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Autore: Ale Somerhalder W    08/09/2013    1 recensioni
"Mi hanno detto che se rinuncio a te mi regalano il mondo ma che me ne faccio del mondo se con un tuo sorriso ho l'universo"
Genere: Drammatico, Mistero, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mia sveglia mi fece sobbalzare dal letto quando stavo ancora dormendo, non sapevo che quel giorno avrebbe completamente stravolto la mia vita,
pensavo che sarei andata al provino,e lo avrei
affrontato mettendo da parte l’ansia e la paura che avevo. Mi alzai dal letto appena la sveglia smise di suonare, mi precipitai prima in bagno per prepararmi poi andai in cucina per fare colazione, ero agitatissima per il provino, non avevo nemmeno fame quindi non mangiai niente mi limitai a bere una tazza di latte bollente.

Arrivai sotto l’edificio alle 9:00, l’appuntamento era alle 9:30 ma non importava, prima avrei fatto e meglio sarebbe stato, non avrei mai sopportato di essere l’ultima, non ho molta pazienza e sarei stata più agitata di adesso. Mi parcheggiai in fretta e scesi dalla macchina, entrai nell’edificio che avevo visto poco prima. Vidi  dietro una scrivania su una sedia una ragazza stravagante dai capelli rossi  e dagli occhi azzurri,  capì subito che faceva parte del Cast dal cartellino che aveva appeso al collo.

-Salve, sono qui per il provino
Le dissi imbarazzata.

-Salve vai sempre dritta, la prima porta.

Mi diede subito del Tu e questo mi fece sentire a casa, camminai per qualche secondo quando arrivai davanti a una porta piena di ragazze, bionde e more, alte e basse tutte diverse tra loro. Capì che non avevo speranza, c'erano davanti a me ancora 10/20 persone che probabilmente recitavano meglio di me, mi misi seduta su una sedia a ripassare le battute che mi avevano mandato per Email un giorno prima, non avevo preso il foglio, nessuno l'aveva preso e avevo paura di sembrare ridicola quindi ripassai le battute nella mia mente.

-Rachel Benson

Sentì pronunciare il mio nome, l'agitazione salì al massimo alzai la testa per vedere chi mi chiamava, era una donna bionda con i capelli lunghi e lisci fino ai fianchi sembravano spaghetti gli occhi erano verdi, era davvero bellissima. Entrai nella stanza, vidi quattro persone sedute su delle sedie rosse dovevo salire sul palco ma ancora non me la sentivo.

-Puoi iniziare. Mi dissi la ragazza che mi aveva fatto entrare.

Avevo capito che dovevo salire sul palco allora salì prima il primo scalino, le mie gambe iniziarono a tremare, poi il secondo, il mio cuore iniziò a battere sempre più forte, sembrava uscisse dal petto. Salì su quel palco e non appena iniziai a recitare le gambe smisero di tremare il cuore ricominciò a battere regolarmente e tutto sembrò più facile mi uscivano le battute dalla bocca così facilmente che a ogni Battuta mi sentivo libera mi sentivo meglio.
 
Ero fuori dalla stanza seduta su una sedia davanti alla signorina stravagante, una parte di me era consapevole che ero andata bene, un'altra parte pensava che non sarei stata ammessa, c'erano troppe ragazze non potevo competere con ognuna di loro.
In fin dei conti era solo un provino, si un provino.. Che poteva stravolgere la mia vita. Aspettai 20 minuti seduta su quella sedia quando la signora dai capelli Biondi uscì dalla sala.

-La ragazza scelta per il ruolo Di Sofia è...
Il mio cuore iniziò a battere forte, quando sentì il nome di un'altra ragazza, una ragazza mora occhi azzurri e alta circa cinque centimetri più di me, mi guardò per un secondo e mi fece una smorfia, non sapevo cosa voleva da me ma da come mi aveva guardato avevo subito capito che le stavo antipatica, anche se non sapevo nemmeno il perché. Quando mi avvicinai all'uscita dell'edificio sentì pronunciare il mio nome, mi girai velocemente e la ragazza dai capelli Biondi.

-Racheel. Ripete la ragazza, il mi avvicinai a lei

-Sei stata scelta per il ruolo da protagonista.

Sorpresa

Stravolta

Contenta

Orgogliosa

Imbarazzata
Me la guardai, mi veniva da piangere ma non volevo sembrare Una bambina che si emoziona per così poco, ma non era per poco, era un occasione che alla quale non potevo rinunciare. Era il mio sogno da quando avevo 3 anni, era un sogno che per me fino a un minuto prima non si poteva realizzare, quel sogno che mi avrebbe fatto piangere sotto le coperte per un giorno per non essere stata scelta, quel sogno troppo bello per essere vero.

-io? Balbettai.

-Si lei. Probabilmente mi aveva preso per stupida ma non mi importava affatto in quel momento volevo solo buttarmi a terra a piangere dalla felicità, ma dovevo essere professionale, insomma stavo per diventa un’attrice professionista.

-Oh, grazie. Non riuscivo a capire come era possibile, io avevo fatto l’audizione per il ruolo di sofia non per il ruolo da protagonista ma non chiesi niente ero fin troppo imbarazzata.

-Mi segua. Attraversammo il corridoio e entrammo nell’ultima porta. 
  
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