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Autore: Maharet    14/03/2008    3 recensioni
Rieccomi, dopo Amici dìInfanzia, con una nuova storia romantica. Vi anticipo che sarà più lunga, meno sdolcinata ed in un certo qual modo più profonda dell'altra, a me personalmente piace di più, fatemi sapere cosa ne pensate voi. "- Ho bisogno di un motivo per accompagnare la ragazza più bella della città? Mi ritraggo vagamente infastidita. Meno di quello che vorrei in realtà. La sua voce è bassa e morbida, soprattutto quando dice cose del genere. Nell’insieme quasi piacevole da ascoltare. - Direi di no. Salutamela quando la vedi. Ho detto quasi. Non mi piace Biagio, o meglio, non mi piace come mi fa sentire. Indifesa. E io sono un sacco di cose, ma indifesa certamente no." AGGIUNTO UN BREVE EPILOGO!
Genere: Romantico, Commedia, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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  • Io adoro quest’isola. Possiamo trasferirci qui?

Non posso ancora credere che l’abbiamo fatto davvero. Ci siamo lasciate alle spalle una città grigia e piovosa e, nel bel mezzo di una sessione di esami, ci siamo regalate una settimana alle Canarie. Solo io e Ali, nonostante le proteste di Diego. Un sogno proibito che abbiamo avuto la possibilità di realizzare quasi per caso, e abbiamo afferrato al volo. Ali è sdraiata accanto a me sulla sabbia calda, fasciata in un bikini al limite dell’osceno. Ovviamente i ragazzi che si stanno velocemente moltiplicando intorno a noi sembrano gradire particolarmente.

  • Non credo che Die gradirebbe sai? Già pensavo mi avrebbe uccisa quando gli hai detto che partivi!

E’ piacevole essere lontana migliaia di chilometri dalla mia vita. E’ come se mi fossi presa una vacanza anche da me stessa. Passo le giornate abbuffandomi di schifezze e arrostendomi come una lucertola sotto questo sole incredibilmente abbagliante. Ho la sensazione che se rimarrò abbastanza a lungo riuscirò a sciogliere lo strato di ghiaccio che ha avvolto il mio cuore da quando Biagio mi ha lasciata.

  • Magari posso chiedergli di raggiungerci!

  • Per l’amor del cielo, non voglio reggervi la candela anche quaggiù!

Scuoto le decine di treccine colorate che hanno sostituito in un lampo di follia i miei anonimi capelli neri. Le sono grata per aver abbandonato il suo ragazzo di punto in bianco solo perché gliel’ho chiesto. Siamo tornate noi due contro il mondo. Come in fondo non abbiamo mai smesso di essere. Ma Diego e Biagio sono sospesi intorno a noi come pallidi fantasmi. Per troppo tempo siamo stati in quattro, troppo a lungo i nodi di questa nostra strana amicizia si sono stretti ed incrociati, per cancellarli con un colpo di spugna.

  • Solleva lo sguardo dalla sabbia per un minuto e guardati intorno.

Ubbidisco quasi automaticamente, sollevando una mano a proteggere gli occhi dal sole accecante di mezzogiorno.

  • Ci sono i tuoi ammiratori…

  • Mor svegliati una buona volta! Basterebbe un sorriso e si precipiterebbero tutti ai tuoi piedi!

Alice è sempre stata molto sicura di me. Lo è abbastanza per tutte e due in effetti, vista la scarsa considerazione che nutro io per il mio aspetto fisico.

  • Non ricominciare. Non ho intenzione di avere una breve ma intensa storia d’amore con uno di quei cosi sbavanti.

  • Ti manca vero?

Come fai a leggere dentro di me così facilmente, quando nemmeno io sono sicura di quello che sento? Sì mi manca. Tantissimo. Ma non posso permettermi di pensarlo o nemmeno questo posto mi impedirà di sentire freddo.

  • Mi passerà.

  • Mi spieghi perché non vuoi nemmeno provare a parlarci?

  • Non cambierebbe niente. Sono fatta così, non lo farei mai felice.

