“Chi sei?”
“sssh!! Zitta un secondo, fai andare via questi e ti spiego” mi sussurrò il ragazzo con cui ero chiusa dentro lo sgabuzzino di casa di Jaden, quello sgabuzzino doveva essere grande 40 centimetri ero praticamente attaccata al corpo dello sconosciuto. Sentì una ragazza fuori dalla stanza domandare “finalmente se ne sono andati tutti, Jaden? Dov’è la tua amica? Quella alta?” stavano parlando di me, sicuramente … tutti per identificarmi mi chiamavano “la ragazza alta” sentì la voce del mio amico rispondere “se ne sarà andata, dai mettiamo apposto domani ora andiamo sopra…” la ragazza gli sussurrò qualcosa che non si sentì molto bene però capì che non avrebbero aspettato fino a sopra sarebbero rimasti sotto. dissi allo sconosciuto che non potevo neanche vedere perché era completamente buio “scusa ma devo uscire, il mio amico mi stà cercando” lui rise e lo sentì perché avevo una mano sul suo petto per spostarlo, sentì come l’ aria passava e usciva in tono ironico dai suoi polmoni, mi rispose con un semplice “scusa bellezza, ma non penso che ti convenga uscire, la fuori ci sono il tuo amico e una tua amica che stanno facendo sesso, sei proprio sicura di volver vedere al tuo amichetto di tutta la tua vita scopando? proprio fuori da questa stanza?” io “scommetto che sono già usciti dalla stanza!” lui ancora con un tono da stronzo “sai che per uscire da questa stanza c’è solo una porta e chi ti dice che loro non stanno proprio là?”  io borbottai qualcosa di insensato e subito dopo lo guardai direttamente dove all’incirca sarebbero dovuti stare i suoi occhi- era all’ incirca cinque centimetri più alto di me, pensò che era alto 1.80 o qualcosa in meno- e gli dissi “non mi interessa voglio uscire da qui! Non ho spazio neanche per respirare!!- lui mi azzittì velocemente con un “ssh!” – senti nessuno mi azzittisce così! Capito?!” volevo continuare a dirgliene però lui mi azzitti attaccandomi al muro dietro a me da cui mi separavano prima un paio di centimetri e baciandomi, cercai di liberarmi ma non ci fu bisogno dopo un leggero contatto lui si staccò e rise un'altra volta, trattenendosi sempre leggermente per non far a sapere a nessuno della nostra presenza, mi sussurrò accanto all’orecchio “così ti piace di più che ti azzittisca? Scusa se non ho continuato ma il meglio lo lascio per dopo” queste sue parole mi fecero salire i brividi, e con tutte le mie forse lo spinsi più lontano possibile da me, lui barcollò verso dietro facendo un passo falso e finalmente aprendo la porta, il ragazzo cadde per terra e mi prese per il braccio così dar farmi crollare anche a me sul pavimento, mi alzai velocemente guardai in alto e vidi il mio amico con le mani indaffarate sbottonando un reggiseno, sussurrai uno “scusate” e prendendo per mano lo sconosciuto uscì dalla stanza, appena uscita ancora senza guardare allo sconosciuto che rideva di gusto, passai per il corridoio fino ad arrivare all’ uscita dell’ enorme casa. Uscita dalla porta con lo sconosciuto ancora per mano mi girai verso di lui e rimasi senza parole per quanto era carino ma subito dopo mi ripresi e gli chiesi in tono violento toccandogli la spalla con il dito della mia mano libera, ormai non ero io che tenevo la sua mano era lui che me la teneva stretta, come dicevo gli toccai la spalla come mi era solito fare alla gente perché mi presti attenzione, “ora mi puoi lasciare la mano?!” Lui mi sorrise facendo apparire piccole rughe di espressione nel bordo dei suoi occhi azzurri, non potei evitare sorridere anche io, a questo punto lui mi disse “piacere Louis Tomlinson, per te Lou o Tommo” risi al sentire quei soprannomi e tornando il più seria possibile dissi “Olivia Westfield, per te LIv”
Louis’ memories
Stavo tranquillamente ballando quando vidi una ragazza in fondo alla pista, stava parlando con Jaden mi sembrò molto carina dall’ inizio, decisi avvicinarmi verso di lei e con la scusa di parlare con J mi sarei fatto presentare, ma proprio quando stavo per andare dillà arrivò Aisly urlando come una cretina “LOUIS WILLIAM TOMLINSON! Vuoi ballare?” neanche il tempo di negargli un ballo che già la tipa si strusciava contro di me, cercai di muovermi ma lei era troppo appiccicata e non volevo spostarla bruscamente, rimasi là ballando per almeno un’ora con quella anguilla attaccata addosso ma cercai di non perdere mai di vista, la ragazza. Erano le 4 del mattino e la festa si stava svuotando, aspettai fin quando rimasi praticamente solo con lei nella sala e la vidi dove era, non riuscivo a vedere Jaden però notai che lei stava cercando qualcosa nello sgabuzzino, corsi dissimulatamente verso dillà e lei era di spalle, guardando verso i diversi alcolici lì dentro,la spinsi leggermente dentro e subito dopo chiusi le porte, lei rimase in silenzio come per 10 minuti subito dopo mi chiese “chi sei?”
 
*1 anno dopo*
Pov Liv

Non avevo mai più rivisto quel ragazzo, avevamo parlato per un po’ fuori casa di Jaden, ma subito dopo ricevetti una chiamata urgente da mio fratello che mi chiedeva dove ero, quindi me ne sono dovuta andare, sono stata così stupida a non lasciargli il mio numero! Doncaster non è un posto così grande ma in due settimane in cui sono stata in vacanza lì con mio fratello non sono riuscita a rintracciare il ragazzo, chiesi a Jaden se lo conosceva e mi disse che era un amico dei suoi amici che avevano parlato solo un paio di volte, che però non aveva il suo numero di cellulare. Dopo due settimane tornai a casa Wolverhampton con mio fratello, in quel momento persi tutte le speranze di trovarlo. Ma cambiando discorso mi devo andare a preparare oggi è un gran giorno per mio fratello e voglio stare vicino a lui, oggi tornerà dopo 2 anni alle audizioni di Xfactor e sono sicura che stenderà tutto il pubblico, soprattutto a Simon Conwell. Andai in camera di mio fratello, lo trovai seduto che guardava il vuoto, senza maglietta e con i pantaloni a metà, mi sedei accanto a lui e gli sussurrai appoggiando la mia testa sulla sua spalla “Andrà tutto bene, te canti molto bene e  ti sei preparato molto per questo, ce la puoi fare e se ce la fai ci sarò che salirò sul palco e ti abbraccerò fortissimo, e beh se non ce la fai … andremmo a comprare due gelati enormi e mangeremo fin quando non dovremmo rotolare in camera nostra, ma penso che la seconda sia praticamente impossibile” mio fratello che stava ridendo della mia sdrammatizzazione mi chiese “e perché sarebbe impossibile?” io con faccia da Duuuh (?) gli dissi “perché sei troppo bravo perché ti lascino fuori”  
 


*spazio scrittrice* 
molto piacere di conoscervi io sono Olivia, e questa fan-fiction è nata dal nulla LOL stavo giocando a carte con degli amici e mi è venuta in mente :')
spero che vi piaccia, per favore lasciatemi una recensione per sapere