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Autore: DarknessIBecame    07/09/2013    4 recensioni
Un calderone di FF (più o meno lunghe), tutte dedicate alla splendida Ainwen che mi sprona a scrivere.
La maggior parte avranno Olicity come protagonisti, ma alla fine, spero solo facciate un sorriso e magari una risata!
Non avranno cadenza precisa perché saranno caricate quando ispirazione chiama.
Enjoy!
Ultimo chap aggiunto (12/10/13): Let me go (WTH??)
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen, Tommy Merlyn, Un po' tutti
Note: AU, Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Dieci.
Iniziò a contare da 10 quando la vide a bordo piscina nel suo bikini nero, piccolo quanto lei, solo che alla mercé di tutti.

Nove.
Un altro secondo, un lungo secondo, osservando il piede ed il polpaccio nudi oscillare a pelo dell’acqua, immergendosi e riemergendo per schizzare Thea, seduta a sorseggiare un drink insieme all’amica.

Otto.
Era un tatuaggio, quello alla fine della caviglia? La curva del piede era una visione delicata e deliziosa, poggiato sul pavimento bagnato di fronte a lei, che muoveva le dita coloratissime del piede per far vedere qualcosa alla giovane seduta vicino a loro. Un anello da dito forse. Si ripromise di scoprire cosa rappresentasse quel tatuaggio per lei.

Sette.
Aveva una voglia. L’aveva vista quando si era alzata, meravigliandosi di come non fosse svenuto per mancanza di sangue al cervello; fianchi e sedere ondeggianti non avrebbero dovuto essere legali nei confini di casa sua. Ma quella voglia, che spuntava beata sotto il bordo delle coulottes nere, faceva venire delle voglie anche a lui. Da imprimere sul corpo della ragazza, possibilmente.

Sei.
Un bel respiro di sollievo, la vista della sua guardia personale finalmente copriva quella minuscola della bionda e lui poteva tornare a perlustrare il perimetro con lo sguardo. Come se dovesse vigilare nella sua stessa casa.

Cinque.
Lo scatto della testa sul collo gli fece quasi male. Sentì distintamente lo scricchiolio delle ossa insieme all’urletto dell’oggetto del suo interesse, quel giorno. Sarebbe arrivato a finire quel countdown? L’avevano buttata in acqua, probabilmente lo stesso Diggle, e lei ora stava galleggiando e tossendo tra una risata e l’altra.

Quattro.
Un solo scatto ed era balzato in acqua anche lui, chiudendo le distanze in poco meno di 3 bracciate per poi tirarla contro di sé, un ammasso di capelli biondi e membra delicate che si muovevano e svolazzavano in giro, urlando di lasciarla stare.

Tre.
Per tenerla ferma, l’aveva bloccata con un braccio sotto al sedere e l’altro in mezzo alle scapole, costringendola ad aggrapparsi istintivamente alla sua vita con le gambe snelle e lisce. Dio, sperava solo di non aver spinto il bacino contro il suo come gli era sembrato. A giudicare dalla reazione di entrambi, l’aveva fatto.

Due.
Due occhi magnifici e sgranati lo fissavano, due labbra si erano schiuse di fronte al suo sguardo preoccupato e scuro di desiderio represso. Due mani si erano aggrappate alle sue spalle, graffiando leggermente, smettendo di agitarsi. Due gambe gli si erano strette di più alla vita ma una sola spinta che ricambiava la sua era stata abbastanza.

Uno.
Un ultimo respiro, un battito di ciglia, un movimento ben studiato e la mano posata tra le scapole di lei si era infilata tra i capelli, avvicinandola abbastanza da poter assaggiare le sue labbra con un colpo di lingua.
Felicity.

Il secondo Zero era arrivato e si ritrovò a pensare, da qualche parte nella sua mente in cui non era preso da tutto ciò che era Felicity aggrappata a lui, che mai dieci secondi gli avevano cambiato tanto in meglio la vita.
Dieci secondi e una freccia può colpirti, dieci secondi ed una certezza può esserti tolta da sotto i piedi, dieci secondi possono essere tutto quello che ti resta con il tuo migliore amico.
Dieci secondi sono anche il tempo che ti serve per accorgerti che fingere indifferenza è molto più faticoso di ogni altra cosa che tu finga al mondo se di mezzo c’è Felicity Smoak.

Rieccomi, veloce, non troppo veloce? Ho altri 3 chap pronti ma sto aspettando che la mia dolcissima Beta (che nel prossimo capitolo ringrazierò come si deve) si metta in paro con Arrow, per non spoilerarle niente.
Un grazie a chi ha letto, un ENORME grazie a chi ha commentato (e giuro, conosco entrambe le commentatrici, ma non le ho costrette o pagate per rispondere positivamente)...un grazie timido timido a chi mi farà arrivare a 3 commenti per questo chap. Potrebbe spingermi a pubblicare prima il numero 3, "When it rains".
Un bacio
Vevve!

 
   
 
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