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Autore: gwuncan99    08/09/2013    4 recensioni
Questa fanfiction parla di Gwen, una ragazza di 16 anni con un brutto passato alle spalle. Si è trasferita a Toronto e frequenta il Liceo Artistico, ed è lì che incontrerà la persona che cambierà la sua vita.
Storia DxG.
Estratto dal capitolo 36:
Mi lasciarono lì, in ginocchio, mentre le persone pian piano andavano tutte via.
L'ambulanza partì, e il suono delle sirene si perse nell'aria.
"MERDA!" sbattei i pugni a terra.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Geoff, Gwen, Trent | Coppie: Bridgette/Geoff, Duncan/Gwen
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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"Oh Gwen, domani, il tuo primo giorno in una nuova scuola! Svegliati presto, mi raccomando, e sai dov'è la scuola, sì?"
"Si, mamma, mi ricordo tutto..." risposi seccata.
"Parla con tutti, fai amicizia, non distrarti durante le lez-"
"Mamma! Non sto andando al primo giorno di scuola elementare. So cosa si fa in una scuola."
"Okok, ci vediamo domani." mi baciò la fronte e uscì dalla mia camera.

Sembrava così felice per me. Infondo ci eravamo appena trasferiti qui a Toronto, e finalmente ero lontana da quella scuola dove ero mirata dalle bullette della mia classe, anzi peggio, da tutti.
Mi evitavano, evitavano la darkettona con il carattere strano e asociale. Mi odiavano tutti.
All'idea di entrare in una nuova scuola e essere l'ultima arrivata mi dava i brividi. Sarei stata al centro degli scherzi delle ochette. 
Forse anche lì sarei rimasta sola...

Mi affacciai alla finestra, ammirando le stelle con le braccia appoggiate al davanzale. Quante ne erano?
Erano tantissime, tutte vicine e molto luminose.
Aspetta...li ce ne era una piccolina, lontana da tutti.
Era come me.
Sbuffai. 
Chissà come sta DJ...Lui si che era un amico.
E..chissà come sta Sc-...no, non devo pensarci. Spero sia morto e sepolto.
Meglio andare a dormire...
***

"Gwendolyne! E' pronta la colazione."
Era mia madre.
Scesi le scale e mi sedetti a tavola.
"Mmh le crepes!" dissi prima di cominciare a strafogarmi.
"Gwen, ricordati che stai in 3°C, non dimenticartelo come l'altra volta o ti perderai nei corridoi!" mi raccomandò mentre rideva.
Mi staccai dal cibo, mi girai verso lei e la fulminai con lo sguardo.
"Mamma...è successo in prima media .-." ribattei.
"Ah..beh meglio prevenire che curare." rideva ancora.
"Io vado. Sono già le 8." così feci sbattendo la porta.

