sentirmi una perfetta cretina. Ma so che Vincent sa che non è un capriccio.
Mi guarda con compassione.
"Mi ha ferita." aggiungo mentre altre lacrime cadono sul mio volto struccato, sui capelli informi e la tuta rovinata. E' fine agosto ma a Londra,
non è così caldo.
"E lui non prova lo stesso per te?" chiede con pazienza, come se stesse parlando con sua figlia, e so che si è calmato.
"Io pensavo, pensavo di sì ma lui..è andato a letto con Candice." dico con rancore, faticando a trovare la voce.
"Oh" è tutto ciò che riesce a dire, mentre si avvicina, abbracciandomi come un vero padre "mi dispiace Gwen." 
Mi lascio andare al suo abbraccio caldo e confortante, mentre la consapevolezza di ciò che è successo si fa strada in me. Non ha neanche
chiamato, nè un messaggio, niente di niente. E' semplicemente scomparso, e ciò mi fa così male che non riesco a pensare lucidamente.
"Stasera sei invitata ad una festa, ci devi andare Gwen." dice Vincent dopo un po', e io annuisco debolmente, forse nella segreta speranza che
anche Matt sia lì.

*



Quando arrivo nel luogo dove si tiene questa famosa festa, resto un attimo abbagliata dal lusso che mi circonda: chissà perchè,
ma non riesco ad abituarmi. 
La villa è bianca, circondata da un grande giardino con piscina, mentre gli invitati, solitamente uomini accompagnati da bellissime
donne, chiacchierano amabilmente tra di loro con bicchieri di champagne in mano. 
I fotografi impazziscono per questo tipo di eventi, dopo molti vip sono concentrati in uno stesso luogo.
Infatti sento subito chiamare il mio nome, e quando mi giro vengo abbagliata dai flash. Si staranno sicuramente chiedendo perchè
non c'è Matt al mio fianco, ma ho già deciso che non dirò niente. In fondo cosa sono tre mesi di relazione? Niente, almeno per gli altri.

Intanto mi chiedo come apparirò nella fotografia. Una bellissima ragazza con un lungo vestito rosso, i capelli raccolti in uno chignon e un trucco
non poi così leggero. Ma il sorriso c'è? Sembrerà vero?

"Gwen! Sono così contenta di vederti!" mi giro appena in tempo per venire sommersa da Alison, la mia amica Alison, colei che a eventi del genere
non verrebbe mai. D'altronde, perchè dovrebbe? Non è famosa, non è popolare. Ma è felice così.
Dal mio sguardo stupefatto, capisce che non mi aspettavo di vederla.
"Vincent mi ha detto che..stavi male." dice dopo un attimo di incertezza. Il sorriso scompare dal mio volto.
"E' una sciocchezza. Una ragazzata" rispondo, non volendo rovinare niente di stasera.
"Perchè hai rotto con Matt?" chiede non riuscendo a farsi gli affaracci propri.
"Lui e Candice sono andati a letto insieme." dico secca, prima di dirigermi verso il banco degli alcolici.
Prendo un calice di champagne e lo gusto tutto d'un sorso.
"Non penserai di ubriacarti!" esclama Alison, guardandomi male. I capelli biondi sono legati dietro in una coda, gli occhi verdi fiammeggiano, 
il vestito blu le lascia scoperte le gambe e i sandali grigi. E' incantevole.
"Lasciami stare, Ali." dico seccata, andando a salutare un ragazzo molto molto carino che faceva il modello di Burberry con me. 
Mi sorride e mi saluta calorosamente, prima di presentarmi ai suoi amici.
Alison mi fissa arrabbiata, poi va a parlottare con Vincent, che non le toglie gli occhi di dosso.

Per un attimo rimango impalata a fissarli, a pensare che magari loro due possono mettersi insieme, che si innamoreranno e faranno
figli..E io? Resterò sola?

Una mano mi prende il polso, trascinandomi più indietro.
"Sapevo di trovarti qui." dice Matt, apparso dal niente, bello come mai, serio come prima che ci conoscessimo meglio. 
Il Matt che odiavo. Non riesco a guardarlo in faccia.
"Bravo" riesco a dire infine, cercando di suonare cattiva.
"Smettila di comportarti come una bambina, anche se ormai.." dice scuotendo la testa e sorridendo amaramente.
Mi divincolo dalla sua presa, portandomi le braccia al petto. Mi fa male il cuore, nonostante cerchi di
mantenere la mia facciata.
"Ormai cosa?" sibilo furiosa, ma anche timorosa di sentire la risposta.
"Non è più mio interesse, no?" dice alludendo alla scenata di qualche giorno prima.
Lo guardo, perdendomi per un attimo in quell'azzurro così profondo, così mio. Ma Matt non è mio, penso, mentre
nuove lacrime mi infiammano gli occhi.
"No" dico infine, con grande sforzo. Lui sorride amaramente.
"Che..ci fai qui?" riprendo, non capendo ancora cosa vuole da me.
"Volevo vederti, perchè io non ti devo spiegazioni, ma lei vuole dartele" dice, e dalla penombra spunta mia sorella.
Mi sento sfinita, e non riesco neanche ad arrabbiarmi.
"Gwen" dice lei intimidita, mentre io distolgo lo sguardo. Piano piano il profumo di Matt svanisce, segno 
che si è allontanato. 


