Come sempre voglio
ringraziare tutti quelli ke hanno letto e soprattutto chi mi lascia anke un
piccolo commento: RORO, RYANFOREVER, MARTY_CHAN94, MONIK, BCHAN, SUNSUNSET, PICCI1989….
GRAZIE DI CUORE!!!!
Poi devo ringraziare anke
ki ha messo la ff tra i preferiti!!!! Grazie, vi lovvo.
BUNNY65
LELLA92
THEDARKGIRL90
ROBY: ^_^ cara, un thanks
speciale anke a te! Sono molto felice
ke mi hai contattata... spero ke anke qst cap ti possa piacere!
Un mega kiss
Anna
Capitolo 4
Osservò l’immensa casa con
stupore. Non aveva mai visto nulla di simile prima di allora, fatta eccezione
per fotografie in guide turistiche o libri di storia. Inuyasha era cresciuto in
quel meraviglioso posto e non le aveva mai raccontato nulla a proposito.
L’abitazione era bella, in
mattoni color pietra, circondata da un immenso parco ricco di alberi tanto
antichi quanto la casa. Gli ultimi raggi di sole stavano scomparendo e donavano
al prato di erba finissima un colore tenue e caldo.
“ Oh!” esclamò Kagome
guardando oltre il parabrezza. “ Non posso crederci. Tu abiti qui?”
“ Ci abitavo anni fa!” la
corresse lui.
“ Quando è stata costruita
questa casa?”
“ L’ala nord è dei tempi
del grande imperatore Cin- Yang, 1435
per essere precisi.” Inuyasha rallentò dolcemente. “ Le altre parti sono più
recenti. Penso siano state erette un
secolo fa.”
“ È un posto
meraviglioso!” esclamò Kagome incapace di nascondere lo stupore.
Lui provò piacere nel
vedere il modo spontaneo con cui lei si era avvicinata al parabrezza per vedere
meglio la casa. Aveva fatto quel gesto senza inibizioni. E con la stessa
disinvoltura portava quell’esotico vestito color canarino. Inuyasha la osservò
e per un istante faticò a riconoscere la donna che ogni giorno gli sedeva di fronte in ufficio.
“ Ti piace?”
“ Se mi piace? L’adoro! E
non so chi potrebbe sostenere il contrario!” rispose lei.” Come può una
costruzione così antica sembrare quasi appena costruita?”
“ Devi chiederlo a mio
fratello. È lui che si occupa della casa. Sesshomaru te lo spiegherà meglio, ne
sono sicuro.”
“ Chi è il maggiore di voi
due?”
“ Sesshomaru.” Fece una
breve pausa. “ E per tradizione sarà lui a ereditare la casa.”
“Che fortuna!”
“ Vero? Mi dispiace per
te, però, ma sta per sposarsi. Non dimenticarlo.”
Kagome impiegò meno di un
secondo per replicare per le rime a quell’insinuazione. “ Non posso nemmeno
fare un piccolo commento senza che venga male interpretato?” chiese lei in tono
di sfida. “ Pensi che tuo fratello mi possa attrarre solo perché ha una bella
casa come questa?”
“ Capita a molte donne,
credimi. Appena vedono il castello sognano di diventare delle castellane!”
rispose Inuyasha con durezza.
“ Povero piccolo!” lo
schernì lei, “ E’ per questo che non ti sei ancora sposato? Temi che le donne
ti vogliano per i tuoi soldi?”
Quella domanda così diretta ed ironica lo colpì nel profondo,
facendolo sentire stupido.
“ Sei una donna
coraggiosa, Kagome Higurashi!”
“ Spesso mi dicono che
sono schietta, lo so, e un po’ mi dispiace” rispose lei sorridendo.
“ Se non mi sono ancora
sposato, è perché non ho trovato la donna giusta. Tutto qui.”
“ Ma ci devono essere parecchie… concorrenti”
aggiunse lei ironicamente.
“ Non stiamo parlando di
una gara!”
“ Vorresti dirmi che non
ci sei mai andato vicino?”
“ Al matrimonio? Mai! E
tu?”
Kagome pensò a Hojo. “ No,
mai!”
“ Ma non ti piacerebbe
avere dei bambini?”
Insistette lei, “ Un
maschietto che ti assomigli, prima di diventare troppo vecchio per giocare a
pallone con lui?”
Lui si arrabbiò ma aveva, purtroppo, bisogno di lei, così
decise di calmarsi.
“ Posso ancora prendere a
calci una palla” commentò lui inacidito. “ E spero vivamente di poterlo
fare ancora per molti anni a venire!”
“ Ecco mio fratello!”
Kagome si sistemò meglio
il vestito e scese dall’auto.
Sesshomaru non sembrava
più anziano di Inuyasha. Era della stessa altezza ma più magro. Questo non
significava che non fosse attraente, al contrario! Lo osservò con attenzione
mentre gli si avvicinava per salutarlo.
I due fratelli si
abbracciarono, dandosi una leggera pacca sulle spalle. Inuyasha pareva un’altra
persona, lontano dal contesto lavorativo, Sesshomaru si voltò verso di lei con
un sorriso che nascondeva a stento la curiosità
“ Ti presento Kagome”
disse Inuyasha, “ Kagome Higurashi. Ricordi? Ti ho detto che avrei portato
qualcuno con me.”
“ Ricordo perfettamente,
anche se all’epoca non ti ho creduto. Pensavo fosse uno dei tuoi soliti
scherzi, ma ora mi devo ricredere” commentò Sesshomaru mentre le stringeva la mano.
