Quanto può
essere pericolosa una top-model?
Epilogo
“Mamma!!Insomma,
hai finito?!”
Sango Izumi tamburella nervosamente
le dita sul tavolino del negozio.
“Sì, tesoro, pago questi e
vengo!”
E poi dice che lei sperpera troppo...Ma ha 16 anni ed una vita sociale da costruire e
mantenere, no?
Raccoglie i lunghi capelli
rossicci in una coda, un gesto che compie sempre quand’è nervosa.
Mimi spunta dalla cassa con
tremila buste colorate ed un sorriso a trentadue denti.
“Amore, guarda un po’ cosa ti
ho preso:una stupenda giacca nera!”
Sua madre, però, sa sempre come farsi perdonare.
“Mamma, credi che potrei
abbinarla a quei fuseaux?”
“Tesoro, meglio i nuovi pantaloni bianchi, no?”
Sango adora sua madre, ed in
fondo condividono la stessa passione:la moda. Tanto
che lei stessa vorrebbe fare la modella, ma chissà perché, i suoi ce l’hanno a morte col mondo dell’haute couture.
Anche se suo padre, ne è convinta, le farebbe fare tutto quel che desidera
veramente.
E non c’è niente come il desiderio di sfilare lì, in
passerella, sotto migliaia di riflettori.
È una bella serata fresca
d’estate, e le due donne di casa Izumi tornano contente dopo molto, molto
shopping.
“Mimi, non mi dire che hai
trovato un’occasione da urlo. Ancora.”fa ironico il capofamiglia, regalando un
bacio a sua moglie.
“Ma
amore...Era un vero e proprio crimine non comprare con questi saldi!”
“Mamma...”sospira il più piccolo della casa, Sosuke.
Sango lo invidia
da morire, lui è identico a sua madre, più alto di lei, nonostante i due anni
che intercorrono tra di loro, e decisamente più affascinante di lei, bassina, con quei capelli rossi ereditati da suo padre. Non che non adori suo padre, però...
Quanto vorrebbe essere più
bella, per poter sfilare.
“Mamma,
secondo te, io potrei fare la modella, vero?”
“Tesoro, ne
abbiamo già parlato. Non voglio che tu entri a far parte di quel mondo.” Ribadisce ferma Mimi, preparando
dei biscotti.
“E’ perché mi vedi grassa, vero? O non
sufficientemente alta?”reclama indispettita Sango, afferrando un po’
dell’impasto a tradimento.
“Certo mangiare tutti quei
biscotti non ti aiuta, se vuoi dimagrire”s’intromette acido Sosuke.
“Zitto tu”
“Sango, adesso basta. Sei troppo intelligente per poter
fare la modella”
Mimi spera di aver dato alla
sua intonazione un tono di voce abbastanza autoritario.
“Ma chi ti ha mai detto che
le modelle sono stupide?!Scommetto...scommetto che non
ne hai mai incontrata una!”
Sango punta un dito
perentorio contro di lei, eppure sua madre è così bella che avrebbe
tranquillamente potuto spacciarsi per una top-model.
“Non sai quanto ti stai sbagliando”sussurra la madre, stanca.
“Io vado da Fuyuki, non ho più fame”annuncia melodrammatica, una
guancia rigata da una lacrima.
Koushiro entra in cucina,
attirato dall’odore di biscotti.
“Mimi, non dovremmo dirle...”
“No, Koushiro, non capirebbe...Sosuke,
vuoi un altro biscotto?”
“Mia madre non capisce quanto
io sogni di poter sfilare! E
se non mi attivo adesso, a sedici anni, potrei quasi diventare vecchia!”
“Sango, non ti sembra di
esagerare?”
L’accogliente camera del suo migliore amico è improvvisamente scura, e Fuyuki decide di accendere una lampada.
“Non mi ero accorto che fosse
diventata sera.”
“Credo sia tardi”replica atona Sango, sfogliando un
libro a caso.
“E comunque
non esagero,no!Io... non so perché, ma mia madre ce l’ha a morte con la moda
e...”
“Eppure è strano...Lo dici sempre, che ha un debole per i vestiti e le
griffe...”
“Appunto. E poi, né lei né papà ci vogliono mai dire
come si sono conosciuti. Secondo me, c’è qualcosa sotto.”
“Senti...”
Fuyuki le accarezza una guancia delicatamente.
“Prova ad indagare. Ma, a mio
parere, tu saresti perfetta per sfilare.”