"Non voglio le tue patetiche scuse" borbotto, cercando di non guardare a terra.
"Smettila di comportarti come se avessi sempre ragione, Gwen. Non sei la regina del mondo" dice Candice, osservandomi con
sguardo stanco.
"Già, scusa" dico con enorme sarcasmo.
"Io e Matt non abbiamo una storia" dice, sorprendomi, anche se io non ci voglio credere.
"Te la sei imparata bene la tua parte" commento acida, lei scuote la testa.
"So che sei ferita, ma vorrei che capissi che nel mondo non ci sei solo tu. Matt ha fatto una cosa importante,
per me. E' un amico, non andrei mai a letto con il ragazzo di cui mia sorella è innamorata" commenta lei seria,
prima di andarsene. Le blocco il braccio.
"Cosa ha fatto per te?" chiedo curiosa. Lei scuote la testa.
"Non sono affari tuoi, Gwen" dice prima di scomparire tra la folla. 

*



Dopo essere rimasta qualche secondo imbambolata a riflettere sulle parole di Candice, e aver realizzato il modo
crudele e superficiale in cui l'ho sempre vista e trattata, ho cominciato a capire che forse aveva ragione,
forse avevo sbagliato ad essere superficiale, ma sfido chiunque si fosse trovato in una situazione del genere a non
essere sospettoso. Ho un terrore immenso che Matt possa farmi di nuovo del male, che possa spezzarmi quel cuore
che forse mi può ancora rendere quasi intatto.
Ma devo sapere, ne ho bisogno.

"Matt" lo chiamo, quando lo intravedo a parlare con una donna che non gli toglie gli occhi di dosso.
Lui si volta a malapena, ma vedendo il mio sguardo, dice qualcosa alla signora, che lanciandomi un'occhiataccia,
se ne va.
"Che vuoi?" chiede con espressione annoiata, ma non mi scalfisce più. O meglio, ho imparato ad amare anche quella
parte di lui, quella che cerca di essere indifferente.
"Ho parlato con Candice" mormoro, e nel dirlo la mia voce trema un po'. Lui non dice niente.
"Bene, se le credi o no, non è più affar mio" dice per poi andarsene. Gli blocco il braccio.
"Ti prego, Matt" lo imploro, ma lui scuote la testa "scusa" aggiungo, cercando di non scoppiare a piangere,
perchè non voglio far pena a nessuno.
"Avresti dovuto fidarti di me, Gwen. Ti ho aperto il mio cuore come a nessun'altra, ho permesso a me stesso
di..vabbè lasciamo perdere, mi sono fidato di te. E tu?"
"Sì, ho creduto in te fin dal primo istante o ti avrei già mandato a fare in culo" dico con un filo di voce,
sperando che mi creda.
"L'hai fatto"
"Matt, ti prego, ascoltami! Io avevo speranza, sapevo che c'era del buono in te, oltre la corazza!
Tu mi hai aperto il tuo cuore, ma io ti ho dato il mio! E' tuo, Matt!"
Siamo vicini, troppo vicini, posso sentire l'odore del suo profumo.
"Evidentemente no" dice dopo qualche istante, e fa per andarsene di nuovo. Non posso lasciarlo
andare, non me lo perdonerei mai. Non posso lasciarlo andare. 
Al diavolo le regole, l'orgoglio, la fiducia e tutto il resto. Non m'importa di niente come
m'importa di lui.
"Matt" 
Lui si gira, con la mascella contratta dalla tensione e dalla rabbia. Ma si gira e mi fissa negli occhi,
con i suoi profondi pozzi azzurri nel quale mi perdo sempre.
"Io ti amo"
Ecco, l'ho detto.



Ciao! Scusate il ritardo, ma tra l'esame di recupero di matematica e tutto, ho avuto poco tempo!
Inoltre ho un po' perso l'ispirazione,anche se siamo quasi alla fine. Mancano tre o quattro capitoli, forse meno!
Fatemi sapere cosa ne pensate, anche se questo capitolo mi fa schifoo! ahaha a presto e grazie per il vostro grande
sostegno! vi adoro!
  
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