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Autore: Mischa_Lecter    07/09/2013    3 recensioni
Un incidente ed una prova d'amore.
Genere: Comico, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Nuovo personaggio, Ranma Saotome
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Shan Pu: "Ma che diavolo...? LANMA! E' sparito anche il mio Lanma!"

Mousse (tornato nello spogliatoio per non destare sospetto): "Shan Pu! Che ci fai qui? tu dovresti essere...." Ma non riuscì a finire la frase che lei lo prese e lo lanciò via nel cielo stellato. 

Shan Pu: "Qui c'è sotto qualcosa..." Si mise in marcia.

Akane: "Ranma?!"

Ranma: "A-Akane..." Si alzò barcollante tenendosi la nuca. "Che mal di testa, sento male in due punti diversi, è come se mi avessero colpito." La ragazza lanciò un'occhiata al soprammobile che ancora stringeva in mano, utilizzato come arma, e lo lanciò via con rapidità. "Stai bene Akane?"

Akane: "Si, è stato Kuno. L'ho chiuso in bagno con Sasuke."

Ranma: "Kuno?! Ma che ci faccio qui? Ero con gli altri...questa è la camera matrimoniale."

Akane: "Forse quelli del centro vogliono giocarci un brutto scherzo. Prima ho visto qualcuno entrare, evidentemente ti ha colpito e ti ha portato qui."

Ranma: "Già, ma perchè?"

Akane: "Non lo so..."

Ranma: "Coraggio usciamo di qui e andiamocene via." Il ragazzo afferrò la maniglia ma era bloccata. "Siamo chiusi dentro, dev'esserci la chiave qui da qualche parte."

Akane: "No, ho cercato prima,"

Ranma: "Allora sfonderò la porta. Stai indietro!" Ranma tirò un calcio ma il legno era durissimo. "Niente da fare. Possiamo solo aspettare che ci trovino gli altri."

Shan Pu intanto setacciava le vasche.

Shan Pu: "LANMA! Dove ti sei cacciato?"

Ukyo: "Ehi Shan Pu, trovato nulla?"

Shan Pu: "No, ed è sparito anche Lanma, ma Ryoga dov'è? Non era con te?" Ukyo si girò di scatto e con aria sconsolata disse che si doveva essere perso da qualche parte. 

Ukyo: "Fantastico, ora dobbiamo trovarne tre" E si diressero assieme verso il giardino.

In tanto l'atmosfera nella camera matrimoniale era alquanto tesa. Ranma e Akane non si erano mai ritrovati chiusi dentro una stanza di notte da soli. Akane era seduta di profilo sul letto fingendo interesse per l'arredamento della stanza, Ranma invece era a gambe incrociate sul pavimento di moquette. Solo in quel momento si accorse che la ragazza indossava solo un piccolo accappatoio che lasciava scoperte le gambe fino a metà coscia. Aveva la pelle candida e non era affatto mascolina come lui affermava. Salì con lo sguardo fino alla vita esile, altro che "vita larga", poi le spalle. L'accappatoio le era leggermente sceso lasciando libera una piccola porzione di pelle accarezzata dolcemente dai capelli ancora umidi. Akane si sentì lo sguardo di lui addosso e si girò a guardarlo. Per un attimo i loro cuori batterono come tamburi all'unisono poi la ragazza riprese la sua solita espressione dura e, lanciandogli un mobile in faccia, lo apostrofò con un "maniaco".

Ranma (massaggiandosi il naso): "Ma sei pazza?! Mi hai fatto male!" 

Akane: "Sei tu che mi guardi!"

Ranma: "Non ti stavo guardando!" Sbottò arrossendo.

Akane: "Ti ho visto!"

Ranma: "Tsè! Figurati!" Si girò dall'altra parte a braccia conserte.

Akane: "Ah è vero...non sono abbastanza femminile per te..." 

Ranma ebbe un sussulto. Non era vero.

Akane: "Sono un maschiaccio, giusto."

Ranma ripensò all'incidente e al suo sorriso perso per sempre, abbassò la testa e si alzò lentamente dandole la schina. Akane lo guardò con aria interrogativa.

Ranma: "Adesso smettila di dire sciocchezze..." 

