Piccolo angolino piccino piccino.
Non scappate a denunciarmi, ci sarà anche il prologo in questo capitolo, che però servirà principalmente a raccattare nuovi personaggi! Tutti inizieranno a undici anni.
Ecco lo schema:
Nome e cognome del personaggio: Sherlock James Seything.
Aspetto fisico: Ha i capelli ricci molto scuri, abbastanza lunghi, crescono però in alto. La cosapiù particolare del suo aspetto sono gli occhi: uno azzurro e l'altro verde. La sua altezza è nella media ed è miope (- 1.50) ma si ostina a non indossare gli occhiali. Magro e mai affamato con un fisico per niente sportivo. La carnagione è chiarissima, in contrasto con i capelli.
Aspetto caratteriale: Intelligente, anche troppo. Troppe volte se ne rende conto e se ne vanta, in un modo abbastanza indiretto. E' snob su questo fatto, discrimina la stupidità. Nonostante questo brutto fatto del carattere è una persona abbastanza simpatica, e pazza. Già è pazzo. In modo buono, però. Può rivelarsi simpatico e a volte anche siritoso. In pochi capiscono il suo leggero Humor inglese.
Background: Nasce a Lochniver, nelle Highlands. Parla sia il gaelico che l'inglese in un modo direi quasi perfetto. Rivela presto segni di magia, come la madre e ovviamente riceve, la sua lettera per Hogwarts. Il resto è storia.
Famiglia: Madre: Karoline Lesny, strega, ex Grifondoro, scozzese, insegnante di Trasfigurazione ad Hogwarts.
Padre: Lucas Seything, babbano, avvocato.
Sorella: Emily Seything, Serpeverde, 15 anni, Prefetto.
Fratello: Hhenry Seything, 13 anni, Tassorosso.
Casata di appartenenza: Corvonero.
Dettagli aggiuntivi: Veste sempre di nero, grigio o bianco. Ha un gufo da granaio di nome Herold. Ama il cioccolato.


Prologo.

L'emozione di Sherlock andava oltre a tutto ciò che si può esprimere a parole. Il sogno di tutti quelli che sanno della sua esistenza si stava avverando, almeno per lui. Stava per salire sull'Espresso di Hogwarts, nel binario nove e tre quarti. Guardò un'ultima volta la madre, che sorrise rassicurante. Karoline Lesny sorrideva spessissimo, un suo sorriso aiutava sempre tutti. Inutile dire che Sherlock pure sorrideva, e pensava... in che Casata sarebbe finito? Poi si rispondeva. Corvonero, per gli intelligenti e gli stravaganti, Corvonero era la Casa giusta per lui.
Non era il tipo che si vantava, o almeno, a volte non lo sembrava. Era intelligente, e lo sapeva, allora perché nasconderlo? Tutti hanno la loro qualità, lui aveva la fortuna di avere un'ottima qualità.
-Insieme?- chiese, guardando la madre, che era totalmente diversa da lui. I capelli di lei erano lisci, biondi e fluenti, gli occhi azzurri erano l'unica cosa che avevano più o meno in comune, visto che uno di quelli di Sherlock Seything era verde chiaro. Lei gli scompigliò un po' i capelli neri e ricci prima di rispondere, un gesto che lui non capì per niente, ma che voleva essere amorevole, e questo bastava. -Insieme.- rispose la professoressa di Trasfigurazione. Sherlock non sapeva come sarebbe stato avere la madre per professoressa, doverla chiamare "professoressa" o "signora". Di certo avrebbe dovuto abituarsi.
Presero insieme il carrello e andarono contro la barriera, il moro era totalmente in apnea, tanto che quando furono sull'affumicato binario, subito dovette espirare.
Guardò meravigliato il treno rosso, quasi fosse la prima volta che lo vedeva, mentre suo fratello Henry salutava velocemente i genitori e vi saliva, insieme ai suoi fidati amici della Casata giallo-nera.