Rimugina un po’ sulle mie parole, giocherellando con la sabbia scura davanti a lei. Sta architettando qualcosa. Posso quasi sentire gli ingranaggi del suo cervello muoversi a ritmo impressionante.

  • Lo vedi quel ragazzo?

  • Quale?

  • Quello biondo col costume blu.

Eccome se lo vedo. Con occhio critico, totalmente obiettivo e assolutamente astioso nei confronti dell’intero genere maschile. E’ incontestabilmente uno schianto. Proprio il tipo di ragazzo per cui Ali ha sempre perso la testa.

  • Credi che un anno fa con quegli occhi puntati addosso sarei rimasta qui a chiacchierare con te?

Mi giro verso di lei. Comincio a capire dove vuole andare a parare, ma sono curiosa di sentire il seguito.

  • Io sono cambiata Mor. Cosa ti fa pensare di non poter fare lo stesso?

Ho capito cosa sta cercando di dirmi. Ali non è mai stata l’incarnazione della fedeltà. Ha sempre dichiarato di essere assolutamente incapace di resistere alle tentazioni. Guardo di nuovo quella specie di dio greco che mi ha indicato. Deve essere davvero innamorata.

  • E’ una situazione diversa.

  • Non è vero, lo sai meglio di me.

Mi mordicchio le labbra, innervosita. Lei si lascia andare nuovamente sulla sabbia, guardandomi di sottecchi con un sorriso sardonico sulle labbra. Ha capito di aver fatto centro.

  • Cosa dovrei fare secondo te?

E’ forse la prima volta che le chiedo una cosa simile. Ma in questo momento mi sento totalmente confusa. E quando si parla di relazioni Ali ha molta più esperienza di me.

  • Goditi le vacanze e quando torniamo parla con lui.

Non garantisco sulla seconda parte del consiglio, ma sono fermamente intenzionata a seguire la prima alla lettera. Afferro la mano di Ali e la trascino letteralmente dentro l’acqua cristallina e gelida. Posso permettermi ancora per tre giorni di non pensare a cosa troverò al mio ritorno.

Non faccio in tempo a scorgere tra la folla Diego che agita forsennatamente la mano che Alice non è più al mio fianco. Gli si getta addosso come se non si vedessero da secoli. Sorrido sotto i baffi mentre afferro anche il suo trolley.

  • Mi hai presa per un mulo per caso?

Diego interrompe momentaneamente l’esplorazione delle tonsille di Ali e mi stringe in un abbraccio che mi toglie il fiato per la sorpresa.

  • Morgana sei uno splendore! Almeno stare una settimana senza di voi è servito a qualcosa!

Apprezzo che parli al plurale, anche se so benissimo che è di Ali che ha sentito davvero la mancanza. Dopo un attimo di titubanza rispondo all’abbraccio, lasciandolo di sasso. Da qualche parte devo pur cominciare no?

  • Ci sei mancato anche tu. Non sai che fatica tener lontani tutti quegli inglesi.

Scoppia a ridere e mi lascia andare. Ali mi fa l’occhiolino, indicando con la testa qualcuno alle mie spalle. L’ultima persona che avrei pensato di trovare qui.

  • E io non vi sono mancato?

Inclino la testa di lato e porto l’indice alle labbra, con aria pensierosa.

  • Dipende. Noi siamo mancate a te?

Riesco a percepire la tensione tra di noi, ma non posso lasciare che vinca. Se è qui forse è vero che non ha rinunciato a noi. Ma ho bisogno di averne la sicurezza. E poi mi sono mancate le nostre conversazioni sarcastiche.

  • Non ti hanno insegnato che non si risponde ad una domanda con un'altra domanda?

Diego e Alice hanno smesso di sbaciucchiarsi e ci guardano un po’ timorosi. Non ho capito nemmeno io se stiamo litigando o ci stiamo semplicemente godendo la possibilità di battibeccare di nuovo.

  • Sono sicura che ad Ali sei mancato, non faceva che parlarmi di te.