La scuola era poco distante: bastava attraversare la strada davanti casa mia, andare tutto dritto fino all'incrocio e poi girare a sinistra e
camminare fino all'entrata.
"Liceo Artistico Picasso"
Eccola qui. Ed ero arrivata anche in tempo.
Erano le 8:10 quando la campanella suonò.
Aspettai che il piazzale si svuotasse per entrare a scuola, non mi piaceva stare in mezzo alla folla.
"Cazzo, in che classe sto??" mi ritrovai a dire a mente mia nei corridoi, mentre sbattevo la mano sulla mia fronte.
"...ah! 3°C. Sii mi sono ricordata!" ora l'avevo detto con tono abbastanza alto.
"Serve aiuto?" chiese qualcuno dietro di me.
Era un ragazzo che poteva avere 17 anni. Aveva una cresta verde, ed era maledettamente bello.
"Ehm...veramente, sai dov'è il 3°C? Sai, sono nuova..." dissi imbarazzata massaggiandomi il braccio.
"Che coincidenza! Anch'io vado in 3°C, la differenza è che sono stato rimandato." rispose cominciando a ridere da solo.
La risata coinvolse anche me. "Beh, quindi mi accompagni?"
"Certo raggio di luna, andiamo!" rispose maliziosamente. Lo seguii.
Raggio di luna? Odio essere chiamata con dei nomignoli...venivo sempre chiamata la gotica, darkettona, mozzarella, asociale e cose varie...
Il tragitto fu lungo e silenzioso. Camminavo dietro di lui senza fiatare, e intanto ammiravo il suo fisico. Che stupida che sono...
La classe si trovava al terzo piano infondo a un lungo corridoio.
Ed ecco la porta, ma chiusa. Forse era appena iniziata la lezione, quindi eravamo in ritardo.
-toc toc-
"Buongiorno ragazzi. Vedo che il primo giorno i due nuovi compagni sono in ritardo, che bell'inizio!" disse ironica la professoressa.
"Ci scusi.." disse Duncan "Non sapevamo dove fosse la classe e abbiamo ritardato per trovarla." inventò per scamparla.
"Ok, Duncan, questa volta la passi liscia. Forza, sedetevi."
Era rimasto un banco in fondo alla classe. Mi toccava sedermi lì vicino a lui.
Duncan eh? Bello anche il nome. Oddio che vado a pensare! Sono qui per studiare, non mi servono persone che poi si rivelano falsi come una banconota del Monopoly.
Mentre andavo verso la mia postazione osservavo i miei compagni. All'apparenza sembravano tutti simpatici, apparte una ragazza dai capelli castani che mi fissava irritata.
Iniziamo bene.
C'era un ragazzino che mi guardava con aria da figo (cosa che lui non era) per farsi notare, e che ignorai, e un ragazzo dagli occhi verdi che mi sorrideva. Mmh, carino.
Ci sedemmo.
La professoressa si presentò e cominciò a parlare della materia che ci avrebbe insegnato, forse era una nuova qui in classe, ma non l'ascoltai molto, perchè ero intenta a scrivere sul banco per non annoiarmi, tanto sapevo che non mi avrebbe visto a causa di un ragazzo un pò troppo grande che mi copriva la visuale completamente.
"Ehi raggio di luna, lo sai che non puoi scrivere sui banchi, è contro il regolamento!" disse moolto ironico il punk.
"Ahahahah parla quello che usa il cellulare di nascosto nello zaino." risposi con una risata.
"Eheheh, è uno dei tanti motivi per cui sono stato bocciato! Approposito, perchè ti sei trasferita?"
Abbassai il capo. "Beh..te lo racconterò." mi limitai a dire.
Sembrava molto interessato, ma sentendo la mia risposta aveva capito che non era di certo una bella storia, quindi cambiò discorso "Come ti chiami?"
"..Gwen. Gwendolyne Nelson. Tu Duncan vero?"
"Duncan Smith per l'esattezza." disse con tono di superiorità, ma poi scoppiammo a ridere. 
Si girò intento a scrivere sul suo cellulare, ed io, non so perchè, lo stavo guardando con la coda dell'occhio.
Sembrava stesse messaggiando con un certo Geoff.
Gli inviò un messaggio "Aspetta, sembra che un certo raggio di luna mi stia spiando."
Cavolo mi aveva scoperto. Mi girai di scatto.
"Ahahaha.... che fai, ora mi leggi i messaggi?" sorrise malizioso.
"Ehm.."
"Duncan Smith! Oltre a manipolare quel tuo aggeggio per tutta l'ora, ora stai anche chiacchierando?" era la prof!
In un certo senso mi salvò da quella situazione.
"Dammi quel coso, te lo confischio per un'ora, ed esci dalla classe!"
Prima di uscire mi fece l'occhiolino dicendomi "Parliamo dopo, dolcezza."

Perchè era tanto interessato a parlarmi? Cioè..nessuno mi aveva mai dato attenzioni. Chissà, forse questo sarebbe stato l'inizio...di una nuova vita.

 
  
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