Fanfic su artisti musicali > Little Mix
Segui la storia  |       
Autore: gloria horan    08/09/2013    32 recensioni
Noi siamo chi siamo. Semplici parole, ma molto profonde. Perchè noi ragazze, prima o poi, ci confrontiamo con delle altre e ci sentiamo brutte in confronto a loro.
Questa fanfiction è dedicata a tutte le ragazze che pensano di non essere belle, anche se questa è solo una loro fantasia, in realtà sono bellissime.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jade Thirlwall, Jesy Nelson, Leigh-Anne Pinnock, Perrie Edwards
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                 Image and                                             video hosting by TinyPic

Oggi sarebbe arrivata Nicole per la sua prima prova con le Little Mix. Sinceramente ero agitata, anche se ero sicura che Jade e Ley  l’avrebbero fatta sentire sin dal primo istante parte del gruppo.
La loro simpatia travolgeva tutti. Comunque avevo sempre delle piccole paure: Nicole era, in un certo senso, un  po’strana. Faceva difficoltà a imparare a fidarsi degli altri e spesso credeva che tutti parlassero male di lei alle spalle.  
Alle 16:00 arrivarono quasi contemporaneamente le tre ragazze e, dopo i convenevoli come le presentazioni, iniziammo subito a provare. Nelle prime canzoni Nicole non tirò completamente fuori la sua bella voce, anzi sussurrò quasi. Probabilmente si sentiva in imbarazzo, ma verso le ultime canzoni riuscì a risplendere. La sua voce era chiara, nitida, limpida e molto dolce. Non era all’altezza di quella di Perrie, questo era vero, però funzionava. Bastava solo lasciare del tempo sufficiente per far ingranare il meccanismo…
                             
‘Hey…’ Esclamai finita la canzone Red Planet. ‘Ieri mi è venuta un’idea di una base musicale per una nuova canzone. Mi ricorda vagamente le canzoni jazz che ascoltava sempre mio nonno la sera prima di addormentarsi. Ora vorrei scrivere il testo insieme a voi.’
Loro annuirono e ci mettemmo subito a lavoro. Immaginavo grandi cose per quella canzone, forse sarebbe addirittura diventata il simbolo delle Little Mix.
Dopo circa due ore avevamo scritto una traccia da modificare un po’, ma già avevamo fatto il grosso del lavoro. Tutte si complimentarono con me perché avevo inventato una base musicale davvero originale e ritmata e io, naturalmente, ne fui lusingata.
“Forse le Little Mix potrebbero diventare famose un giorno” pensai sbattendo la penna sul tavolo, come era mio solito fare mentre riflettevo. No, scossi la testa qualche secondo dopo: il nostro era un hobby e poi non saremmo mai arrivate ad un’altezza elevata. Ci divertivamo così come eravamo e non aveva senso rovinare tutto per un pugno di successo. Sorrisi soddisfatta, riconoscendo la mia maturità nelle scelte della vita e bevendo un sorso di Coca. Mamma quanto adoravo quella bibita, dovevo trattenermi dal bere l’intera bottiglia! Ma dai, un altro bicchiere non farà scoppiare la Terza Guerra Mondiale, pensai , posso anche concedermi qualche piacere: domani pranzerò solo con un paio di mele. Sorrisi di nuovo per qualche secondo.
Solo dopo aver scolato tutta la bottiglia capii lo sbaglio che avevo fatto: non potevo permettermi di ricadere nelle cattive condizioni alimentari di un tempo. Non volevo sentirmi di nuovo una grassona non adatta per fare nulla. Non volevo.
Una lacrima scivolò furtiva sulla mia guancia e l’asciugai prontamente con un dito. Trattieniti Jesy, sei una donna forte, trattieniti. Anche se la vita è un pubblico difficile, ce la puoi fare.
 
 
                                                            *    *     *
 
‘Ora balliamo!’ Zayn mi strinse a sé, mi mise le mani introno ai fianchi e iniziamo a dondolare lentamente. Non so come gli era venuta quest’idea del ballo, ma mi piaceva:  era romantico.
 
‘Ci vorrebbe della musica in sottofondo.’ Dissi io.
 
‘Beh…sei tu la cantante qui, canta tu!’
 
‘E cosa?’
 