  • Potrei dire lo stesso di Diego. Pare proprio che questi due si siano messi d’accordo per rovinarci questo piacevole momento di lontananza.

Il gioco mi sta sfuggendo di mano. Mi ferisce terribilmente sentire queste parole così dure uscire dalle labbra che mi hanno accarezzato con incredibile dolcezza fino a poche settimane fa. Abbasso gli occhi.

  • Non illuderti che sia scappata da te Biagio.

Lo sento irrigidirsi, anche se il suo sorrisetto strafottente rimane immutato. Uno pari. Ma improvvisamente tutto mi sembra terribilmente inutile. Che senso ha questo gioco al massacro, quando l’unica cosa che vorrei è essere stretta tra le braccia? Lo afferro per una manica mentre si gira per andarsene.

  • Scappavo da me stessa.

Le mie parole rimangono come sospese nell’aria tra di noi. Sento Ali alle mie spalle trasalire per la sorpresa. Nemmeno lei credeva davvero che sarei stata capace di dirglielo. Biagio si volta lentamente, studiandomi.

  • Cosa intendi?

  • Lo sai come sono fatta. Lo sapevi dall’inizio. Eppure non ti sei mai arreso. Perché?

Ti prego dillo. Ho bisogno di sentirlo di nuovo, ora, o non avrò il coraggio di andare fino in fondo.

  • Perché sono innamorato di te.

Riprendo a respirare mentre il cuore mi impazzisce nel petto. Ha parlato al presente. Mi ama ancora, nonostante questo mese di silenzio tra di noi. Mi sollevo in punta di piedi, aggrappandomi alle sue spalle, e premo le labbra sulle sue. Rimane un attimo paralizzato, poi chiude gli occhi e risponde al bacio. Non devo pensare alle centinaia di persone che ci passano accanto, altrimenti morirò di vergogna. Mi stringo più forte a lui quando sento le sue mani salire esitanti lungo la mia schiena. E all’improvviso tutto scompare. Gli sguardi di Ali e Diego fissi su di noi. Il fracasso degli altoparlanti che annunciano gli arrivi e le partenze. La marea umana che tenta di travolgerci. Mi allontano pochi millimetri dalla sua bocca.

  • Anche io ti amo…

Appena un sussurro sulle sue labbra, ma ho la sensazione che mi abbia sentito il mondo intero. Fisso i suoi occhi meravigliosi spalancarsi per la sorpresa e le sue labbra stirarsi in un sorriso che mi scalda il cuore.

  • E vedi di fartelo bastare per oggi, perché comincio a sentire l’irrefrenabile impulso di scavare una fossa e seppellirmici dentro!

Nemmeno mi ascolta. All’improvviso mi sento sollevare da terra e mi ritrovo letteralmente appiccicata a lui.

  • Razza di cretino METTIMI SUBITO GIU’!

Alice ci piomba addosso con la grazia che la contraddistingue, riempendoci di baci umidicci di lacrime. A Diego tocca staccarcela di dosso con la forza per permetterci di respirare. Biagio continua a tenermi stretta, come se avesse paura che gli sfugga di nuovo tra le dita.

  • Milady…

  • Mh?

  • Andiamo a casa?

Solo tre parole, e la vista mi si annebbia al pensiero del nostro ultimo incontro. Se non si fosse interrotto in maniera così brusca noi avremmo… Devo essere arrossita fino alla radice dei capelli perché Biagio mi guarda e scoppia a ridere. Il solito cafone.

  • Tranquilla non attenterò alla tua virtù… a meno che non sia tu a chiedermelo!

Mi sollevo a posargli un bacio sul collo, aspirando a pieni polmoni il suo profumo. Dio quanto mi è mancato!

  • Scemo…


Ecco qua l'ultimo capitolo... scusate il ritardo nel pubblicarlo ma ho avuto qualche piccolo inconveniente tecnico!

Un grosso grazie a tutte voi che mi avete seguito in questo lavoro, spero che ne sia valsa la pena. Spero di ritrovarvi presto, ho già qualche ideuzza in testa per il prossimo racconto...

Un bacio!

Cla

   
 
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