Il ragazzo mosse un passo verso di lei, gli tremavano le gambe. Le si avvicinò lentamente, alzò lo sguardo e i suoi occhi azzurri si mescolarono con quelli castani di lei.

Ranma: "...non lo penso davvero quando dico che sei un maschiaccio..."

Akane: "...Ranma..."

Il ragazzo si inginocchiò alla sua altezza e le prese il viso con la mano. La Tendo arrossì violentemente e d'istinto cercò di liberarsi ma lui le afferrò il polso con l'altra in una stretta decisa ma gentile. 

Ranma (sussurrando): "Ti prego..." 

Akane non sapeva cosa dire, rimase ipnotizzata dai suoi occhi azzurri. Questa volta non c'era nessuno a poterli disturbare. Erano solo loro due con i propri sentimenti celati da troppo tempo infondo all cuore.
Ranma le sorrise dolcemente. Si avvicinò alle sue labbra e la baciò leggermente. 
Le sue labbra morbide toccarono timidamente quelle della ragazza che venne catapultata in un universo di emozioni che non le permettevano di realizzare. 

Ranma la stava baciando? Doveva essere un sogno, non poteva essere vero. Il ragazzo che le dava del maschiaccio, incapace a cucinare, antipatica e chi più ne ha più ne metta e che per giunta lei amava, la stava baciando?
 
Era successo qualche volta che, quando Ranma subiva la trasformazione in gatto o per errore, le loro labbra si sfiorassero di sfuggita ma questa volta era tutto diverso. 
Lui lo stava facendo da ragazzo consapevole delle sue azioni.
Anche Ranma non riusciva a credere a quello che stava accadendo. Forse la paura e la consapevolezza che a breve avrebbe perso per sempre la ragazza che amava, lo aveva aiutato a credere in se stesso e fare quello che avrebbe voluto da diverso tempo ma senza trovare mai il coraggio. Immerso nei suoi pensieri, si staccò leggermente per vedere la reazione della ragazza dai capelli corti. 
Akane lo guardò negli occhi e, con un leggero sorriso, gli mise le braccia al collo e questa volta fu lei a baciarlo. Un bacio più passionale. 
I due avevano spezzato il loro imbarazzato e abbattuto il loro orgoglio. Ormai si erano resi vulnerabili l'uno all'altro mostrando i loro veri sentimenti liberandosi dal peso che si portavano dietro da sempre.
Ranma la fece sdraiare sul letto senza smettere di baciarla. Le si mise sopra e spostò una mano sul collo esile di lei. Con delle piccole carezze che provocavano i brividi alla giovane, seguì la linea della sua clavicola fino ad arrivare alla stoffa dell'accappatoio.
Akane gli strapazzò i capelli, giocò col codino e poi gli portò le mani sul petto. Sentì i muscoli allenati sotto la maglietta cinese di lui e iniziò a sbottonare la prima chiusura.
Ranma le abbassò completamente l'accapatoio della spalla scoprendole il braccio e un seno. Lo brese nella mano e cominciò a dargli piccoli baci. Akane, che ora gli aveva aperto completamente la maglietta, passava la mano sul petto nudo di lui. Il ragazzo scese a baciarle lo sterno, poi scoprì leggermente l'altro seno e nel frattempo slacciò la cintura dell'accappatoio.
Nel silenzio della stanza si sentivano solo i loro battiti acceleranti e i loro respiri eccitati. Il ragazzo col codino spostò l'accappatoio dal ventre di lei, la alzò a sedere dandole altri baci sulle labbra e le sfilò le maniche lasciandola completamente nuda gettando l'accappatoio per terra. Si staccò un secondo per contemplare la sua bellezza: magra, le spalle esili, i seni piccoli ma sodi, il ventre piatto e le gambe lunghe e snelle. 

Era perfetta.

Ranma: "Akane..."

La ragazza lo aveva spinto e fatto ricadere sul letto e ora era lei a baciargli il collo, poi il petto e infine gli addominali. Ranma era fuori di se. Akane gli slacciò i pantaloni della tuta da combattimento, glieli tolse e ammirò il suo corpo scolpito con i soli boxer addosso. Il ragazzo le salì di nuovo addosso e le baciò il ventre. Ranma si tolse l'ultimo indumento che li separava e il resto del mondo, per loro, non esistette più.
  
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