‘Non lo so, improvvisa. Fa finta che questo non sia un salotto, ma un palcoscenico di un grande teatro e immagina che laggiù in fondo ci sia il pubblico che c’ammira e ci applaude!’
 
‘Tu sei tutto matto!’ Esclami ridendo.
 
‘Noi matti preferiamo il termine sognatori. D’altronde siamo giovani e i giovani sognano. Se no lo facciamo noi, chi lo farà?’
 
                                                             *     *    *
 
Sorrisi ricordando il primo appuntamento avuto con Zayn, lo stesso in cui ricevetti il mio primo bacio. Da quel giorno erano cambiate parecchie cose, molte s’erano complicate ad ammetterlo. Ma per nulla al mondo tornerei indietro e modificherei qualcosa: io e Zayn siamo perfetti insieme. Il nostro amore è qualcosa di unico, che durerà per l‘eternità. Litighiamo spesso, è vero, ma è così per tutte le coppie: ci sono alti e bassi. Siamo riusciti a superare tutti i bassi e questo fa capire che siamo una coppia forte ed unita. A proposito di me e Zayn…era da un po’ che soffrivo la mancanza di un appuntamento “elegante”tra noi due. All’inizio della nostra relazione lo facevamo spesso, ora invece ne avevamo perso l’abitudine.
Forse avrei potuto organizzare io una serata come si deve. Sì, era una buona idea. Presi il cellulare e composi il numero di Zayn.. Gli dissi di tenersi libero per quella serata, senza però rivelargli cosa avevo in mente. Poi feci un giro di telefonate abbastanza complicato per organizzare il tutto.
Alle 18:00, quando mi passò a prendere con la sua macchina come gli avevo chiesto di fare, notaii che si era vestito elegante per l’occasione. Sorrisi mentre lo guardavo dalla finestra suonare il campanello e aspettare nervoso il mio arrivo. Naturalmente lui non poteva sapere che lo stavo “spiando” e quando utilizzò lo schermo del cellulare per controllare se il naso era pulito, scoppiai a ridere. Decisi di andare ad aprire e di porre fine a questa bravata. Zayn fece un fischio d’approvazione alla mia vista. In effetti m’ero fatta carina: un vestitino di pizzo, tacco alto, tanto trucco sugli occhi. Mio fratello Harry mi aveva definito “troppo provocante” ma io l’avevo zittito. Stavo bene con me stessa solo in quel modo, con la consapevolezza di essere in parte “finta”: un pensiero preoccupante per molti, ma una sicurezza per me. Forse la maggioranza commenterebbe che qui c’è un problema, ma io non capisco dove sia: sto bene.
 
‘Sei bellissima.’ Mi sussurrò all’orecchio Zayn provocando un leggero solletico. L’osservai più da vicino in tutto il suo splendore, dire che è sexy equivale ad usare un eufemismo. La barba appena fatta gli dava un aspetto adulto, i capelli pieni di gel erano perfetti e i suoi occhi… infiniti.
 
‘Grazie, ma mai quanto te.’ Replicai mentre iniziavo a dirigermi verso l’auto, sicura che lui avrebbe seguito. D’altronde mi seguiva sempre, a parte quando era arrabbiato e allora faceva il cocciuto. Sapere che mi sosterrà sempre qualunque cosa faccia, mi faceva sentire bene e, in un certo senso, anche potente.  Dopo aver viaggiato per un’oretta ci fermammo davanti al ristorante in cui avevo prenotato e scendemmo dall’auto.
 
‘Solo un ristorante?’ Commentò lui sarcastico e un po’ accigliato. ‘ Pensavo di meglio da un’organizzatrice come te, inizio a rimpiangere il comodo divano che mi sta aspettando a casa!’
 
‘Sta zitto e muovi quel sedere! Tu mi hai portato in una tenda in mezzo a moscerini e zanzare, era ora di fare una cosa un po’ più romantica. Se non ci pensassi io…’ Esclamai allargando le braccia in modo teatrale. Dopo una piccola e sana risata entrammo nel locale e prendemmo posto nel tavolo prenotato apposta per noi.
 
‘Che prendiamo?’ Chiesi allungando la mano verso il menù.
 
Dopo un attenta lettura richiuse i fogli. ‘Ho deciso: che ne dici di un piatto di tortellini caldi e poi una bella bistecca?’
 