La sua voce è poco più di un
sussurro, in questa calda sera d’estate.
Un sussurro che fa
rabbrividire Sango.
“Forse è davvero ora di
rientrare. A...a domani, Fu.”
Quanto sa
essere piacevole camminare per strada da soli, nonostante il cupo mantello
notturno, con la musica nelle orecchie che ti fa sentire inattaccabile a tutto...
Salvo lo scaricarsi delle
batterie.
“Maledizione!”
Invano, cerca di riaccendere
l’I-pod. Futile speranza.
“Giusto adesso che mancano
venti minuti a casa, eh?!”
“Serve aiuto, signorina?”
Fantastico. Un bel maniaco ci mancava.
“E
di certo non da lei!”mormora piccata la ragazzina, affrettando il passo.
Fortuna che non è un
quartiere così periferico.
“Non alludevo affatto all’I-pod”
Lo sconosciuto
la ferma per un braccio, e Sango è già pronta a dare fondo a tutta la
sua verve canora quando qualcosa nel viso di quell’uomo
la ferma.
Saranno quei capelli
d’angelo.
O quegli
occhi verde-azzurro.
Sicuramente non è un
giapponese doc.
“L’avevo intuito”ribatte fredda la ragazza, scostandosi.
“Alludevo al tuo sogno di
diventare top-model.”
Sango strabuzza gli occhi.
“E
lei come...”
“Non è stato difficile, dal momento che parlavi ad alta voce”ridacchia quello,
compiaciuto.
Sango si morde le labbra.
“Saresti perfetta.”
Nolente, la ragazzina arrossisce di piacere.
“Non direi,
sono...”
“Falsa modestia, ho visto di
molto peggio. E sono diventate tutte modelle. Credimi,
tu hai le carte giuste...Ma che maleducato, non ti ho nemmeno detto il mio
nome! Mi chiamo Michael, e posso farti entrare nel mondo sfavillante che
desideri.”
Sango deglutisce piano.
Forse è tutta una montatura.
“Chi mi assicura che lei mi
sta dicendo la verità?”
“Nessuno. Ma vienimi a trovare nel mio ufficio, vuoi?”
Lo sconosciuto di nome Michael le porge un biglietto da visita ben rifinito,
allontanandosi nella notte.
Adesso è lei a non voler
vederlo svanire.
“Signor Michael!”
Ma ormai la notte l’ha fatto dileguare.
“Fuyuki
non crederà alle proprie orecchie!”esclama estatica, contemplando il
bigliettino rigido, con il cuore che balza in petto, al pensiero di un nuovo
futuro.
“Ho la sensazione che a mamma
e papà non piacerà per niente...Ma non è necessario
che lo sappiano ora!”sorride, nascondendo un pezzettino che racchiude
concretamente le proprie speranze.
-Sarò una modella!
Ok, Sango, non ti montare la testa, ora...
Sarò una modella!-
Non riesce a smettere di
canticchiare per strada.
******Fine******(?)
Ok, forse ho
sconvolto moltissimi con quest’epilogo che, in
realtà, lascia moltissimi punti di domanda, nonché una
sicura strada per un seguito...Che scriverò, sicuramente, ma non adesso!XD
Ragazzi, io veramente ora piango(pure per New Moon...AAAAH
EDWARD!Scusate!)...Anche questa storia è finita...Era dal 17 maggio 2006 che
andava avanti...E se solo penso che tutto è partito da una serata in piscina!
Tutta l’idea di questa strana fic, che forse avrei
potuto articolare meglio, forse, chissà, avrei potuto scrivere di più, è nata
attorno allo scorso capitolo, la scena del “labirinto”(ps:sono lietissima che vi sia piaciuta!)...E da lì poi gli
strani meandri della mia mente hanno creato tutto questo. Sono contenta, ma triste allo stesso tempo, di essere giunta a
scrivere la parola fine...questa storia ha avuto diversi momenti di pausa, cali
di ispirazione paurosa e...E un po’ di tutto, ad essere sincera! E, proprio per
vuotare il sacco, avrei dovuto pubblicare il 17, così la fic
avrebbe compiuto 22 mesi, ma forse vi ho fatto aspettare abbastanza, no?;)
Quindi...Ecco l’epilogo, gente! Vi ringrazio
per l’immenso sostegno che avete nei miei riguardi, per i vostri commenti positivi, per semplicemente leggermi...Grazie mille!! J
HikariKanna