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Autore: Lys3    08/09/2013    2 recensioni
Come si sarebbero conclusi i 74esimi Hunger Games se Rue avesse evitato il colpo di Marvel nell'ultimo istante? Chi sarebbero stai i finalisti e chi i vincitori?
Dal testo:
"Rue se ne stava rannicchiata alla base della Cornucopia, in attesa di Thresh. Quando divenne buio si chiese se lo avrebbe rivisto ancora una volta."
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Katniss Everdeen, Rue, Thresh, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5 – La furia
 
Thresh condusse Rue al loro nascondiglio.
La ragazzina non faceva altro che piangere e lamentarsi. Thresh cercò di curare al meglio le ferite e la supplicava di rimanere sveglia per paura che, addormentandosi, non si sarebbe svegliata mai più.
Rue cercava di rispondere alle continue domande di Thresh, domande stupide riguardanti i suoi gusti in fatto di cibo, il suo colore preferito e la sua famiglia, ma non poteva evitare di addormentarsi di tanto in tanto.

Si svegliò che il cielo ormai era buio e, da una fessura dell’albero, riuscì a intravedere lo stemma di Capitol City e i volti di Clove e Katniss risplendere in cielo.
Vederla lì la fece stare solo peggio. Si sentiva troppo male per quello che era successo e il dolore alla gamba e al braccio non aiutava per niente.
Il resto della notte trascorse tra incubi e dolori allucinanti. Thresh provava a starle vicino, ma niente sembrava fare la differenza.

Al mattino il temporale era diminuito leggermente e Rue, svegliandosi, vide il suo compagno di Distretto stringere forte tra le mani un piccolo paracadute argentato.
“E’ per te” disse raggiante. “E’ una medicina per le ferite.”
Rue lasciò che Thresh le curasse le ferite, pensando a quanto poteva essere costata quella piccola pomata.
Per il resto del giorno rimasero entrambi all’interno del tronco. Stavano un po’ stretti, ma fuori non si  poteva uscire per il forte temporale.
Quando sentirono un colpo di cannone, trasalirono.
“Chi sarà?” chiese Rue.
“Di certo non Cato” rispose Thresh con aria grave.
Tra di loro calò il silenzio, e in quell’istante Rue capì che forse le urla di vendetta che aveva sentito prima di perdere i sensi non erano solo un’immaginazione.
Quella sera smise di piovere. Il terreno era fangoso e scivoloso, e vedere era piuttosto difficile a causa delle nuvole che oscuravano la luna e le stelle.
Rue ebbe un tuffo al cuore quando, tra le immagini dei caduti, vide il volto del ragazzo del 12.
Non ce l’aveva fatta. Quella che Katniss doveva prendere era certamente una medicina per lui. Nel loro zaino, probabilmente, c’era anche una medicina, che avevano ottenuto lo stesso.
“Vado fuori a dare un’occhiata” disse Thresh.
Era strano. Sembrava stesse cercando di nascondere qualcosa a Rue, ma lei non riusciva a capire cosa.
Da sola in quell’albero riusciva a sentire strani rumori che la spaventavano. Quando Thresh tornò mezz’ora dopo era sollevata. “Dove sei stato?” gli domandò.
“Ce la fai a camminare?” fece lui senza darle una risposta. Era palesemente agitato.
“Tutto bene?” disse lei, ignorandolo a sua volta.
“Rue riesci a camminare si o no?!” Thresh aveva urlato talmente forte che la ragazzina era rimasta quasi terrorizzata da questo suo cambio di atteggiamento. Il ragazzo riprese fiato, poi continuò: “Devi andare via. Sta arrivando Cato.”
Rue sentì un brivido salirle lungo la schiena. Cato li stava cercando, voleva ucciderli, e li aveva quasi trovati. “Ma dove vado? E se mi trova qualcun altro?” Si stava lasciando prendere dal panico.
Thresh le posò le mani sulle spalle. “Tranquilla. Siete rimasti solo tu e la ragazza del 5. Io terrò impegnato Cato. Tu devi scappare, devi raggiungere la Cornucopia e metterti in salvo. Io ti raggiungerò il prima possibile.” Rue voleva replicare, ma il ragazzo la alzò e constatò in che condizioni fosse. “Stai bene. Adesso ascoltami: usciamo insieme da qui. Io vado avanti e tu mi segui a distanza nascondendoti dietro gli alberi. Quando incontrerò Cato, lo distrarrò e tu ci aggirerai e scapperai verso la Cornucopia.”
“Non voglio lasciarti solo” replicò Rue.
“Devi. Devi farlo per salvarti. Io tornerò, te lo prometto.”
“Promesso?”
“Promesso” concluse lui con un sorriso.
Così uscirono insieme nella notte. Non avevano idea di che ora fosse, ma non sembrava mancare molto all’alba. Vagarono a lungo, senza trovare il loro avversario. Sembrava scomparso.

Il sole sorse e Rue iniziava a sentirsi stanca, quando un rumore li fece trasalire. Un attimo dopo Cato sbucò dal nulla, saltando addosso a Rue. La ragazzina si dimenò con tutte le forze che aveva, ma Cato era più grosso. Stava per essere colpita dalla sua lancia quando Thresh gli si fiondò addosso, liberandola.
“Scappa, Rue! Scappa!” disse mentre tentava di tenere Cato  a bada. Ma la sua furia era incontrollabile. Gli occhi erano sbarrati, pronti a scorgere qualsiasi movimento, i muscoli tesi, pronti ad agire e la sua mente non troppo lucida a causa della perdita della compagna.
Rue avrebbe voluto rimanere, aiutare Thresh, ma sarebbe stata solo d’impaccio. Allora seguì i suoi ordini e iniziò a correre a perdifiato. La gamba e la spalla non le facevano quasi male e in poco tempo arrivò alla Cornucopia.
Si rifugiò alla sua base, sedendosi e pregando tra le lacrime che quell’incubo finisse. Le ore passavano tranquillamente e arrivò il pomeriggio.
Rue se ne stava rannicchiata alla base della Cornucopia, in attesa di Thresh. Quando divenne buio si chiese se lo avrebbe rivisto ancora una volta.

Buongiorno a tutti e buona domenica! Ecco un nuovo capitolo. Gli Hunger Games ormai si avvicinano alla fine. Spero vi piaccia. Fatemi sapere cosa ne pensate ^^
  
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