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Autore: SaraBelardo00    08/09/2013    0 recensioni
Nelle favole c'è sempre un lieto fine, e se qui fossimo nella realtà? E se qui i One direction avessero solo quattro membri e non cinque? E se qui Harry diventasse un solista?
Hope è una ragazza tranquilla, vive la sua vita nel meglio possibile. Ma il padre,licenziato, decide di trasferirsi a Londra da un caro amico. Hope lì conoscerà persone speciali?
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
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Un rumore assordante si fece spazio nelle mie orecchie,aprii un'occhio e poi pian piano l'altro per farmi abituare alla luce che filtrava dalle finistre. Guardai la sveglia che segnava le sette meno un quarto,cercai le mie pantofole lasciate sparse per la camera la sera precedente, trovandone una sotto il letto..passati dieci minuti buoni, persi le speranze scendendo le scale che portavano al salone e salutai mio padre Josh.
Josh«Hope,devo andare a lavoro..ti preparerà la colazione cristina.»
sentendo pronunciare quel nome storsi un pò il naso a mo di smorfia guardandolo male. Non andavo molto d'accordo con lei, era la domestica di casa ma non si comportava come tale. Ogni volta che mio padre usciva per andare a lavorare o a svolgere i suoi affari, lei si sdraiava comodamente sul divano dandomi degli ordini e appunto, farmi fare tutte le faccende di casa. Molte volte provai a convincere mio padre di licenziarla ma lui ogni volta non mi credeva e cambiava argomento.
Hope«Non faccio colazione,voglio solo un pò di caffé.»
Josh«Ok, ora scappo.» mi salutò con un bacio in fronte e andò via.
Così, velocemente preparai il caffé e salii velocemente le scale. Andai in camera guardando l'orario e segnava le sette e venti, questo andava a significare che doveva sbrigarsi altrimenti sarebbe arrivata tardi. presi un maglioncino aderente beige e un jeans attillato. Andai in bagno e mi misi l'eye-lineer, matita alla parte inferiore dell'occhio e correttore per coprire le occhiaie.
Andai giù sperando con tutto il cuore di non trovare quella specie di castoro chiamata domestica e uscii di casa.
incamminandomi verso scuola, sentii una leggera pressione sulla mia spalla così sia per lo spavento e sia per la curiosità mi girai in più fretta possibile.
stupendomi di vedere che era harry,aggrottai le sopracciglie schiudendo la bocca.
harry«hey hope» disse titubante.
hope«Ciao harry,che vuoi?» risposi in modo acido.
harry«calmina babe, ricorda che sono tuo cugino eh.»
hope«interessante..fammelo aggiungere alla lista delle cose a cui non me ne frega un cazzo.» risposi con lo stesso tono.
harry«Ma come ti devo chiedere scusa? te l'ho detto tantissime volte,sono umano e anch'io commetto errori.»
Hope«Harreh,hai praticamente detto in pubblico che mi piace Scott, facendo ridere perfino i muri. Dato che sappiamo entrambi che Scott non mi cagherà mai. E me l'ha esplicitamente detto dopo l'ha figura che mi hai fatto fare.»
Harry«tu sei bella. sei tremendamente bella, lui è stupido. Non pensarci ok?»
L'abbracciai senza preavviso,tenendolo stretto a me per qualche minuto, staccandomi poco dopo dall'abbraccio parlai.
Hope«ho i capelli corti,senza un colore preciso,porto gli occhiali e sono cicciottella..perché qualcuno dovrebbe amarmi? Non riesco neanche ad amarmi da sola.»
Harry«Hai quattordici anni hope, sei ancora piccola,devi crescere e poi ti amo io, anche se è amore tra cugini Ahahaha»
Ci incamminammo verso l'entrata salutandoci con un cenno ed entrai in classe..





Mancavano trenta minuti alla fine di questa tortura, stavo disegnando qualcosa di inutile per far passare il tempo ed aspettavo la risposta di Harreh,con il telefonino nell'astuccio.
harreh«Piccola dopo ti accompagno a casa che devo parlare con tuo padre xxHaz »
hope«Va bene harreeeh, rimani a pranzo? xxHop»
harreh«Penso di si.. dopo usciamo? xxHaz»
hope«Ok ciao haz xxHop»

Suonò la campanella ed uscii con non-chalance del professore e trovai un paio di occhi smeraldini che mi fissavano, mi avviai verso di lui e ci incamminammo verso la sua auto. Aveva diciottoanni ed aveva la patente..Mentre io, bhé io dovevo prendere il patentino compiuti i quindici anni.