‘Io sarei a dieta in realtà. Non vorrei strafogarmi oggi e poi essere costretta a digiunare domani. Non vorrei sentirmi neppure in colpa e svegliarmi nel cuore della notte con la sensazione scomoda di avere nella pancia il peso di un bue.’ Lui parve chiaramente deluso, ma dopo qualche istante sospirò rassegnato e annuì comprensivo.
 
‘Ok, allora lascio scegliere a te, credo che sia l’unica soluzione!’
 
‘Perché non prendiamo un’insalatina con un po’ di  pesce? Però non quello fritto, lì c’è troppo olio che fa male, preferirei quello alla griglia. Meglio mantenerci leggeri, no?’
 
‘Già.’ Boffocchiò poco convinto. Mi resi conto che gli stavo dando delle costrizioni inutili. Non dovevamo per forza ordinare le stesse cose e io potevo anche seguire la mia dieta da sola. Non avrei di certo “sofferto” troppo nel vederlo addentare quella bistecca succulenta o inghiottire quei caldi tortellini che ti ristorano lo stomaco. Eravamo lì per divertirci!
 
‘So che muori dalla voglia di ordinare cose pesanti e unte, d’altronde tu sei magro e te lo puoi permettere, quindi puoi farlo. Non mi offenderò.’
 
‘D..davvero?’ Annuii convinta e lui esultò. Sinceramente ci rimasi un po’ male: poteva anche fingere di preoccuparsi un po’ di più, in fondo il suo sostegno morale mi sarebbe tornato comodo. Ma cosa stavo dicendo? Ero stata io, dieci secondi fa, ha dargli il permesso, lui aveva solo reagito di conseguenza. Quando arrivò il cameriere, ognuno fece le proprie ordinazioni e io cercai di nascondere il più possibile l’invida che provavo per Zayn quando gli posarono davanti un piatto pieno di carne appena cotta. La mia insalata era buona, lo devo ammettere, ma l’odorino che proveniva dalla bistecca era molto più invitante e ogni tanto non potevo fare a meno di lanciargli un’occhiata. Jesy ricorda perché stai facendo ciò che stai facendo: è per la tua salute, per il tuo bene. Vuoi davvero tornare come una balena? Lo vuoi davvero? No, piuttosto devi affrontare la realtà per quanto può essere dura.
 
‘Ehi…sembra che il tuo amoroso sia la bistecca, non io!’ Osserva Zayn a metà pasto. ‘ A me non degni minimamente ma il piatto lo fissi con uno strano desiderio, mi dovrei preoccupare? Vorrei tanto rivedere quello sguardo quando siamo in camera mia da soli, lo sai?’ Distolgo gli occhi dalla carne, colta di sorpresa e riprendo a masticare la foglia verde che è sulla mia forchetta. Caspita che schifo, direbbe la sorellina più piccola di Louis.
 
‘Scusa Zayn, devo andare in bagno, ho un po’ di mal di pancia.’ Usai una scusa per allontanarmi da quei piatti che per me equivalevano a una tentazione. Mi alzai dalla sedia, entrai nel bagno delle signore e una volta chiusa a chiave, mi sedetti sul water per poi scoppiare a piangere. Avrei voluto il sostengo di Zayn, avrei voluto sentire la sua voce ferma dire “se tu ti impegni giorno dopo giorno in questa sfida, per oggi sarò con te” . Avrei voluto un atteggiamento comprensivo in poche parole, non menefreghista. Stavo esagerando, lo sapevo bene, non avrei dovuto piangere per un motivo così sciocco e poco rilevante, eppure era la mia valvola di sfogo e non riuscivo a fermarmi.
Volevo sentire una voce familiare, volevo sentirmi vicina a qualcuno, così chiamai Jade. Segreteria telefonica, come pure da Ley. Telefonare a Nicole non mi pareva opportuno:  a lei occorreva sapere buone notizie, non cattive. Perciò non rimaneva che…Niall. Composi il suo numero a memoria e ad ogni squillo la voglia di riattaccare era più forte, ma dopo un po’ sentii la sua voce. Calda, familiare, dolce, proprio quello che volevo.
 
‘Niall’ Dissi singhiozzando. ‘Mi ricordi perché sei innamorato di me?’
 