“ Felice di conoscerti,
Kagome” disse lui “ Mio fratello ti ha tenuta nascosta per molto tempo…”
“ E adesso capisci il perché” lo interrupe Inuyasha,
abbracciandola. “ Non è meravigliosa?”
Kagome alzò lo sguardo,
sperando che Inuyasha notasse il suo eloquente sguardo.
“ Davvero splendida!”
commentò il fratello.
“ Il piacere è mio!” disse
Kagome sorridendo.
Lo seguirono in casa dove
Kagome si sorprese delle dimensioni dell’atrio. Una splendita scala di marmo
congiungeva il piano terra con il primo e l’alto soffitto di legno era decorato
con scene di caccia di volpe.
“ La mamma non potrà
essere con noi questo weekend. Una sua amica non si sente bene e ha preferito
non lasciarla sola” disse Sesshomaru, rivolgendosi al fratello. Fece un breve
pausa. “ Quindi vi ho sistemato nella stessa camera!” aggiunse con
soddisfazione.
Kagome sgranò gli occhi.”
Ma è una…”
“ Una notizia magnifica!”
la interrupe Inuyasha abbracciandola e baciandola. Le labbra di Inuyasha
sfregarono dolcemente contro quelle di Kagome e la lingua si aprì un varco tra
i denti di lei. Non si percepiva alcuna esitazione, in quel bacio. Per qualche
inspiegabile motivo, Kagome non oppose resistenza, né cercò di allontanarlo.
Come per istinto gli mise le mani intorno al collo. Le loro lingue si
toccarono.
Kagome accarezzò il collo
di lui con i polpastrelli. Un colpo di tosse li interruppe. Kagome apri gli
occhi e per un momento si perse nell’intenso sguardo di lui. Cercò di intuire
se Inuyasha era sorpreso e confuso quanto lei.
“ Ehm… mi dispiace
interrompervi…. Posso andare in sala da pranzo e tornare fra una decina di
minuti, se proprio non potete resistere!” esclamò Sesshomaru al fratello.
“ No, no! Dopo avremo
tutto il tempo” rispose Inuyasha.
Sesshomaru spalancò una
doppia porta e la luce della sala illuminò i loro volti.
“ Signori e signore,
vogliate dare il benvenuto ai nostri ospiti più graditi, mio fratello Inuyasha
e la signorina Kagome Higurashi!”
Lei vide numerose persone
che la stavano guardando, troppe, per osservarle una per una. Cercò di
trattenere la calma e i nervi ben saldi, mentre notava la grande ed elegante
tavolata,addobbata come mai aveva visto in vita sua.
Inuyasha la prese
sottobraccio con estrema naturalezza, come se fosse un gesto che aveva ripetuto
centinaia di volte. Kagome sentì una leggera scossa percorrerle il braccio.
“ Permettimi di
presentarti gli ospiti” le disse accompagnando quella frase con un sorriso.
“ La meravigliosa ragazza
in rosso diventerà presto mia cognata, Rin!”
Rin sorrise a Kagome. “
Quando ho incontrato Sesshomaru, non potevo immaginare che avesse un fratellino
così gentile.”
“ Felice di conoscerti”
replicò lei, ricambiandole il sorriso.
“…E il colonnello Mashi”
continuò lui.
“ Totosai!” lo corresse
l’anziano uomo, “ non sono più nell’esercito, Inuyasha”
“ Totosai, d’accordo. E la
signora al suo fianco è sua moglie Noriko.”
“ Salve” disse
educatamente Kagome.
“ Questa è la figlioccia
di mia madre, Kikyo Otsu.”
Uno strano modo per
presentare qualcuno, pensò lei. C’era qualcosa di estremamente triste, nel suo
sguardo, qualcosa come la consapevolezza di un grande amore non corrisposto.
Non si aspettava di
trovarsi di fronte aduna ragazza così bella. Indossava un costosissimo vestito
nero, forse un modello fin troppo vecchio per lei. I capelli neri scendevano
sulla schiena creando un forte contrasto con il pallore del volto.
“ Ciao, Inuyasha…” disse
Kikyo con un sospiro.
“ Ciao, Kikyo” rispose lui
con un sorriso, “ saluta Kagome.”
“ Oh, certo, benvenuta!”
disse in tono falsamente cordiale. “ Vieni ti ho tenuto il posto.” Disse
indicando una sedia vuota.
Inuyasha si sedette vicino
a lei mentre Kagome si sedette vicino al giovane che nessuno le aveva ancora
presentato. “ E… tu chi sei?” chiese al suo vicino sorridendogli con calore.
“ Mi chiamo Kei Masanori” le disse quindi con entusiasmo.
“ Sono un amico di
famiglia e… forse sono stato invitato soltanto per fare numero” aggiunse con
velata ironia, “ piacere di conoscerti, Kagome e… congratulazioni!”
“ Per cosa?” chiese lei,
stupita.
“ Per aver accalappiato
l’ultimo grande scapolo del Giappone!”
La cena continuo tra
chiacchiere e risate.
“ Kagome… sembri molto
stanca…” disse improvvisamente Inuyasha.
“ Lo sono, in effetti”
ammise lei, sorridendogli con calore.
“ Vuoi andare a letto?”
chiese lui.
Lei annuì.
“ Andate a letto?” chiese
Kikyo come se le avessero appena dato un’orrenda notizia.
“ Si, andiamo a dormire,
siamo stanchi. Ci vediamo domattina.”
Spostò indietro la sedia
di Kagome permettendole di alzarsi. Le mise un braccio attorno alla vita e si
diresse verso la porta tra saluti dei commensali
Continua……………