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Arrivati a casa harreh mi mise un braccio sulle spalle e con l'altra mi cingeva i fianchi sapendo che ci fosse Cristina, così non poteva dirmi niente. Mi baciò sulla guancia arrivati nella mia camera ed andò a parlare con mio padre. Io curiosa com'ero volevo sentire la conversazione cosi mi avvicinai alla loro porta e riusci a sentire solo questa frase da parte di mio padre.

" Io e hope, dobbiamo partire per Londra.. tempo indeterminato. Mi spiace harry."

Scappai con gli occhi umidi in camera pensando a quanto una frase potesse fare così male. Mia madre non viveva più con noi semplicemente perché mi considerava un'errore. un'errore nato da un preservativo bucato e sparì tutto l'amore per mio padre così un giorno, scappò di casa lasciando un bigliettino.

" UN'ERRORE CI HA DIVISO PER SEMPRE. NON CERCARMI. NON PARLARMI FINCHE' NON TI SARAI TOLTO DI MEZZO QUELLA IMPERTINENTE RAGAZZINA. "

Mio padre non esitò a strappare quel pezzo di carta e l'ultimo briciolo di amore che provava per la donna che mi ha creato.
Non volevo partire per Londra,andava a significare che avrei dovuto avere una nuova vita,nuovi amici,nuova casa. Io stavo bene qui, a Roma..E poi perché partire per una città sconosciuta? Tutte le adolescenti sognavano di partire per Londra,tutte le mie amiche continuavano a parlarmi di una strana Band famosa che abitava proprio lì. Ma io non ero una semplice adolescente;Io ero hope.

Avendo questo pensiero in mente andai nell'ufficio di mio padre situato vicino la mia cameretta ed aprii la porta senza bussare.
L'immagine trovata davanti ai miei occhi mi fece rimanere in uno stato di shok:Harry seduto sulla sedia con le mani davanti al viso e lo sentivo singhiozzare e mio padre seduto sulla sedia davanti che provava a parlargli. Mi avvicinai ad harry e lo abbracciai facendogli capire che sapevo della mia triste partenza..





Josh«Piccola ascoltami:Il motivo della partenza è il mio lavoro..mi hanno licenziato e un mio amico caro di Londra si era proposto di aiutarmi e guarda caso lì cercavano un'avvocato per una faccenda importantissima. Staremo lì finché non troverò un lavoro qui..torneremo piccola, te l'ho prometto.»

Eravamo in salotto, era ora di cena e io non avevo l'intenzione di toccare cibo e sopratutto di parlare. Risposi a mio padre con un cenno e poi risposi.

Hope«Ho quattordici anni, è vero, sono piccola.. Ma harry no! Non potresti lasciarmi qui a vivere con lui? L'hai detto tu:tornerai.» risposi con non-chalance.

Josh«Non se ne parla, harry ha solo diciottoanni!»

Hope«io a Londra non ci vengo!»

Josh«SONO TUO PADRE! DECIDO IO!» urlò rosso dalla rabbia.

Hope«Fanculo!» urlai di rimando rossa dalla rabbia.

Salìì velocemente le scale arrivando alla mia camera e chiudendomi a chiave.

perché doveva essere tutto cosi complicato? perché avevano licenziato mio padre? perché dovevo trasferirmi proprio a londra? dove avremo abitato? l'avrei rivista? avrei rivisto tutti i miei amici? avrei di nuovo abbracciato mio cugino?
con queste domande nella mente mi addormentai nella braccia di morfeo.




Josh«PREPARA LE VALIGE HOPE!» urlò mio padre dal salone.
E con queste grida mi alzai stiracchiandomi un po',scesi dal letto e Aprii l'armadio.  Presi tutti i miei vestiti,scarpe,collane,bracciali,il mio amato iPhone e le cuffiette. Andai in bagno mettendomi una tuta stretta con una felpa sopra. Mi feci una coda e mi misi un po' di correttore.
Scesi giù con le valige senza guardare mio padre neanche per un attimo e andai in macchina.


Sentii il mio iPhone squillare così risposi:

Harry« Ti prego non andartene...hope non perdere la speranza!»
Sentendo quella voce roca che avrei riconosciuto fra mille sorrisi fra me e me.
Hope«Harreeh, cosa dovrei fare? Non rivolgo neanche una parola a mio padre, non mangio da ieri pomeriggio e sono chiusa in camera! Più di cosi cosa posso fare?»
Harry«Ci rivedremo?»
Hope«E' una promessa.»
Harry«Ciao piccola.»

tutututu. Ha attaccato, è il cugino migliore che potessi avere.














ciao belle ftgbhyuj. spero vi piaccia l'inizio.
ora è un po
confusionario.
ma andando avanti con i capitoli capirete meglio. però posso accennarvi qualcosina♥

hope a Londra scoprirà qualcosa di non molto gradevole, e cercherà, invano di tornare a roma!

Ciaaao piccole♥














  
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