La sua risposta tardò. ‘ Perché sei la persona più disponibile al mondo, perché dai l’anima alle persone che ami, perché sai capirmi quando ne ho bisogno. Perché la tua vicinanza mi rafforza e il tuo sorriso mi fa sbriciolare in mille pezzi. Perché amo guardarti camminare con la tua falcata leggera e sexy e la tua voce mentre canti così vulnerabile ma allo stesso tempo potente. Amo tutto di te.’ Sentirmi elogiare mi fece smettere di singhiozzare così che tornai un po’ più positiva. Aveva ragione, tutto quello che aveva detto aveva un senso.  ‘Ma stai piangendo?’ Mi chiese preoccupato.
 
‘Ora non più, grazie mille di tutto Niall, davvero, sei un angelo. Il mio angelo.’  Precisai mentre gli angoli della bocca erano rivolti in su e sulla mia faccia sbocciava un sorriso. ‘Ora devo proprio andare, ci rivediamo quando torno a casa.’
 
‘Certo. Visto che hai pianto credo che organizzerò qualcosa per noi due, qualcosa di divertente. Perciò non tornare troppo tardi e soprattutto, sii felice.’
 
‘Mi impegnerò, ciao!’
 
‘Ciao’ E riattaccai. Mi alzai immediatamente della tavoletta del water, mi guardai allo specchio ritoccando il trucco colato e tornai al nostro tavolo. Speriamo che Zayn non si sia annoiato o preoccupato della mia lunga assenza, pensai mentre cercavo di ricordarmi dove eravamo seduti. Girai per ogni tavolo, eppure in nessuno d’essi c’era Zayn. Provai in veranda con lo stesso risultato. Allora rifeci il giro  e quando l’occhio puntò sul cartellino 48 mi ricordai che quello era il nostro tavolo, eppure di Zayn neanche l’ombra. Il suo piatto era vuoto, segno che aveva finito di mangiare. Vicino al suo bicchiere trovai con molta sorpresa un bigliettino scritto da lui.
 
             “Scusa Jesy ma sono dovuto scappare, spero che avrai i soldi per tornare con il taxy a
               casa, ho già pagato alla cassa la mia parte della cena. Scusa tanto, un bacio. Zayn.”    
 
Sbuffai e gettai quel biglietto a terra dopo averlo accartocciato in un accesso di rabbia.
Ma soprattutto quel biglietto mi inquietò: non aveva neppure accennato al perché della sua improvvisa fuga. Forse era successo qualcosa di grave alla sua famiglia e preferiva non dirmelo?  Io ero la sua fidanzata, l’avrei capito e sostenuto, avrebbe dovuto informarmi. Decisi di lasciare nel piatto l’insalata insipida e andai alla cassa per pagare il resto della cena. Ero stata previdente e avevo portato parecchi soldi, perciò quello non era il problema più grande. La mia mente era concentrata su altro.
Uscita da quel locale, provai a chiamare Zayn per avere più informazioni, ma il telefono squillò all’infinito senza una risposta, perciò dopo poco riattaccai. La nostra serata romantica era stata rovinata proprio sul più bello, niente andava mai secondo i piani. Per quanto potevo organizzare tutto, il destino rivoluzionava la situazione come se fosse contro di me.
Cosa era successo a Zayn?
 
 
 
Eccomi qui!
Personalmente adoro questo capitolo perché c’è la prima prova delle LM con Nicole, c’è un flash back preso dal sesto capitolo che ho trovato molto carino e poi un appuntamento molto particolare tra Jesy e Zayn. Allora, secondo voi perché è scappato? Mi sa che non lo indovinerete, però vorrei sapere la vostra opinione. Poi ho notato anche un’altra cosa….dai primi capitoli credo di essere migliorata molto e ne sono felice. Tutto grazie a voi perchè mi date la forza di continuare con i vostri commenti, perciò fatelo ancora!
Ho pubblicato una poesia ultimamente e sarei felice se la leggeste perchè molte di voi hanno commentato che si sono riconosciute in ciò che ho scritto e perciò spero chi piaccia anche al restante delle ragazze! se cliccate sul titolo si aprirà la pagina: 
Nascosta.
Ringrazio come sempre fedee_missmalik  per il banner.
 
  
Leggi le 32 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Little Mix / Vai alla pagina dell'autore: gloria horan