08/09/2013
2 recensioniDopo un’ora mi vestii e scesi nella hall, dove mi aspettava una limousine bianca… Interni interamente in pelle e vetri oscurati, il paradiso!
“Ciao” mi disse l’autista con un sorriso stupendo.
“Ciao”
“Allora.. Tu devi essere Sheyla, giusto?”
“S-si..”
“Bene, allora ti porto al ristorante”
“Grazie”
Dopo mezz’ora arrivammo al ristorante e mi diressi dal direttore.
“Salve, sono in leggera difficoltà.”
“Mi dica, come posso aiutarla?”
“Ecco… Ho un appuntamento ma non so con chi, e non so dove andare.”
“Allora… Sei Sheyla?”
Cazzo ma quante volte me l’hanno chiesto in una giornata sola? Ok calma Sheyla, calma.
“Si”
“Allora vai verso quella stanzetta.” e mi indicò una stanzetta chiusa da tende rosse in fondo alla sala.
“Perfetto grazie mille”
Mi diressi verso la stanzetta, aprii le tende e…. Puff, la luce si spense.
“Merda! Ora non ci vedo più!”
Mi sentii stringere i fianchi da qualcuno…
“Hey…”
Una voce rimbombava nella mia testa… Non riuscivo a riconoscerla…
“H-hey… Ma chi sei?”
“ACCENDETE LA LUCE!”
“Eccomi qua…”
Rimasi scioccata quando scoprii chi era vicino a me. Era stupendo, aveva una camicia bianca, con giacca e pantaloni neri.
-CREDEVATE VERAMENTE CARE LETTRICI CHE LA PERSONA MISTERIOSA FOSSE MAX? EEEH NO, LEGGETE DAI…-
“S-Siva?! Che ci fai qua?”
“Ehm..”
“Hai organizzato tu la caccia al tesoro? E mi hai regalato tu il vestito?”
“Si..”
“M-ma…”
“Ecco, non dovevo lo sapevo…”
“Sh..sh..”
“Sheyla, andiamoci a sedere al tavolo.”
Non credevo ai miei occhi, tavolo per due con candele, e un signore che suonava il violino.
“Siva non dovevi!”
“E invece sì.. Senti Sheyla devo dirti una cosa”
Come una cretina, quando Siva disse questa frase io mi strozzai con l’acqua mentre aspettavamo il primo.
“Mi piaci. Si mi piaci da quando Tom è entrato in casa mia e ha detto RAGAZZI QUESTA E’ MIA SORELLA. Eri, e sei bellissima, avevi quel vestitino blu con le infradito. Era appena iniziata l’estate, e noi ci eravamo fatti il bagno in piscina… Da quel giorno, mi sono innamorato di te.”
Avevo le lacrime agli occhi.. Una volta ricordo che stavamo giocando al gioco della bottiglia e come obbligo dovevo dare un bacio a stampo a Siva. Glielo diedi, ma li capì che un po’ mi piaceva.
*Dopo un’ora e mezza*
“Andiamo in spiaggia?” mi chiese Siva.
“Va benissimo!”
Arrivammo in spiaggia e cominciammo a camminare in mezzo all’acqua.
“Sheyla… Vieni con me?”
“Si”
Vidi un grosso telo da spiaggia e ci sedemmo sopra.
“Ti devo chiedere una cosa…” aveva la faccia preoccupata.
“Dimmi”
“V-vuoi… ecco… essere la mia ragazza?”
Sorrisi quando mi disse questa frase. Vedendo il mio sorriso, lui di conseguenza sorrise, e io lo baciai. Era uno di quei baci dolci, sinceri, quelli che solo pochi sanno dare.
“Si Siva, voglio essere la tua ragazza”
Lui sorrise e mi ribaciò con gli occhi lucidi.
Ero cotta, ne ero sicurissima.